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Mobbing ed esternalizzazioni nel futuro di Telecom?
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 11 Dic 2003 00:00    Oggetto: Mobbing ed esternalizzazioni nel futuro di Telecom? Rispondi citando

Commenti all'articolo Mobbing ed esternalizzazioni nel futuro di Telecom?
Nel 2004 Telecom Italia non potrà mandare in mobilità il personale "esuberante" per cui provvederà con esternalizzazioni e dimissioni un po' forzate.
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il caro leader
Ospite





MessaggioInviato: 18 Dic 2003 10:36    Oggetto: CGILnews Rispondi citando

Ok, prendo atto. E anche che Zeusnews ultimamente sta diventando sempre "notizie dall'olimpo sindacale". Beninsteso, sacrosanti i diritti dei lavoratori, ma mi sembra che di questi ultimi si parli già abbastanza (vedi scioperi selvaggi, malattie sindacali e vie di comunicazione bloccate a piacimento) perché se ne occupino anche i siti di informazione tecnologica.
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Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 18 Dic 2003 11:23    Oggetto: Se.... Rispondi citando

Se negli anni scorsi tutti si fossero occupati di più dei problemi dei lavoratori, che sono la stragrande maggioranza delle persone che abitano in Italia, invece che pensare che non erano più di moda, ora non saremmo a questo punto: senza tram e senza aerei....
L'illusione che con l'informatica e l'automazione si poteva fare a meno dei lavoratori è finita e senza lavoratori con uno stipendio certo ed adeguato che possano comprare Pc, collegamenti Adsl, software è inutile o quasi parlarne perché se nessuno li compra diventa inutile produrli ma, forse, qualcuno non lo ricordava più...
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davide
Ospite





MessaggioInviato: 18 Dic 2003 15:11    Oggetto: ora mi spiego come ....!!!! Rispondi citando

non ci sono parole, di contro mi spiego come avvengono i vari omicidi: D'antona, Biagi, etc....
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Edoardo Dezani
Ospite





MessaggioInviato: 18 Dic 2003 15:37    Oggetto: Rispondi citando

inutile sprecare parole per il caro leader, Pier Luigi, si sveglierà solo quando...quando capiterà anche a lui.
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il caro leader
Ospite





MessaggioInviato: 18 Dic 2003 19:05    Oggetto: Rispondi citando

Accanto a chi controbatte con le idee bisogna constatare c'è sempre, putroppo, qualcuno che parla per frasi fatte. La morte di una persona, caro Davide, è per me una cosa troppo seria per farne uno slogan da post, se mi permetti anche un po' sciocchino.

Ribadisco: sacrosanti sono i sindacati e i diritti dei lavoratori. Ricordo anche che in Germania, dove gli indicatori previdenziali indicano una situazione nemmeno per metà grave come la nostra tutti (sindacati compresi) si sono messi al tavolo per una riforma riconosciuta come molto più incisiva della nostra (i dettagli e un bel confronto sull'Economist di due settimane fa). Senza urla di piazza, senza tabù, si è solo cercato di mettersi d'accordo su un provvedimento che potesse rilanciare l'economia, fatta salva la libertà di tutti di non condividerlo.

Così, forse, tra dieci anni, in Germania si potrà parlare ancora di tecnologie. In Italia, probabilmente si continuerà a chiacchierare di politica e sindacato dandosi reciprocamente del fascista/comunista/assassino.
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Fulvio Paganardi
Ospite





MessaggioInviato: 19 Dic 2003 11:01    Oggetto: Guardiamoci intorno, ci sono delle evidenze Rispondi citando

Esternalizzazione, job on call, staff leasing, paroloni soprattutto stranieri per nascondere la realtà. Cooperative solo nominali nate per la vendita del lavoro fintamente interinale, cooperative delle quali bisogna essere soci per lavorare a condizioni precarie ed umilianti obbedendo a settimana al 'padrone della cooperativa'.
'Padrone della cooperativa'?? Ma è una contraddizione in termini!
Quando tutto ciò si chiamava caporalato, almeno si chiamava col suo nome.
Agenzie di vendita del lavoro altrui, in ogni via delle città, anche in centro, sedi costose, quasi lussuose a volte. Guadagni certi e garantiti dalle sciagurate leggi vigenti per qualche profittatore, minimo vitale se va bene ai lavoratori. Ok, le garanzie sono passate di moda, ma manca anche la minima prevedibilità sul lavoro della settimana o del mese prossimo. La professionalità dei lavoratori non ha modo di affermarsi e crescere, la buona volontà non c'entra, in fondo non è neppure richiesta. Siamo ridotti così, e quello che è peggio è che l'utenza finale delle prestazioni ormai percepisce questo come 'il lavoro' normale.
Specifico che non sono un comunista, ma un 'imprenditore': faccio impianti in proprio. Non sono direttamente toccato da quanto sopra, ma sono circondato da cittadini sempre più poveri, sfruttati e presi in giro, rattristati e incattiviti da questo stato di cose. Va male per tutti e anche per me. Non può durare! E credo purtroppo che finirà male.

"Non sta in piedi un mondo dove la scuola è privata, non sta in piedi un mondo dove la sanità è privata, non sta in piedi un mondo dove l'informazione è privata!" Queste sono parole di un pericoloso sovversivo, un certo Gino Strada.

Si potrebbe anche ben dire che "non sta in piedi un mondo nel quale il mercato dei lavoratori è privato", mi pare evidente.
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Vincenzo Mossa
Ospite





MessaggioInviato: 19 Dic 2003 15:48    Oggetto: Ha ragione il caro lider Rispondi citando

Vorrei aggiungere che i sindacalisti italiani si riempiono la bocca con la lotta alla flessibilita', ma per anni si sono preoccupati solo di difendere i loro iscritti, cioè i lavoratori a tempo indeterminato sindacalizzati e i pensionati fregandosene bellamante di co.co.co e atipici, che oggi pagano il prezzo per tutti.
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pippolo
Ospite





MessaggioInviato: 06 Gen 2004 23:11    Oggetto: era ora Rispondi citando

speriamo solo che tutto questo porti almeno ad una riduzione delle tariffe
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Marina
Ospite





MessaggioInviato: 14 Mag 2004 12:45    Oggetto: e non conoscete il resto Rispondi citando

In data 07/05/2004 l'Unione degli Industriali di Roma ha comunicato, rispetto ai 338 diventati successivamente per dimissioni volontarie 300, la procedura di licenziamento di personale e collocamento in mobilità l.223/91 art. 4 e 24, un totale di 74 dipendenti di tnt logistic italia, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Così come avevamo previsto i lavoratori ex Telecom, prima ancora che avvenisse il passaggio. Abbiamo proposto una serie di interpellanze parlamentari per avere risposta sulla solidità di questa azienda per la quale il Ministro Gasparri ha garantito.
Ora cosa ci risponderebbe alla luce dei fatti?
La scadenza del contratto era a tre anni e neanche a distanza di un anno siamo già per strada.
Attendiamo però esito delle cause intentate nei confronti di Telecom. Vi faremo sapere.
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pippo
Ospite





MessaggioInviato: 06 Mag 2005 21:39    Oggetto: Il mobbing alla Telecom Rispondi

Il mobbing alla Telecom esiste da tempo.
Nel senso che la gente viene ricattata invitandola a trasferirsi in sedi di lavoro lontane 200 e piu' km dalla propria abitazione , oppure in cambio di finire in un call-center e mettersi una cuffia per otto ore consecutive.
Il bello sta nel fatto che nei call-center Telecom , sono finite persone aventi il livello piu' alto dei Supervisor che li coordinano.
Secondo me quelli del personale Telecom non hanno capito un c... , pensano di fare un dispetto demansioonando la gente , riempendo i call center di gente scoglio.... che fa piu' danni che altro.
Dopo non ci si lamenti , se le cose al 187/12/191 vanno male , se i clienti si lamentano ecc. ecc.
Lo vogliono loro con la loro politica dissennatamente irriguardosa nei confronti dei dipendenti.
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