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Zeus News Ospite
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zero Dio maturo
Registrato: 22/03/08 17:34 Messaggi: 1945
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Inviato: 16 Mar 2014 17:21 Oggetto: |
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Citazione: | Ognuno ha una piccola cella, circa un centimetro, attorno al telefono |
Un centimetro?
Non e' che si vada molto lontano con un centimetro... |
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spacexplorer Dio minore
Registrato: 08/10/09 10:22 Messaggi: 610
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Inviato: 16 Mar 2014 23:03 Oggetto: |
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Quando leggo questi articoli mi domando se gli ideatori di queste nuove e
mirabolanti soluzioni siano in grado di pensare su scala o sperino solo di
far notizia per farsi comprare da qualche manager-pollo di aziende terze,
magari fondi comuni&c.
In un edifico coprire di WiFi è facile, il backend è nel 99% dei casi cablato,
la rete locale (ethernet) dell'edificio quindi la latenza non è un gran
problema, gli access point non costano molto, oramai a parte quelli domestici
più o meno tutti i vendor hanno soluzioni belle e pronte che gestiscono in
automatico i canali per non interferire l'un con l'altro, non occupano molto
spazio e non servono permessi particolari o affitti per poterli montare. Se
però cominciate ad estendere l'WiFi ad una città i 50€ per access point
diventano un bel po' di soldini, la LAN che ci va dietro non è proprio più una
LAN e costicchia parecchio di più, se siete in ponte radio la latenza diventa
un GROSSO problema, la manutenzione di n-mila AP sparsi ovunque diventa un
GROSSO problema ecc.
Per i non tecnici diciamo che le celle odierne sono un certo numero di antenne
collegate alla corrente elettrica (ma guarda) e al backend dell'operatore o via
fibra ottica o in ponte radio. Con la loro funzione riescono a coprire una
certa porzione di territorio, in teoria sino a 25Km di raggio, in pratica
diciamo per il 2G 16-18Km in campagna e per il 3G&c 1-2-5 Km nelle città.
Ogni "cella" ha le antenne messe in modo da non spararsi addosso l'una con
l'altra e si cerca di metterle in posizioni opportune per coprire il
territorio senza troppe interferenze; ogni cella può servire un bel numero
di utenti. La potenza di trasmissione richiesta varia molto con la distanza,
ad esempio un cellulare in campagna a 16Km dalla cella potrà sparare anche 2W
mentre in città con la cella a 20m gli basteranno pochi mW.
Ieri (era 2G) per coprire una nazione servivano un pacco di celle oggi col 3G&c
ne servono ancora un pacco in più e i costi anche solo d'affitto dei pochi m²
che una cella occupa non sono poca cosa (ad es. 20.000€/anno di solo affitto
per una cella sul tetto d'un palazzo).
Le celle più piccole sono certo molto carine, la singola cella consuma pochi W:
coprendo molto meno territorio e molti meno utenti non ha bisogno di una gran
potenza; in teoria coprendo poco territorio i casi di congestione per troppi
utenti connessi (afflusso turistico, manifestazioni, eventi vari) è minore; in
teoria essendo tutto in ponte radio c'è solo da trovare un po' di corrente
elettrica e spazi molto più piccoli da affittare per piazzarci le
microcelle. Bello eh!? Già, peccato che tante microcelle in ponte radio vuol
dire TANTA latenza, vuol dire tanto traffico interno alla rete per gestire le
connessioni, vuol dire tanti affitti magari non da 20.000€/anno ma neanche da
10€/anno ecc. In sostanza non si fa perché costa troppo e funziona assai male.
Si farà un domani quando, si spera, ci sarà fibra ottica ovunque per cui si
potrà risolvere il problema della latenza e del traffico interno, ovvero
quando si avrà una sorta di LAN su scala nazionale. Considerato lo stato della
rete negli USA (che son messi MOLTO peggio dell'Italia) e dell'Italia direi
che il domani non è così vicino...
Ps dubito che 350 pCell coprano San Francisco, mi ricorda un aneddoto di un
commerciale che presentava una soluzione di videosorveglanza ad un Cabling
Milano di qualche anno fa: "abbiamo coperto lo stadio $NonMiRicordoQuale in
Brasile con 350 telecamere ed il tutto si può gestire con un 1U!" Il numero
di telecamere è normale per un grosso stadio, un 1U è un server grosso diciamo
quanto 2/3 laptop con lo schermo chiuso uno dietro l'altro. Quando gli domandai
in pausa caffè cosa diavolo c'era nel suo famoso 1U mi disse con un bel sorriso
che in effetti l'1U erano una trentina di 1U ma l'aveva detto solo per render
l'idea di quanto fosse facile e flessibile il loro sistema........ |
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{LUIGI PAPALEO} Ospite
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Inviato: 17 Mar 2014 14:37 Oggetto: |
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Esattamente! Se si tratta di un centinaio di metri il discorso torna! Di micro-celle si parla dagli anni 90 in particolar modo per la pericolosita' delle trasmissioni dei cellulari! sarebbe ora...
Ciao
Luigi Papaleo |
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colemar Semidio
Registrato: 17/08/10 23:44 Messaggi: 449
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Inviato: 17 Mar 2014 15:52 Oggetto: |
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spacexplorer ha scritto: | ... se siete in ponte radio la latenza diventa
un GROSSO problema, ...
... peccato che tante microcelle in ponte radio vuol dire TANTA latenza... |
Perché?
Non mi è chiaro perché un ponte radio dovrebbe aggiungere latenza rispetto a un cavo o a una fibra, visto che la velocità di propagazione è maggiore in aria che sugli altri due mezzi.
Tantopiù che la latenza dovuta al mezzo è minore di quella derivante dalla pacchettizzazione (a meno che parliamo di connessioni su migliaia di km). |
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bstucc Eroe in grazia degli dei
Registrato: 03/01/07 15:24 Messaggi: 156
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Inviato: 17 Mar 2014 16:27 Oggetto: |
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L'articolo è pieno di affermazioni senza senso. Charabia pseudo-tecnologico. |
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Zievatron Dio maturo
Registrato: 22/12/10 23:36 Messaggi: 3234
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Inviato: 17 Mar 2014 18:14 Oggetto: |
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Mi dispiace proprio di non capirne abbastanza.
Le ipotesi sugli sviluppi futuri possibili delle reti di telecomunicazioni sono un tema particolarmente interessante e critico per il prosieguo della civiltà. |
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spacexplorer Dio minore
Registrato: 08/10/09 10:22 Messaggi: 610
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Inviato: 18 Mar 2014 13:14 Oggetto: |
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@colemar
scusa il ritardo, il grosso problema è proprio la "pacchettizzazione", più
aumenti il numero di BTS/celle/AP/$nomeChePreferisci in ponte radio più
aumenti il numero di hop per arrivare da A a B, i miracoli di OSPF, OpenFlow
ecc possono poco. Oltre al mero "tempo di instradamento" aggiungi anche che
su un link radio hai molti più errori di uno cablato (disturbi esterni&c) che
richiedono ristrasmissione di pacchetti: più link hai, più hop hai più sale il
numero di ritrasmissioni.
Per i non tecnici: pensate al sistema postale, imbucate una lettera, il postino
la prende e la porta all'ufficio di zona (primo hop, primo "ponte"), da li la
si smista al CMP ovvero all'ufficio più grosso che copra ad es. l'intera città
(secondo hop) da li viaggia verso il CMP di destinazione, quello delle città di
destinazione (terzo hop), da li all'ufficio di zona (quarto hop) ed al postino
per la consegna finale (quinto hop). Ora ogni passaggio richiede del tempo e
più "celle"/"uffici intermedi" metti tra A e B più tempo ci vorrà e più
aumenterà il rischio che qualcosa vada storto e richieda la rispedizione della
lettera.
I piccoli uffici (microcelle) in se costano meno di quelli grandi e sono più
semplici/efficienti per il cliente finale (pochi clienti, poche code, la gente
si conosce meglio, ...) MA a scalare tanto da coprire una nazione costano più
di quelli grandi: questo è il motivo per cui si fanno grandi uffici, la posta
da una città all'altra la si manda concentrata su grossi camion o treni (es.
link in fibra ottica/dorsali) anziché n-mila furgoni ecc.
Forse un domani avremo ferro tanto veloce ed algoritmi di instradamento tanto
potenti da rendere questi problemi meno pesanti delle celle grandi, ma dubito
che ciò accada presto e sopratutto DUBITO che possa accadere senza bisogno di
un radicale cambio di infrastruttura...
@Zievatron
Anche per questo sono controllate più da politici/manager che da tecnici,
questo non fa granché bene né all'evoluzione in sé né al servizio per l'utente
finale... |
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colemar Semidio
Registrato: 17/08/10 23:44 Messaggi: 449
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Inviato: 18 Mar 2014 13:31 Oggetto: |
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zero ha scritto: | Citazione: | Ognuno ha una piccola cella, circa un centimetro, attorno al telefono |
Un centimetro?
Non e' che si vada molto lontano con un centimetro... |
I pochi dettagli che filtrano sono fumosi.
Mi pare di capire che l'apparato pCell sia in grado di direzionare e temporizzare opportunamente il segnale radio in modo da riconoscere il segnale del telefonino che in un determinato momento si trova in uno spazio molto ben circoscritto (un cm?).
Peró le dichiarazioni sulla favolosa velocità si scontrano con principi fisici e matematici per cui se hai a disposizione una certa banda di frequenza (quella che la legge impone) esiste un limite di velocità che non puoi oltrepassare (causa la presenza inevitabile di rumore). A questo limite ci siamo già molto avvicinati con le tecnologie che sono in campo (es. LTE), per cui la cosa puzza molto di esagerazione allo scopo di raccattare finanziamenti. |
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