Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Allucinazioni IA: essere o sembrare
Cassandra Crossing/ Quanto è sfaccettato il problema delle capacità delle false IA e delle loro ''allucinazioni'' quando viene discusso nei salotti? E nel marketing? E nella filosofia?


 

 

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[{swensuez}]

La gente, a parte eccezioni, si sta abituando alle false intelligenze artificiali, e pur non chiamandole così ne sta già testando i limiti, adeguandosi di conseguenza, senza mentalizzare troppo.
Il problema che vedo è che la tecnologia indebolisce le persone, genera assuefazione, e in alcuni casi sollecita le parti peggiori di esse.
Un certo grado di tecnologia migliora la vita, ma quando esso viene superato gli effetti deleteri, fra cui l'indebolimento della volontà e dell'attenzione, diventano preponderanti, a mio parere.

[{UtenteAnonimo}]

Buon pomeriggio signor Calamari,
abbiamo già avuto modo di discutere sull'argomento IA, e la ringrazio per l'opportunità, giungendo alla conclusione che concordiamo nell'essere indisacordo.

Pertanto tralasciando quanto ci siamo già detti e le questioni filosofiche, che per l'appunto rientrano nel reame delle opinioni, mi permetto di porre l'accento su quello che mi sembra essere un punto oggettivo.

Le IA sono utili ed utilizzare ogni giorno da migliaia (se non decine di migliaia) di professionisti.
Potrà quindi classificarle come reputa più opportuno (vere intelligenze/false intelligenze,come crede) ma è indubbio che vi sia un mercato, e questo perché già oggi sono utili e producono valore.
Io stesso in prima persona le ho utilizzate come supporto nello svolgimento del mio lavoro, e posso dire senza dubbio che mi sono state utili.

In sintesi quindi non condivido questa sua frase "si tenta di vendere le attuali false Intelligenze Artificiali come strumenti per risolvere problemi"

Le IA attuali risolvono problemi, anche se fossi l'unico al mondo (cosa di cui dubito) posso testimoniare che in diverse occasioni mi hanno risolto dei problemi. Quindi ciò le classifica a pieno titolo nel gruppo: strumenti che risolvono problemi (determinate tipologie di problemi).
Poi possiamo discutere sull'efficacia, o sulla loro natura ma è indubbio che siano utili a qualcuno (me incluso).

[{UtenteAnonimo}]

Buon pomeriggio signor Calamari,
perdoni per il doppio messaggio ma avevo terminato i caratteri in quello precedente.

Volevo concludere con un altra citazione ed una domanda:

"E dove manca non solo intelligenza, ma anche il semplice determinismo, non è possibile, anzi è totalmente disonesto parlare di 'allucinazioni'"

Deduco da questo estratto che per avere allucinazioni sia un requisito fondamentale anche l'intelligenza ed il determinismo (spero si aver ben capito).
Le domanderei quindi se reputasse la mente umana intelligente e deterministica.
Perché se è indubbio che la mente umana possa essere vittima di allucinazioni, ed è probabilmente intelligente, sul fatto che sia deterministica non credo ci sia consenso.

[zeross]

Il problema non sono gli algoritmi che determinano la qualità delle risposte delle intelligenze artificiali, ma gli esseri umani manipolatori della realtà che si celano dietro ad esse.
Fino a che si punta il dito contro gli algoritmi delle intelligenze artificiali, rimarrà sempre sfocato sul fondo il burattinaio umano che si trova dietro.

[Zeus News]

Leggi l'articolo Distinguere l'essere dal sembrare
Cassandra Crossing/ Allucinazioni IA: essere o sembrare.


 

[{albet}]

Concordo pienamente con zeross e anche con swensuez, anche nei termini usati.

[zeross]

Poi noi essere umani come possiamo distinguere l'essere ( esempio il truffatore) dal sembrare ( una brava persona) poiché la difficoltà di percezione, è un fatto noto.

Pensiamo ad un affabulatore come gigino di Maio, che per anni si e vantato essere a capo degli onesti e poi si è rivelato peggio di chi voleva aprire come una scatoletta.

Li non c'erano intelligenze artificiali acerbe, inesperte, primordiali da essere facilmente ingannata per le loro limitate capacità, ma legioni di esseri umani denominati Sapiens Sapiens.

[Homer S.]