Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
Toyota: cartucce di idrogeno per alimentare auto, case, droni
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Scienze e nuove tecnologie
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 03 Giu 2022 14:17    Oggetto: Toyota: cartucce di idrogeno per alimentare auto, case, droni Rispondi citando

Leggi l'articolo Toyota: cartucce di idrogeno per alimentare auto, case, droni



 

 

Segnala un refuso
Top
ok_cian
Semidio
Semidio


Registrato: 11/08/15 17:28
Messaggi: 359

MessaggioInviato: 03 Giu 2022 17:46    Oggetto: Rispondi citando

Come ho sempre sostenuto, il problema dell'idrogeno è negli additivi che potrebbero abbassarne la pericolosità ai livelli degli altri carburanti. Pur rispettando, ovvio, l'ambiente.


Se hai questi additivi puoi venderlo anche a celle, come in questo caso, così come puoi vendere le taniche di benzina.

Se NON ce li hai, si tratta solo di aspettare il primo botto dovuto a qualche signora sbadata che carica in modo non corretto...o al primo tamponamento dove l'idrogeno arriva a contatto con l'aria.


Detta in modo papale papale: o trovate gli additivi oppure è inutile che ce la veniate a menare.
Top
Profilo Invia messaggio privato
francescodue
Dio minore
Dio minore


Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 550

MessaggioInviato: 03 Giu 2022 22:20    Oggetto: Rispondi citando

La pericolosità dell'idrogeno è cosa nota da tempo.
Ma non è apocalittica.
Così come ci sono auto e autobus che circolano con serbatoi di metano non vedo per quale motivo l'idrogeno debba essere considerato così diabolico da non poter essere utilizzato allo stesso modo.
Se vogliamo parlare di pericoli, già oggi ci sono molteplici incidenti causati dall'esplosione di ambienti saturi di gas.
E in tutti il problema non era la bombola, ma la perdita dall'impianto o dall'utilizzatore (in genere la stufa da riscaldamento).
L'idea di Toyota mi sembra molto valida.
Sarei curioso di avere i dettagli su come è realizzato il sistema cartuccia/riduttore di pressione e su quale dovrebbe essere l'autonomia prevista.
Una notizia recente parla di un progetto di FS per realizzare una linea di idrogeno-dotto per alimentare i treni su una tratta italiana o austriaca.
Questo naturalmente sarebbe uno sviluppo futuro, che nemmeno Toyota sembra interessata a sviluppare. Ma se le cartucce consentiranno una autonomia discreta il sistema di consegna e recupero potrebbe prendere piede tranquillamente.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Homer S.
Dio Kwisatz Haderach


Registrato: 24/12/21 09:59
Messaggi: 3305
Residenza: Non dove vorrei stare, ma dove altro vorrei adesso lo so.

MessaggioInviato: 04 Giu 2022 05:30    Oggetto: Rispondi citando

Il "problema" dell'idrogeno è lo stesso di ogni altra alternativa ai combustibili fossili. L'esigenza di concentrare una fonte di energia elevata in uno spazio contenuto e, spesso, in un impianto mobile rende indispensabile che tale fonte sia potenzialmente distruttiva se fuori controllo.

Se il tender di una locomotiva a vapore prendeva fuoco, il danno che arrivava a produrre era circoscritto ad esso. Oggi ci aspettiamo di concentrare in una automobile il potere energetico che basterebbe ad incendiare un intero edificio. Chiaro che una simile necessità richieda sistemi di sicurezza elevati, quindi costosi e tecnologicamente avanzati. Sono questi il freno alla loro diffusione.
Top
Profilo Invia messaggio privato
francescodue
Dio minore
Dio minore


Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 550

MessaggioInviato: 04 Giu 2022 21:12    Oggetto: Rispondi citando

In realtà già oggi concentriamo in un dispositivo mobile l'energia potenziale per abbattere un edificio: le bombole di gas per il riscaldamento.
Molti anni fa iniziarono a circolare i primi impianti a GPL per le auto.
All'epoca il problema era trovare i distributori, piuttosto che preoccuparsi di possibili esplosioni.
È un fatto recente, qualche settimana fa, nel comune vicino al mio si è incendiata un'auto al distributore, sembra nell'abitacolo: è stata spinta il più lontano possibile (quindi sempre nel piazzale dello stesso) e non è successo niente.
I pompieri hanno spento l'incendio e non hanno riscontrato alcun pericolo di esplosione.
Quindi credo che il problema che frenerà o meno la diffusione delle cartucce di Toyota sarà la capacità di creare un circuito di distribuzione (fornitura e ritiro).
Top
Profilo Invia messaggio privato
{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Giu 2022 07:10    Oggetto: Rispondi citando

Il problema è che per produrre idrogeno occorre più energia di quanto se ne ricava per cui un mezzo ad idrogeno inquina più di un mezzo tradizionale, fine del sogno (o del delirio, fate voi)
Top
{franco}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Giu 2022 09:21    Oggetto: Rispondi citando

la produzione e' il vero problema ,si estrae idrogeno dal metano , ma allora usiamo il metano che e' piu' semplice . si fa idrogeno con elettrolisi ma allora usiamo direttamente la corrente caricando le auto che e' piu' semplice .quando tutte le abitazioni avranno il fotovoltaico con il quale caricare le batterie dell'auto non ci sara' neanche piu' il dubbio su cosa usare , energia gratis dal sole che sorge ogni giorno e distribuisce gratis la sua energia
Top
zeross
Moderatore Software e Programmazione
Moderatore Software e Programmazione


Registrato: 19/11/08 11:04
Messaggi: 6079
Residenza: Atlantica

MessaggioInviato: 06 Giu 2022 13:09    Oggetto: Rispondi citando

Non è una imprecisione, ma una mancata integrazione di un fatto poco noto.
La SNAM in Italia ha sperimentato la diffusione tramite il suo sistema di metanodotti dell'idrogeno gassoso invece che del metano.
L'esperimento condotto su piccole tratte l'anno 2019 è stato positivo come indicato in questo documento per cui la rete di distribuzione potenzialmente già esiste, quindi un problema non si pone.

Altra integrazione consiste nel fatto che Toyota non sia l'unica azienda a credere e spingere su questa tecnologia. In Giappone Honda, limitatamente la mercato domestico fa parte di questa ricerca, mentre in Europa non possiamo dimenticare BMW, veramente pioniera di questa scelta tecnologica.
Anche Volvo, seppur limitatamente, partecipa a questi studi.

Quindi non si tratta di una azienda isolata difronte ad una marea di problemi insolubili. Abbiamo un comparto di aziende, che lavorano a questo da anni, consapevoli dei limiti intrinsechi dei accumuli tramite batterie, e desiderose di avere una scelta alternativa tecnologicamente.
Top
Profilo Invia messaggio privato MSN
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12755
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 11 Giu 2022 15:07    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
La pericolosità dell'idrogeno è cosa nota da tempo.
Ma non è apocalittica.
Così come ci sono auto e autobus che circolano con serbatoi di metano non vedo per quale motivo l'idrogeno debba essere considerato così diabolico da non poter essere utilizzato allo stesso modo.
Se vogliamo parlare di pericoli, già oggi ci sono molteplici incidenti causati dall'esplosione di ambienti saturi di gas.
E in tutti il problema non era la bombola, ma la perdita dall'impianto o dall'utilizzatore (in genere la stufa da riscaldamento).
L'idea di Toyota mi sembra molto valida.
Sarei curioso di avere i dettagli su come è realizzato il sistema cartuccia/riduttore di pressione e su quale dovrebbe essere l'autonomia prevista.
Una notizia recente parla di un progetto di FS per realizzare una linea di idrogeno-dotto per alimentare i treni su una tratta italiana o austriaca.
Questo naturalmente sarebbe uno sviluppo futuro, che nemmeno Toyota sembra interessata a sviluppare. Ma se le cartucce consentiranno una autonomia discreta il sistema di consegna e recupero potrebbe prendere piede tranquillamente.

L'idea di Toyota è valida anche secondo me ma non la vedo alternativa ad un sistema di distribuzione basato su una rete distributiva come quale del metano, piuttosto la vedo integrata ad essa e in grado di estenderla in aree dove essa sarebbe antieconomica.
Top
Profilo Invia messaggio privato
zeross
Moderatore Software e Programmazione
Moderatore Software e Programmazione


Registrato: 19/11/08 11:04
Messaggi: 6079
Residenza: Atlantica

MessaggioInviato: 12 Giu 2022 17:49    Oggetto: Rispondi citando

Beh la rete del metano esiste già ed in alcune regioni, e ben estesa.
Metano ed idrogeno posso essere inviati insieme è poi estratti separatemente, quindi il problema della distribuzione non si pone.

in italia si pone il problema fiscale! Evil or Very Mad

Come non ti permettono di usare il meatano casalingo per autotrazione, altrimenti evadi le accise, cosi succedera par l'idrogeno.

Il GPL invece costa meno per autotrazione rispetto a quello per la casa Shocked
Top
Profilo Invia messaggio privato MSN
ok_cian
Semidio
Semidio


Registrato: 11/08/15 17:28
Messaggi: 359

MessaggioInviato: 06 Ago 2022 10:21    Oggetto: Rispondi citando

ok_cian ha scritto:
Come ho sempre sostenuto, il problema dell'idrogeno è negli additivi che potrebbero abbassarne la pericolosità ai livelli degli altri carburanti. Pur rispettando, ovvio, l'ambiente.

Se hai questi additivi puoi venderlo anche a celle, come in questo caso, così come puoi vendere le taniche di benzina.


M autoquoto perché, finalmente, sono arrivati gli additivi e il gioco si fa interessante:

https://www.youtube.com/watch?v=v6myNAhExeU
"Idrogeno in dischi per stoccare il surplus di elettricità"

0:47
"I dischi a idrogeno sono installati nei tubi, che possono contenerne fino a 150 kg, circa 5 Megawatt all'ora di elettricità"

Con 150kg di idrogeno solido abbiamo 5000 kwh.
Quindi con 30 kg di idrogeno solido abbiamo 1000 kwh.



Vogliamo fare i conti?


https://it.motor1.com/features/262190/consumo-auto-elettrica-tutte-le-risposte/
"Prendiamo ad esempio due delle elettriche più note dalle nostre parti: la Nissan Leaf, la compatta elettrica più venduta sul mercato italiano, e la Smart fortwo EQ. La prima può fare affidamento su una batteria da 40 kWh, che le garantisce una potenza di 109 CV (80 kW) con 280 Nm di coppia, una velocità di 144 km/h con 0-100 in 7”9 e un'autonomia, secondo il vecchio ciclo di omologazione NEDC di 350 km."




Un auto elettrica fa 350 km con 40 kwh.


Quanti km può fare la stessa auto elettrica con i 30 kg di idrogeno solido di cui sopra?

350 km : 40 kwh = x km : 1000 kwh

Tradotto: 8750 km


In pratica si tratterebbe di andare dal concessionario oppure dal meccanico una volta ogni tanto a sostituire i dischi di idrogeno solido, al posto di fermarsi dal benzinaio.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12755
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 10 Ago 2022 09:59    Oggetto: Rispondi citando

Interessante, sembra veramente la soluzione definitiva, se veramente funziona e verrà sfruttata.
Top
Profilo Invia messaggio privato
zeross
Moderatore Software e Programmazione
Moderatore Software e Programmazione


Registrato: 19/11/08 11:04
Messaggi: 6079
Residenza: Atlantica

MessaggioInviato: 18 Ago 2022 12:02    Oggetto: Rispondi

in fondo non è difficile da comprendere, da un lato abbiamo un carburante come l'idrogeno con un alta densita energetica ed un elevato coefficiente di trasformazione, e dall'altro lato batterie eletrochimiche a basso rendimento ed alto peso!
non c'è gara Confused
Top
Profilo Invia messaggio privato MSN
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Scienze e nuove tecnologie Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi