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Ubisoft: pirati il 95% dei giocatori
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Zeus News
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 08:30    Oggetto: Ubisoft: pirati il 95% dei giocatori Rispondi citando

Commenti all'articolo Ubisoft: pirati il 95% dei giocatori
La soluzione? Free To Play: giochi gratuiti con contenuti premium a pagamento.


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curi0usm1nd
Eroe
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 12:39    Oggetto: Rispondi citando

Pirati pirati pirati ... uso Steam regolarmente, GamerGate e soci.
Certo, c'è anche chi vuole a tutti i costi l'ultimo gioco uscito ma (e ne conosco parecchi) chi vuole dei buoni giochi e ama anche cambiare genere, perchè no, riesce spesso a trovare qualcosa di valido.

Poi, se qualcuno mi dice "siete tutti pirati, vi coglio controllare quindi giocate solo online ai free to play!" gli rispondo che, prima, vorrei un sistema online funzionante, di qualità, che attragga i giocatori!

Esatto, signori dell'Ubisoft: prima datemi un buon motivo!
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Zievatron
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 12:54    Oggetto: Rispondi citando

Considerate le condizioni di questo povero pianeta e dell'umanità su di esso, io direi che sviluppare videogiochi per professione è un puro spreco di risorse umane che ptrebbero essere dedicate a cose più serie.
I giochi che si possono sviluppare anche solo per hobby sono sufficienti.
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freemind
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 13:44    Oggetto: Rispondi citando

Senza offesa Zievatron ma hai detto una grande cazzata.
Da sviluppatore non videogiocatore ti dico che il videogame fatto bene è l'anello che unisce l'arte con la scienza in campo informatico.
Tutta la matematica che c'è sotto, gli algoritmi che la implementano, la bellezza delle storie e degli scenari, contribuiscono in un senso alla scienza e nell'altro all'arte.
Il videogame serio è una delle cose più difficili da produrre; engine studiati per creare videogiochi hanno contribuito alla computer grafica in maniera fondamentale.
E poi, la solita storia di impiegare risorse per altre cose... Costa di più finanziare una guerra sai?
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curi0usm1nd
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 15:14    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
Considerate le condizioni di questo povero pianeta e dell'umanità su di esso, io direi che sviluppare videogiochi per professione è un puro spreco di risorse umane che ptrebbero essere dedicate a cose più serie.
I giochi che si possono sviluppare anche solo per hobby sono sufficienti.


I videogiochi sono un prodotto. Tutto qui. Se non lo sviluppo io lo farai tu e, quando il mercato diventerà "non più recettivo" beh, per allora avremo già pronti altri prodotti. Che ci sono già, belli e pronti. La NVidia ... gli occhiali ... anni fa il fratello di un mio amico li stava già testando, ben prima che uscissero, e per NVidia ovviamente.
Altra cosa sono le opere d'arte. Ma allora uno si dovrebbe chiedere: quali sono prodotti di massa e quali delle vere opere d'arte?
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Zievatron
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 17:41    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
... Tutta la matematica che c'è sotto, gli algoritmi che la implementano, ... Il videogame serio è una delle cose più difficili da produrre; engine studiati per creare videogiochi hanno contribuito alla computer grafica in maniera fondamentale.
E poi, la solita storia di impiegare risorse per altre cose... Costa di più finanziare una guerra sai?

Non vedo perchè il lavoro fatto per sviluppare videogiochi non potrebbe essere fatto direttamente per lo sviluppo di nuove tecnologie, per la ricerca scientifica, per simulazioni per lo studio dei problemi dell'umanità e la ricerca di possibili soluzioni. Se si volesse finanziare la ricerca la si potrebbe finanziare direttamente, senza passare attraverso i videogiochi o altre cose che facciano da tramite.
Non si tratta di una necessità oggettiva, ma che scaturisce solo dalla mentalità bizzarra di questo bipede strano che si fa chiamare "Sapiens". Rolling Eyes

Che costi di più finanziare una guerra mi sembra ovvio.
Ma mica io ho proposto di cansevare le guerre ed abolire i videogiochi.
Io ho solo espresso quanto irrilevante (e perchè) ritengo il fatto che i giocatori siano scarsamente inclini a pagare per giocare.
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freemind
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 18:13    Oggetto: Rispondi citando

Guarda che le cose si alimentano a vicenda!
Prima che si parlasse di biomatematica succedeva che i biologi dovevano trovare sistemi per analizzare problemi sempre più complessi così andando dai matematici gli han detto: "ci fate dei modelli per lavorare a questa roba?". I maghi dei numeri li hanno fatti e così i biologi sono andati avanti. Poi grazie ai nuovi strumenti hanno scoperto cose nuove che necessitavano di nuovi modelli per i quali si dovevano inventare strumenti nuovi e così si è ottenuto di far progredire la biologia e la matematica.
Gli algoritmi per le simulazioni di certi eventi hanno molto in comune con quelli per gestire situazioni in videogiochi di ruolo, di azione etc...
Studiano per queste cose vengono fuori nuovi materiali di studio che a loro volta potrebbero trovare applicazione in qualche cosa con cui conviviamo normalmente.

Se i videogiochi non ci fossero stai tranquillo che quei soldi non verrebbero usati per aiutare, per esempio, il terzo mondo perchè è più conveniente averlo così.
Idem per la ricerca spaziale: stai sicuro che se non si spendesse nulla per questo tipo di ricerca, i poveri resterebbero comunque poveri.
In termini di dindi ce ne sarebbero per tutti ma è sconveniente avere tutti che vivono degnamente perchè non ci sarebbe nessuno che vivrebbe come una star!
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Zievatron
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 19:21    Oggetto: Rispondi citando

freemind, sono daccordo.
Infatti, non parlavo di mandare aiuti umanitari al terzo mondo, o qualcosa di simile.
Dicevo solo che tutti quegli sviluppi di cui hai parlato si potrebbero fare lo stesso anche se i videogiochi non li avesse mai pagati nenche 1 solo giocatore. E se l'umanità fosse più sana/saggia si potrebbe fare anche di meglio.

Si potrebbe persino sviluppare ed attuare un piano per affrontare in modo consapevole e controllato una transizione dall'attuale civiltà senza futuro ad una nuova civiltà sostenibile.
Invece, sembra che stiamo aspettando la catastrofe che non lascerà nessuna scelta.
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OXO
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 13:19    Oggetto: Rispondi citando

Il problema fondamentale è che quei finanziamenti sono stati erogati da un privato per trarne un profitto: sinceramente, quel tipo di finaziamento che avochi tu dovrebbe venire dallo stato, o al limite da un filantropo illuminato, ma temo che la Ubisoft non rientri nella seconda categoria...

D'altronde, basta vedere come funzionano quelle branche della scienza finanziate dai privati ma destinate all'utilità pubblica (vedi la ricerca farmaceutica...).
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freemind
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 17:17    Oggetto: Rispondi citando

Ma Zievatron, a parte il commento di Oxo che condivido, tu che hai contro i videogiochi?
Se loro sono inutili lo sono anche i film pieni di effetti speciali (e anche per questi vale il discorso dei giochi).
A molti piacciono, rendono e la parte di ricerca è utile per i motivi detti prima.
Perchè dovrebbero sparire?
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PCMaster
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 19:20    Oggetto: Rispondi citando

Più che altro son i giochi ubisoft che per quel che mi riguarda potrebbero anche sparire, non cambierebbe niente, si scherza. Very Happy Very Happy
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Zievatron
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 21:43    Oggetto: Rispondi citando

Ancora!
Non ho detto che dovrebbero sparire.
Ho detto solo che la loro sfruttabilità commerciale è una cosa priva di importanza.
Se l'umanità fosse più saggia, i videogiochi sarebbero solo un hobby e gli sviluppi utili avverrebbero ugualmente.
Nulla di più e nulla di meno che questo.

Dici il cinema?
Su mille film prodotti quanti sono quelli che meritavano davvero di essere prodotti? 100?
Se l'umanità fosse più saggia la produzione dei film corrisponderebbe pressapoco a quei 100. E così via per altre cose.
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OXO
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MessaggioInviato: 28 Ago 2012 07:54    Oggetto: Rispondi citando

Sicuramente ci saremmo risparmiati 20 anni di cinepanettoni, però poi come avremmo riallocato lavorativamente i fratelli Vanzina...? Laughing
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gqn77
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MessaggioInviato: 28 Ago 2012 15:15    Oggetto: Rispondi citando

Ma una domanda mi sorge spontanea. Se le proporzioni sono invertite ovvero se il 5% dei giochi "scatolati" paga mentre nei free to play solo il 5% paga vuol dire che in ogni caso solo il 5% dei giocatori è disposto a pagare per un videogioco.

Di conseguenza tra il 5% disposto a pagare 100 euro un videogioco e il 5% disposto a pagare 10 euro per i contenuti premium come mai alle ditte converrebbe darsi al free to play?
A meno che non contino che il free to play nel caso sopra attiri su quel gioco il decuplo dei giocatori.

La mia considerazione è che esista un mercato di free to play che al momento sta erodendo grosse fette di mercato alle grandi compagnie pur proponendo spesso prodotti di qualità "invendibile" se non gratis e che quindi le grosse compagnie, mettendo a disposizione il free to play di giochi "ben fatti" effettivamente godrebbero di un mercato molto più ampio che compenserebbe il minor prezzo.

Ma che succederà? Come molti che in passato si sono dedicati al free to play cominceranno a calcare la mano sui contenuti premium facendo si che la disparità fra giocatori premium e normali sia troppo alta e obbligando di fatto all'acquisto del contenuto perdendo giocatori e facendo morire il gioco.

Il problema di fondo è sempre quello che riguarda la pirateria ovvero la convinzione di ogni avente diritto su un gioco o una canzone che la copia piratata sia una copia non pagata. Ma l'errore è che la copia non pagata spesso e volentieri è una copia che comunque non sarebbe stata acquistata da quel giocatore a quel prezzo. All'università avevo un amico che scaricava musica come un dannato, vantava migliaia di canzoni. Ora supponendo avesse 10000 canzoni e una media di 10 canzoni a disco sono circa 1000 dischi. A 20 euro al disco sono 20.000 euro. Ma secondo voi questo qui che non aveva i soldi per comprare una birra il sabato sera avrebbe speso in 1 anno 20.000 euro in musica? Idem per i giochi. Sono propio sicuri che il valore dei giochi che propongono sia quello che propongono? Mi piacerebbe avere le statistiche di vendita di un gioco nuovo e dello stesso gioco venduto dopo 3 anni nei bidoni del supermarket a 10 euro, secondo me si avrebbero delle grosse sorprese. La mia esperienza personale vedendo chi aveva consolle o quant'altro è che chi piratava godeva di decine di giochi, chi non piratava massimo 2 l'anno di cui un gioco a natale e uno al compleanno. Che comunque ricevevano anche i "pirati".
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Brio
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MessaggioInviato: 28 Ago 2012 19:55    Oggetto: Rispondi citando

La soluzione!? Abbassare i prezzi!

Proprio non la vogliono capire eh?

Non HA nessun senso vendere in preordine o subito dopo un gioco a 60€
(per lucrare ben bene sul clamore suscitato e la novità) per permettersi di venderlo dopo 10 mesi dopo a 20.

Se il 95% dei giocatori pirata i giochi, (ammesso che siano dati completi o reali) lo fa anche per punire l'avidità delle software house e i metodi di protezione sempre più aggressivi (vedi Diablo III della Blizzard o Assassin's Creed proprio della sudetta Ubisoft.)

La pirateria non calerà mai del tutto, ma intanto le vendite tornerebbero stabili e sopratutto, la fiducia fra cliente e produttore risalirebbe genereando rispetto bilateralmente.

Finche trattano tutti come criminali preventivamente o polli da spennare avranno chi da loro del fumo da mordere.
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freemind
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 01:00    Oggetto: Rispondi citando

Ecco, Brio ha centrato il punto.
Conosco gente che compra i giochi originali ma poi li cracca per evitare di aver rogne con i drm, per esempio.
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Zievatron
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 09:08    Oggetto: Rispondi citando

OXO ha scritto:
Sicuramente ci saremmo risparmiati 20 anni di cinepanettoni, però poi come avremmo riallocato lavorativamente i fratelli Vanzina...? Laughing


Bhò? Facendogli fare le veline in un programma TV locale? Laughing
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OXO
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 09:11    Oggetto: Rispondi citando

No ti prego, sono pure brutti come la fame... puke
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Zievatron
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 09:21    Oggetto: Rispondi citando

Ma io intendevo in una fascia oraria notturna, naturalmente. Wink

Poi, basta scegliere un altro canale.
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Zievatron
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 09:43    Oggetto: Rispondi

gqn77 ha scritto:
Ma una domanda mi sorge spontanea. ...
... tra il 5% disposto a pagare 100 euro un videogioco e il 5% disposto a pagare 10 euro per i contenuti premium come mai alle ditte converrebbe darsi al free to play?
A meno che non contino che il free to play nel caso sopra attiri su quel gioco il decuplo dei giocatori.
... le grosse compagnie, mettendo a disposizione il free to play di giochi "ben fatti" effettivamente godrebbero di un mercato molto più ampio che compenserebbe il minor prezzo. ....


Non c'è solo questo. Va aggiunto anche il costo di portare un software al consumatore sotto forma di scatola colorata e decorata, senza sapere se verrà venduto in un numero di esemplari sufficiente a guadagnarci. Ricordiamo che minore è la quantità delle scatole vendute, maggiore è il costo per scatola. L'industria delle cose materiali non può permettersi di agire per 1000 o anche 10'000 pezzi se non può venderli ad un prezzo abbastanza alto.
Il gioco on-line non richiede nessuna spesa di confezione+distribuzione. Occorre un server per tenerci il gioco in funzione, il cui costo, per un'azienda che sviluppa professionalmente dei videogiochi, credo sia ininfluente sul suo budget. La distribuzione materale no. Quindi, passando al gioco on-line, si ha una importante riduzione dei rischi che si abbina ad un pubblico potenziale ormai più vasto.

Per il resto, aumentando la popolazione degli offerenti di giochi free to play, si potrà sviluppare una concorrenza non solo sui contenuti dei giochi, ma anche sulle politiche adottate.
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