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Seagate, multa da 300 milioni per gli hard disk venduti a Huawei
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 20 Apr 2023 15:39    Oggetto: Seagate, multa da 300 milioni per gli hard disk venduti a Huawei Rispondi citando

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{abeshin}
Ospite





MessaggioInviato: 21 Apr 2023 13:26    Oggetto: Rispondi citando

Gli Stati Uniti si sono autonominati governatori e poliziotti del mondo, e chi non si allinea, o è inviso ai suoi dirigenti, viene piegato inesorabilmente.
Triste faccenda, al di là della Cina (altro aspirante governatore), che noi stolti occidentali abbiamo fatto diventare la potenza economica e strategica che è oggi.
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Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12755
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 23 Apr 2023 10:10    Oggetto: Rispondi citando

Sintesi semplice, cruda e condivisibile della situazione mondiale dove, in realtà, la figura dei più stolti la fanno gli europei che continuano ad ostinarsi ad andare ognuno per conto proprio in un mondo in cui essere uniti sembra essere l'unico modo per sopravvivere.
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zeross
Moderatore Software e Programmazione
Moderatore Software e Programmazione


Registrato: 19/11/08 11:04
Messaggi: 6079
Residenza: Atlantica

MessaggioInviato: 23 Apr 2023 14:02    Oggetto: Rispondi citando

Qui tecnicamente abbiamo una limitazione al commercio che riguarda le aziende con sede legale nel territorio degli Stati uniti D'america, o che una dipendenza di una ditta estera produca un bene limitato nel territorio degli stati uniti d'america..
In quel caso si applicano le restrizioni al commercio. Se però l'azienda non produce negli Stati Uniti il prodotto, allora la restrizione non ha valore.
Celebre fu il caso delle fresatrici a controllo numerico vendute negli anni 80 all'URSS da Giapponesi e Norvegesi.
Nonostante il divieto USA di vendita di macchine utensili moderne all'allora blocco Sovietico, non fu possibile applicare sanzioni per la violazione.
Analogo caso per il periodo fu l'assistenza di Olivetti nei confronti della Elektropribor di Leningrado per la tecnologia elettronica.
Oltre all'irritazione verbale (e minacce occulte) non potevano andare
In questo caso la ditta era americana, e puntava sul fatto che la produzione fisica degli hard disk fosse fatta sul suolo americano, ma la sede era e rimane negli USA e quindi soggetta alla entity list.
I manager americani ci hanno provato ma non gli è andata bene, ed hanno preferito raggiungere un accordo ( che era nell'interesse dell'amministrazione Usa per non rischiare verdetti giudiziari magari imbarazzanti) per il pagamento rateale.
Ovvio che una fabbrica indiana di dischi rigidi non nutra nessun timore dai divieti statunitensi.....
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{Sergio}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Giu 2023 12:16    Oggetto: Rispondi

Pur in un libero commercio i Brevetti e le limitazioni vanno rispettate. Prima di giudicare eccessiva la somma dei 300 milioni sarebbe interessante conoscere quanto hanno ricavato perchè se il ricavato è molto superiore alla sanzione allora parliamo del nulla. In pratica l'illegalità e le truffe funzionano proprio per questo.
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