Olimpo Informatico

[vathek]

"Pandemia" è un termine che ultimamente va molto di moda e viene associato, a proposito o meno, al fenomeno del virus dell'influenza aviaria che da qualche mese sta terrorizzando asia ed europa.
Quando qualcuno si è accorto che il virus dell'infuenza dei polli, da sempre esistito, si è ripresentato sotto un nuova forma dal nome (H5N1) che rievoca computer impazziti di 2001 Odisseiana memoria, in breve tempo si è sparsa la voce che in occidente si sarebbero contate circa 250.000 vittime da contagio del virus medesimo!
Panico a parte e numeri alla mano, dal dicembre 2003 ad oggi nei paesi asiatici in cui il ceppo si è manifestato (Indonesia, Viet Nam, Thailandia, Cambogia e Cina) si contano un totale di 132 casi riscontrati e 68 decessi (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità).
La stessa agenzia delle Nazioni Unite fa ben presente che, su una scala da 1 a 6, il livello di allerta per la diffusione di una pandemia collegata all'influenza aviaria tra esseri umani su scala globale è pari a 3. Certo non è basso, ma siamo ben lontani da quei 250.000 morti che hanno scatenato il panico generale e la corsa all'acquisto dei normalissimi vaccini antinfluenzali.
Non dimentichiamoci delle epidemie VERE. L'UNAIDS ha recentemente diffuso i nuovi dati sullo stato dell'infezione causata dalla Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita. Nel 2005 sono stati cinque i milioni di nuovi casi nel mondo: dai 37,5 milioni del 2003, i sieropositivi sono diventati 40,3 milioni. Inoltre nel 2005 le malattie collegate all'Aids hanno mietuto più di tre milioni di vittime, di cui 500 mila sono bambini.
Allora mi chiedo, qual'è la vera e più pericolosa pandemia?

[dr.K]

e io mi contro-chiedo: a chi fa comodo disinformare?
sono i produttori di carni bovine?
le multinazionali del vaccino?
perchè l'allarme aids è drammaticamente sceso in italia?

[ioSOLOio]

sulla disinformazione..anzi, sul terrorismo mediatico siamo concordi..

la differenza di reazione data dalle persone però è abbastanza chiara a mio parere....
sull'aids -oramai piuttosto conosciuto..perchè ricordiamoci i primi tempi dove le persone erano terrorizzate e c'era chi si suicidava solo per il timore di poter essere siero positivo- la persona riflette e ritiene che sostanzialmente con un comportamento coscienzioso può ritenersi al sicuro..

e al mondo occidentale poco importa se qualcuno conduce una vita sregolata (se l'è andata a cercare...) oppure se nel terzo mondo aumentano a dismisura i malati..

l'influenza aviaria.....è appunto una influenza...io, tranquillo e bravo lavoratore posso prendermela mentre faccio il bravo ragazzo e restarci secco...non ci sono difese, non dipende minimamente da me...per cui provo maggiore panico....(con la complicità di articoletti e trasmissioncine e titoloni ad hoc)

my 2 cents...

[holifay]

se dovesse scoppiare anche una pandemia, che probabilità ci sarebbe di "rimanerci secchi"? Facendo un po' di conti... dicono 25 milioni di persone cioè circa lo 0,6% della popolazione mondiale.
Mi pare comunque un po' poco per preoccuparsi, anche perchè sappiamo già dove si concentreranno maggiormente le vittime, non certo nei paesi occidentali.

Quello che colpisce è la paura dell'ignoto e di una malattia che arriva e ti puoi uccidere come dice ioSOLOio anche se "fai il bravo" e contro la quale non c'è attualmente prevenzione, a differenza dell'Aids.

E' però vero che la malattia è nota dai primi anni del '900 e che fino ad ora in oltre un secolo ha fatto qualche centinaio di morti. Ci sono molte altre infezioni/malattie (malaria, epatite ...) che causano molti più morti nel mondo, ma fanno meno notizia perchè forse sono più lontane o perchè suscitano meno interessi economici. Quanto può spendere il terzo mondo per curarsi e quanto invece possono spendere i ricchi occidentali?

Chi ci guadagna? Da un lato le strutture di ricerca, dall'altro le aziende farmaceutiche... come sempre.

[vathek]

[liver]

Posso andare OT?
Aldilà della pandemia, e ben prima di essa, io ho proibito alle mie bambine l'uso della carne di pollo e tacchino.
Ho lavorato abbastanza a lungo nel settore avicolo per conoscerne l'organizzazione e la qualità dei suoi prodotti.
E posso concludere che:
a) il settore è gestito da alcune aziende megagalattiche (una, la maggiore, ha sede nella mia città), formalmente venditrici di mangimi, ma in realtà titolari dell'intera filiera, attraverso il meccanismo della soccida o dei contratti capestro che vessano gli allevatori come fossero schiavi;
b) dal punto di vista tecnologico, l'allevamento è strutturato per la massimizzazione della resa, cioè il cosiddetto rapporto di conversione (cioè kg di carne fratto kg di mangime). Questo significa, in pratica, somministrazione di proteine animali, antibiotici (mantengono l'ambiente sterile e aumentano la resa), sostanze ormonali e ormono-simili;
c) tutto questo per cosa? per arrivare al dettaglio con la carne preparata e cotta a pochi euro al chilo, e permettere anche ai più poveri tra noi di avvelenarci in santa pace. E la carne sa sempre più da pesce, è sempre più fibrosa e le ossa possono essere masticate e ingoiate.

L'ultima volta che ho mangiato un pollo ruspante (Agriturismo la Rondine - Loc. Frassanito, Otranto, giugno 2003) ho pianto dalla gioia

Torno in topics: è questa la vera pandemia, mangiare polli di plastica e ammalarvicisi.
Scusate lo sfogo da neo-vegetariano selettivo

[ioSOLOio]

sorry per averti bianchettato erroneamente

[earlati]

[emilio.roda]

[holifay]

[earlati]

[liver]