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rinnovabili contro fossili, il futuro contro il passato
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paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


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MessaggioInviato: 02 Dic 2019 14:08    Oggetto: rinnovabili contro fossili, il futuro contro il passato Rispondi

- rinnovabili contro fossili, il futuro contro il passato-
di Paolo De Gregorio 2 dicembre 2019

Generalmente si arriva alla politica per due strade: una è quella dell’ideologia, destra e sinistra, che nella storia sono diventate anche dittature, la seconda è quella di partire dai propri bisogni materiali e legarsi e organizzarsi con quelle persone che vivono gli stessi problemi.
Milioni di giovani e giovanissimi in tutto il mondo, al di là delle razze, delle religioni, delle ideologie, delle nazioni di appartenenza, si stanno muovendo in modo autonomo accomunati dalla certezza che non avranno un futuro se non si fermerà il riscaldamento globale provocato soprattutto dal bruciare combustibili fossili: carbone, petrolio, gas.
Nessun risultato può essere raggiunto se non si passa in tutto il mondo dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, dalla seconda rivoluzione industriale alla terza, ossia al “Green New Deal”, in una transizione che durerà almeno 20 anni.
La circostanza che ci fa essere ottimisti è determinata dal fatto che le energie rinnovabili (soprattutto fotovoltaico ed eolico), per unità di energia prodotta, costano già meno di quella prodotta con i fossili e sono migliorate enormemente le prestazioni ed i costi delle batterie per accumulare energia rinnovabile.
Il mercato internazionale si è accorto di questa nuova realtà, ha cominciato a disinvestire dai distretti industriali legati ai fossili e ha cominciato a spostare gli investimenti nella direzione della terza rivoluzione industriale.

Dal libro di Jeremy Rifkin: Un Green New Deal Globale edito da Mondadori:
“”Ad aprire la strada nello sganciarsi dai combustibili fossili per reinvestire in energia verde sono state le gigantesche società internet, con Apple, Google e Facebook in prima fila. Nell’aprile 2018 Apple ha annunciato che tutti i suoi data center, in ogni angolo del mondo, erano ormai alimentati da energie rinnovabili. E ha aggiunto che ventitre dei suoi principali partner produttivi in tutto il mondo avevano accettato di alimentare l’intera produzione di Apple con energia verde al 100 per cento. Commentando questo traguardo, il capo di Apple, Tim Cook, ha dichiarato “Continueremo a spingerci al limite del possibile nei materiali dei nostri prodotti, nel modo di riciclarli, nelle nostre strutture e nel nostro lavoro con i fornitori per introdurre nuove fonti creative e lungimiranti di energia rinnovabile, perché sappiamo che da questo dipende il futuro”. Google ha raggiunto il 100 per cento di utilizzo di energia rinnovabile nei suoi data center nel 2017 e sta attualmente portando avanti venti progetti riguardanti energie rinnovabili con un investimento, per le relative infrastrutture, di 3,5 miliardi di dollari. Nel luglio 2017 Facebook ha annunciato che da quel momento tutti i suoi nuovi data center sarebbero stati alimentati al 100 per cento da energie rinnovabili.””

Stiamo assistendo a un miracolo: la decarbonizzazione viene scelta perché conveniente economicamente e contemporaneamente viene appoggiata da milioni di giovani preoccupati per il riscaldamento globale e gli enormi danni che può fare al loro futuro.
La guerra contro chi vuole continuare a bruciare carbone, petrolio, gas, può essere vinta perché si saldano interessi economici nuovi, moderni e competitivi, con un movimento mondiale di opinione pubblica preoccupato dei gravi fenomeni climatici e di inquinamento ormai visibili a tutti.
Economia ed etica dell’ambiente per la prima volta si possono incontrare e sommare le loro forze. I posti di lavoro che si perderanno nel passaggio storico, dai fossili alle rinnovabili, saranno sostituiti da altri operatori e presumibilmente l’occupazione aumenterà.
Vedo solo un grande problema, quello dei tempi della riconversione, perché gli scienziati ci avvertono che, se la temperatura globale aumenta ancora di un grado e mezzo, entriamo in una fase di non ritorno e, visto che le loro previsioni si sono avverate e solo la scienza è credibile, sarà decisiva la generazione di Greta Thunberg a spingere per il radicale cambiamento necessario.
Paolo De Gregorio
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