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Assange: Facebook vi spia per conto del governo
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 05 Mag 2011 09:47    Oggetto: Assange: Facebook vi spia per conto del governo Rispondi citando

Commenti all'articolo Assange: Facebook vi spia per conto del governo
Il social network non sarebbe altro che un enorme database manovrato dall'intelligence americana.



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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Mag 2011 10:47    Oggetto: Rispondi citando

Mah come macchina da spionaggio non mi sembra particolarmente affidabile: cosa esclude l'esistenza di profili completamente falsi riferiti a persone vere, profili completamente falsi, calunnie, preferenze idealmente fasulle (es. mi iscrivo a gruppi di cose che non mi piacciono), ecc.?

NULLA!
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{myheartisblack}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Mag 2011 08:32    Oggetto: Rispondi citando

Io entro in fb tramite un amico e soltanto quando mi servono informazioni personali o quando voglio informarmi su alcune persone... e non sono la CIA.. figuriamoci cosa possono fare loro.

Poi basti pensare a quanta gente é stata accusata, per aver diffamato, organizzato crimini e fatto chissa cosa tramite facebook...

FB é un sistema di controllo sociale
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dany88
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 12/02/09 11:14
Messaggi: 1300

MessaggioInviato: 06 Mag 2011 09:13    Oggetto: Rispondi citando

{utente anonimo} ha scritto:
Mah come macchina da spionaggio non mi sembra particolarmente affidabile: cosa esclude l'esistenza di profili completamente falsi riferiti a persone vere, profili completamente falsi, calunnie, preferenze idealmente fasulle (es. mi iscrivo a gruppi di cose che non mi piacciono), ecc.?

NULLA!


invece è esattamente l'opposto e facebook ha "sfondato" proprio per la verificabilità delle informazioni grazie alla rete sociale.
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Pictor
Semidio
Semidio


Registrato: 19/11/10 17:52
Messaggi: 242

MessaggioInviato: 06 Mag 2011 09:15    Oggetto: Rispondi citando

Non è l'affidabilità che conta....
La cosa eclatante (per chi già non se lo immaginava) è il totale abuso delle informazioni possedute.
Il "form da compilare" è solo una facciata: anche l'evasore fiscale fa finta di pagarla qualche tassa. Ciò non esclude l'abuso.

Già ci son casi in cui anche le nostre forze dell'ordine hanno accesso libero ai database di facebook.
Un pò alla stessa maniera delle telecamere abusive e non dichiarate: non possono essere usate in tribunale, ovvio, perché abusive; ciò non toglie che possano essere utilissime per spiare, controllare, investigare abusivamente

Anche chi ritiene che sia "accettabile" perché finalizzato alla "nostra tutela" deve ricordarsi che è comunque una cosa illegale perpetuata e abusata da chi dovrebbe prevenirla l'illegalità.
A noi Italiani questo non fa neanche tanto strano.... ma il meccanismo è letale e virale, perché lo stesso atteggiamento acquisito su una cosa così "innocente" (quasi giustificabile) porta allo stesso atteggiamento di abuso anche in altri casi (vedi questo esempio e relativa discussione).

Noi ci aspettiamo che tutti si comportino come devono. Ma è ovvio che sia solo una facciata e che qualche "sgamo" lo facciano tutti. Nessuno è perfetto, nessuno è totalmente disciplinato (leggi anche "asservito"), e questo noi italiani lo dimostriamo al mondo con i nostri "gnam gnam", l'illegalità, il favoritismo, la mafia, l'evasione fiscale.
Ci sono paesi dove la Guardia di F!nanza stessa gestisce i traffici di droga (qualcuno a ceduto alle tentazioni di quello che avevano sequestrato).

E se succede in ambiti dove "si lavora per strada" figuriamoci se tali abusi non sono la norma in ambiti virtuali.
Ho un amico che se voleva poteva consultare qualunque profilo su Badoo perché conosceva uno che ci lavorava (in barba alla rigidissima legge sulla privacy).
Ho saputo che la Pol!z!a P0stale ha praticamente carta bianca per l'accesso ai dati su Facebook.

E mi aspetto che anche giganti mondiali come G00gle, che si ritrovano a ricevere migliaia di richieste, pressioni dai governi e dagli enti più disparati, abbiano ceduto qualche volta infrangendo la privacy e le pratiche di tutela che dichiarano a voce (un pò come i comizi per i programmi politici..... parole, non contraddicibili fino a che non spunta un caso evidente).
Ed è umano essere sempre meno rigido e intransigente via via che si cede alle tentazioni.
Perché non credo che questa cessione di dati venga fatta aggratis o senza qualcosa in cambio (come favoritismi, occhi chiusi, "io faccio un favore a te e te ne fai uno a me")..... soprattutto in un epoca in cui le informazioni sono tra la cosa più preziosa e di valore (gli spammer lo sanno bene.... ipotizzo che possano arrivare a pagare le informazioni più dell'oro stesso, anche se non parliamo di grammi o karati).

Adesso siamo agli albori, ma sembra che questa tutela e questo allarmismo per il futuro non interessi a molti. Tuti sottovalutano il problema.....
.... finché il problema non ti bussa alla porta.

La privacy, la sicurezza, sono tra le cose più importanti sulla rete; e la possibilità e capacità di scegliere cosa pubblicare e cosa no è un'attitudine che è indispensabile per una vita virtuale, proprio in virtù della realtà descritta sopra.
Non parlo di certezze ovvio, ma di deduzioni logiche.

Ma preferisco tutelarmi piuttosto che essere bastonato.
E mi immagino che un post come questo possa già essere un azzardo in un futuro non troppo remoto.

E non dovrebbe servire Assange per farci pensare a certe questioni; ce l'abbiamo tutti un cervello.
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PuppinoCbr
Dio minore
Dio minore


Registrato: 10/03/06 17:13
Messaggi: 674
Residenza: Chieti

MessaggioInviato: 06 Mag 2011 10:20    Oggetto: Rispondi citando

Mi trovi daccordo in tutto tranne che per questa affermazione:

Pictor ha scritto:
E non dovrebbe servire Assange per farci pensare a certe questioni; ce l'abbiamo tutti un cervello.


Certo che non ha scoperto l'acqua calda (come pure si attacca sempre Grillo) ma è sempre buona cosa sollevare tematiche (seppur scontate) per far riflettere gente che, vuoi per tempo non a disposizione, vuoi perchè non ha voglia di guardare al di la del proprio naso, vuoi per tante altre cose, in buona fede non pensa a questi risvolti.
Per questo mi riallaccio anche alla puntata di Report (a mio avviso molto molto obiettiva).
Non servirà solo Assange, che magari meglio di un anonimo megafono, può richiamare più attenzioni grazie alla sua fama (reale o presunta che sia).
Non credo che se avessimo sollevato una questione simile, nè tu nè io, avremmo trovato riscontro su testate nazionali (se non in forum o quant'altro rivolto comunque a "pochi"). L'importante è sollevare questioni legittime che servano ad interrogarsi comunque sulla "fattibilità" delle proprie azioni e che queste giungano ad un pubblico più ampio possibile. Tutto ciò non implica che chi le sollevi debba essere l'unico Verbo o il dententore della "scoperta".

Ecco tutto.. Wink
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Pictor
Semidio
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Registrato: 19/11/10 17:52
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MessaggioInviato: 06 Mag 2011 10:55    Oggetto: Rispondi citando

Giustissimo, la penso allo stesso modo.
Le masse sono il problema (corrispondono all'approssimazione) e le masse vanno smosse per cambiare le cose.

Il mio condizionale era per via delle mie speranze utopiche.
Non dico che un personaggio come Assange non serve, ma che non dovrebbe servire.... vorrei che non servisse.
Sarebbe bello la gente si svegliasse un pò di più invece di perpetuare questo zoo/carcere/orto di finte libertà, preferendo l'ignoranza sul divano alla coscenza attivista.
Poi d'accordissimo che di questi tempi personaggi come Julian sono necessari (a prescindere dalle loro virtù o difetti privati).
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Kalandra
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MessaggioInviato: 06 Mag 2011 11:23    Oggetto: Rispondi citando

uhm!
penso non sia solo questione di cia, governi, polizia o simili.
per loro, più o meno, siamo tutti già schedati e internet è solo un granello in più.
e non è neppure questione di un loro accesso privilegiato al database, con o senza le autorizzazioni previste dalle leggi dei singoli stati.

è peggio.
perché si diventa un "consumatore/oggetto di consumo".
ovvero i dati, accoppiati alle preferenze, sono a disposizione del commercio per i suoi target, insieme alla malleabilità (o permeabilità) dei suoi prodotti.
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PuppinoCbr
Dio minore
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Residenza: Chieti

MessaggioInviato: 06 Mag 2011 11:43    Oggetto: Rispondi citando

Pictor ha scritto:
Il mio condizionale era per via delle mie speranze utopiche.


Guarda, sul tema "utopico" meglio lasciar perdere. Mi imbatterei su strade che già mi vedono troppo distanti dalle autostrade comuni e rischerei solo di rievocarei soliti sermoni. La mancanza di amore/affetto portano a circondarsi di cose (vuoi anche per paura di rimanere soli e non essere accettati) che sappiano mediare, al posto nostro, nei rapporti sociali e a recitare una parte INACCETTABILE con occhialoni da sole e sguardo fiero di chi sa cavarsela nel mondo (filisteo). Io li ritrovo, a mio avviso, amplificate nel, Mac e I derivate, MiniCooper, suv e tanta, tanta apparenza in grado di non far lasciar approfondire il soggetto che li detiene. E fb, credo, sia una componente più o meno paritaria alle altre su citate. Se la classe politica è specchio riflettente o è un prodotto naturale del popolo non so bene.
Ma tanta più solitudine famigliare per inseguire ideali effimeri, denaro e potere portano inevitabilmente ad avere un ambiente (famigliare e non) privo di sicurezze ricercate nella solitudine altrui. Vabè.. meglio non andare oltre..
Mi rimangono, purtroppo, pochi punti di appoggio in cui credo (ancora) davvero. E 5 stelle è uno di quelli perchè incarna in modo preciso, il 99% delle cose che vorrei cambiare (Efficienza energetica, no cemento e Natura, in primis).. tanto per (non) riamnere in tema. Wink
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{luciok}
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MessaggioInviato: 06 Mag 2011 19:29    Oggetto: Rispondi citando

...e ricordiamo che Echelon è proprio questo: sorveglianza globale sulle comunicazioni di ogni genere, con tanto di protocolli di accordo internazionali.
Per fortuna ho superato i 50 e probabilmente non vedrò il fondo del baratro che a livello mondiale si è spalancato, aiutato dall'informatica, dalla psicologia/sociologia e dalla genetica, ma sono triste per le generazioni che lo vedranno e, specialmente, lo vivranno...
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 10 Mag 2011 08:53    Oggetto: Rispondi citando

Mah, questa faccenda della Privacy... siamo più narcisisti di Berlusconi al quadrato, facciamo di tutto per apparire e poi ci preoccupiamo di rimanere invisibili... Confused
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Pictor
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MessaggioInviato: 11 Mag 2011 10:35    Oggetto: Rispondi citando

Vero...... ma la pulsione giusta è quella di mantenere una privacy..... almeno finché non raggiungeremo uno status di società limpida senza macchia (cioè mai?).
Apparire è differente dall'esternarsi.

Effettivamente questo morbo di questo senso di solitudine, inutilità e mancanza di obiettivi, compensati tramite internet sono veramente dannosi per tutta la società (e non solo gli italiani).
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antoniopippa
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MessaggioInviato: 11 Mag 2011 11:20    Oggetto: Rispondi citando

devo dire che questa notizia non mi sorprende affatto, insomma che il governo ci spii e' assolutamente chiaro. vogliono rendere le itercettazioni vietate perche' e' una cosa che riguarda loro ma quando si tratta di spiare il profilo delle persone oppure le telecamere nelle strade o altre cose non si fanno nessuno scrupolo. per questo consiglio sempre a tutti di tenere nom i falsi su facebook, anche perche' i nostri dati e le nostre foto sono veramente accessibili in ogni momento.
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MessaggioInviato: 11 Mag 2011 16:31    Oggetto: Compensazioni narcisistiche ed endorfine.... Rispondi citando

Pictor ha scritto:
Apparire è differente dall'esternarsi.
Sì, ma la separazione fra le due cose non è controllabile dall'utente. Nessun sistema è chiuso.

Pictor ha scritto:
Effettivamente questo morbo di questo senso di solitudine, inutilità e mancanza di obiettivi, compensati tramite internet sono veramente dannosi per tutta la società (e non solo gli italiani).
Non è la compensazione ad essere causa del danno ma la possibilità che venga strumentalizzata per altri scopi. Se il produttore di medicinali agisce solo per fare denaro potrà farlo e alla fine potrà anche agire in modo da danneggiare i suoi benefattori: i malati stessi. Ma non è detto che lo faccia.
La possibilità esiste così come chi si mette su Facebook può veder violata la sua privacy.

Il punto è assai complesso: gli uomini, per loro natura, sono esseri sociali. Senza socialità l'umanità non esisterebbe come specie. Una delle ragioni della sua espansione sul pianeta e del successo ottenuto fin qui è l'enorme complessità della sua mente.
La mente umana è il risultato delle funzioni, per la maggior parte inconsce e perciò sottoposte a numerosi automatismi, di una serie infinita si sottosistemi di controllo sensoriale. Si può dire che la mente sia al contempo un enorme sensore ambientale e al contempo un regolatore di funzioni adattive.
Quelli che noi percepiamo come bisogni, quelle cose che ci fanno agire e sentire quel che siamo, dove siamo e come stiamo solo il prodotto di una infinita serie di adattamenti evolutivi iniziati miliardi di anni fa con i primi esseri unicellulari.
Se ci differenziamo da questi è perché in realtà non siamo altro che un enorme condominio di cellule non più autonome che formano una struttura dinamica. Questa struttura a suo modo dipende dall'ambiente circostante per la sua sopravvivenza e a questo si adatta secondo le sue precise specifiche. Uno dei risultati più strabilianti, dopo la grande esplosione evolutiva del Cambriano è stato il potenziamento dei sensori che, interagendo con l'ambiente, hanno reso infinitamente più flessibili le risposte degli individui pluricellulari. Questi sensori ambientali sono poi diventati, nella loro massima espressione funzionale, gli occhi.
Negli esseri viventi dotati di un encefalo molto sviluppato, la vista ha ben preso superato la sua funzione di localizzazione-misurazione-avvistamento di preda o pericolo: la possibilità di conoscere le forme della realtà ha reso enormemente più dinamica ogni tipo di interazione con l'ambiente e con i propri simili: questo ha allargato le potenzialità delle specie e con esse anche i bisogni.
Il soddisfacimento di un bisogno può essere raggiunto in molti modi, alcuni anche simbolici o astratti. La comunicazione fra gli individui di una stessa specie o fra specie diverse si è perciò allargata, potenziata e resa più flessibile. Noi esseri umani sfruttiamo in ogni modo possibile queste potenzialità solo per soddisfare bisogni non più di sopravvivenza ma di controllo, derivanti dall'iperfunzionalità dello strumento che abbiamo a disposizione: il cervello.
Perciò, anche un argomento banale come può essere il bisogno di apparire e di esternarsi deve tenere conto delle origini di queste esigenze, se non si vuole perdere di vista l'importanza e la potenza di un bisogno che tendiamo a ritenere "cosa normale" e quotidiana, qualcosa come bere un bicchiere d'acqua o addentare un panino perché si ha fame.
Diamo cioè talmente per scontato quello che ci accade e che ci muove da sottovalutarne l'importanza e la funzione primaria.
A questa funzione non possiamo sottrarci anche perché ci agisce malgrado noi. Siamo cioè costretti a compensare un bisogno compiendo atti che, se compiuti in modo automatico o inconsapevole, possono dimostrarsi assai diversi da quelli che crediamo di compiere e ottenere risultati del tutto inaspettati o non voluti.
Uno di questi è esporre noi stessi come bersagli ad ogni tipo di predazione. Predazione che oggi può essere di tipo criminale, economica, sociale, ecc.
Se uno apre un profilo su Facebook si metterà nella condizione di apparire.
Bene.
Poi, una volta apparso vorrà fare qualcosa, salvo che non abbia aperto un profilo per riservarsi il nome e cognome: nel caso che inizi a fare qualcosa si esporrà, mostrerà di sé ogni possibile lato. Molto più di quanto si aspetti, anche perché i meccanismi e le dinamiche interne al mezzo costringono ad una radiografia della personalità come in un gioco di ruolo.
Perciò, sperare di non venire scandagliati dai sonar altrui è quantomeno ingenuo e la privacy un paradosso che nasce proprio dalla non comprensione di questi meccanismi. Siamo esseri sociali e abbiamo bisogno degli altri anche se viviamo isolati dal mondo o ci nascondiamo in esso.
Il senso di solitudine, di inutilità e di mancanza di obiettivi che citavi sono in realtà sentimenti che focalizziamo intorno ad un bisogno di riscontri della nostra adattabilità ad un ambiente che non ci restituisce risposte. E questi bisogni sono molto antichi, quanto non sono, in realtà, personali ma universali.
Ed è per questo che parlare di privacy in non luoghi come Facebook o simili è paradossale. Chi non vuole apparire non si mostra. E se si mostra finirà per apparire, anche in forme e sostanze che non sapeva di mostrare volontariamente. Mentre, per esprimersi, non è necessario apparire: basta compiere gli atti necessari nel contesto adatto. Per esternarsi, invece, è necessario, prima di tutto, apparire. Esternarsi vuol dire uscire all'esterno, mostrarsi quel che si è. Nudi o vestiti. E se i travestimenti sono avatar o foto ritoccate cambia poco. C'è sempre qualcuno che sa leggere, anche inconsapevolmente, ciò che ci ha spinto a mostrarci come abbiamo fatto, rivelando così molte parti di noi che tenevamo nascoste, con buona pace della privacy.

Per quanto riguarda i danni alla collettività, società ecc.. non la vedrei così nera. Tutte le collettività e società si adattano, si muovono, progrediscono o regrediscono. Siamo in una fase di regressione per eccesso di stimoli sbagliati, scelti male o non scelti affatto e perciò subiti.
La nostra specie è sostanzialmente predatoria e questo istinto predatorio lo abbiamo stemperato inventandoci un lato ludico. Ma restiamo predatori. I danni che un individuo può produrre andando su Facebook saranno riservati soprattutto a se stesso. Non possiamo paragonare la dipendenza da Facebook a quella della droga. Sarebbe improprio sebbene i meccanismi compensativi utili a scatenare le endorfine desiderate siano simili.
Dietro la droga i predatori sono ben altri e hanno ben alte costumanze.
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Yoda
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MessaggioInviato: 12 Mag 2011 08:47    Oggetto: Rispondi citando

antoniopippa ha scritto:
devo dire che questa notizia non mi sorprende affatto, insomma che il governo ci spii e' assolutamente chiaro. vogliono rendere le itercettazioni vietate perche' e' una cosa che riguarda loro ma quando si tratta di spiare il profilo delle persone oppure le telecamere nelle strade o altre cose non si fanno nessuno scrupolo. per questo consiglio sempre a tutti di tenere nom i falsi su facebook, anche perche' i nostri dati e le nostre foto sono veramente accessibili in ogni momento.

Ma guarda che Wikileaks si riferisce al Governo USA e alla CIA, cosa c'entra il Governo italiano?
Tra l'altro il Governo italiano è assolutamente contrario allo spionaggio, anzi è per la privacy.
Quelli che spiano la vita privata di tutti, persino di quelli che non hanno fatto niente, sono le toghe rosse di Milano. Poi danno i dati personali a giornali e televisione così siano pubblici. In USA se un magistrato facesse una cosa del genere finirebbe in galera per 20 anni.
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MessaggioInviato: 12 Mag 2011 10:43    Oggetto: Rispondi

Yoda ha scritto:
[...] Quelli che spiano la vita privata di tutti, persino di quelli che non hanno fatto niente, sono le toghe rosse di Milano. Poi danno i dati personali a giornali e televisione così siano pubblici. In USA se un magistrato facesse una cosa del genere finirebbe in galera per 20 anni.
Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Le toghe rosse di Milano? ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL
Una notizia come quella sulla previsione per il terremoto a Roma, il terremoto dell'11/05/2011?

ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL
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