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Come “hackerare” un universo
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 31 Mar 2023 11:43    Oggetto: Come “hackerare” un universo Rispondi citando

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jack.mauro
Semidio
Semidio


Registrato: 07/02/15 16:44
Messaggi: 465

MessaggioInviato: 31 Mar 2023 12:41    Oggetto: Rispondi citando

Beh, potrebbe essere una conferma della "teoria" della simulazione la relatività: all'aumentare della massa (numero di particelle da simulare) e della velocità (potenza di calcolo necessaria alla simulazione) si ha un rallentamento locale del tempo, ovvero la rappresentazione del lag della simulazione, che può essere "visto" dall'esterno ma non percepito quando ci si trova all'interno.

Ok ho mangiato pesante a pranzo ed ora tocca tornare al lavoro...
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{Massimo}
Ospite





MessaggioInviato: 31 Mar 2023 15:18    Oggetto: Rispondi citando

Sulla fuga da un universo simulato vi consiglio il bel romanzo "Ai due lati del muro" di Francesco Grasso, premio Urania 1991
Molto più amaro sul tema: "Miraggi di Silicio" di Massimo Pietroselli, premio Urania 1994
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zero
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/03/08 17:34
Messaggi: 1935

MessaggioInviato: 31 Mar 2023 15:25    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Se il nostro universo è una simulazione, il supercomputer sul quale gira dovrebbe simulare queste simulazioni onerosissime e potrebbe quindi rimanere a corto di risorse, creando rallentamenti, perdite di risoluzione o altre anomalie rilevabili, che dimostrerebbero che viviamo in un universo simulato

Potremo lanciare contemporaneamente tutte le nostre belle testate atomiche.
La simulazione della distruzione di un pianeta dovrebbe essere abbastanza onerosa da elaborare, e i pochi scarafaggi che sopravvivono, forse noterebbero un leggero rallentamento.
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{Ivo}
Ospite





MessaggioInviato: 31 Mar 2023 19:52    Oggetto: Rispondi citando

Sapere se si è oppure no parte di una simulazione non mi affascina, perché, ammesso che lo scoprissimo, la domanda successiva è: chi ha creato i nostri softwaristi? E si torna alla domanda primordiale di sempre.
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jack.mauro
Semidio
Semidio


Registrato: 07/02/15 16:44
Messaggi: 465

MessaggioInviato: 01 Apr 2023 16:08    Oggetto: Rispondi citando

{Massimo} ha scritto:
Sulla fuga da un universo simulato vi consiglio il bel romanzo "Ai due lati del muro" di Francesco Grasso, premio Urania 1991
Molto più amaro sul tema: "Miraggi di Silicio" di Massimo Pietroselli, premio Urania 1994


Il primo mi manca, lo recupererò presto, molto bello il secondo.

{Ivo} ha scritto:
Sapere se si è oppure no parte di una simulazione non mi affascina, perché, ammesso che lo scoprissimo, la domanda successiva è: chi ha creato i nostri softwaristi? E si torna alla domanda primordiale di sempre.


Infatti credere di vivere in una simulazione è uguale a credere in una divinità: si tratta più di religione e filosofia che di scienza.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 01 Apr 2023 21:00    Oggetto: Rispondi citando

Perchè ho il sospetto/impressione che questo articolo sia stato scritto a partire dal video di Isaac Arthur sullo stesso argomento?
https://www.youtube.com/watch?v=cquTWnEYFQw
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zeross
Moderatore Software e Programmazione
Moderatore Software e Programmazione


Registrato: 19/11/08 11:04
Messaggi: 6079
Residenza: Atlantica

MessaggioInviato: 01 Apr 2023 21:52    Oggetto: Rispondi citando

jack.mauro ha scritto:
Beh, potrebbe essere una conferma della "teoria" della simulazione la relatività: all'aumentare della massa (numero di particelle da simulare) e della velocità (potenza di calcolo necessaria alla simulazione) si ha un rallentamento locale del tempo, ovvero la rappresentazione del lag della simulazione, che può essere "visto" dall'esterno ma non percepito quando ci si trova all'interno.

Ok ho mangiato pesante a pranzo ed ora tocca tornare al lavoro...


ma se torni al lavoro con il rallentamento quantico, quando ci arrivi l'azienda e chiusa per fallimento e tu sei in pensione Confused
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jack.mauro
Semidio
Semidio


Registrato: 07/02/15 16:44
Messaggi: 465

MessaggioInviato: 02 Apr 2023 17:15    Oggetto: Rispondi citando

zeross ha scritto:
ma se torni al lavoro con il rallentamento quantico, quando ci arrivi l'azienda e chiusa per fallimento e tu sei in pensione Confused


Vabbè che non sono leggerissimo, ma non sono ancora un buco nero Rolling Rolling Rolling
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{albedo}
Ospite





MessaggioInviato: 03 Apr 2023 11:39    Oggetto: Rispondi citando

Un bell'articolone...
La riposta di Ivo mi dà lo spunto per dire che la spiritualità (che non è la religione) consiste nella percezione diretta, senza l'uso della mente, della realtà.
Tale percezione non parte dal proprio corpo ma è il risultato della fusione con l'intero universo; vale a dire che percepisco come "me" l'intero universo e percepisco contemporaneamente ogni parte di "me", compreso il corpo e la mente che credevo di essere.
In questa percezione si comprende istantaneamente che tutto è illusorio, ma quando si ritorna nella mente si ritorna anche a questa realtà, dove si è un piccolo esserino in un universo abbastanza ostile, e dove se vai a sbattere contro un albero a 200 all'ora muori.
Cioè, muore l'esserino e la sua mente, non la coscienza di cui sopra, che è l'intero universo, compreso l'automobile e l'albero.
Quindi sì, viviamo in una simulazione creata e condivisa dalle nostre menti, che a loro volta creano i computer e le altre simulazioni.
E dato che fino a che non impariamo ad uscirne, noi "siamo" le nostre menti, non abbiamo modo di affrancarci da questa realtà illusoria.
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Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12755
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 10 Apr 2023 10:01    Oggetto: Rispondi

zero ha scritto:
Citazione:
Se il nostro universo è una simulazione, il supercomputer sul quale gira dovrebbe simulare queste simulazioni onerosissime e potrebbe quindi rimanere a corto di risorse, creando rallentamenti, perdite di risoluzione o altre anomalie rilevabili, che dimostrerebbero che viviamo in un universo simulato

Potremo lanciare contemporaneamente tutte le nostre belle testate atomiche.
La simulazione della distruzione di un pianeta dovrebbe essere abbastanza onerosa da elaborare, e i pochi scarafaggi che sopravvivono, forse noterebbero un leggero rallentamento.

Appoggio la proposta, la curiosità mi stuzzica, resta solo il problema di come fare a tramutarmi in scarafaggio prima dell'olocausto per sapere come va a finire... forse Kafka potrebbe aiutarmi?
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