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Zeus News Ospite
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{ranuncolo} Ospite
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Inviato: 30 Mar 2021 19:08 Oggetto: |
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A mio avviso non bisogna tenere conto di niente.
Se il titolo dell'articolo è: La privacy è morta? la risposta è: sicuramente è moribonda.
Se invece il titolo fosse: La privacy è commisurata alle esigenze attuali? allora la risposta sarebbe: si, con molte lacune che potrebbero ingrandirsi.
Altrimenti cadiamo nel regno delle spiegazioni e delle giustificazioni, che fanno perdere di vista i fatti.
Se i nostri nonni uscissero dalla fossa, piangerebbero nel vedere come siamo ridotti, senza nemmeno averne la percezione, grazie all'abitudine e ai condizionamenti progressivi.
La famosa rana bollita. |
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algi Semidio
Registrato: 08/03/12 18:02 Messaggi: 302
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Inviato: 30 Mar 2021 22:28 Oggetto: |
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Perdona,ma a me sembra una bella lista di Desiderata!
Non solo gli interessati ai dati,ma anche 'hackers neri' continuano a contraporre 1 ad ogni 0 (vedi pochi giorni fa cosa è successo a Exchange).É una guerra infinita in cui si rischia ogni giorno e si perde regolarmente o per schiavitú o per furti. |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 31 Mar 2021 18:43 Oggetto: |
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Per contro, e parlo con estrema cognizione di causa, il mondo è pieno di idioti che rifiutano il loro consenso PER LA PRIVACY a fornirmi un indirizzo di posta elettronica (senza altri dati associati, né nome né cognome nè altro) per rispondere ad un loro quesito e contestualmente pretenderebbero la risposta su Whatsapp o su Facebook.
Ehi giovane... Hai dei problemi. Fai pace col cervello.
Non mi autorizzi ad usare un account praticamente anonimo che distruggo nel giro di un minuto ma vorresti darmi il tuo nome cognome numero di cellulare e pretendere che io tratti questi dati ai sensi del gdpr tramite un servizio di cui non so neppure in che continente sono archiviati i dati? |
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Gladiator Dio maturo
Registrato: 05/12/10 20:32 Messaggi: 12828 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
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Inviato: 03 Apr 2021 13:46 Oggetto: |
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Citazione: | [...] mentre le autorità di regolamentazione hanno l'obbligo di rispondere rapidamente ai cambiamenti tecnologici per assicurare che tutte le parti coinvolte siano affidabili. |
E qui tende ad incartarsi il meccanismo poiché le autorità regolatorie sono tendenzialmente indietro di anni rispetto all'evoluzione tecnologica in corso.
Poi ci sono certamente le deviazioni mentali dei singoli - decisamente tanti singoli - che non riescono a mettere d'accordo i neuroni - pochi - dei loro cervelli come ben descritto da madvero. |
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yayo75 Eroe in grazia degli dei
Registrato: 07/08/06 21:53 Messaggi: 103
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Inviato: 05 Apr 2021 23:00 Oggetto: |
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Non ho potuto commentare prima, ma un paio di righe su questo articolo le voglio scrivere.
Mi lascia un po' perplesso il tono generale con cui è stato scritto.
A parte un eccesso di virgolettati discutibile, c'è un esubero di concetti parecchio spinosi e ammissioni imbarazzanti nella prima metà del discorso (servizio all'apparenza gratuito, dare in cambio (!) qualcosa (cosa?), dati sensibili (ah), utenti che generalmente non comprendono (come mai?) il valore (!), la convinzione (!) di avere il controllo (chi ce l'ha?), informazioni sono preziose per le aziende (e per le persone?), giochi per bambini (!), strumenti che costringono gli utenti (!), informazioni vendute ad altri (!)... )
Poi all'improvviso salta fuori il concetto di evoluzione, che comporta un miglioramento. E via a raccontare un futuro di benefici per tutti. Come fosse automatico, implicito e gratuito.
Non così.
Io sarò anche una persona ignorante, ma qui non si sta "dipingendo" un quadro cupo, è la situazione che è già piuttosto grave.
E se anche la legge c'è, ma poi il risultato è questo...
Intanto le persone non esistono in funzione delle aziende, casomai è il contrario. Ogni tanto sarebbe bene ricordarlo e ricordarselo. E servizi non gratuiti non andrebbero spacciati continuamente come tali (tralasciando per un momento cosa si debba intendere per "servizio", cosa tutta da chiarire).
Che poi si debba dare qualcosa in cambio deve valere per tutti, e in proporzione. Quindi anche per le suddette aziende, che se raccolgono dati "sensibili e preziosi" devono farlo chiedendo e ottenendo il permesso esplicito, ponderato, senza costrizioni di alcun genere, con piena consapevolezza e facoltà di scelta (reale), solo per lo stretto necessario (in tempo e in quantità), senza rimercificare ciclicamente quanto ottenuto, e pagando quanto usato per ottenere profitto.
Inoltre dovrebbe valere anche il meccanismo di raccolta e uso di informazioni a parti invertite.
Negli ultimi anni sono comparsi strumenti e metodologie nuove per l'elaborazione delle informazioni. E alcuni stanno tirando la volata per arrivar primi.
L'informazione implica conoscenza, e la conoscenza controllo.
A me pare che sarebbe opportuno cominciare a fare un po' di ordine. |
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