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Zeus News Ospite
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Inviato: 14 Mar 2005 00:00 Oggetto: Microsoft ritarda le patch... per contratto (aggiornamento) |
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Commenti all'articolo Microsoft ritarda le patch... per contratto (aggiornamento)
Un accordo col governo americano per il rilascio delle patch, stabilisce alcune priorità. Vale a dire alcune fregature per chi ne è fuori. |
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Francesco Ospite
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Inviato: 14 Mar 2005 16:42 Oggetto: ??? |
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Cioè quelli del governo americano sono così idioti da pretendere di essere serviti prima...?
Cosa ci guadagnano?
Non regge... |
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Ash y Nod Ospite
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Inviato: 14 Mar 2005 21:28 Oggetto: Cambiare...abbandonare...partire... |
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Ci guadagnano il gap tecnologio E di sicurezza sugli altri...mantenimento di posizione dominante e cose così(hai detto niente...)
Mi scoccia dirlo,per evitare di far polemiche, ma ci sarebbe da abbandonare in massa il sistema Windows e passare al mac o a linux...ormai entrambe i prodotti sono diffusi,compatibili fra loro e di facile uso (il mac più di linux) e le compatibilità di questi sistemi con windows aumentano ogni giorno che passa... |
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MaX Ospite
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Inviato: 15 Mar 2005 12:26 Oggetto: che sedere |
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che sedere abbiamo noi utenti :(( ma unho scossone non gli e lo da a nessuno a sta aziendaccia e intanto ci tocca usare win in molte occasioni ...... e senza patch |
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Gennarino Ospite
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Inviato: 16 Mar 2005 08:29 Oggetto: Chjst so tutt sciem!! |
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Azz!! |
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Gino Lucrezi Ospite
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Inviato: 16 Mar 2005 12:10 Oggetto: Forse per noi non cambia nulla |
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Infatti, come sicuramente saprete se usate (ed aggiornate!) Windows, oramai la Microsoft rilascia tutte le patch di sicurezza solo il secondo mercoledì del mese (con un bollettino il giorno prima che preannuncia quali saranno...)
Ad esempio, le prossime le rilasceranno il 13 aprile.
Questo significa che loro possono avere le patch pronte anche oggi, ma fino al 13 aprile non le rilasciano al grande pubblico.
La cosa ha anche un minimo di senso. È vero che così si lasciano i sistemi Windows "scoperti" per qualche settimana in più (al limite anche un mese), ma è anche vero che se uno sceglie di usare Windows vuole vivere pericolosamente... e non è questo che cambia significativamente i rischi che corre.
Il vantaggio è che chi amministra decine o centinaia di PC non si trova a dover installare patch a ripetizione... certi mesi sono uscite anche otto patch, figuriamoci se ognuna fosse uscita in un giorno diverso, sarebbe stato il caos! Così invece uno può programmare il test e l'installazione delle patch in una data precisa.
In realtà la Microsoft, quando implementò questo modo di fare, promise che per casi estremamente critici avrebbe rilasciato le patch anche prima della scadenza mensile, ma finora non è mai accaduto.
Cosa c'entra tutto questo con il cosiddetto "ritardo" ?
Supponiamo che Microsoft oggi prepari la sua patch per una vulnerabilità. Hanno fatto tutti i compitini, verificato la compatibilità con tutte le versioni, fatto i test di regressione, insomma la patch è pronta e rilasciabile. Prima del 13 aprile non la rilasciano comunque... insomma passa quasi un mese prima del rilascio.
In questo mese, comunque, la patch viene data ad alcuni grossi clienti (tipo General Motors) che iniziano ad installarla e verificano se ci sono problemi.
Se una patch, invece, è pronta (per esempio) il 3 aprile, viene comunque rilasciata al grande pubblico il 13 aprile, e GM e gli altri grossi clienti la ricevono con solo 10 giorni di vantaggio rispetto a noi.
Se ho capito bene l'annuncio, l'unica cosa che cambia è che l'Air Force ora ha gli stessi "privilegi" di GM; questo significa che comunque non cambia la data di rilascio della patch agli utenti finali, ma loro la ricevono prima del fatidico secondo mercoledì del mese. Noi la riceviamo sempre (per rimanere al nostro esempio) il 13 aprile.
Quindi non cambia quasi nulla per gli utenti Windows. C'è un solo "rischio". Quando esce una patch, anche se Microsoft di solito non spiega i dettagli del problema, è comunque una "indicazione" ai cracker che c'è una falla in un certo sottosistema... e spesso entro pochi giorni dal rilascio di una patch c'è chi sfrutta la falla. Non tutti gli utenti Windows aggiornano subito il loro sistema, quindi una settimana dopo che sia uscita la patch ci sono ancora un sacco di polli... ehm, di sprovveduti coi computer non protetti.
Il rischio, dunque, è che qualcuno che lavora alla GM o alle altre ditte che hanno in anteprima le patch faccia sapere in giro che c'è una patch in un certo sottosistema, e dunque che c'è una falla. Ora che anche l'Air Force è nel programma, ci sono altri 700.000 PC su cui queste patch vengono installate... quindi il rischio aumenta.
Insomma, la notizia di cui parliamo non è così grave, ma un piccolo rischio in più c'è. Però, secondo me, stiamo parlando sempre del livello di rischio che chiunque scelga di usare Windows deve accettare di correre... |
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Michele Bottari Ospite
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Inviato: 16 Mar 2005 18:46 Oggetto: re: Forse per noi non cambia nulla |
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Grazie, Gino.
Secondo te non c'è bisogno di ritardarfe l'uscita delle patch: basta giocare sul ritardo attuale, che è entro il mese.
L'aggravio per il poveraccio sarebbe solo il rischio che qualche talpa diffonda la falla. Talpa che ora ha 700.000 possibilità in più di colpire (i PC dell'air force che beneficeranno dell'anticipo).
Il tutto mi sembra molto sensato. |
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Gino Lucrezi Ospite
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Inviato: 18 Mar 2005 12:34 Oggetto: Sintesi |
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Esatto, in due parole hai sintetizzato i punti chiave del mio intervento.
Sara` per quello che tu fai il giornalista ed io no? :-) |
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