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L'Italia compra armi chimiche
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 13 Nov 2003 00:00    Oggetto: L'Italia compra armi chimiche Rispondi citando

Commenti all'articolo L'Italia compra armi chimiche
Secondo un appello che circola in Rete, l'Italia avrebbe approvato l'acquisto di un lungo elenco di "agenti biologici e sostanze radioattive" da usare a scopo bellico.
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pano
Ospite





MessaggioInviato: 14 Nov 2003 16:14    Oggetto: ho 20 anni e sono stufo Rispondi citando

ciao, ho 23 anni e sono stufo di leggere fregnacce.
I figli del '68 dovrebbero crescere, dovrebbero imparere a costruire, è da 30 anni che distruggono.
basta, NON CI RAPPRESENTATE
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andrea cacciarru
Ospite





MessaggioInviato: 17 Nov 2003 12:38    Oggetto: Rispondi citando

E' vero l'Italia non compra armi chimiche ma comunque vengono rese legali e importabili (anche da alcune tipologie di aziende private), armi chimiche e batteriologiche condannate dalla convenzione di Ginevra... l'articolo infatti deve essere messo per esteso:

Sono vietate la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione ed
il transito di armi biologiche, chimiche e nucleari, nonché la
ricerca preordinata alla loro produzione o la cessione della relativa
tecnologia. Il divieto si applica anche agli strumenti e alle
tecnologie specificamente progettate per la costruzione delle
suddette armi nonché a quelle idonee alla manipolazione dell'uomo e
della biosfera a fini militari.
8. Le importazioni definitive o temporanee di materiale di
armamento sono vietate, ad eccezione:
a) delle importazioni effettuate direttamente
dall'Amministrazione dello Stato o per conto di questa per la
realizzazione dei programmi di armamento ed equipaggiamento delle
forze armate e di polizia, che possono essere consentite direttamente
dalle dogane;

E quindi lo Stato non è soggetto a tali restrizioni... chi vuole intendere....
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andrea
Ospite





MessaggioInviato: 26 Nov 2003 17:18    Oggetto: Rispondi citando

[...] "Perché se si fossero presi la briga di andare in Rete per leggere e capire prima di aprir bocca..." [...]

meno male che ci sei tu...
grazie Zuperman!
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Ettore Siniscalchi
Ospite





MessaggioInviato: 03 Feb 2004 16:17    Oggetto: armi chimiche vietate sui militari e non sui civil Rispondi

Caro Attivissimo.
Rinvio come commento una cosa che ti mandai a topone@pobox.it.
Innanzitutto complimenti per il lavoro. Sono un giornalista free-lance che usa molto la rete e da tempo si confronta col problema della verifica dell'attendibilità delle notizie (non solo in rete del resto, dove vengono massimizzati metodi, tecniche e finalità comuni all'informazione dell'era predigitale, legati alla manipolazione del consenso e del senso comune).
Ti allego il testo di una breve che scrissi per il Barbiere della sera come approfondimento di una notizia da loro pubblicata, ma non credo venne pubblicata, probabilmente per mio errore di inserimento, il 12 aprile 2003. Non ricordo tutte le fonti, sicuramente Sapere.it, comunque allora da me verificate.
Di armi chimiche mi occupai anche per l'Unità, relativamente alla questione della guerra irachena, altro simpatico esempio di discussioni non basate sulla realtà delle cose, in quel caso la possibilità tecnica di smaltimento degli arsenali.

Il CS, ovvero, usi civili e militari dei gas

La notizia dell'autorizzazione presidenziale all'uso del gas Cs nel conflitto iracheno, merita qualche approfondimento.
Il Cs, il cui nome completo è ortoclorobenzalmalononitrile, è una di quelle sostanze rubricate come «arma chimica» dalle convenzioni internazionali. Infatti il suo uso militare è vietato, e Bush ha dovuto emettere una autorizzazione specifica, in violazione di dette convenzioni.
Appartiene a quella categoria di armi chimiche non mortali ma invalidanti.
I cosiddetti «lacrimogeni» rappresentano l'uso di armi chimiche invalidanti contro i civili, per i quali non valgono le norme che tutelano i militari.
Il Cs è usato da molte polizie nel mondo a partire dal 1969 dalla polizia dell'Ulster a Londonderry e recentemente e in maniera massiccia, nel 2001, a Quèbec, per reprimere le manifestazioni contro il Trattato per il libero commercio tra le Americhe e a Genova, durante i tristi giorni del G8.
Le critiche all'utilizzo di queste sostanze sono molte e non provengono solo dai contestatori che le subiscono, ma anche da organismi rappresentativi delle forze di polizia che sono esposti agli effetti dei gas durante il loro utilizzo.
Il CS agisce irritando fortemente la pelle e le mucose, causando lacrimazione, riduzione della capacità respiratoria e nausea. Dal punto di vista medico il suo uso è molto criticato. I tessuti esterni lo metabilizzano trasformandolo in cianuro e si sospetta che possa causare danni cromosomici e che sia cancerogeno.
Ma le polizie, compresa la nostra, continuano a usarlo. E ciò che varrebe in guerra, anche se facilmente aggirabile, non vale in pace.
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