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Proserpina Moderatore Sessualità


Registrato: 08/10/07 15:22 Messaggi: 4599 Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)
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Inviato: 23 Mag 2008 08:21 Oggetto: |
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Proserpina Moderatore Sessualità


Registrato: 08/10/07 15:22 Messaggi: 4599 Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)
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Inviato: 23 Mag 2008 08:25 Oggetto: |
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Prose ha scritto: | Se avessi una morosa che ti desidera sempre diresti che è una ninfomane? |
Ranger Trivette ha scritto: | guarda, in tutta sincerità, è semplice; non mi lamenterei però direi chiaramente che è una tr*ia! |
Questo tipo di contenuti inconsci sono alla base di molte scelte mediche.
In un altro 3d parlavo dell'esigenza di definire in ambito sessuologico un criterio di "normalità" e sulla base di questo stabilire le cosiddette "perversioni".
All'inizio di questo 3d citavo Michel Foucault: il testimone della respessione è passato dalla chiesa cattolica alla scientia sexualis ma il fondamento è lo stesso, l'idea che la sessaulità è pericolosa.
Per tale motivo tutto ciò che si allontana dalla media diventa patologia e pertanto da curare e soprattutto controllare.
Trivette nella sua ingenua affermazione cha espresso benissimo questo concetto.
A nessuna donna piace essere chiamata troia anche perchè la parola è carica di negatività e aggressività. Veicola un disprezzo neanche tanto celato legato all'idea che una donna passionale non ha il controllo dei suoi istinti ma soprattutto non è controllabile....
E ancora una volta potere e controllo emergono con grande forza come meccanismi alla base di soprusi e sistemi di controllo sociale. |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 23 Mag 2008 16:03 Oggetto: |
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guarda che te ti fai troppi complessi...
cioè, stai affermando che il mondo sbagli e che sei tu l'unica che può decidere cosa è una patologia e cosa invece non lo è...
bene allora dimmi:
cosa pensaresti di uno che non parla, ha evidenti problemi di socializzazione e che sta tutto il giorno con un foglietto in mano a stropicciarlo?
io direi che è autistico, è una malattia, è grave ma può essere "curata", non per questo non accetterei una perona del genere. ho avuto due ragazzi autistici in classe e li ho sempre aiutati, per quello che può contre gli parlavo e li trattavo come tutti gli altri compagni di classe (qui in realtà mento, li trattavo molto meglio di altri che ho softtuto per anni perchè sfigati )
tu invece che diresti? che non hanno voglia di parlare e che gli piace molto un pezzetto di carta?
se esistono certe patologie non puoi certo arrivere tu e disinventarle! persone che ne capiscono probabilmente più di te in psicologia, medicina e psichiatria le hanno studiate, definite, chi sei tu per dire che invece sbagliavano?
p.s. scusate se ho tirato fuori l'autismo, è la prima cosa che mi è venuta in mente, spero di non aver offeso nessuno, se l'ho fatto non esitate a dirmelo  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24083 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 23 Mag 2008 16:58 Oggetto: |
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Proserpina ha scritto: | Prose ha scritto: | Se avessi una morosa che ti desidera sempre diresti che è una ninfomane? |
Ranger Trivette ha scritto: | guarda, in tutta sincerità, è semplice; non mi lamenterei però direi chiaramente che è una tr*ia! |
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Scusa Proserpina ma dove hai trovato questo commento di Trivette?
Trovo assolutamente inaccettabile la definizione che Ranger Trivette ha usato. Credo che appartenga ad una concezione rozza e molto primitiva delle relazioni umane, a una assolutamente non dimostrabile superiorità morale del desiderio maschile rispetto a quello femminile. Un uomo che pensa una cosa del genere di una donna dovrebbe chiedere scusa a se stesso. A meno che Trivette con quell'asterisco non volesse cammuffare la parola "triglia" o ancor meglio, la parola "trottola".
Però queste parole non avrebbero alcun nesso con il desiderio femminile. Salvo che Trivette non si ecciti alla vista delle triglie o delle Trottole.
Cosa che mi sembra alquanto improbabile.
Un consiglio a Trivette: cambia sesso e mantieni il tuo desiderio sessuale. E poi datti una definizione.
Mo vedi come cambiano le prospettive.  |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 23 Mag 2008 18:10 Oggetto: |
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ovviamente su quello scherzavo... non la considererei una tr**a, ciò non toglie che con gli amici anche voi la chiamereste così (nelle varianti zoc**la mign**ta) ditemi se sbaglio...
lo ha preso nell'altro topic 8) |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 23 Mag 2008 21:50 Oggetto: |
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avevo letto sti post oggi, sinceramente sono caduta in tentazione di editare la parola incriminata e avvisare chi stava scrivendo del perchè, ma quasi quasi lo spiego qui in pubblico che è meglio.
quoto totalmente proserpina quando dice
proserpina ha scritto: | A nessuna donna piace essere chiamata tro*a anche perchè la parola è carica di negatività e aggressività. Veicola un disprezzo neanche tanto celato legato all'idea che una donna passionale non ha il controllo dei suoi istinti ma soprattutto non è controllabile.... |
e sottoscrivo silent parola per parola.
però secondo me ranger utilizza il termine tro*a nell'accezione più comune e poco esplicativa della cosa, ovvero tro*a come sinonimo di donna che fa molto sesso.
al pari di gigolò al maschile, per intenderci.
un po' come quando uno si fa scappare frasi colloquiali stile ma sei proprio andicappato! per significare che qualcuno è incapace di fare qualcosa, senza riflettere sul fatto che avere un handicap è una cosa seria, e non c'è niente da ridere.
appunto ranger non avrà pensato alle conseguenze di usare quella specifica parola in questo perciso contesto.
apposta mi sarebbe piaciuto editare un po', chi ci legge e ci conosce poco senz'altro si fa una cattiva opinione di noi !!! |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 23 Mag 2008 22:26 Oggetto: |
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si su quello ha ragione madvero. io per t... intendo più forse porca, è una parola che uso abbastanza con gli amici... anche le altre 2 hanno sto significato, tutt'altro diverso da putt... che invece uso nella sua accezione del tutto negativa. e come ho detto prima non è che la consideri tale, semplicemente la chiamerei così. nessuno dice: "quella è una linfomane" oppure voi si???  |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 23 Mag 2008 22:36 Oggetto: |
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linfomane?
io semmai direi ninfomane.
però non lo dico mai, perchè cosa ne posso sapere io di che cosa fa un'altra donna/una mia amica/una mia conoscente/una e basta?
comunque sono contenta di vedere che si tratta di un uso diverso dello stesso termine. a proposito di parole e di lingua italiana, mi sta venendo in mente una cosa... |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 23 Mag 2008 22:45 Oggetto: |
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guarda un po', non la trovavo, ho googlato e ho ritrovato me stessa.
ho anche scoperto che se in google scrivo mdvero, lui suggerisce madvero.
google sbaglia, madvero mica è una parola!!!
beh, torniamo in tema: l'italiano è profondamente maschilista.
vado col quote di quello che mi era venuto in mente, a riprova della mia tesi dell'italiano brutto cattivo e razzista.
madvero, sul suo sito, ha scritto: | un cortigiano = un uomo che vive a corte
una cortigiana = una mign*tta
un massaggiatore = un kinesiterapista
una massaggiatrice = una mign*tta
un professionista = un uomo che conosce bene la sua professione
una professionista = una mign*tta
un uomo di strada = un uomo duro
una donna di strada = una mign*tta
un uomo senza morale = un politico
una donna senza morale = una mign*tta
un uomo pubblico = un uomo famoso, in vista
una donna pubblica = una mign*tta
un uomo facile = un uomo con il quale è facile vivere
una donna facile = una mign*tta
un intrattenitore = un uomo socievole e affabulatore
un'intrattenitrice = una mign*tta
un adescatore = un uomo che coglie al volo persone e situazioni
un'adescatrice = una mign*tta
un uomo molto disponibile = un uomo gentile
una donna molto disponibile = una mign*tta |
'mazza che schifo l'italiano (e io che lo difendo sempre!)
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 23 Mag 2008 22:53 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | però non lo dico mai, perchè cosa ne posso sapere io di che cosa fa un'altra donna/una mia amica/una mia conoscente/una e basta?
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boh sono argomenti che si fanno con gli amici sulle rispettive fidanzate
magari a te non capita perchè sei sposata o comunque hai una storia seria, però finche si esce spesso con tipe diverse, o comunque si hanno storie abbastanza brevi, sono discorsi che si fanno  |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 23 Mag 2008 23:01 Oggetto: |
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ricordamelo che qualche giorno ci apriamo un nuovo 3d in tema, intitolato
perchè in italia si tende da sempre a considerare un latin lover un uomo che ha tante donne, e considerare una persona poco seria una donna che ha tanti uomini  |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 23 Mag 2008 23:02 Oggetto: |
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vedi è colpa vostra
se non aveste inventato voi per prime quel lavoro  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24083 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 24 Mag 2008 12:41 Oggetto: Sulla femminilità prostituita |
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Ranger_Trivette ha scritto: | vedi è colpa vostra
se non aveste inventato voi per prime quel lavoro  |
Quoto me stesso (facile eh? ...Mica tanto!)
Il mercimonio del corpo femminile, nelle specie animali, è antico quanto il potere del Maschio che la femmina sfrutta per ottenere altrettanto potere, anche se con scopi e motivazioni diverse. E che cosa fa una femmina quando vive all'interno di gruppi ad alta conflittualità sessuale e gerarchica dove i maschi si combattono fra loro per il predominio e il controllo del territorio? Si "allea" con il maschio prendendolo per il tuo punto più debole, il bisogno di garantirsi una sopravvivenza dei suoi geni. Per un maschio, ottenere la sopravvivenza dei propri geni è ovviamente necessaria una femmina perché il maschio, preso a sé stante non è in grado di procreare.
Per avere disponibilità di una femmina egli deve per forza di cose controllare una parte del territorio dove trovare le risorse che serviranno alla sua sopravvivenza e a quella della sua prole. Le modalità di procreazione restano le stesse ma non le modalità di ottenere il consenso della femmina (che poi è lei alla fine che sceglie il maschio e non viceversa).
Questo avviene sostanzialmente nella maggior parte delle specie animali superiori. Con le dovute eccezioni, ovviamente. Ne consegue che nel percorso evolutivo si siano sviluppati modelli diversi di accesso alla procreazione e perciò alla femmina, e i rituali che si sono stratificati nel tempo fanno ormai parte del patrimonio universale della specie. Con le dovute eccezioni.
Il comportamento umano non è perciò molto diverso da quello dei primati superiori e, se vogliamo guardare bene, nemmeno da quello di molti mammiferi meno intelligenti ma non per questo meno efficienti nella lotta alla loro sopravivenza. Da ciò emerge in ogni contesto e situazione, una figura maschile in continuo conflitto con gli altri maschi, per il controllo del territorio e della loro fertilità, con una prevalenza del controllo del territorio sulla fertilità. E' ben noto che maschi ormai sterili o sterili per scelta mantengano posizioni di controllo del territorio assai vaste e impensabili in qualsiasi altra specie. Ne è un buon esempio il controllo psicologico gigantesco che hanno le gerarchie religiose, ben note per aver rinunciato alla propria fertilità.
Pare dunque che la femmina umana sia stata declassata a semplice partner-alleata o in caso contrario, avversaria nel controllo del territorio e cioè delle risorse.
Il potere di per sé ha dunque prevalso sulle necessità alimentari, territoriali e procreative della specie. Non essendoci in realtà una grande differenza in fatto di abilità, qualità, competenze e intelligenza, ciascuno si è preso lo spazio di intervento nei modi che gli erano più congeniali e, in una certa misura, fattibili, materialmente.
La cessione di prestazioni sessuali a pagamento diretto o in cambio di altri favori è una pratica antica non limitata alle femmine umane. Questo comportamento è presente anche nei maschi e non solo in caso di omosessualità conclamata o meno. Tutte le specie tendono a assimilare comportamenti utili alla sopravvivenza della specie e dell'individuo. Valutare questi comportamenti sotto un profilo morale è una caratteristica della nostra specie, caratteristica assai deleteria sia per la specie che per gli individui.
Fatte queste noiose premesse, resta da stabilire la differente valutazione morale del comportamento maschile e femminile.
Questa discussione è nata dall'uso scherzoso e sicuramente non volutamente offensivo che Ranger Trivette (di cui difendo la buonafede) di un termine proveniente dalla denominazione del mondo animale. Quello che ho contestato a Trivette e qui ribadisco il concetto, è un certo atteggiamento che nasconde in realtà la paura dell'altro, paura del mistero e dell'inaccessibilità del corpo femminile. E' comune fra i giovani maschi la denigrazione scurrile della femmina idealizzata, verso la quale si prova un forte desiderio e dalla quale si teme in realtà un controllo del corpo e dei sentimenti.
Solo superando questa paura, la paura della propria impotenza, della propria fragilità, quella fragilità che associamo al mondo femminile, si potrà accedere con maggiore serenità all'altro, alla sua realtà emotiva, al suo corpo misterioso e insondabile. Se solo i maschi comprendessero questa reciprocità, se solo comprendessero che anche il loro corpo è in qualche modo misterioso per la donna, forse non proverebbero tanta paura dalla quale sfuggire con lo scherno o lo sminuire l'oggetto del loro desiderio.
La prostituzione è un fenomeno collaterale che non è stato inventato dalla donna ma dall'uomo, così come l'agricoltura non è stata inventata dalla natura ma dai primi agricoltori. Trivette sbaglia addossando alla donna questa furbizia. Le donne che praticano la prostituzione e così anche per gli uomini, mettono solo in atto un comportamento utile alla loro sopravivenza. Ma fra i due, chi veramente si prostituisce in cambio di denaro è il cliente. Egli cede al bisogno, all'inganno di un rapporto dove la relazione umana è praticamente assente. Avrei dunque un po' più di rispetto per le persone che praticano la prostituzione: non vedo molta differenza fra chi offre servigi per compensare i bisogni altrui, siano essi psicologici che fisici.
Tutti, lavorando, dobbiamo cedere parte del nostro corpo e del nostro tempo, in cambio di denaro elargendo benessere ad altri. So che questo è un po' eccessivo come paragone ma resta pur sempre un paragone: ha solo la funzione di esempio, non di attuazione della realtà. Esattamente come un rapporto sessuale con una persona che si prostituisce. Somiglia alla realtà ma non lo è. Soddisfa la sua funzione e basta. |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 24 Mag 2008 13:39 Oggetto: |
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mmm quindi il fatto che la prostituzione sia in maggioranza femminile è causata dalla superiorità fisica dell'uomo
è questo che vuoi dire?
p.s. L'ho letto tutto! ero tentato di leggere solo alcune righe, ma poi ho ceduto  |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 24 Mag 2008 14:21 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | ricordamelo che qualche giorno ci apriamo un nuovo 3d in tema, intitolato
perchè in italia si tende da sempre a considerare un latin lover un uomo che ha tante donne, e considerare una persona poco seria una donna che ha tanti uomini  |
non so se succede solo in Italia o se è una prassi consolidata (se si, con quale peso?) anche altrove.
Ma credo che la spiegazione sia semplice: usanza dovuta alla media statistica.
Faccio un banale esempio che deriva comunque dal tuo concetto mad.
Esattamente come è più facile etichettare una donna che fa carriera mettiamo in tv concedendo -eventualmente- i suoi favori (così come intraprendendo una seria e regolare relazione) al tal regista, direttore di rete, ecc. rispetto a quanto si dice di un uomo.
Semplice.
Quante sono le donne in condizioni di potere tali da procurare vantaggi di carriera? Le contiamo sulle dita di una mano probabilmente (e pensandoci mi viene qualche lampante esempio di bel ragazzo accasato in tal senso...)
Per cui, fatto salvo che non tutte le persone vendono se stesse per fare carriera così come non tutte le persone in grado di far fare carriera cercano o accettano in cambio certi favori....il limite è dato dai numeri.
Detto limite diventa per traslato usanza comune all'interno di quella società.
Poi sicuramente ci sono implicazioni antropologiche, sul come sono fatti uomini e donne. Perchè, anche la stessa esistenza dei gigolò cioè della prostituzione pensata per la donna, è strutturalmente diversa
at Silent Runner:
...bella analisi documentaristica  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24083 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 24 Mag 2008 19:16 Oggetto: |
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Ranger_Trivette ha scritto: | mmm quindi il fatto che la prostituzione sia in maggioranza femminile è causata dalla superiorità fisica dell'uomo
è questo che vuoi dire?
p.s. L'ho letto tutto! ero tentato di leggere solo alcune righe, ma poi ho ceduto  |
Non è così semplice, purtroppo: la preponderanza della prostituzione femminile è dovuta a fattori ambientali, biologici e culturali.
La superiorità fisica dell'uomo è una mezza bufala. Si può dire nella media che l'uomo ha una maggiore forza fisica a parità di struttura e dimensione scheletrica e questo è sostanzialmente corretto. Ma la superiorità fisica è decisamente sbilanciata a favore delle donne: sono più resistenti alla fatica prolungata, hanno un sistema immunitario più efficiente, hanno una "psicologia" assai più ricca e rivolta alle problematiche relazionali e perciò più in grado di sopravvivere in situazioni di forte pressione ambientale, vivono più a lungo e portano sulle loro spalle l'enorme peso della gravidanza, dello svezzamento e dell'educazione delle piccole pesti. Potrei aggiungere una grande quantità di dati ed elementi comprovanti la superiorità fisica e mentale delle donne ma ti annoierei inutilmente e non mi sembra il caso, visto che qui sotto ci sono ancora parecchie righe da leggere.
Se vogliamo passare a un riduzionismo da bar sport diciamo che una donna può avere quanti partner desidera fintanto che è in età fertile e senza troppa fatica mentre i maschi devono faticare molto di più anche se poi se la cavano con poco... ma non è il caso che la specie umana ha fatto sparire i segnali visibili dell'estro femminile. In questo modo il partner maschile non sa mai quando la femmina è fertile e se vuole essere sicuro della sua progenie deve per forza di cose stare vicino alla sua compagna e di conseguenza assisterla. La donna, invece, non ha problemi a garantirsi la sua discendenza, per la quale è sufficiente un maschio adatto allo scopo. Questo, ovviamente, in termini esclusivamente antropologici. E' una caratteristica comune a tutti i primati, non mettiamogli etichette moralistiche o culturali.
In sintesi e fuori da qualsiasi considerazione moralistica (che aborro), possiamo dire che la maggiore presenza di prostituzione femminile è principalmente dovuta alla debolezza del maschio, incapace di procurarsi in altro modo i favori di una donna gentile e caritatevole, disponibile cioè a soddisfare i suoi capricci senza aspettare una naturale disponibilità e corrispondenza di desiderio delle loro partner. E' se vogliamo una "legge di mercato", brutta definizione, lo ammetto, ma di mercimonio si tratta. una sorta di "Horror Vacui" dove la natura delle cose porta a riempire gli spazi vuoti. Se c'è una richiesta è facile che prima o poi si formi un'offerta. Accade in tutti gli ecosistemi, anche quelli a base economico-sociale.
Faccio un esempio che può sembrare bizzarro: se un'impresa ha bisogno di personale per realizzare dei profitti, deve trovare nell'ambiente sociale che la circonda, persone disposte a cedere parte del loro tempo mettendo a disposizione il proprio corpo, qui utilizzato per realizzare quello che l'azienda chiede. In pratica, il lavoratore, per assurdo, potrebbe essere paragonato ad una prostituta che si offre di soddisfare l'esigenza di un cliente. Presta il suo corpo e il suo tempo, agisce secondo le direttive di chi gli da il lavoro da compiere.
La nostra società, estremamente sessuofoba per motivi religiosi e politici, ha chiuso in un ghetto, salvo poi attingervi a piene mani, il mondo femminile.
Ha dipinto in modi inappropriati e ingiusti questo mondo, lo ha coperto di infamie e di prurigine, come il padrone sfrutta lo schiavo, ne ha ignorato l'umanità e i diritti fondamentali. Da questo mondo, sottomesso nei secoli, è scaturita l'umanità: dalla donna, condannata ad essere simbolo del peccato è arrivato il perdono, la consolazione e la cura la nostra salvezza.
Siamo noi maschi a non aver capito, mio caro trivette. E ora e troppo tardi per ripulirci la bocca dai nostri stereotipi sul mondo femminile. Ci è facile pensare e dire stupidaggini. Ci piace dividere il mondo a metà e ci piace credere di essere dalla parte del più forte.
Salvo poi ricorrere ai favori delle discendenti delle cortigiane e delle Etere come bambini che corrono dalla mamma a farsi consolare.
Esistono molte forme di prostituzione e mercimonio. Noi maschi non siamo esenti da questo, credimi. E non solo in termini di mercimonio sessuale.
La prossima volta che guardi una ragazza che si prostituisce prova a pensare quale enorme sforzo ti ci vorrebbe a svolgere un mestiere come il suo. E portale il rispetto che si deve ad ogni essere umano. Indipendentemente da come si procura da vivere.
Se non sono stato esauriente sono pronto a spiegarmi in modo meno complesso. Ma ho dovuto aggiungere elementi complessi ad una questione assai complicata. Non siamo fatti con il lego, purtroppo.  |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 24 Mag 2008 19:49 Oggetto: |
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Silent ha scritto: | La prossima volta che guardi una ragazza che si prostituisce prova a pensare quale enorme sforzo ti ci vorrebbe a svolgere un mestiere come il suo. E portale il rispetto che si deve ad ogni essere umano. Indipendentemente da come si procura da vivere. |
non le guardo con leggerezza, sono al corrente della vita che fanno e so anche che io non sarei in grado di fare quello sforzo
solo che la parole tr... fa parte del mio gergo,a parte in esclamazioni di stupore, lo uso abbastanza spesso e, anche se mai per insultare una ragazza (non lo ho mai detto in faccia a nessuno proprio per il forte senso nagativo che ha), so che no ndovrei usarlo con tutta questa leggerezza... che dire?
fate finta che sia un complimento alla vostra forza di volotà (ok potevo non metterlo ma non potete pretendere che ora faccia solo post seri ) |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24083 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 24 Mag 2008 19:55 Oggetto: |
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Non lo pretendiamo.. ma scrivi peggio di Chemicalbit? |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 24 Mag 2008 20:02 Oggetto: |
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in che senso scrivo peggio di chemical?  |
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Proserpina Moderatore Sessualità


Registrato: 08/10/07 15:22 Messaggi: 4599 Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)
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Inviato: 24 Mag 2008 20:30 Oggetto: |
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Ranger_Trivette ha scritto: | si su quello ha ragione madvero. io per t... intendo più forse porca, è una parola che uso abbastanza con gli amici... anche le altre 2 hanno sto significato, tutt'altro diverso da putt... che invece uso nella sua accezione del tutto negativa. e come ho detto prima non è che la consideri tale, semplicemente la chiamerei così. nessuno dice: "quella è una linfomane" oppure voi si???  |
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Trivette..come faccio ad irritarmi con te?...non ce la faccio...sei troppo buffo!!! |
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