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Il trovare, fra le persone con cui discuto, qualcuno arrogante e supponente
22%
 22%  [ 9 ]
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Il notare che il mio interlocutore si basa su fatti palesemente fasulli per motivare le sue affermazioni
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Altro
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Autore Messaggio
Kalandra
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MessaggioInviato: 15 Lug 2006 09:33    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

Esser disponibili a cambiare idea su qualcosa che è solo un'opinione personale non è poi così mortificante ed indice di una personalità debole.



eh, è difficilissimo che uno cambi un'opinione davvero personale. è già difficile che la cambi qualcuno che la pone avvolta dal dubbio.

e non perché sia indice o meno di debolezza ma perché l'opinione vera si cambia - se si cambia - in un lungo e lento percorso interiore.

e anche qui diamo sempre per scontato che chi scrive in un forum la pensi sul serio come scrive ché potrebbe anche giocarsi la tranquillità dello stagno coi sassi.


Citazione:
La nostra impreparazione nell'affrontare incognite è connaturata nella nostra origine biologica, sociale e culturale. Non deve stupirci se qualcuno non riesce a trovare altro modo per affrontare l'incontro con le altrui opinioni (perché a queste ci limitiamo usando questo mezzo tecnologico).
Il timore di non essere compresi ha la sua origine del timore di non essere accettati tout cour e questo, è ben noto, può generare forme di aggressività, talvolta inconsapevoli.

Ma è proprio questa aggressività che allontana gli altri e impedisce una corretta comunicazione fra individui diversi e lontani (viene a mancare quella parte fondamentale che è la comunicazione extraverbale fatta di gesti e di espressioni del viso).
In questo contesto ristretto, la possibilità che equivoci ed incomprensioni fioriscano generando un effetto cascata, si fa molto grande.
Solo la sensibilità dei commentatori e dei moderatori può abbassare il rischio di "fughe" dall'argomento.

Per quanto riguarda la mia esperienza sul Forum di ZeusNews, questo è accaduto solo in un paio di occasioni.
Ma se devo essere sincero, non ho acuna difficoltà ad addossarmi una parte della colpa (ho reagito dando valore a cose che non meritavano risposta innescando un circuito autoreferenziale che mi ha allontanato dall'argomento).



io qui sento un muro.

ché ti sei già dato anche la risposta, definendoti anche le variabili.

troppo spesso si cerca un'importanza più che una sostanza e questo non fa emergere uno svisceramento del problema ma un'obbligazione del problema.

e questi fraintendimenti - voluti o presunti - generano l'imperio del moderatore che - a suo insindacabile giudizio - concede o nega.

e soprattutto quando si pone l'accento sul significato di questo nuovo modo di comunicare, tutti convinti di essere ancora impreparati ma tutti convinti di averne la chiave.

Wink ..ma se ce l'hai tu.. ce l'ho anch'io.
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MessaggioInviato: 15 Lug 2006 13:06    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
Silent Runner ha scritto:

Esser disponibili a cambiare idea su qualcosa che è solo un'opinione personale non è poi così mortificante ed indice di una personalità debole.



eh, è difficilissimo che uno cambi un'opinione davvero personale. è già difficile che la cambi qualcuno che la pone avvolta dal dubbio.

e non perché sia indice o meno di debolezza ma perché l'opinione vera si cambia - se si cambia - in un lungo e lento percorso interiore.

e anche qui diamo sempre per scontato che chi scrive in un forum la pensi sul serio come scrive ché potrebbe anche giocarsi la tranquillità dello stagno coi sassi.


Citazione:
La nostra impreparazione nell'affrontare incognite è connaturata nella nostra origine biologica, sociale e culturale. Non deve stupirci se qualcuno non riesce a trovare altro modo per affrontare l'incontro con le altrui opinioni (perché a queste ci limitiamo usando questo mezzo tecnologico).
Il timore di non essere compresi ha la sua origine del timore di non essere accettati tout cour e questo, è ben noto, può generare forme di aggressività, talvolta inconsapevoli.

Ma è proprio questa aggressività che allontana gli altri e impedisce una corretta comunicazione fra individui diversi e lontani (viene a mancare quella parte fondamentale che è la comunicazione extraverbale fatta di gesti e di espressioni del viso).
In questo contesto ristretto, la possibilità che equivoci ed incomprensioni fioriscano generando un effetto cascata, si fa molto grande.
Solo la sensibilità dei commentatori e dei moderatori può abbassare il rischio di "fughe" dall'argomento.

Per quanto riguarda la mia esperienza sul Forum di ZeusNews, questo è accaduto solo in un paio di occasioni.
Ma se devo essere sincero, non ho acuna difficoltà ad addossarmi una parte della colpa (ho reagito dando valore a cose che non meritavano risposta innescando un circuito autoreferenziale che mi ha allontanato dall'argomento).



io qui sento un muro.

ché ti sei già dato anche la risposta, definendoti anche le variabili.

troppo spesso si cerca un'importanza più che una sostanza e questo non fa emergere uno svisceramento del problema ma un'obbligazione del problema.

e questi fraintendimenti - voluti o presunti - generano l'imperio del moderatore che - a suo insindacabile giudizio - concede o nega.

e soprattutto quando si pone l'accento sul significato di questo nuovo modo di comunicare, tutti convinti di essere ancora impreparati ma tutti convinti di averne la chiave.

Wink ..ma se ce l'hai tu.. ce l'ho anch'io.


Chapeau!
un'analisi ineccepibile.

Ma il muro non c'era anche se lo hai sentito.
Dovresti essere così misericordiosa da tener conto dei limiti del mio esporre concetti così complessi in un tempo così breve (scrivo fa una pallottola e l'altra).

Ciò non toglie che le tue affermazioni non siano corrette.
In effetti c'era proprio un evidente "brufolo" nei miei sofismi.

Embarassed Wink
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MessaggioInviato: 15 Lug 2006 14:10    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

Chapeau!
un'analisi ineccepibile.

Ma il muro non c'era anche se lo hai sentito.
Dovresti essere così misericordiosa da tener conto dei limiti del mio esporre concetti così complessi in un tempo così breve (scrivo fa una pallottola e l'altra).

Ciò non toglie che le tue affermazioni non siano corrette.
In effetti c'era proprio un evidente "brufolo" nei miei sofismi.

Embarassed Wink




Smile ..è che siamo tutti di corsa.. proprio fra una pallottola e l'altra nella speranza di eluderle.
[un po' come i tuoi "non" negati poi dagli "effetti".. Wink ]

la voglia di confronto esiste, si sente.. è che manca la possibilità proprio di quel "dialogo serale" senza che una birra ti sveni.

e poi è che tutti leggiamo facilmente dei muri anche dove non ci sono nella nostra ansia di apparire agli altri privi di brufoli.

il problema è forse che questa comunicazione non ha uno scòpo materiale [esclusi i temi tecnici o di conoscenza operativa] e - in generale - siamo ancora impreparati a uno scòpo solo virtuale, quello che forse ci porterà a considerare l'accoglienza dell'altro non nel dargli ragione [o ammettere un torto] ma proprio nell'elaborare reciprocamente la contraddizione.

e l'esempio sta qui.. se la discussione fosse al bar magari domani potrebbe proseguire in una coscienza di posizione [o anche di convergenza sull'argomento] che non toglierebbe la possibilità di un'evoluzione sociale/politica che potrebbe modificare lo stile di vita.
ché tutti siamo assillati da questa frenesia ma nessuno si ferma.

e qui sta il controsenso di un'evoluzione che rimane singola o comunque proiettata virtualmente.
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MessaggioInviato: 15 Lug 2006 16:02    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Kalandra ha scritto:


Smile ..è che siamo tutti di corsa.. proprio fra una pallottola e l'altra nella speranza di eluderle.
[un po' come i tuoi "non" negati poi dagli "effetti".. Wink ]

la voglia di confronto esiste, si sente.. è che manca la possibilità proprio di quel "dialogo serale" senza che una birra ti sveni.

e poi è che tutti leggiamo facilmente dei muri anche dove non ci sono nella nostra ansia di apparire agli altri privi di brufoli.

il problema è forse che questa comunicazione non ha uno scòpo materiale [esclusi i temi tecnici o di conoscenza operativa] e - in generale - siamo ancora impreparati a uno scòpo solo virtuale, quello che forse ci porterà a considerare l'accoglienza dell'altro non nel dargli ragione [o ammettere un torto] ma proprio nell'elaborare reciprocamente la contraddizione.

e l'esempio sta qui.. se la discussione fosse al bar magari domani potrebbe proseguire in una coscienza di posizione [o anche di convergenza sull'argomento] che non toglierebbe la possibilità di un'evoluzione sociale/politica che potrebbe modificare lo stile di vita.
ché tutti siamo assillati da questa frenesia ma nessuno si ferma.

e qui sta il controsenso di un'evoluzione che rimane singola o comunque proiettata virtualmente.


Trovo ineccepibili tue osservazioni, e pure meno dolenti delle mie.

Questo, credo, sarà forse il più grande dei tuoi meriti ma è anche la nemesi delle mie non viste contraddizioni.

Non gioco a darti ragione o torto (sarebbe troppo facile essere smascherato visto che non me ne passi una) ed il tuo sottile ottimismo mi costringe a nuove riflessioni, questa volta dopo una bella ripulita dalle conclusioni a cui ero giunto in precedenza (non è così che si fa? Partendo da dove eravamo rimasti, si finisce sempre in qualche vicolo cieco, avendo escluso tutte le alternative possibili con il nostro "aver già deciso che avevamo ragione nell'ultima conclusione" capriccio di cui inconsapevolmente siamo gli escogitatori capziosi e tautologici di cui sopra).

Ma sto ancora rintuzzando le tue frecciate o sto rispondendo?
Mi sembra la prima. Wink

Concordo: Sì, è vero, questa discussione manca dell'appoggio dato dalla necessità materiale (o quantomeno legata ad un'esigenza pratica e tangibile, come un problema si Windows od una scheda video che non fa le frittelle ma la marmellata di lamponi) manca cioè la possibilità di un'interazione diretta (al bar, ma va bene anche in un parco alberato e fresco, piuttosto che la spalletta di un Belvedere che aggetta su di un panorama rasserenante od un rumoroso pub dove ci si isola per discutere se Assanagora era mancino od avea problemi al tunner carpale).

Dici che tutti siamo assillati da questa frenesia enessuno si ferma. non è del tutto vero, dal momento che ti sto rispondendo invece che portare avantiil mio lavoro e tu, sicuramente fai lo stesso quando mi scrivi. Non mi sembra che il tuo dialogo sia ascrivibile ad un copia-incolla, dunque ne deduco che ti fermi a pensare o scrivi mentre pensi e viceversa.
Ma tu hai la sintesi del dono o meglio il dono della sintesi (ho lasciato intatto il refuso, l'inversione dono-sintesi perché era divertente e, forse, anche rivelatrice). Cosa che io non ho (purtroppo per i miei affettuosi e fin troppo generosi e rari estimatori).

Sull'"evoluzione singola o piuttosto proiettata virtualmente" mi sfugge qualcosa. La tua enorme capacità di sintesi ha prodotto un Haiku od io ho perso qualche neurone per strada? Help

Se puoi chiarirmi la cosa ti sarò grato: la discussione si è fatta interessante.

(poi un giorno chiariremo le ragioni profonde o superficili di questa nostra discussione. suppongo.)


p.s
molto divertente la tua precisazione quando hai posto l'accento (in tutti i sensi, evidenziando perciò il possibile equivoco) su di una parola contenuta in una frase: "siamo ancora impreparati a uno scòpo solo virtuale". Come potevi pensare che qualcuno potesse equivocare? Certo che hai un senso dell'umorismo più affilato del rasoio di Occam. (beccati questa!) Wink


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MessaggioInviato: 15 Lug 2006 20:11    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

Trovo ineccepibili tue osservazioni, e pure meno dolenti delle mie.

Questo, credo, sarà forse il più grande dei tuoi meriti ma è anche la nemesi delle mie non viste contraddizioni.

Non gioco a darti ragione o torto (sarebbe troppo facile essere smascherato visto che non me ne passi una) ed il tuo sottile ottimismo mi costringe a nuove riflessioni, questa volta dopo una bella ripulita dalle conclusioni a cui ero giunto in precedenza (non è così che si fa? Partendo da dove eravamo rimasti, si finisce sempre in qualche vicolo cieco, avendo escluso tutte le alternative possibili con il nostro "aver già deciso che avevamo ragione nell'ultima conclusione" capriccio di cui inconsapevolmente siamo gli escogitatori capziosi e tautologici di cui sopra).

Ma sto ancora rintuzzando le tue frecciate o sto rispondendo?
Mi sembra la prima. Wink

Concordo: Sì, è vero, questa discussione manca dell'appoggio dato dalla necessità materiale (o quantomeno legata ad un'esigenza pratica e tangibile, come un problema si Windows od una scheda video che non fa le frittelle ma la marmellata di lamponi) manca cioè la possibilità di un'interazione diretta (al bar, ma va bene anche in un parco alberato e fresco, piuttosto che la spalletta di un Belvedere che aggetta su di un panorama rasserenante od un rumoroso pub dove ci si isola per discutere se Assanagora era mancino od avea problemi al tunner carpale).

Dici che tutti siamo assillati da questa frenesia enessuno si ferma. non è del tutto vero, dal momento che ti sto rispondendo invece che portare avantiil mio lavoro e tu, sicuramente fai lo stesso quando mi scrivi. Non mi sembra che il tuo dialogo sia ascrivibile ad un copia-incolla, dunque ne deduco che ti fermi a pensare o scrivi mentre pensi e viceversa.
Ma tu hai la sintesi del dono o meglio il dono della sintesi (ho lasciato intatto il refuso, l'inversione dono-sintesi perché era divertente e, forse, anche rivelatrice). Cosa che io non ho (purtroppo per i miei affettuosi e fin troppo generosi e rari estimatori).

Sull'"evoluzione singola o piuttosto proiettata virtualmente" mi sfugge qualcosa. La tua enorme capacità di sintesi ha prodotto un Haiku od io ho perso qualche neurone per strada? Help

Se puoi chiarirmi la cosa ti sarò grato: la discussione si è fatta interessante.

(poi un giorno chiariremo le ragioni profonde o superficili di questa nostra discussione. suppongo.)


p.s
molto divertente la tua precisazione quando hai posto l'accento (in tutti i sensi, evidenziando perciò il possibile equivoco) su di una parola contenuta in una frase: "siamo ancora impreparati a uno scòpo solo virtuale". Come potevi pensare che qualcuno potesse equivocare? Certo che hai un senso dell'umorismo più affilato del rasoio di Occam. (beccati questa!) Wink


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Laughing ..in effetti - e troppo spesso - lo scòpo di uno scopo è lo scòpo dello scòpo.

che materialmente si concretizza spesso quando le similitudini si accoppiano.

non nasce però da un'ideologia ma dalla casualità.

ora questa differenza è abbastanza sottile ed è facile che la casualità nasca più fra il pubblico della conferenza che fra i suoi relatori.

nel virtuale invece non c'è differenza fra sostanza e soggetto. e il fraintendimento è abissale, così come è facile l'equivoco "mi ha risposto quindi ci sta".

per fortuna, la vicinanza sensoriale funge da mare a separar le sponde.

quindi o aspettiamo che la tecnologia faccia il resto oppure lo scòpo non era quello.


"evoluzione singola o comunque proiettata virtualmente":
intendo che le due entità della stessa persona son diverse ché la seconda non è ancora capace di legarsi alla prima.

cioè, io posso essere blasfema in rete ma facilmente non lo sarò in piazza. oppure al primo ciao in rete rispondo, al primo ciao per strada lo mando a quel paese.

perché è quello che l'altro s'aspetta.

se invece fosse come in rete ad andar per strada si correrebbero dei rischi ché la materialità si basa su una sicurezza formale implicita che non esiste in rete.

e se nella materialità questo non ci fosse sarebbe forse meglio ché la parità dei sessi non avrebbe più barriere. oggi come oggi, però, saremmo tutti paranoici. Wink
[se le condizioni sociali rimangono quelle attuali]

d'altra parte la rete sta portando - e neanche lentamente - a un'evoluzione della materialità nella virtualità. e finché il senso è da quella parte l'esteriorità rimane integra.

..ma quando il silos sarà gonfio e risputerà tutto fuori.. beh, ci sarà da divertirsi! Wink


la frenesia intorno poi, ci costringe appunto a rubare tempo al tempo, consapevoli che il tempo non ne ha. e quindi quello che tu chiami "break fra una pallottola e l'altra" resta solo un'illusione di pausa ché quelle che non hai ancora schivato ti stanno aspettando.. adesso. e quelle di domani son già pronte.



ps: non ti preoccupare se qualche neurone ti par che svolazzi, non genera nulla. anzi mi rassicura sullo scòpo.
[della discussione naturalmente]
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madvero
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MessaggioInviato: 15 Lug 2006 20:13    Oggetto: Rispondi citando

silent runner ha scritto:
molto divertente la tua precisazione quando hai posto l'accento (in tutti i sensi, evidenziando perciò il possibile equivoco) su di una parola contenuta in una frase: "siamo ancora impreparati a uno scòpo solo virtuale". Come potevi pensare che qualcuno potesse equivocare? Certo che hai un senso dell'umorismo più affilato del rasoio di Occam. (beccati questa!)

io la penso diveramente... a me sembra un fiorellino all'occhiello, visto che qui si parla di abbellimento dell'immagine virtuale data per mezzo di ciò che scriviamo.

tornando in tema, io trovo che la grammatica e la sintassi siano molto importanti. secondo me (mi rifiuto di usare "imho", al massimo uso "sm")
il linguaggio sms ha un senso solo sui telefonini, per risparmiare.
provate ad usarlo in una chiacchierata al bar, e poi ne riparliamo...
ammetto che mi urta anche il classico "se lo sapevo te lo dicevo" (sì, lo so che gli inglesi lo fanno da tanti di quegli anni da aver quasi aboito il congiuntivo...)

per tutto il resto, concordo.
con entrambi Laughing
(son mad mica per niente...)
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 02:08    Oggetto: Rispondi citando

ho scelto la due per esclusione, ma tendenzialmente come gateo smetto di seguire l'argomento quando non mi interessa piu'
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 13:02    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:

tornando in tema, io trovo che la grammatica e la sintassi siano molto importanti. secondo me (mi rifiuto di usare "imho", al massimo uso "sm")
il linguaggio sms ha un senso solo sui telefonini, per risparmiare.
provate ad usarlo in una chiacchierata al bar, e poi ne riparliamo...
ammetto che mi urta anche il classico "se lo sapevo te lo dicevo" (sì, lo so che gli inglesi lo fanno da tanti di quegli anni da aver quasi aboito il congiuntivo...)

per tutto il resto, concordo.
con entrambi Laughing
(son mad mica per niente...)


Anch'io ho qualche difficoltà a sopportare quelle che chiamo "stringhe corrotte" (con qualche vago ammiccamento alla teoria cosmologica delle superstringhe) dove, il significato di una serie di caratteri tipografici (TVB) assume un connotato preciso all'interno di una variabilità di senso probabilistica nella quale, fotografando il significato in un dato momento se ne deduce il senso traducendolo in una frase completa (il famigerato "ti voglio bene", fra l'altro, già vittima del virus "verba volant" così come è per tutte le faccende sentimentali).
Non amo neanche il recupero dall'antico, della lettera "k" usata al posto del "ch" per rendere dura la "C" in presenza di una vocale (perké, ke vuoi, etc.). Non mi piacciono le eccessive semplificazioni letterali: se non si ha voglia e tempo da dedicare per scrivere parole complete a qualcuno, è segno che si ha assai poco interesse per le relazioni umane.

Non voglio vivere in un mondo di sigle. Preferisco l'approssimazione e la bestemmia gammaticale al rumore meccanico di un acronimo come è il terrificante "TVB" che, non so perché, mi fa venire il mente il nome di un elettrotreno francese.
La lingua si evolve e si ricompone per sua stessa natura, in modo del tutto imprevedibile ma questo accade anche per il senso del bello e del buongusto. Anche il Kitsch può avere una sua nobiltà ma qui si è finiti in un vicolo cieco pieno di cassonetti per l'immondizia, vecchie reti per letti, cassette della verdura e vocabolari apocrifi.
Preferisco camminare in un parco e pestare la cacca di un cane.
Posso sempre rincorrere il padrone e fargliela mangiare!

Se invece ricevo un SMS che dice "TVB" che faccio? Prendo il treno, raggiungo il mittente, lo colpisco con un uppercut al mento e, mentre quello rotola fra le genti, raccolgo al volo il suo cellulare, compongo un SMS che dice "Io non più!" e lo spedisco allo stesso cellulare (Quello del mittente) che, ne frattempo si sta rialzando da terra sorpreso e dolorante?
Non mi sembra il caso...
Ho provato ad avvertire amici e conoscenti che odio ricevere messaggi orrendamente "stringati" ma non ha funzionato! mi hanno risposto chiedendomi... "Perkè?" ed hanno pure sbagliato l'accento!
E'una cosa che mi spaventa sinceramente: sembra che la gente stia subendo una crasi fra il cellulare e l'orecchio esterno, ho molti figli dei miei amici e parenti che hanno seri problemi ai legamenti del pollice per via degli SMS ...ed i conflitti intergenerazionali (od intergene-razionali) fra genitori e figli hanno trovato nell'incomunicabilità una soluzione posticcia. I contendenti si parlano a colpi di SMS comprendendosi solo attraverso l'uso scondiderato di "imho" e di "vffncl" (i TVB non sarebbero coerenti con il conflitto in atto).

Ci sarebbe da diventare matti ma è già troppo tardi, cara Madvero!
Matti, sono diventati gli altri!

TSLT Wink
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 13:08    Oggetto: Rispondi citando

...Kalandra, a te i rispondo dopo eh? ROTFL
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 14:53    Oggetto: Rispondi citando

silent runner ha scritto:
Se invece ricevo un SMS che dice "TVB" che faccio? Prendo il treno, raggiungo il mittente, lo colpisco con un uppercut al mento e, mentre quello rotola fra le genti, raccolgo al volo il suo cellulare, compongo un SMS che dice "Io non più!" e lo spedisco allo stesso cellulare (Quello del mittente) che, ne frattempo si sta rialzando da terra sorpreso e dolorante?
Non mi sembra il caso...

dai, TVB o TAT tutto sommato ci stanno dentro...
sono i vari TVUMDB TAPDOAC che mi stanno sul gozzo !!!

(ok, se te li traduco nel caso in cui tu non li avessi mai ricevuti:
Ti Voglio Un Mondo Di Bene & Ti Amo Più Di Ogni Altra Cosa)

mi stanno antipatici perchè se delle frasi diventano delle sigle, vuol dire cheormai le usano proprio tutti... e a me le frasi fatte non piacciono.
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 16:31    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:

dai, TVB o TAT tutto sommato ci stanno dentro...
sono i vari TVUMDB TAPDOAC che mi stanno sul gozzo !!!

NO, NO, NO E POI NO!

Non accetto nemmeno i TVB!


Se qualcuno desidera espimermi il suo affetto lo faccia completamente e non con un acronimo!
Ma ti immagini come reagirebbe una donna se le offrissi uno stelo senza la rosa in cima?
Meglio andare a mani vuote e dirgli: "Scusa sai, avevo rubato una rosa di indescrivibile bellezza in un giardino incantato ma, mentre attraversavo la strada pensando a te, sono stato investito da un locomotore della Breda (anno 1935) e sono stato sbalzato contro un cantiere dove stavano ripassando l'asfalto con un rullo compressore: Purtroppo, sono finito proprio contro la betoniera che stazionava lì vicino e la rosa si è disintegrata."
Ma te lo immagini se dovessi riassumere tutto questo con la logica del TVB?

Se la donna in questione dovesse ricevere un messaggio che dice: <SCSS, VV RBT N RS D NDSCVBL BLLZZ N N GRDN NCNTT M, MNTR TTRVRSV L STRD PNSND T, SN STT NVSTT D LCMTR DLL BRD (NN 1935) SN STT SBLZT CNTR N CNTR DV STVN RPSSND L'SFLT CN N RLL CPRSSR: PRTRPP, SN FNT PRPR CNTR L BTNR KE (è concessa una vocale purché ci sia la kappa al posto del ch) STZNV L VCN (e) L RS S (è) SDNTGRT. > come credi che reagirebbe?
TapTap

Come minimo mi troverei un TLFNNDLTMGNRZN (traduco: un telefonino di ultima generazione) piantato fra le scapole e dovrei, probabilmente, cercarmi un'altra donna.

Per Zeus fulminatore, c'è un limite a tutto! Furibondo

.. O no? Ironico
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 17:49    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Kalandra ha scritto:

Laughing ..in effetti - e troppo spesso - lo scòpo di uno scopo è lo scòpo dello scòpo.

che materialmente si concretizza spesso quando le similitudini si accoppiano.

non nasce però da un'ideologia ma dalla casualità.

ora questa differenza è abbastanza sottile ed è facile che la casualità nasca più fra il pubblico della conferenza che fra i suoi relatori.

nel virtuale invece non c'è differenza fra sostanza e soggetto. e il fraintendimento è abissale, così come è facile l'equivoco "mi ha risposto quindi ci sta".

per fortuna, la vicinanza sensoriale funge da mare a separar le sponde.

quindi o aspettiamo che la tecnologia faccia il resto oppure lo scòpo non era quello.


"evoluzione singola o comunque proiettata virtualmente":
intendo che le due entità della stessa persona son diverse ché la seconda non è ancora capace di legarsi alla prima.

cioè, io posso essere blasfema in rete ma facilmente non lo sarò in piazza. oppure al primo ciao in rete rispondo, al primo ciao per strada lo mando a quel paese.

perché è quello che l'altro s'aspetta.

se invece fosse come in rete ad andar per strada si correrebbero dei rischi ché la materialità si basa su una sicurezza formale implicita che non esiste in rete.

e se nella materialità questo non ci fosse sarebbe forse meglio ché la parità dei sessi non avrebbe più barriere. oggi come oggi, però, saremmo tutti paranoici. Wink
[se le condizioni sociali rimangono quelle attuali]

d'altra parte la rete sta portando - e neanche lentamente - a un'evoluzione della materialità nella virtualità. e finché il senso è da quella parte l'esteriorità rimane integra.

..ma quando il silos sarà gonfio e risputerà tutto fuori.. beh, ci sarà da divertirsi! Wink

la frenesia intorno poi, ci costringe appunto a rubare tempo al tempo, consapevoli che il tempo non ne ha. e quindi quello che tu chiami "break fra una pallottola e l'altra" resta solo un'illusione di pausa ché quelle che non hai ancora schivato ti stanno aspettando.. adesso. e quelle di domani son già pronte.

ps: non ti preoccupare se qualche neurone ti par che svolazzi, non genera nulla. anzi mi rassicura sullo scòpo.
[della discussione naturalmente]


Premetto l'ovvio (ovviamente non per tutti è ovvio l'ovvio):
Non vado per scopi ma per scòpi.
Sarebbe sciocco passeggiare fra queste forme sintattiche e pretender (o sperare) di raccoglier cigliege. Non disdegno le relazioni umane ma preferisco affidarmi al mondo reale per condividere il bello dell'esistenza.
Insomma non sono qui per scopare! Io faccio uso dell'aspirapolvere!TapTap

Ma adesso ribatto su alcuni punti:

Sulla parità dei sessi ho già detto altrove (nel forum) e non voglio tediare oltre ma ritengo giusto ribadire il concetto nudo e crudo: parlare della specie umana separandola in sessi è un assurdo, una forzatura inutile. Esiste il genere umano e, le "differenze" che intercorrono fra i singoli individui presenti sul pianeta, superano di gran lunga quelle che dovrebbero in teoria separare uomini e donne, tanto da distinguerli per genere sessuale e non per attitudini, qualità, competenze od altro.
Questa faccenda della predominanza maschile sulla donna è una baggianata infernale e, come tutte le baggianate infernali ha fatto più presa nell'immaginario collettivo della scoperta della fusione nucleare (mentre la fissione ha incontrato molto più favore, non certamente per il suo charme).

Quello che più mi addolora è l'effetto sindrome di Stoccolma che ha investito nei secoli le vittime. (ne sono un esempio le recenti elezioni in Kuwait dove, le donne, per la prima volta rappresentate alle elezioni, hanno preferito i candidati maschi islamisti alle loro congeneri... ma questa è un'altra faccenda).

Il silos:

per me è già gonfio abbastanza . Ma io propendo per una implosione.
Comunque, io mi sto già divertendo. Non masticherò erba sardònica per così poco.

Il tempo atemporale:

In effetti, la tua parabola sul tempo è interessante... ma come dicesi delle parabole (parabola: motto morale che vola alto sulla testa dei presenti e ricade un po' più in là [l'aforisma è di H.Rouge]) nessuno coglie l'assurdo di cercare di togliere tempo al tempo e le pallottole (quelle immaginarie), non sono altro che illusioni a loro volta, piccoli Tulpas che apparendo più reali della realtà, finiscono per influenzare la nostra percezione del mondo.
Come per l'uomo che, seguendo al propria ombra sul pavimento, batté una capocciata monumentale.

Le pallottole di domani coglieranno un Silent Runner di domani: a quell'ora io sarò già morto.

Su tutto il resto, concordo o mi riservo di riflettere. Rolling Eyes

p.s.
Hai un ottimo eloquio ma non hai risposto a tutte le mie provocazioni e ti sei fermata alla battutina finale.
Devo dedurre che l'inizio del discorso e gli argomenti introdotti erano inadeguati o corrotti dalla pretestualità dei miei distinguo o ancora, se è lecito sospettarlo, non avevi tempo da sottrarre al tempo e sei andata all'ultima pagina del romanzo per vedere come andava a finire?

Wink
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MessaggioInviato: 16 Lug 2006 20:18    Oggetto: Re: ambivalenze necessità pregresse Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Premetto l'ovvio (ovviamente non per tutti è ovvio l'ovvio):
Non vado per scopi ma per scòpi.
Sarebbe sciocco passeggiare fra queste forme sintattiche e pretender (o sperare) di raccoglier cigliege. Non disdegno le relazioni umane ma preferisco affidarmi al mondo reale per condividere il bello dell'esistenza.
Insomma non sono qui per scopare! Io faccio uso dell'aspirapolvere!TapTap

Ma adesso ribatto su alcuni punti:

Sulla parità dei sessi ho già detto altrove (nel forum) e non voglio tediare oltre ma ritengo giusto ribadire il concetto nudo e crudo: parlare della specie umana separandola in sessi è un assurdo, una forzatura inutile. Esiste il genere umano e, le "differenze" che intercorrono fra i singoli individui presenti sul pianeta, superano di gran lunga quelle che dovrebbero in teoria separare uomini e donne, tanto da distinguerli per genere sessuale e non per attitudini, qualità, competenze od altro.
Questa faccenda della predominanza maschile sulla donna è una baggianata infernale e, come tutte le baggianate infernali ha fatto più presa nell'immaginario collettivo della scoperta della fusione nucleare (mentre la fissione ha incontrato molto più favore, non certamente per il suo charme).

Quello che più mi addolora è l'effetto sindrome di Stoccolma che ha investito nei secoli le vittime. (ne sono un esempio le recenti elezioni in Kuwait dove, le donne, per la prima volta rappresentate alle elezioni, hanno preferito i candidati maschi islamisti alle loro congeneri... ma questa è un'altra faccenda).

Il silos:

per me è già gonfio abbastanza . Ma io propendo per una implosione.
Comunque, io mi sto già divertendo. Non masticherò erba sardònica per così poco.

Il tempo atemporale:

In effetti, la tua parabola sul tempo è interessante... ma come dicesi delle parabole (parabola: motto morale che vola alto sulla testa dei presenti e ricade un po' più in là [l'aforisma è di H.Rouge]) nessuno coglie l'assurdo di cercare di togliere tempo al tempo e le pallottole (quelle immaginarie), non sono altro che illusioni a loro volta, piccoli Tulpas che apparendo più reali della realtà, finiscono per influenzare la nostra percezione del mondo.
Come per l'uomo che, seguendo al propria ombra sul pavimento, batté una capocciata monumentale.

Le pallottole di domani coglieranno un Silent Runner di domani: a quell'ora io sarò già morto.

Su tutto il resto, concordo o mi riservo di riflettere. Rolling Eyes

p.s.
Hai un ottimo eloquio ma non hai risposto a tutte le mie provocazioni e ti sei fermata alla battutina finale.
Devo dedurre che l'inizio del discorso e gli argomenti introdotti erano inadeguati o corrotti dalla pretestualità dei miei distinguo o ancora, se è lecito sospettarlo, non avevi tempo da sottrarre al tempo e sei andata all'ultima pagina del romanzo per vedere come andava a finire?

Wink




Smile ..sorvoliamo quindi sulle differenze sessuali per non aggiungere altre cavolate alla lista già gonfia.. e non perché io non abbia argomenti o non apprezzi i tuoi.

una cosa però.. votare donna solo perché donna - solo per essere rappresentata come donna - equivale a negare il concetto di eguaglianza e a rinserrarsi nella categoria "bisognosa di protezione".

poi è proprio l'esempio che porti a smentirti.. in kuwait sono andate al voto 15 giorni fa!
dopo qualche migliaio di anni di storia dell'uomo.
e non è che in italia siam messi tanto meglio ché non è passato neppure un secolo da questa concessione formale.

e se l'uomo ci ha messo tanti anni a concepire questa equità ce ne vorranno purtroppo altrettanti perché la capisca.
[ché se si parla di stirare sai anche tu che "qualcuno lo deve pur fare"]


in quanto al silos penso che sia la speranza di molti che imploda ché ancora non ci sono grandi falle che lo rendano "corporeo". e se ne sta lì, sommerso dal sommerso.
ma è un sommerso che sta aspettando che la tecnologia gli dia forma.


e, se non ricordo male, mi hai percepito ottimista rispetto al tuo pensiero quindi mi sorprende che ora le pallottole vaganti siano dei krapfen col cappuccino. Wink

tanto da farmi pensare che la frenesia che tutti soffriamo sia solo una ginnastica per non ingrassare. Smile



ps: il bello del romanzo sta proprio nel suo svolgimento ma è bene accertarsi di non essere nella parte del maggiordomo.

e il bello della dialettica sta proprio qui, nel trovare - non in senso colpevolizzante - quella trave che mi manca sul tetto perché l'ha rubata l'occhio del vicino.
e può dir finché vuole che non è vero, io gliela vedo. e se ti sforzi quel ninin gliela vedi pure tu..
Wink


pps: ..le provocazioni sono tali solo per chi le coglie.. o per chi s'avvolge in quelle che crede di lanciare. Wink
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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 09:58    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:


Smile ..sorvoliamo quindi sulle differenze sessuali per non aggiungere altre cavolate alla lista già gonfia.. e non perché io non abbia argomenti o non apprezzi i tuoi.

una cosa però.. votare donna solo perché donna - solo per essere rappresentata come donna - equivale a negare il concetto di eguaglianza e a rinserrarsi nella categoria "bisognosa di protezione".

poi è proprio l'esempio che porti a smentirti.. in kuwait sono andate al voto 15 giorni fa!
dopo qualche migliaio di anni di storia dell'uomo.
e non è che in italia siam messi tanto meglio ché non è passato neppure un secolo da questa concessione formale.

e se l'uomo ci ha messo tanti anni a concepire questa equità ce ne vorranno purtroppo altrettanti perché la capisca.
[ché se si parla di stirare sai anche tu che "qualcuno lo deve pur fare"]

in quanto al silos penso che sia la speranza di molti che imploda ché ancora non ci sono grandi falle che lo rendano "corporeo". e se ne sta lì, sommerso dal sommerso.
ma è un sommerso che sta aspettando che la tecnologia gli dia forma.

e, se non ricordo male, mi hai percepito ottimista rispetto al tuo pensiero quindi mi sorprende che ora le pallottole vaganti siano dei krapfen col cappuccino. Wink

tanto da farmi pensare che la frenesia che tutti soffriamo sia solo una ginnastica per non ingrassare. Smile

ps: il bello del romanzo sta proprio nel suo svolgimento ma è bene accertarsi di non essere nella parte del maggiordomo.

e il bello della dialettica sta proprio qui, nel trovare - non in senso colpevolizzante - quella trave che mi manca sul tetto perché l'ha rubata l'occhio del vicino.
e può dir finché vuole che non è vero, io gliela vedo. e se ti sforzi quel ninin gliela vedi pure tu..
Wink

pps: ..le provocazioni sono tali solo per chi le coglie.. o per chi s'avvolge in quelle che crede di lanciare. Wink


Parli di sorvolare poi resti sull'argomento come un B52 su Hiroshima!
Ma vedo che ti piace piantare i denti sul morbido: Wink

Sull'esempio che dici ho portato a smentirmi, non concordo sull'autosmentita: non vedo il nesso fra i 15 giorni e la storia dell'uomo che, ti ricordo, è ben più lunga di qualche migliaio di anni (facciamo qualche milione?).
La stratificazione delle variabili che hanno prodotto nei primati questa curiosa ramificazione alla quale apparteniamo entrambi (penso che almeno questa affermazione non verrà demolita) ha portato ad emergere tutto quello che oggi vediamo in termini culturali ed antropologici.
Ma se vuoi, possiamo evitare di risolvere il tutto in termini deterministico-evoluzionisti e nemmeno la lettura dell'ottimo "La donna che non si è evoluta, ipotesi di sociobiologia" di Sarah Blaffer Hrdy [ed. Franco Angeli] potrà portarci ad una definizione così pragmatica come quella che hai presentato in opposizione alla mia (per evitare altri equivoci,il libro in questione tratta dell'evoluzione del comportamento sociale nelle comunità femminili delle scimmie, da qui, il curioso titolo che nulla ha di offensivo).
Insomma, possiamo dire o credere tutto ed il contrario di tutto, tanto siamo su internet. Very Happy

Per farla breve, sulla questione delle Quote Rosa, trovo che, affermazioni così in voga come quella che hai utilizzato, siano solo il prodotto di un'ideologia maschile così sedimentata da apparire frutto di normale buon senso.

Quando scrivi: "votare donna solo perché donna - solo per essere rappresentata come donna - equivale a negare il concetto di eguaglianza e a rinserrarsi nella categoria "bisognosa di protezione" non fai altro che ripetere quello che i custodi del predominio maschile vogliono far pensare e credere alle donne. "State ferme, buone, immobili, state zitte, tranquille e serene, nessuno vi opprime! 8)

Nessuno ha parlato di votare donna solo perché donna (tantomeno io), anche se, in effetti, sono molte le donne che votano uomo solo perché uomo, dal momento che, nell'immaginario corrente, è l'uomo in più competente a gestire affari di governo.
Un voto al femminile equivarrebbe a garantire, in un mondo politico basato su dinamiche ed interessi di gruppi specifici, l'ingresso di un gruppo trasversale che, con le dovute cautele (sempre devono essere cauti i meno rappresentati in sistemi all'apparenza bipolari, sempre devono essere prudenti gli agnelli quando vanno al fiume per bere insieme al lupo) può contribuire a correggere un eccesso di predominanza di genere, con tutte le distorsioni che questa predominanza ha prodotto nel tempo.

Non è una questione di protezionismo paternalistico ma di tutela: altrimenti perché accettare forme di sindacalismo dal momento che, secondo il principio che hai espresso, i lavoratori, essendo uomini maturi e vaccinati, potrebbero benissimo difendere i propri interessi singolarmente? Lo stesso potremmo dire di molte altre categorie umane.
Vedo che ti piace scherzare poggiando il piede sulle mine e fare bum con la bocca (le mine sono quelle delle matite, ovviamente. Le matite non scoppiano ma scrivono cattiverie). Twisted Evil

Esiste in effetti una vera e propria discriminazione che nessuna legge dello stato ha dissolto. E allora? che vogliamo fare?
Appellarci al fatto che, probabilmente ci vorrà ancora tempo perché l'uomo possa concepire questa equità? (considerazione erronea perché in effetti, è proprio a causa della iniziale percezione di questa equità che l'uomo, spaventato dal potenziale creativo della donna, si è inventato la sua autoproclamata superiorità). Ma questo non è forse un modo che le donne utilizzano per non uscire dal proprio nido mentale? Non voglio citare la "Sindrome di stoccolma" perchè sarebbe pleonastico. Preferisco pensare che, se non vi date un bella svegliata e vi mettete al lavoro per ripristinare un equilibrio, care fanciulle, questa comunità umana sarà sempre sbilanciata.
E guarda che non è una bella cosa, visti disastri prodotti dalla unilateralità del pensiero maschile.

Al tuo ottimismo e alle pallottole vaganti preferisco i Krapfen ed i cappuccini: hai mai provato a stabilire un contatto umano davanti ad una confortevole colazione al bar? Ebbene, ti garantisco che è più facile fare amicizie in quel modo piuttosto che sotto il fischiare delle pallottole (trascurando,ovviamente, la virile retorica dei film di guerra Hollywoodiani). Se poi preferisci essere pessimista, non posso oppormi. Male che vada, una spalla per piangere, la troverai qui.
Wink

Ma per rispondere di nuovo alla domanda del sondaggio, una delle ragioni che possono spingermi a abbandonare una discussione in rete è l'eccessiva capziosita delle argomentazioni che, spingendoti in un angolo (approfittando della naturale tendenza a rintuzzare gli attacchi), finiscono per uscire dal tema per parlare d'altro.
Purtroppo, l'abbandono finisce per sottrarre comunque una bella fetta di argomenti aggiuntivi, anche se palesemente fuori tema, che contribuirebbero comunque ad aprire altre interessanti discussioni.
Non ho proposte in merito.

Silent Runner.

N.B.
La parte sottostante del testo è ridotta non per rendere difficoltosa la lettura ma per evidenziarne il carattere di precisazione che va al di là dello scopo preciso di questo mio post, ma può essere comunque letto da chiunque perché non contiene segreti inconfessabili o rivelazioni spaventose su destino delle discussioni in Rete.


Vedo che hai preferito la via della guerra! Wink E' un modo semplice per non rispondere agli argomenti dell'altro. Mi spiace ma stavolta hai toppato il bersaglio.

Sulla trave nell'occhio: Ma parli di dialettica o di schermaglie maschio-femmina? Si accettano scermaglie anche se uno dei due è un transessuale, un agnostico, un artista od un illuso? (nota il piatto d'argento che nasconde la pistola).

Occasione Sprecata 2 la vendetta: hai una predisposizione al morso del Rottweiler o ti piace solo girare le frittate? Wink

Quando parlavo di provocazioni "osavo" una metafora. In realtà, le mie erano riflessioni alle quali potevi rispondere ma le hai eluse limitandoti ad argomentare (scherzosamente, te lo concedo) sullo scòpo dello scopo. Non mi offendo se mi hai inserito nella categoria di quelli che ci provano su internet, vista la fauna che circola... ma è stato un po'come quello che parlava di seduzione con le donne. E che cos'è parlare di seduzione se non un modo per sedurre?
Hai giocato con una ironica reprimenda con il risultato che vediamo.
Questo si chiama mettere trappole per pappagalli sulla pista degli elefanti.
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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 10:48    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Parli di sorvolare poi resti sull'argomento come un B52 su Hiroshima!
Non sto seguendo il vostro discorso, ma inizio ad essere interessato alle tue conoscenze storiche.
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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 10:50    Oggetto: Ecco un esempio :-D Rispondi citando

Cosa sono questi mesaggi giganteschi?
Con per di più le ultime righe scritte in "righe microscopiche da clausole di contratto"?
Very Happy

Sappiate che mi sta pasando la voglia di leggerli
Rolling

p.s.: era un test voluto?
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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 12:05    Oggetto: Rispondi citando

Laughing ..inizio dal fondo.. e, se non riuscirò a terminare ora, terminerò in serata.


Silent Runner ha scritto:


Vedo che hai preferito la via della guerra! Wink E' un modo semplice per non rispondere agli argomenti dell'altro. Mi spiace ma stavolta hai toppato il bersaglio.



..non sei un bersaglio. anche se sentirsi un bersaglio è un male che pare molto condiviso virtualmente.
nonché uno degli ostacoli più grandi a una vera comunicazione.


Silent Runner ha scritto:


Sulla trave nell'occhio: Ma parli di dialettica o di schermaglie maschio-femmina? Si accettano schermaglie anche se uno dei due è un transessuale, un agnostico, un artista od un illuso? (nota il piatto d'argento che nasconde la pistola).



dialettica. perfettamente in tema con il topic se togli la trave. Wink


Silent Runner ha scritto:


Occasione Sprecata 2 la vendetta: hai una predisposizione al morso del Rottweiler o ti piace solo girare le frittate? Wink



se hai letto il mio intervento iniziale, lo dico: mi affascina guardar gli altri che fan gli equilibristi.
e non è sterile come sembra ché in loro vedo anche me.

..se poi ti sei sentito morso.. eh, chi ha scoperto la chiappa? Razz


Silent Runner ha scritto:


Quando parlavo di provocazioni "osavo" una metafora. In realtà, le mie erano riflessioni alle quali potevi rispondere ma le hai eluse limitandoti ad argomentare (scherzosamente, te lo concedo) sullo scòpo dello scopo. Non mi offendo se mi hai inserito nella categoria di quelli che ci provano su internet, vista la fauna che circola... ma è stato un po'come quello che parlava di seduzione con le donne. E che cos'è parlare di seduzione se non un modo per sedurre?
Hai giocato con una ironica reprimenda con il risultato che vediamo.
Questo si chiama mettere trappole per pappagalli sulla pista degli elefanti.



non ti ho inserito in alcuna categoria.
detesto profondamente le categorie e le categorizzazioni anche se a volte pizzico giocando a usarle.

"quelli che ci provano" poi è vero che sono tanti ché internet è ancora tanto giovane - a livello elementare se vuoi ma senza insegnanti ché non ce ne sono - e nelle sue varie interpretazioni ha colpito l'immaginario in mille maniere diverse.. "anonimato", "libertà di essere", libertà di esprimere esigenze o desideri, "libertà di raccontarsi senza giudizi" ma scontrandosi con un giudizio ancor più pesante che trasferisce alle parole ancor più materialità di quella che pretenderebbero di avere.

e anche "parlare di seduzione" considerandola seduzione tout court fa parte di questo meccanismo distorto secondo me.


Silent Runner ha scritto:
Parli di sorvolare poi resti sull'argomento come un B52 su Hiroshima!
Ma vedo che ti piace piantare i denti sul morbido: Wink


Razz ..davvero ti senti così morbido.?


Silent Runner ha scritto:

Sull'esempio che dici ho portato a smentirmi, non concordo sull'autosmentita: non vedo il nesso fra i 15 giorni e la storia dell'uomo che, ti ricordo, è ben più lunga di qualche migliaio di anni (facciamo qualche milione?).
La stratificazione delle variabili che hanno prodotto nei primati questa curiosa ramificazione alla quale apparteniamo entrambi (penso che almeno questa affermazione non verrà demolita) ha portato ad emergere tutto quello che oggi vediamo in termini culturali ed antropologici.
Ma se vuoi, possiamo evitare di risolvere il tutto in termini deterministico-evoluzionisti e nemmeno la lettura dell'ottimo "La donna che non si è evoluta, ipotesi di sociobiologia" di Sarah Blaffer Hrdy [ed. Franco Angeli] potrà portarci ad una definizione così pragmatica come quella che hai presentato in opposizione alla mia (per evitare altri equivoci,il libro in questione tratta dell'evoluzione del comportamento sociale nelle comunità femminili delle scimmie, da qui, il curioso titolo che nulla ha di offensivo).
Insomma, possiamo dire o credere tutto ed il contrario di tutto, tanto siamo su internet. Very Happy



Wink ..non dirmi che cadi anche tu nel "guaio" comune a molta gente di prendere l'ultimo libro letto come una grammatica senza considerarlo ciò che è, l'opinione del suo autore. o anche il risultato dei suoi studi ma comunque filtrato dalla sua visione e dalle sue certezze.
in ogni caso non l'ho letto quindi mi è impossibile dibatterlo ora con te.

per certi versi la donna si è evoluta più dell'uomo. nell'apparenza sociale, è vero, no.
e qui il discorso si farebbe lungo e io ho ancora pochissimo tempo. magari lo riprendiamo?

..e vale anche per il pezzo sotto.. finché le candidature saranno decise dalle segreterie dei partiti ci sarà ben poca differenza ché le donne che conquistano una posizione avanzata sono perfettamente integrate e fedeli al pensiero dominante.
[ché della trasversalità si parla tanto ma si vede poco]

semplicemente io non guardo per prima cosa se è uomo o donna chi chiede il mio voto, guardo le persone. e se qualcuno mi si presenta come "esperto di affari di governo" si guadagna solo la mia diffidenza. riparliamo se vuoi.

ah, alcune leggi negli anni passati hanno anche precorso la visione sociale "globale".
e la discriminazione è purtroppo nelle teste prima che sulle carte.. anche e soprattutto dei politici maschili ché sai che vale la massima "mors tua vita mea".. e abbiamo quindi, come genere femminile sociale, un percorso ancora molto lungo e difficoltoso fra credenze "vox di popolo" millenarie.


Silent Runner ha scritto:
Al tuo ottimismo e alle pallottole vaganti preferisco i Krapfen ed i cappuccini: hai mai provato a stabilire un contatto umano davanti ad una confortevole colazione al bar? Ebbene, ti garantisco che è più facile fare amicizie in quel modo piuttosto che sotto il fischiare delle pallottole (trascurando,ovviamente, la virile retorica dei film di guerra Hollywoodiani). Se poi preferisci essere pessimista, non posso oppormi. Male che vada, una spalla per piangere, la troverai qui.
Wink



Laughing ..certamente è più facile al bar.. ne avevamo parlato all'inizio.
[e senza bisogno di tirar in ballo Assanagora Wink]
ma è anche più difficile nel formale che ci circonda.


Silent Runner ha scritto:
Ma per rispondere di nuovo alla domanda del sondaggio, una delle ragioni che possono spingermi a abbandonare una discussione in rete è l'eccessiva capziosita delle argomentazioni che, spingendoti in un angolo (approfittando della naturale tendenza a rintuzzare gli attacchi), finiscono per uscire dal tema per parlare d'altro.
Purtroppo, l'abbandono finisce per sottrarre comunque una bella fetta di argomenti aggiuntivi, anche se palesemente fuori tema, che contribuirebbero comunque ad aprire altre interessanti discussioni.
Non ho proposte in merito.

Silent Runner.



Wink ..a leggerti qui par quasi che tu voglia abbandonare il tavolo dei rel/attori.. invocando senza parere anche qualche saetta..

..eppure che c'è di più in tema di un esempio "tangibile"..?


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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 16:32    Oggetto: Re: Ecco un esempio :-D Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
Cosa sono questi mesaggi giganteschi?
Con per di più le ultime righe scritte in "righe microscopiche da clausole di contratto"?
Very Happy

Sappiate che mi sta pasando la voglia di leggerli
Rolling

p.s.: era un test voluto?
Wink


Hai ragione chemicalbit, ma sono sotto attacco e devo difendermi , altrimenti il mio ego finisce in briciole, sottoposto com'è ad una TAC inarrestabile... Very Happy

Le clausole e a loro giustificazione sono irrilevanti ma se vuoi puoi aprire una discussione sull'argomento (Scelta SCONSIGLIATA!)

Sul fatto che ti stia passando la voglia di leggerci FAI PROPRIO BENE! Wink Non ci meritiamo tanta attenzione: questo dibattito si è fatto un dialogo a due che forse è meglio spostare da qualche altra parte (Vedi Libano)..
Ma forse è troppo tardi! ...Ormai sono un uomo morto!

Resterò raggelato non le dita contratte sulla tastiera, mummificato o carbonizzato dagli strali educatissimi di Kalandra.

Così imparo a fare lo spiritoso! Very Happy
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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 16:38    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Parli di sorvolare poi resti sull'argomento come un B52 su Hiroshima!
Non sto seguendo il vostro discorso, ma inizio ad essere interessato alle tue conoscenze storiche.


Conoscenze storiche? In che senso? ..Io non c'entro con Hiroshima! Guarda che non c'ero e se c'era dormivo!

Comunque hai fatto bene a non seguire i nostri discorsi: sono divenuti così autoreferenziali (almeno nell'intento) da sembrare gelidi esercizi di stile come in un duello fra Titani dove uno dei due è alto venti centimetri.
Panic
Ovviamente quello alto venti centimetri sono io.
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MessaggioInviato: 17 Lug 2006 21:35    Oggetto: Rispondi

io quasi quasi proporrei uno script che limitasse a 2000 battute i post...
così uno scrive un post, qualcun altro gli risponde, poi si scrive un altro post...

Ahrahr Ahrahr Ahrahr







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