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chiesa, libero arbitrio, DICO e molto altro ancora...
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 25 Mar 2007 18:39    Oggetto: Rispondi citando

innanzitutto quindi i DICO si applicherebbero a tutto un folto gruppo di persone tra cui anche gli omosessuali..

un punto che trovo di rilievo è la critica che sento più mia, anche se io la metto in domanda non avendo certezza della risposta, ovvero

Citazione:
gli stessi diritti si potrebbero ottenere, senza attese e senza una legge apposita, attraverso il diritto privato ed il codice civile


perchè in effetti, molte delle cose previste dai DICO sarebbero già attuabili dai conviventi -se desiderate- semplicemente appoggiandosi alle vigenti leggi e mettendo nero su bianco la volontà
Certo non per tutto, ma molte delle cose previste in realtà potrebbero già essere ottenute dagli interessati.

Quindi sostanzialmente la questione che ha acceso il dibattito dando fuoco alle polveri è, ovviamente, quasi solo il coinvolgimento degli omosessuali.

Certo, da qua il discorso si potrebbe allargare oltre i DICO fino alle adozioni ad esempio, anche se è abbastanza un finto modo di affrontare un problema che si può aggirare nel momento che adozione no ma figlio si (le vie della medicina oggi sono oramai "infinite")
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axlman
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MessaggioInviato: 25 Mar 2007 18:48    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
Ma questi accoppiamenti in natura hanno lo stesso valore di quelli riproduttivi? ...e allora.

La questione è se gli accopiamenti omosessuali esistano in natura o meno, non se portino alla riproduzione.
Esistono in natura e quindi sono naturali, punto. Tacciarli come "innaturali" perchè non portano alla riproduzione è fare gioco sporco e menzognero: allora anche donne e uomini sterili andrebbero etichettati e condannati come "innaturali" e magari bandidi dalla società civile, secondo il modo molto cristiano e rispettoso del prossimo di molti sedicenti cattolici.

Vuoi esprimere il pensiero che gli omosessuali non si adattano alla tua morale? Morale che, detto chiaro e tondo, significa "uso e costume" (da mos, moris = uso, costume in latino) e non va confuso con l'etica, il giusto e lo sbagliato in assoluto?
Bene, di' semplicemente che gli omosessuali non si adattano alla tua morale e che tu non sei uso ad essere omosessuale e che tu personalmente, per motivi tuoi, deprechi gli omosessuali.
D'altro canto nessuno ti obbliga a frequentarne, così come la loro esistenza non danneggia in alcun modo gli eterosessuali
Ma non cercare di farci fessi dicendo che quello che piace a te deve piacere per forza a tutti e che la tua morale ha valore di legge sacra, sacrosanta, inviolabile e universale.
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axlman
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MessaggioInviato: 25 Mar 2007 18:57    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
innanzitutto quindi i DICO si applicherebbero a tutto un folto gruppo di persone tra cui anche gli omosessuali..

un punto che trovo di rilievo è la critica che sento più mia, anche se io la metto in domanda non avendo certezza della risposta, ovvero

Citazione:
gli stessi diritti si potrebbero ottenere, senza attese e senza una legge apposita, attraverso il diritto privato ed il codice civile


perchè in effetti, molte delle cose previste dai DICO sarebbero già attuabili dai conviventi -se desiderate- semplicemente appoggiandosi alle vigenti leggi e mettendo nero su bianco la volontà
Certo non per tutto, ma molte delle cose previste in realtà potrebbero già essere ottenute dagli interessati.

Quindi sostanzialmente la questione che ha acceso il dibattito dando fuoco alle polveri è, ovviamente, quasi solo il coinvolgimento degli omosessuali.

Certo, da qua il discorso si potrebbe allargare oltre i DICO fino alle adozioni ad esempio, anche se è abbastanza un finto modo di affrontare un problema che si può aggirare nel momento che adozione no ma figlio si (le vie della medicina oggi sono oramai "infinite")

Senti, è inutile nascondersi dietro a un dito: i DiCo danno fastidio perché equiparano i diritti degli omosessuali ai diritti degli eterosessuali e questo ai baciapile da fastidio.
Gesù era quello che professava l'amore per il prossimo, specie se diverso (vedi la parabola del buon Samaritano), ma a quanto pare per i sedicenti cristiani di oggi vale più la parola del papa, fondata sul niente, che quella di quel povero Cristo (è proprio il caso di dirlo) che essi stessi, ipocritamente, proclamano Dio.
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MessaggioInviato: 26 Mar 2007 07:32    Oggetto: Rispondi citando

axlman ha scritto:
Perché non si limitano a dire: i buoni cattolici dovrebbero fare questo o quell'altro, pretendono che le leggi dello Stato italiano, laico per definizione, impongano o proibiscano quello che decidono loro.

"Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", l'ha detto Gesù, che secondo i rappresentanti della chiesa cattolica è Dio: quando gli alti prelati (leggi caporioni della chiesa) si decideranno a rispettare le sue parole?

Il libero arbitrio è uno dei fondamenti della chiesa cattolica: quando sempre i soliti alti prelati si decideranno a rispettare i principi che loro stessi professano come basilari?


Perchè si da il caso che siamo, almeno a parole, in una democrazia e gli eletti devono rispondere agli elettori di ciò che fanno e decidono perciò, se uno è stato eletto con i voti dei cattolici deve comportarsi conformemente a quanto prevede la morale cristiana e, se non lo fa, il Papa, che è il custode e l'interprete della morale critstiana, ha il dovere di smascherarlo. Se poi l'eletto dicide di cambiar carro in corsa per questioni sue che non voglio neanche commentare lo può fare, ma si deve dimettere e ripresentare alle libere elezioni per sottoporre agli elettori le sue nuove versioni di visione del mondo e saranno allora loro a decidere eventualmente se è il caso di rinnovare la fiducia al voltagabbana o dare ragione al Papa. Ma naturalmente tutti questi discorsi non valgono (non so se è il tuo caso) per chi può permettersi di espellere dal partito proprio quelli che hanno difeso i valori proposti in campagna elettorale e i discorsi coerenti del Papa gli danno fastidio per ovvie ragioni che non sono quelle di interferenza nella politica, che non c'è, ma di onestà esemplare, che loro non hanno.


axlman ha scritto:
Sarei proprio curioso di sapere come riesce Mastella a spiegare in modo logico e razionale, senza fare riferimento alla morale cattolica, i motivi precisi per cui i DiCo, o i Pacs, o come li volete chiamare, recherebbero danno al paese in generale e alle famiglie tradizionali in particolare.
Sì, proprio tanto, tanto curioso.


Non ne ha semplicemente bisogno, nonostante la tua curiosità, perchè si è presentato ai propri elettori come politico di ispirazione cattolica e DEVE difendere in tutte le sedi pubbliche la morale cattolica che glie lo dica o meno il Papa.


axlman ha scritto:
Ho detto che adesso siamo troppi e che non mi sembra il caso di invogliare la gente a riprodursi come conigli, come fa la chiesa, non che bisogna provvedere a stermini di massa.
Evitare di far nascere indiscriminatamente (usando il preservativo e altri metodi anticoncezionali), abortire indiscriminatamente e ammazzare indiscriminatamente sono tre cose ben diverse.
Non sono io che posso né voglio decidere chi dovrà morire o sopravvivere: la natura ha i suoi sistemi, crudeli ma efficaci e se continuiamo così, provvedrà lei a tempo debito, non preoccuparti.


Il fatto è che ci sono popolazioni che continuano ad aumentare di numero anche se noi borghesucci europei occidentali non lo vorremmo perchè ci infastidisce, a cena, l'immagine del povero africano che muore di fame e allora siamo spinti da un desiderio irrefrenabile di civilizzazione e non ci permetteremmo mai però di proporne la sterilizzazione forzata, come fanno loro stessi in molti casi, ma almeno che si mettano il preservativo. Insomma! Avremo pur il diritto di cenare in pace...


axlman ha scritto:
La questione è se gli accopiamenti omosessuali esistano in natura o meno, non se portino alla riproduzione.
Esistono in natura e quindi sono naturali, punto. Tacciarli come "innaturali" perchè non portano alla riproduzione è fare gioco sporco e menzognero: allora anche donne e uomini sterili andrebbero etichettati e condannati come "innaturali" e magari bandidi dalla società civile, secondo il modo molto cristiano e rispettoso del prossimo di molti sedicenti cattolici.


A me pareva che la questione fosse se le copie omosessuali avessero gli stessi diritti di quelle tradizionali, visto che questo è l'unico elemento di novità che la legge sui Di.Co. può permettersi di tentare di introdurre rispetto al codice vigente. Fortunatamente non ce la farà visto che questo governo al massimo può mettere d'accordo tutti su un'aumento da concedere ai nostri poveri parlamentari. Nient'altro che non potesse fare o abbia fatto anche Berlusconi.
Elezione inutile, come tutte le elezioni da quindici anni a sta parte.


axlman ha scritto:
Ma non cercare di farci fessi dicendo che quello che piace a te deve piacere per forza a tutti e che la tua morale ha valore di legge sacra, sacrosanta, inviolabile e universale.


Quello che piace a me, grossomodo, è quello che piace ai Cattolici, chi non è cattolico, ammesso che non ammazzi nessuno, può fare e pensare ciò che vuole.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 26 Mar 2007 15:32    Oggetto: Rispondi citando

axlman ha scritto:
Senti, è inutile nascondersi dietro a un dito: i DiCo danno fastidio perché equiparano i diritti degli omosessuali ai diritti degli eterosessuali e questo ai baciapile da fastidio.
A quelli che tu chiami "baciapile" danno fastidio anche gli eterosessuali che non vanno a sposarsi "reolarmente" in Chiesa,
dove regolarmente = secondo le regole della Chiesa = degli stessi baciapile.

Non è questione di omosessaulità o meno , ma di autorità:
"il marimonio, la famiglia, e quto ciò che ne consegue -convivenza, diritti, ecc.- è <<roba nostra>> e decidiamo noi. E se proprio i politici vogliono decidere loro,facendo delle leggi, ecc. decidiamo noi cosa devono decidere"
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MessaggioInviato: 27 Mar 2007 06:12    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
Non è questione di omosessaulità o meno , ma di autorità:
"il marimonio, la famiglia, e quto ciò che ne consegue -convivenza, diritti, ecc.- è <<roba nostra>> e decidiamo noi. E se proprio i politici vogliono decidere loro,facendo delle leggi, ecc. decidiamo noi cosa devono decidere"


Noi chi???
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 27 Mar 2007 12:53    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
Noi chi???
I baciapile,
era un discorso diretto attribuito a quelli a cui danno fastidio gli omosessuali e gli eterosessuali che non vannoa sposarsi in chiesa regolarmente ,
a quelli che ritengono di avere, appunto, l'autorità di stabilire cosa sia "regolarmente = secondo le regole della Chiesa = degli stessi baciapile"
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MessaggioInviato: 27 Mar 2007 14:16    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
I baciapile,
era un discorso diretto attribuito a quelli a cui danno fastidio gli omosessuali e gli eterosessuali che non vannoa sposarsi in chiesa regolarmente ,
a quelli che ritengono di avere, appunto, l'autorità di stabilire cosa sia "regolarmente = secondo le regole della Chiesa = degli stessi baciapile"


Fosse vero quello che dici, le radici cristiane dell'europa, tanto per fare un esempio, non sarebbero state rinnegate tanto facilmente.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 27 Mar 2007 14:52    Oggetto: Rispondi citando

I baciapile non mi paiono rinnegarlo.

Anzi qualche giorno fa ho sentito dire "senza il Cristianesimo non ci sarebbe l'Europa" o qualcosa del genere.
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MessaggioInviato: 27 Mar 2007 18:36    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
I baciapile non mi paiono rinnegarlo.

Anzi qualche giorno fa ho sentito dire "senza il Cristianesimo non ci sarebbe l'Europa" o qualcosa del genere.


Infatti è vero!

Questo invece è falso

chemicalbit ha scritto:
Non è questione di omosessaulità o meno , ma di autorità:
"il marimonio, la famiglia, e quto ciò che ne consegue -convivenza, diritti, ecc.- è <<roba nostra>> e decidiamo noi. E se proprio i politici vogliono decidere loro,facendo delle leggi, ecc. decidiamo noi cosa devono decidere"


Perchè se decidessimo noi nella bozza della costituzione europea le radici cristiane dell'europa ci sarebbero eccome, i diritti delle copie di fatto sarebbero, come sono, un argomento di secondo ordine.
Se invece dovessi decidere io l'europa non la si potrebbe neppure nominare. Propaganda senza sostanza!
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MessaggioInviato: 27 Mar 2007 22:42    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
Perchè si da il caso che siamo, almeno a parole, in una democrazia e gli eletti devono rispondere agli elettori di ciò che fanno e decidono perciò, se uno è stato eletto con i voti dei cattolici deve comportarsi conformemente a quanto prevede la morale cristiana e, se non lo fa, il Papa, che è il custode e l'interprete della morale critstiana, ha il dovere di smascherarlo.

ottimo.
abbiamo vinto, pardon, hanno vinto i comunisti.
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 00:52    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
Perchè si da il caso che siamo, almeno a parole, in una democrazia e gli eletti devono rispondere agli elettori di ciò che fanno e decidono perciò, se uno è stato eletto con i voti dei cattolici deve comportarsi conformemente a quanto prevede la morale cristiana e, se non lo fa, il Papa, che è il custode e l'interprete della morale critstiana, ha il dovere di smascherarlo.


Uhmmm ...... ma che curioso concetto che ha, Lei, della democrazia. Mi sembra più adatto alla teocrazia.
Non ricordo di aver letto nella Costituzione di "doveroso" riconoscimento della morale cristiana, né, tantomeno, di dovere di osservanza della suddetta morale da parte dei deputati eletti da elettori cattolici.
Non mi risulta neanche che sia costituzionalmente riconosciuta come categoria quella dei cattolici, mentre mi sembra invece che lo Stato non possa privilegiare nessuna confessione rispetto alle altre né tantomeno le rispettive "morali".
In quanto al Papa, come capo di stato estero e come concordatario dovrebbe astenersi dal manifestare preferenze in qualsivoglia iter o dibattito legislativo.
Oppure potrebbe rinunciare al Concordato (ed ai relativi soldi) e dire quello che gli pare, magari anche fondare un partito, perché no? Io suggerirei anche il nome: come suona "Forza Vaticano"? Mr. Green

Per finire vorrei che qualcuno mi spiegasse una volta per tutte quali sarebbero i limiti imposti dal Concordato. Visto che tutti gli interventi dei vertici cattolici vengono dichiarati "doverosi" e non prevaricatori delle funzioni dello stato si potrebbe avere qualche esempio concreto di ingerenza rispetto a quanto stabilito nel Concordato? Insomma quali sono i limiti alle esternazioni della chiesa previsti dal Concordato? Forse non dare giudizi sul campionato di calcio?
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Vado a scriverci su nel Blog.
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 01:12    Oggetto: Rispondi citando

gfransb ha scritto:
Insomma quali sono i limiti alle esternazioni della chiesa previsti dal Concordato? Forse non dare giudizi sul campionato di calcio?

ma che ti salta in mente?
non lo sai che il calcio è l'italico sport per eccellenza? è lo sport che forma i giovani... e quindi è un sacrosanto dovere della chiesa esprimere i propri vet.. emh, le proprie opinioni sul calcio.
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Socrate
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 05:39    Oggetto: Rispondi citando

gfransb ha scritto:
Uhmmm ...... ma che curioso concetto che ha, Lei, della democrazia. Mi sembra più adatto alla teocrazia.
Non ricordo di aver letto nella Costituzione di "doveroso" riconoscimento della morale cristiana, né, tantomeno, di dovere di osservanza della suddetta morale da parte dei deputati eletti da elettori cattolici.


Perchè, secondo lei, se un deputato della Rosa nel Pugno inziasse a dire che chi fa uso di droga anche a titolo personale bisognerebbe impiccarlo o, chi pratica l'aborto andrebbe arrestato per omicidio o, è ora di mettere un freno alla ricerca e internare tutti i ricercatori. Pincopallino che vota La Rosa Nel Pugno dovrebbe starsene zitto e pensare che in fondo, se si comportano così avranno le loro belle ragioni per farlo oppure può dire che, forse, dovrebbero comportarsi in modo più coerente con quanto hanno sempre dichiarato?
Ma, ammesso che lo possa fare Pincopallino per i deputati della Rosa nel Pugno, perchè non dovrebbe poterlo fare il Papa per quelli di ispirazione cattolica?
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 09:33    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
Pincopallino che vota La Rosa Nel Pugno

Non è che si confonde il Papa con Tizio Caio (vicino di casa di Pinco Pallino), che vota per un partito ex-DC?

E se il Papa può -abbastanza, non del tutto (*)- pensare solo ai cattolici romani e a come debba vivere l'uso di droga, l'aborto, la ricerca scientifica e fare le scelte a riguardo chi si riconosce completamente in tale confessione di tale religione (e quindi anche nelle scelte e nelle dichiarazioni del Papa)

il signor cittadino Tizio Caio deve (o perloemno dovrebbe) penasre al benessere dello stato Italia, della repubblica (la cosa di tutti), e volere che i deputati da lui eletti si coccupino di leggi sì concordi con le sue opinioni personali, ma che che riguardino tutti.

(Per cui no ad una legge che obblighi a convivere per 3 anni prima del matrimonio -perché un cattolico romano non potrebbe nè vorrebbe rispettarla-,
sì ad una legge che regolamenti il settore permettendo sia ai cattolici sia ai noncattolici di fare le proprie scelte)



(*) = dicevo non del tutto, perché il dialogo inter-confessioni e inter-religioso è uno degli aspetti a cui la Santa Sede tiene
(c'è addirittura un "Pontificio consiglio per il Dialogo Inter-Religioso" (link a wikipedia)
e il rispetto del "prossimo" -anche diverso- è uno dei fondamentali valori cristiani.



Socrate ha scritto:
Pincopallino che vota La Rosa Nel Pugno dovrebbe starsene zitto
Beh, anche se parlasse, a differenza del Papa, non va in televisione ....
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 10:27    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
Ma, ammesso che lo possa fare Pincopallino per i deputati della Rosa nel Pugno, perchè non dovrebbe poterlo fare il Papa per quelli di ispirazione cattolica?

Eppure mi sembrava fosse chiaro, ma evidentemente bisogna rispiegarlo. Ai cattolici ovviamente.
E' perché il papa e tutti i suoi accoliti hanno accettato, previo pagamento di bei soldini, attraverso un accordo chiamato Concordato, di NON mettere becco nelle vicende e nelle decisioni dello Stato Italiano. Gli accordi si rispettano, tanto più se nessuno ti ha costretto a sottosciverli. Se il papa, e tutti i suoi accoliti, hanno la pretesa di "imporre" la propria morale a qualcuno che ha potere legislativo rigettino il Concordato. Rinuncino ai soldi e fondino un partito. E poi sproloquino di quello che gli pare.
Ma come al solito non è venuta la risposta che tutti noi laici aspettiamo da un po': qual'è il limite che la chiesa accetta di rispettare in base al Concordato? Insomma, per cosa noi TUTTI stiamo pagando la chiesa? Quale è il limite di interferenza che la chiesa non può attraversare? Si potrebbe sapere o no, Sig. Socrate?
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 11:36    Oggetto: Rispondi citando

gfransb ha scritto:
E' perché il papa e tutti i suoi accoliti hanno accettato, previo pagamento di bei soldini, attraverso un accordo chiamato Concordato, di NON mettere becco nelle vicende e nelle decisioni dello Stato Italiano.
Ma loro (preciso visto la non chiarezza nei miei mesaggiprecedenti. Loro = papa e tutti i suoi accoliti = Santa Sede / Stato Cità del Vaticano ) sostengono che non stanno mettendo il becco " nelle vicende e nelle decisioni dello Stato Italiano",
ma in questioni di morale e fede cristiana cattolica (romana).


p.s.: proviamo a ribaltare il problema.

E se i politici italiani scrivessero al Papa "Noi abbiamo fatto l'amnistia/indulto che chiedeva papa Giovanni Paolo II" -e ora la destra gli dà addosso come se fosse stata un'idea della sinistra- "ora abolite voi la pena di morte".

Cosa risponderebbero dal Vaticano?
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 15:36    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
loro sostengono che non stanno mettendo il becco " nelle vicende e nelle decisioni dello Stato Italiano",
ma in questioni di morale e fede cristiana cattolica (romana).

Ma allora non ci capiamo, come d'altronde succede proprio con il papa e i suoi scherani (avete notato quanti sinonimi conosco per ben identificare preti, vescovi, cardinali e compagnia bella?). Abbiamo ben capito che "loro" sostengono di essere nel pieno dei loro diritti. E' per questo che si vorrebbe sapere, rovesciando perciò la domanda, QUALI sarebbero i loro limiti, visto che a sentirli sembra che possano dire quello che gli pare su praticamente TUTTO. Evil or Very Mad
Se "comandano" ad un deputato di NON votare una certa legge sono o non sono dentro i limiti del Concordato? E se sostenessero di si, "quand'è" che ne sono fuori? Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad

(Scusa Chem, naturalmente non ce l'ho con te. E' solo che questa storia mi dà ai nervi)
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 18:06    Oggetto: Rispondi citando

Ma non ci sono limiti nelle questioni di morale e fede cristiana cattolica (romana)
perché -giustamente del resto- per le questioni sulla religione cristiana cattolica romana il concordato dà competenza alla chiesa.


Toh!
Giusto adesso sento alla radio di un comunicato alla radio dei vescovi italiani secondo i quali i parlamentari cattolici, sui DICO, hanno il dovere morale di ....


In pratica loro non dicono "in Italia la legge deve essere così",
né "il parlamentare deve votare per una legge così'"

Ma "ricordano" -che distratti questi credenti! E dire che questi sonoapralemntari, non contadini e operai pieni di problemi e quidni con poco tempo, che magari non sanno leggere e non pososno quindi non possono rileggersi di tanto in tanto un libricino coi principi cristiani fondamentali- .

dicevo:
ma "ricordano" a tali parlamentari cattolici ceerti principi morali, per cui è ovvio che poi debbano votare ...


Il punto è, che fare?
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MessaggioInviato: 28 Mar 2007 18:35    Oggetto: Rispondi

chemicalbit ha scritto:
Ma non ci sono limiti nelle questioni di morale e fede cristiana cattolica (romana)
perché -giustamente del resto- per le questioni sulla religione cristiana cattolica romana il concordato dà competenza alla chiesa.

Proprio per niente. Qui non si sta parlando della fede cattolica e delle sue morali. Si sta parlando di leggi dello Stato Italiano, e su queste, TUTTE, la chiesa si è impegnata a non intervenire. Né in maniera diretta né indiretta.

chemicalbit ha scritto:
In pratica loro non dicono "in Italia la legge deve essere così", né "il parlamentare deve votare per una legge così'"

Anche qui proprio per niente: questo è quello che dichiarano
Citazione:
Nessun politico che si proclami cattolico può appellarsi al principio del pluralismo e dell'autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società

questo si chiama "comandare". E poi, per me, sono sofismi i distinguo che fai Chem.
Comunque sia, manca sempre la controprova che da tanto invoco ed aspetto dai cattolici, o da chi volesse sostenerne le ragioni: quali sono questi limiti rispettosi del Concordato????? C'è qualcuno lì fuori nell'universo che mi dia una risposta? Brick wall
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