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Zeus News Ospite
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{pino} Ospite
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Inviato: 05 Apr 2020 11:38 Oggetto: |
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Alla faccia dell'articolo, ed è solo la prima parte, ben documentata e argomentata.
Complimenti.
Dal mio punto di vista chiedo: qual'è il modo migliore per far funzionare bene qualcosa?
La risposta è: averne il totale controllo; e grazie alla tecnologia è sempre più facile implementare in ogni settore misure che permettano di realizzarlo.
Ecco, secondo me, piano piano, in stile rana bollita, è lì che andremo a finire.
I periodi di crisi sono fantastici per i mega-burocrati, perché permettono loro di imporre misure di sorveglianza più invasive, per poi 'alleggerirle' un po' nella forma, dando l'impressione che siano state eliminate.
Questo avviene facendo leva sempre sulla stessa cosa: la paura della gente.
E nelle società che invecchiano sempre più, la paura sale (ben alimentata dai media) e le capacità di reagire diminuisce.
La gente vuole sicurezza, e come vediamo già da decenni, è disposta a barattare la propria libertà per una maggiore percezione di sicurezza.
In questo 'aiutata' da ogni genere di approfittatori, legali o meno, istituzionali o commerciali e perfino religiosi, che appunto approfittano dell'ignoranza e della paura per pilotare le scelte delle masse.
La vedo così. |
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{Andrea} Ospite
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Inviato: 05 Apr 2020 18:51 Oggetto: |
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Ho due cellulari con due sim, installo l'app su quello che lascio a casa ed esco con l'altro.
Insomma se la cosa si riduce ad una semplice app da installare sarebbe inutile, troppo facile da "fregare il sistema".
Se uso un vecchio cellulare, di quelli pre android? Fanno l'app anche per microsoft phone? Blackberry?
A questo punto fanno prima a chiedere i dati direttamente agli operatori telefonici. |
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{Eta Beta} Ospite
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Inviato: 05 Apr 2020 21:16 Oggetto: |
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Mi sa che i nostri dati personali sono molto più conosciuti da quello che possiamo immaginare per cui tutto il castello sulla privacy e fatto solo di parole e non di fatti |
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{Luca Rosmelli} Ospite
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Inviato: 05 Apr 2020 23:47 Oggetto: |
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Gli ospedali "da soli" non risolvono il problema.
Il distanziamento sociale "da solo" non risolve il problema.
Credo che nulla, allo stato attuale, da solo risolva il problema.
Gli ospedali dovrebbero rappresentare le retrovie di questa guerra e non il primo fronte, obbiettivo primario se si vuole uscire da questa prima ondata e non ricadere in una seconda, è contenere il contagio per non mandare al collasso gli ospedali.
Per fare questo ci vogliono molteplici approcci.
Quando usciremo da questa prima fase, come faremo ad evitarne una seconda?
Per quanto io sia sostenitore, fin dai primi giorni, della necessità di aumentare i tamponi (o i nuovi test), i soli tamponi saranno difficilmente applicabili quando, finita la prima ondata, i positivi saranno relativamente pochi (ma sempre pronti ad accendere un nuovo focolaio).
Quando un positivo arriverà in ospedale, come faremo a contattare le decine di persone con le quali questa persona è venuta a contatto nei 14 giorni precedenti? In assenza di altre soluzioni si farà come adesso, cioè non lo si farà o lo si farà in maniera giocoforza superficiale.
Mi sembra che ci siano già soluzioni sufficientemente rispettose della privacy tra quelle elencate; per quanto riguarda il "ma non la installerà nessuno" basta una parola magica, soldi.
La forma non importa: detassazione, lotteria settimanale, ecc.
Questi soldi credo sarebbero ampiamente coperti dal minor numero di persone da ricoverare (quanto costa una persona ricoverata?). |
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lucio_menci Eroe
Registrato: 14/10/14 11:41 Messaggi: 51
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Inviato: 06 Apr 2020 10:07 Oggetto: |
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C'è un altro argomento che non hai toccato, Paolo, ed è "il precedente". Nel senso che una volta che si attua una forma di controllo coatto (in qualsiasi modo si applichi) per una ottimissima causa (scusa l'abominio, ma serve per spiegarmi), e per la quale tale controllo fosse necessario (ammesso e non concesso che questo sia il caso), la prossima volta che c'è un'ottima causa (meno issima della precedente), si ridiscuterà per attuarlo, arrivando probabilmente alla possibilità di farlo nuovamente (le banali influenze, asiatiche o similari), e la volta successiva che c'è una buona causa [...].
Si arriverà alla fine a tracciare le persone se sono belle o meno per difendere il mio diritto a non voler stare in mezzo ai brutti. |
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{Pietro} Ospite
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Inviato: 06 Apr 2020 11:40 Oggetto: |
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bravo, estremamente profondo e completamente al centro del problema; spero che il tuo articolo vada in mano anche a quelle "menti eccelse" che ci governano e che decidono sempre anche per noi;
grazie |
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Paolosalva Semidio
Registrato: 16/12/17 15:32 Messaggi: 266 Residenza: Italia
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Inviato: 06 Apr 2020 12:07 Oggetto: |
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{Eta Beta} ha scritto: | Mi sa che i nostri dati personali sono molto più conosciuti da quello che possiamo immaginare per cui tutto il castello sulla privacy e fatto solo di parole e non di fatti |
Mi sa che non hai letto bene tutto l'articolo.
""Ma tanto Google, Facebook e Apple sanno già tutto di noi": A parte il fatto che non è vero (avete dato a Google la vostra cartella medica?), ragionare in questo modo è come dire "Mi sono già amputato due dita con la motosega, tanto vale tranciarsene un terzo".
"Ma tanto siamo già controllati perché il governo ci obbliga a stare in casa". No. Un conto è tenere chiusa la porta di casa, un altro è tenere un registro di chi entra e chi esce, con chi e a che ora di quale giorno." |
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{umby} Ospite
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Inviato: 06 Apr 2020 13:28 Oggetto: |
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Vorrei collegarmi a questo articolo in inglese della bbc:
link
Citazione: | Coronavirus: Privacy in a pandemic
These are strange times. Germany, perhaps the most privacy conscious nation on earth, is considering a mobile phone app that would trace the contacts of anyone infected with Covid-19.
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Mi ha fatto venire in mente un particolare riguardo al mitico 1984 di Orwell...
Come sarebbe possibile obbligare/convincere/entusiasmare delle persone a mettere un tecnocontrollo in casa (nel 1948 anno in cui lo scrisse Orwell, gli smartphone non esistevano ancora)?
Basta che si verifichi una epidemia mondiale e... |
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Luigi Fraccaroli Comune mortale
Registrato: 06/04/20 14:03 Messaggi: 2 Residenza: Brescia
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Inviato: 06 Apr 2020 14:16 Oggetto: |
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Zeus News ha scritto: | Leggi l'articolo Tanti invocano l'app anti-coronavirus
Parliamone con gli esperti (prima parte).
Ti seguo da molti anni e ti reputo sempre, oltre che molto ben documentato, anche molto obiettivo (privo di pregiudizi).
Stavolta mi sei sembrato un po' allarmistico, e ho sottoposto il tuo articolo ad un mio amico, che si distingue per capacità sia di analisi sia di sintesi.
Qui di seguito il suo commento (inviato su Whatsapp):
"Non mi piace proprio l’approccio diffidente e il peso dato ai rischi di un non corretto utilizzo di eventuali dati personali. Tra l’altro tra gli esempi citati in coda ci sono app che mi sembrano molto interessanti, che salvano i dati solo sul dispositivo dove sono installate e quindi questi dati saranno letti da qualcuno solo se e quando l’interessato dovesse risultare infetto. Non capisco proprio la scelta dell’articolista di mettere in guardia da un tentativo di assalto alla libertà individuale invece di indicare, visto che si definisce un esperto informatico, quali caratteristiche dovrebbe avere una app per riportare il rapporto costi/benefici ad un valore per lui accettabile. Mi sembra piuttosto che per lui sia sufficiente soffiare sul fuoco dell’argomento che va per la maggiore sul web e cioè “stanno approfittando dell’epidemia per ridurre le nostre libertà”.
Se avesse scritto: sulla base delle mie conoscenze un sistema di tracciamento dei contatti rispettoso dei diritti di tutti dovrebbe avere queste caratteristiche......, allora l’intervento sarebbe stato utile. Così invece serve solo a spaventare chi è già incline a pensare ai complotti delle classi dominanti a danno del popolo.
Senza contare che articoli come questo preparano il terreno ad una sorta di disobbedienza che potrebbe vanificare l’effetto di quanto venisse proposto contribuendo così a dimostrarne l’inefficacia."
In una successiva telefonata, rimarca come sia troppo comodo addossare allo Stato i doveri collettivi (protezione, prevenzione, ecc.), ma poi -quando si tratta di doveri individuali- eccepire con la scusa del diritto alla riservatezza. Senza contare che (come commenta Luca Rosmelli) quando l'attività riprenderà sarà indispensabile sapere chi è positivo e chi no e dov'è stato e con chi ha avuto contatti ecc.
Siccome la mia stima verso di te non viene meno, potresti illustrare meglio la tua posizione anche rispondendo all'opinione del mio amico?
Grazie
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Luigi Fraccaroli Comune mortale
Registrato: 06/04/20 14:03 Messaggi: 2 Residenza: Brescia
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Inviato: 06 Apr 2020 22:44 Oggetto: |
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Ti seguo da molti anni e ti reputo sempre, oltre che molto ben documentato, anche molto obiettivo (privo di pregiudizi).
Stavolta mi sei sembrato un po' allarmistico, e ho sottoposto il tuo articolo ad un mio amico, che si distingue per capacità sia di analisi sia di sintesi.
Qui di seguito il suo commento (inviato su Whatsapp):
"Non mi piace proprio l’approccio diffidente e il peso dato ai rischi di un non corretto utilizzo di eventuali dati personali. Tra l’altro tra gli esempi citati in coda ci sono app che mi sembrano molto interessanti, che salvano i dati solo sul dispositivo dove sono installate e quindi questi dati saranno letti da qualcuno solo se e quando l’interessato dovesse risultare infetto. Non capisco proprio la scelta dell’articolista di mettere in guardia da un tentativo di assalto alla libertà individuale invece di indicare, visto che si definisce un esperto informatico, quali caratteristiche dovrebbe avere una app per riportare il rapporto costi/benefici ad un valore per lui accettabile. Mi sembra piuttosto che per lui sia sufficiente soffiare sul fuoco dell’argomento che va per la maggiore sul web e cioè “stanno approfittando dell’epidemia per ridurre le nostre libertà”.
Se avesse scritto: sulla base delle mie conoscenze un sistema di tracciamento dei contatti rispettoso dei diritti di tutti dovrebbe avere queste caratteristiche......, allora l’intervento sarebbe stato utile. Così invece serve solo a spaventare chi è già incline a pensare ai complotti delle classi dominanti a danno del popolo.
Senza contare che articoli come questo preparano il terreno ad una sorta di disobbedienza che potrebbe vanificare l’effetto di quanto venisse proposto contribuendo così a dimostrarne l’inefficacia."
In una successiva telefonata, rimarca come sia troppo comodo addossare allo Stato i doveri collettivi (protezione, prevenzione, ecc.), ma poi -quando si tratta di doveri individuali- eccepire con la scusa del diritto alla riservatezza. Senza contare che (come commenta Luca Rosmelli) quando l'attività riprenderà sarà indispensabile sapere chi è positivo e chi no e dov'è stato e con chi ha avuto contatti ecc.
Siccome la mia stima verso di te non viene meno, potresti illustrare meglio la tua posizione anche rispondendo all'opinione del mio amico?
Grazie |
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{Giorgio Saracco} Ospite
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Inviato: 07 Apr 2020 09:48 Oggetto: |
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Grande Paolo, sempre razionale, documentatissimo, equilibrato. Sento il bisogno di un "luogo" dove dibattere questi temi. Giorgio |
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jumpjack Semidio
Registrato: 23/03/11 08:20 Messaggi: 337
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Inviato: 18 Apr 2020 09:16 Oggetto: |
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la soluzione è molto semplice: uno smartwatch da due soldi (ne esistono anche da 15-20 euro, con bluetooth) ad ogni persona. Tutti quelli che accetteranno di indossarlo 24 ore al giorno, riceveranno un bonus di 500 euro a fine epidemia, e ad ogni smartwatch non sarà associato none e cognome ma solo un numero compreso tra 1 e 60 milioni.
A fine epidemia butti lo smartwatch, ti prendi i 500 euro e tanti saluti. |
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