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Razzismo: via i termini blacklist, master e slave dal kernel Linux
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Autore Messaggio
{Diego}
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MessaggioInviato: 16 Lug 2020 17:56    Oggetto: Rispondi citando

Eh no ServX, qui tutti hanno scritto il loro parere in modo molto pacato finché GipsytheKid ha iniziato a postare commenti decisamente aggressivi contro chi non la pensava come lui ("Comunque capisco la vostra reazione da gonadi rinsecchite. Un mix di complesso d'inferiorità e senso di colpa, amalgamato dalla paura e dal senso di inadeguatezza. Mi spiace per voi, ecco, ma purtroppo non ci arrivate", "Banale mancanza di intelligenza?", "Per questo non ci arrivate proprio."). Io non attacco, difendo la libertà di pensarla in modo diverso da lui.
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francescodue
Dio minore
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MessaggioInviato: 16 Lug 2020 20:50    Oggetto: Rispondi citando

@ GipsytheKid

La dialettica banalotta è usare la logica fuori contesto.
(A mio modesto avviso)

Parlavo di vecchi dizionari perché a casa mia c'è ancora carta stampata di decenni fa, quindi è interessante leggere quello che scrivevano, e di riflesso avere un'idea di come la pensavano allora.

Riguado al termine afroamericano: mi sembra che, almeno in Italia, venga usato molto spesso, almeno nei media. Forse a sproposito?

Il binomio maschio/femmina era inteso come esempio estremo di questa chiamamiamola moda di correggere tutto. Forse non mi sono espresso correttamente.

Riguardo al cambiare termini per non offendere nessuno, si potrebbe obiettare che adesso sono neutri, ma un domani potrebbero diventare offensivi per qualcuno.

Detto tutto questo, bisogna riconoscere che decenni di termini utilizzati con un determinato significato non possono essere scavalcati tanto facilmente.
Quindi una certa resistenza è comprensibile.
Anche perché, e qui mi concedo di essere polemico, questa frenesia di cambiare termini mal si accosta con tutta una serie di problematiche ben più gravi e che non sembrano essere investite da questa urgenza di cambiamento. È questa discrepanza che, forse inconsciamente, fa saltare i nervi alla gente.
(Un banale esempio, forse inappropriato: si vuole eliminare la distinzione maschio femmina nella lingua scritta, ma a livello di stipendi non sembra esserci alcun cambiamento.)
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SverX
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MessaggioInviato: 16 Lug 2020 21:17    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
Riguardo al cambiare termini per non offendere nessuno [...]


però scusa, non si parla di usare altre parole "per non offendere qualcuno", qui.

qui si parla di spingere certi concetti -e le parole collegate- fuori dai mondi ai quali non appartengono

in un libro di storia, nei capitoli dove si parlerà della schiavitù, sarà appropriato usare la parola 'schiavo' e probabilmente anche 'padrone', come sinonimo di 'proprietario', dato che le persone ridotte in schiavitù erano (sono) a tutti gli effetti delle merci

per il resto lo ripeto ancora, ben venga la rimozione di certi termini dall'informatica e dagli altri ambiti ai quali non appartengono

sempre i miei twocents ovviamente.
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GipsytheKid
Semidio
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MessaggioInviato: 17 Lug 2020 09:31    Oggetto: Rispondi citando

{Diego} ha scritto:
Atteggiamento tipico il tuo, GipsytheKid, di chi si ritiene di essere un eletto, di capire cio' che gli altri non riescono neppure lontanamente a comprendere. Il benpensante che non si confonde con la plebaglia. Lui si sa cosa e' giusto e cosa e' sbagliato, per se e per gli altri, tanto loro semplicemente non se ne rendono conto, sono inferiori. Mentalita' da vero dittatore, per fortuna non sei al potere! E un'altra cosa: il lessico lo fa il popolo, che odia i contorsionismi del politically correct, non i benpensanti in un salotto.


Sai, l'argomento "ad hominem" è tipico di chi è colto sul vivo e non sa restare "in topic", sentendosi in difficoltà deve attaccare presumendo di conoscere l'interlocutore, ma ok: ti capisco e ti compatisco.

Non sai cosa dire e lo dici con arroganza. Sei il tipico elettore del tipico politico italiano: convinto che l'oclocrazia sia l'unica via.

Ripeto: ti compatisco, con il tuo disprezzo per l'intelligenza e per la riflessione, lo sprezzo del confronto e del ragionamento.
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MessaggioInviato: 17 Lug 2020 09:32    Oggetto: Rispondi citando

pH zero ha scritto:

Infatti la mia era una domanda. Quanto al saggio dalla pelle verde... forse è meglio se cambi pusher.


Dammi pure l'indirizzo del tuo, che credo abbia roba sopraffina Cool
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MessaggioInviato: 17 Lug 2020 09:36    Oggetto: Rispondi citando

{Davemaru} ha scritto:
Mi pare abbiate perso di vista il quadro generale. Una volta riconosciuta l’importanza del linguaggio sul modo di pensare non capisco perché non si possa “tentare di” rendere più felice della gente solo cambiando un paio di termini (tutti pienamente sostituibili).
Ripeto, il disappunto ci sta se siete informatici. Ma se dovessi scegliere se avere la possibilità di un mondo con meno rabbia o tenermi i sostantivi preferiti di mio nonno, sceglierei senza dubbio la prima.
Vorrei far notare poi che in tutta questa discussione Gipsy sta dalla parte dei buoni. Ma sono felice che lo abbiate triggerato perché le sue argomentazioni sono ineccepibili,pungenti e infinitamente interessanti Smile


MA hai ragionissima, non credo che ci sia molta gente così superficiale da credere che cambiare il modo di esprimersi sia risolutivo.

Ritengo, però, molto più incomprensibile (e irrazionale) chi osteggia "a priori" una evoluzione del linguaggio coerente con i progressi civili, sociali e culturali.

In nome di cosa? Dei simpatici deliri di qualche vecchio ex-direttore ex-giornalista?

Ecco, mi sembra che le persone non si rendano conto di quanto possano essere grottescamente paradossali certe affermazioni
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GipsytheKid
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MessaggioInviato: 17 Lug 2020 09:46    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
@ GipsytheKid

La dialettica banalotta è usare la logica fuori contesto.
(A mio modesto avviso)

Parlavo di vecchi dizionari perché a casa mia c'è ancora carta stampata di decenni fa, quindi è interessante leggere quello che scrivevano, e di riflesso avere un'idea di come la pensavano allora.

Riguado al termine afroamericano: mi sembra che, almeno in Italia, venga usato molto spesso, almeno nei media. Forse a sproposito?

Il binomio maschio/femmina era inteso come esempio estremo di questa chiamamiamola moda di correggere tutto. Forse non mi sono espresso correttamente.

Riguardo al cambiare termini per non offendere nessuno, si potrebbe obiettare che adesso sono neutri, ma un domani potrebbero diventare offensivi per qualcuno.

Detto tutto questo, bisogna riconoscere che decenni di termini utilizzati con un determinato significato non possono essere scavalcati tanto facilmente.
Quindi una certa resistenza è comprensibile.
Anche perché, e qui mi concedo di essere polemico, questa frenesia di cambiare termini mal si accosta con tutta una serie di problematiche ben più gravi e che non sembrano essere investite da questa urgenza di cambiamento. È questa discrepanza che, forse inconsciamente, fa saltare i nervi alla gente.
(Un banale esempio, forse inappropriato: si vuole eliminare la distinzione maschio femmina nella lingua scritta, ma a livello di stipendi non sembra esserci alcun cambiamento.)


Ricordo una vecchia enciclopedia medica di mia nonna, finita di stampare nel 1899, che recava una patologia dal nome buffo: "sindrome da ristorante cinese", la cui eziologia corrispondeva pressapoco all'abuso di glutammato mono-sodico.

Ai tempi non esisteva il dado da brodo, presumibilmente.

E sì: purtroppo nei media italiani non è che stiano molto attenti né ai termini, né a come li usano. Il linguaggio stereotipato e ripetitivo serve a catturare più lettori possibile, se si punta sulla qualità è inevitabile che la platea di potenziali lettori scenda.
Ti basti pensare, riguardo alla tua domanda, a tutti gli slogan venuti dagli states negli ultimi vent'anni, per ultimo "black lives matter".
Non era "afroamericans lives matter", ne tantomeno "niggers lives matter"

Certamente, come in qualsiasi tendenza (ivi compresa quella che si oppone a quello che chiamano tutti "politicamente corretto"), anche in questa ci sono eccessi ed esagerazioni.

Per esempio il mio inutile parere è che la questione slave-master, nel contesto nordamericano, abbia assai più senso di blacklist e whitelist, però han deciso così, han sicuramente più contezza di me delle implicazioni (visto che non conosco certo quelle realtà come possono conoscerle loro).

D'accordissimo con te sulle priorità, e su gran parte della chiosa del tuo commento, ma rifletto anche tra me e me osservando queste reazioni medioevali e permalose di uomini sull'orlo di una crisi di nervi.

Uomini, bianchi, occidentali, cristiani: possiamo mettere tutte le categorie dominanti che si sentono minacciate (a volte anche a ragione ma hey: is the Story baby, you reap what you sowed) Laughing
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utonto_medio
Dio maturo
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MessaggioInviato: 19 Lug 2020 09:23    Oggetto: Rispondi citando

eliminare i termini di cui sopra come misura contro il razzismo è come cambiare le vocalo alla dine delle professioni per la. parità di genere... un'operazione di facciata. Per il resto non cambia nulla.
Anzi forse è proprio il contrario, perché se cambiamo un termime "negativo" che fa riferimento ad un colore vuol dire che pensiamo che chi ha il lanpellendi qiel colore sia "negativo"

a parte il, famigerato "uomo nero" che si usava x spaventare i bambini credo che in tutti gli altri casi "nero" o"black" non facciano riferimento al colore della pelle ma al buio, all oscurità che dalla notte dei tempi rappresentano un pericolo per gli esseri vivenri diurni.
se uno ci vede del razzismo o cerca una scusa pernattaccare gli altri o è razzista e non se ne rende conto.
propongo quindi di sostituire la parola nero con R0G0B0 così nessuno rompe più le palle.
Smettiamo di stampare in quadricromia perché se no qualcuno si offende...
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Maary79
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MessaggioInviato: 20 Lug 2020 09:57    Oggetto: Rispondi

francescodue ha scritto:

La dialettica banalotta è usare la logica fuori contesto.
(A mio modesto avviso)


Io ragiono molto con la logica, con il significato delle parole fine a se stesso. Non ti sei mai chiesto, se certi termini, ti siano stati inculcati erroneamente, e che, siccome sono stati sempre chiamati così hai continuato a chiamarli così solo per questa sorta di 'programmazione culturale'? Metti davanti ad un bambino, o una persona completamente 'fuori' da certi ambienti gli stessi argomenti con che cosa ragionerà, se non con la logica?

Citazione:
Il binomio maschio/femmina era inteso come esempio estremo di questa chiamamiamola moda di correggere tutto. Forse non mi sono espresso correttamente.


Ecco, un altro esempio. Il significato nell'elettronica di maschio e femmina. Io li chiamavo semplicemente spina che entra, spina con i buchi, la prima volta che mi sono sentita dire 'passami il maschio', indicandomi varie spine, non sapevo quale dare, dopo la spiegazione e quella sensazione di sentirsi un'ignorante funzionale ho memorizzato bene questi termini per il futuro.
La stessa situazione l'ho avuta anche con i termini master e slave, sempre nel campo elettronico.

Ora, io non so che tipo di vocabolo potrebbe rappresentare meglio queste cose, nè dico che sia giusto o necessario cambiare queste parole.

Ora, tornando al topic, le parole le hanno trovate, per sostituire blacklist e whitelist, e mi sembrano più consone, perchè non si dovrebbero tenere in considerazione questi nuovi gerghi? Perchè non dovrebbero diventare comuni come i predecessori?

Ah, si, perchè si tira in ballo il razzismo, e questo non c'entra nulla. Ma ne siamo sicuri? Siamo sicuri che il colore nero non abbia un connotato negativo solo nella cultura occidentale?

Ah, si aspetta, siamo in occidente, e guai a cambiare qualcosa che faccia parte della nostra cultura, per far (apparentemente) un favore ad altre, ci sembra quasi di perdere potere, o no?

Citazione:
Riguardo al cambiare termini per non offendere nessuno, si potrebbe obiettare che adesso sono neutri, ma un domani potrebbero diventare offensivi per qualcuno.


Facciamo pure il caso che questo cambiamento sia stato fatto anche per non offendere qualcuno. Che male c'è? L'esperienza mi ha insegnato che bisogna stare molto attenti alle parole, che le persone si offendono, e per i quieto vivere bisogna trovare un compromesso.

Citazione:
Detto tutto questo, bisogna riconoscere che decenni di termini utilizzati con un determinato significato non possono essere scavalcati tanto facilmente.
Quindi una certa resistenza è comprensibile.
Anche perché, e qui mi concedo di essere polemico, questa frenesia di cambiare termini mal si accosta con tutta una serie di problematiche ben più gravi e che non sembrano essere investite da questa urgenza di cambiamento. È questa discrepanza che, forse inconsciamente, fa saltare i nervi alla gente.
(Un banale esempio, forse inappropriato: si vuole eliminare la distinzione maschio femmina nella lingua scritta, ma a livello di stipendi non sembra esserci alcun cambiamento.)


Siamo tutti consci che cambiare un vocabolo non cambierà la mentalità di certe persone, e che usare un altro vocabolo non implica avere certe idee.
Non cambieranno neppure le leggi che permettono certe cose.

Potrebbe essere un modo per continuare a parlare di certe cose, in modo che non finiscano nel dimenticatoio e che non non vengano considerate normali, perchè 'è sempre stato così'?
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