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È italiana la maggiore centrale solare d'Europa
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bstucc
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 26 Nov 2010 15:36    Oggetto: Re: . Rispondi citando

stilgar82 ha scritto:
Bella la centrale solare! Peccato che fra 10 anni invece di 70 MW ne produrrà 49.. I pannelli solari perdono il 3% circa di efficienza ogni anno.. quindi per mantenere il livello nominale di output per un tempo di 30 anni (tempo standard su cui viene misurata la longevità delle centrali di produzione elettrica) il costo di manutenzione è pari almeno al costo di costruzione.


Non per menare gramo, ma mi sembra di sapere che la zona e' famosa per le violente e consistenti grandinate...
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MessaggioInviato: 26 Nov 2010 20:49    Oggetto: Re: . Rispondi citando

stilgar82 ha scritto:
Bella la centrale solare! Peccato che fra 10 anni invece di 70 MW ne produrrà 49.. I pannelli solari perdono il 3% circa di efficienza ogni anno.. quindi per mantenere il livello nominale di output per un tempo di 30 anni (tempo standard su cui viene misurata la longevità delle centrali di produzione elettrica) il costo di manutenzione è pari almeno al costo di costruzione.


Per la precisione ... E perchè ci sono vari ignoranti che scrivono sui giornali :

Il 3% si può perdere per i primi tre anni (o non perdere niente) nel singolo pannello relativo alla GARANZIA del pannello stesso. Insomma non è una norma ma solo una precisione della garanzia stessa sul singolo pannello.

Il fatto SE si presenta poi non accade che per 20 anni dopo, tanto che si chiama (nei primi 3 anni si hanno maggiori guasti in elettronica) "stabilizzazione elettronica" . Ma oltre dipendere dal tipo di pannello dipende anche dalla qualità del pannello stesso, che anno dopo anno migliora.

Il costo di manutenzione è ZERO, salvo la pulizia (se si vuole) annua e dopo 20anni quella del controllo del controller/contatti/supporto/Inverter.

Dunque il costo manutentivo è pari dopo 30anni allo 0.1% del costo del pannello stesso. Ma dato il guadagno monetario già dopo i 20anni si può pensare di cambiare pannello con uno più moderno!

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MessaggioInviato: 26 Nov 2010 20:57    Oggetto: Re: . Rispondi citando

bstucc ha scritto:
Non per menare gramo, ma mi sembra di sapere che la zona e' famosa per le violente e consistenti grandinate...


I vetri dei pannelli sono tutti (per legge) antigrandine. Ebbi l'occasione di vedere grandine come uova che non scalfi' minimamente un parco solare. Comunque per sicurezza (come le coltivazioni) si stipula sempre una assicurazione antigrandine,
Wink

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MessaggioInviato: 26 Nov 2010 21:17    Oggetto: Rispondi citando

Blind Guardian ha scritto:
Già, molto meglio una centrale nucleare, con costi di manutenzione bassi e appena 4 miliardi di euro per costruirla.

E solo 20 anni per cominciare a produrre energia! Altro che centrali solari praticamente a gratis costruite in 6 mesi...


Caro "Blind Guardian" e "stilgar82" "liver" i vostri dati sono TUTTI sbagliati!

Primo una centrale nucleare è la cosa peggiore in quanto occupa più spazio di una centrale solare (le scorie le devi mettere da qualche parte) e guadagni sono mangiati dal mantenimento delle scorie in sicurezza ! Poi si può fare come la Francia che le butta negli atolli o in giro!

Poi non costavano 2miliardi? Adesso 4? tra poco (vedi EPR) 6??? Eppure sono nuovissime e già piene i difetti....

Infatti basta informarsi e e si ride alla
Citazione:
"Occupano preziose risorse agricole, spendono di più di quello che producono, succhiano soldi pubblici più di una commissione parlamentare e inquinano più di una centrale termica. I campi fotovoltaici a terra sono la risposta ecofighetta al problema energetico. "


Perché è esattamente il contrario!!!! infatti :

Non esiste al mondo un solo pannello che occupa preziose risorse agricole ma anzi vengono usati per il recupero di quelli esausti, guadagnano di più di quello che producono fin 4 volte, non succhiano soldi pubblici anzi sono sfruttati da ENEL e gestori per l'energia (VEDI SCANDALO CIP6) e sono COMPLETAMENTE ecologici I campi fotovoltaici a terra sono la risposta intelligente al problema energetico. "

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MessaggioInviato: 26 Nov 2010 21:46    Oggetto: Re: La centrale dell'ecofighetto Rispondi citando

liver ha scritto:
Riporto quanto scritto altrove.

Occupano preziose risorse agricole, spendono di più di quello che producono, succhiano soldi pubblici più di una commissione parlamentare e inquinano più di una centrale termica. I campi fotovoltaici a terra sono la risposta ecofighetta al problema energetico.


Già risposto che è il contrario con fatti alla mano!

liver ha scritto:

L’ecofighetto ama alla follia il pannello fotovoltaico: è tecnologico come l’iPad, è ecologico come una gita a Cortina, è di moda e, soprattutto, lava una (eco)coscienza sporca meglio di un flacone di candeggina.


In Fatti SONO ECOLOGICI. poi ecofighetto non è la contrazione di ecologico e figo? Se uno non è ecofighetto allora è inquinocretino!!
Laughing

liver ha scritto:

Non è un caso che gli imprenditori più inquinanti ne facciano largo uso per il loro green-washing, per pulire le loro politiche aziendali fatte di inquinamento, cemento, asfalto, spreco energetico e consumismo.


Ma anche quelli più ecologici, mi sembra una bella cretinata da scrivere.

liver ha scritto:

Eppure il pannello fotovoltaico non è esente da pecche: la sua produzione inquina parecchio, visto che richiede l’uso massiccio di sostanze tossiche, sia per il pianeta che per le maestranze e le persone che abitano vicino al sito di trasformazione.


La produzione come inquina? E' principalmente sabbia e qualche composto chimico. Dire questo è sinonimo d'ignoranza abissale!
Infatti le fabbriche (anche italiane) sono di categoria (non sono io ma la legge e controlli) d'inquinamento industriale minimo.

liver ha scritto:

Inoltre i produttori sono pochi, giganteschi e in grado di controllare il mercato con pratiche poco trasparenti.


Infatti sono milioni di produttori. Se s'intende i produttori internazionali è come quello delle case automobilistiche. sono milioni in più di quelli che costruiscono le centrali nucleari!

liver ha scritto:

Dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente, l’impianto fotovoltaico ha un senso solo se è piccolo, localizzato e posizionato in spazi inutilizzati, come i tetti delle case e degli opifici: solo così si ottiene l’obiettivo di produrre l’energia nelle vicinanze del suo utilizzo, economizzando sui costi di trasporto, che per l’elettricità saranno anche bassi, ma non certo nulli.


Ma va??? Guarda caso TUTTE le forme d'energia. Peccato che l'unica forma d'energia che si possa far questo è i sole!

liver ha scritto:

Viceversa, se utilizziamo questa tecnologia per produrre energia in modo tradizionale, cioè in grandi impianti centralizzati a terra, all’impatto ambientale della produzione delle celle dobbiamo aggiungere i terreni sottratti all’agricoltura, la depressione dell’attività biologica per la perdita di irraggiamento delle aree ombreggiate dai pannelli, l’accelerazione di fenomeni di desertificazione, l’alterazione del paesaggio.


Quali terreni sottratti all'agricoltura? Quelli inutilizzati? Quelli rocciosi? Quelli improduttivi?
Depressione dell'attività biologica (diminuisce la vita attorno) è il caso di carbone e nucleare e non certo solare! Grazie all'ombreggiamento (prima veniva fatto con grossi teloni) infatti si recupera il suolo sottostante quando cala la sua resa agricola!!!
Infatti serve l'ombreggiamento (che ripeto è una tecnica agricola) proprio per eliminare/diminuire la desertificazione!

"alterazione del paesaggio" Questa è bellissima come frase bubbola! Allora quando uno costruisce una strada lo dobbiamo impiccare???

liver ha scritto:

E non parliamo degli effetti microclimatici, della produzione di ingenti quantitativi di rifiuti nelle fasi di smantellamento di tali impianti, di effetti sulla avifauna migratoria, della richiesta pesante di infrastrutture per il trasporto dell’energia.



Veramente quando finisce un pannello viene riciclato al 100%. Effetti sulla avifauna migratoria (uccelli migratori) sono la possibilità di sostare e/o fare nido!

"pesante di infrastrutture" sarebbe bello che la lampadina s'accendesse con il pensiero ma OGNI produzione d'energia un OGNI dove deve averlo! Anzi in questo caso le infrastrutture sono MINORI (più vicine) che in altri casi!

liver ha scritto:

Non è un caso che la Provincia di Bolzano abbia deciso di vietare l’installazione in Alto Adige di moduli solari sulle aree libere e verdi. “I pannelli vanno installati sui tetti, il paesaggio è troppo prezioso per un suo utilizzo su larga scala”, sostiene l’assessore Michl Laimer.


Veramente queste decisioni sono solo per incentivare le coltivazioni dato che i terreni vengono abbandonati dagli agricoltori. Dunque un caso diversissimo con scopi diversissimi.

liver ha scritto:

Ricoprire del fertile terreno agricolo, da pascolo o semplicemente libero con pannelli fotovoltaici è un grave errore economico e un grave danno inferto all’ambiente.


Economia: si guadagna anche senza incentivi dello stato
Ambiente: più ecologico di questo!

liver ha scritto:

Si può dire: sempre meglio di una centrale nucleare, ma per quello ci vuol poco.


Certo è meglio una bella scoria nucleare! Quella si che fa bene all'ambiente!!!

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MessaggioInviato: 27 Nov 2010 11:23    Oggetto: Re: La centrale dell'ecofighetto Rispondi citando

Premessa: sono ardentemente e violentemente contrario all'energia nucleare, anche per usi civili. Detto questo, non sopporto i pasdaran del fotovoltaico, e mi piace smontarne le granitiche certezze.

mda ha scritto:

La produzione come inquina? E' principalmente sabbia e qualche composto chimico. Dire questo è sinonimo d'ignoranza abissale!

Amico, qui si usa dare dell'ignorante agli sconosciuti con questa facilità? Me lo ricordavo diverso, questo forum.

Prima di tutto la produzione dei pannelli, che a tuo dire è fatta con sabbia e qualche composto chimico: leggi qui, e fatti una cultura. I pannelli della centrale di Rovigo sono in silicio cristallino, materiale che richiede per la produzione massicce dosi di acido cloridrico e triclorosilano.

Magari leggi qualcosa sulla produzione dei processori, altro manufatto in silicio fatto solo con sabbia e soffio divino. Poi, sarai pronto per dare dell'ignorante a qualcuno, e cerca di non sbagliare mira.

mda ha scritto:

Se s'intende i produttori internazionali è come quello delle case automobilistiche.

Sono quattro/cinque, esattamente come i grandi produttori del nucleare, del chimico e quelli automobilistici, ovvero le filiere più inquinanti della terra.

mda ha scritto:

liver ha scritto:

Dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente, l’impianto fotovoltaico ha un senso solo se è piccolo, localizzato e posizionato in spazi inutilizzati, come i tetti delle case e degli opifici: solo così si ottiene l’obiettivo di produrre l’energia nelle vicinanze del suo utilizzo, economizzando sui costi di trasporto, che per l’elettricità saranno anche bassi, ma non certo nulli.

Ma va??? Guarda caso TUTTE le forme d'energia. Peccato che l'unica forma d'energia che si possa far questo è i sole!

Esattamente, questo vale per TUTTE le forme d'energia. Compreso il fotovoltaico, sennò siamo dei fottuti parolai: basso impatto a parole, e nei fatti devastiamo il territorio.

mda ha scritto:

Quali terreni sottratti all'agricoltura? Quelli inutilizzati? Quelli rocciosi? Quelli improduttivi?
Depressione dell'attività biologica (diminuisce la vita attorno) è il caso di carbone e nucleare e non certo solare! Grazie all'ombreggiamento (prima veniva fatto con grossi teloni) infatti si recupera il suolo sottostante quando cala la sua resa agricola!!!
Infatti serve l'ombreggiamento (che ripeto è una tecnica agricola) proprio per eliminare/diminuire la desertificazione!

La pianura padana, nei pressi di Rovigo, è una nota zona rocciosa e improduttiva dal punto di vista agricolo (sarcasmo).
Se vuoi, io ci abito vicino, ti porto a vedere quanti broccoli, rape e cicoria crescono alla salutare ombra di questi pannelli!

mda ha scritto:

Veramente quando finisce un pannello viene riciclato al 100%.

Siamo in Italia, un paese che usa l'inceneritore per i rifiuti urbani compostabili. Davvero credi che tra trent'anni quel tipo di rifiuto troverà qui adeguata collocazione?

mda ha scritto:
liver ha scritto:

...la Provincia di Bolzano abbia deciso di vietare l’installazione in Alto Adige di moduli solari sulle aree libere e verdi.

Veramente queste decisioni sono solo per incentivare le coltivazioni dato che i terreni vengono abbandonati dagli agricoltori. Dunque un caso diversissimo con scopi diversissimi.

È proprio questo fenomeno che io voglio contrastare, anche a Rovigo.

Saluti, a mai più.
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MessaggioInviato: 27 Nov 2010 19:39    Oggetto: Re: La centrale dell'ecofighetto Rispondi citando

liver ha scritto:
Premessa: sono ardentemente e violentemente contrario all'energia nucleare, anche per usi civili. Detto questo, non sopporto i pasdaran del fotovoltaico, e mi piace smontarne le granitiche certezze.

mda ha scritto:

La produzione come inquina? E' principalmente sabbia e qualche composto chimico. Dire questo è sinonimo d'ignoranza abissale!

Amico, qui si usa dare dell'ignorante agli sconosciuti con questa facilità? Me lo ricordavo diverso, questo forum.

Prima di tutto la produzione dei pannelli, che a tuo dire è fatta con sabbia e qualche composto chimico: leggi qui, e fatti una cultura. I pannelli della centrale di Rovigo sono in silicio cristallino, materiale che richiede per la produzione massicce dosi di acido cloridrico e triclorosilano.

Magari leggi qualcosa sulla produzione dei processori, altro manufatto in silicio fatto solo con sabbia e soffio divino. Poi, sarai pronto per dare dell'ignorante a qualcuno, e cerca di non sbagliare mira.


Vero in base teorica.

Peccato che nel processo industriale (è quello dei processori) avviene il recupero e in parte il riciclo (per i costi) di detti elementi e la quantità poi non è elevata.
Alcuni pannelli usano delle sostanze tossiche ma in dosi molto più basse della stragrande maggioranza delle cose che usi tutti i giorni.
Il FILM Fotovoltaico poi è una piccola parte del pannello fotovoltaico.

Dunque... Non sbaglio mira.

liver ha scritto:

mda ha scritto:

Se s'intende i produttori internazionali è come quello delle case automobilistiche.

Sono quattro/cinque, esattamente come i grandi produttori del nucleare, del chimico e quelli automobilistici, ovvero le filiere più inquinanti della terra.


Veramente i più inquinanti sono i piccoli che sono meno controllati e controllabili.
Certo uno grosso è più visibile e spesso con più soldi ovvero possibile corruzione. Ma cosa vuoi fare chiudere ogni grossa ditta? Assurdo!
Vuoi fare ad meno del 90% delle cose che usi quotidianamente perchè sono tutte di ditte enormi?
Il parallelo non regge!

liver ha scritto:

mda ha scritto:

Dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente, l’impianto fotovoltaico ha un senso solo se è piccolo, localizzato e posizionato in spazi inutilizzati, come i tetti delle case e degli opifici: solo così si ottiene l’obiettivo di produrre l’energia nelle vicinanze del suo utilizzo, economizzando sui costi di trasporto, che per l’elettricità saranno anche bassi, ma non certo nulli.

Ma va??? Guarda caso TUTTE le forme d'energia. Peccato che l'unica forma d'energia che si possa far questo è i sole!

Esattamente, questo vale per TUTTE le forme d'energia. Compreso il fotovoltaico, sennò siamo dei fottuti parolai: basso impatto a parole, e nei fatti devastiamo il territorio.
[/quote]

Dato che sono tutte cosa vuoi fare??? Scegliere la meno inquinante.
Oppure tornare all'Ottocento?

liver ha scritto:

mda ha scritto:

Quali terreni sottratti all'agricoltura? Quelli inutilizzati? Quelli rocciosi? Quelli improduttivi?
Depressione dell'attività biologica (diminuisce la vita attorno) è il caso di carbone e nucleare e non certo solare! Grazie all'ombreggiamento (prima veniva fatto con grossi teloni) infatti si recupera il suolo sottostante quando cala la sua resa agricola!!!
Infatti serve l'ombreggiamento (che ripeto è una tecnica agricola) proprio per eliminare/diminuire la desertificazione!

La pianura padana, nei pressi di Rovigo, è una nota zona rocciosa e improduttiva dal punto di vista agricolo (sarcasmo).
Se vuoi, io ci abito vicino, ti porto a vedere quanti broccoli, rape e cicoria crescono alla salutare ombra di questi pannelli!


L'ombreggiatura non serve per piantare cavoli, ma per far riposare il terreno agricolo il che avviene ogni 5 anni o mantenere un terreno sovra-sfruttato fintato che recupera o in caso di massima erosione da impatto agricolo. Molti più ettari di quanto tu creda.

Moltissimi poi sono i campi DOVE NON SI COLTIVA PIÙ, anche se sono produttivissimi (ma ora l'agricoltura non permette il guadagno ma spesso solo il fallimento) e lasciati all'abbandono o "sale" (sabotaggio per non cederlo ad altri) o capannoni che poi non li compra nessuno ma permettono di lucrare con la banca! Meglio, anzi molto meglio un campo fotovoltaico (fatto bene) che permette il pascolo ed intanto il terreno si rinforza; Quando l'agricoltura torna ad essere una fonte di reddito, basta smontare l'impianto e il terreno ridiventa meglio di prima!!!

liver ha scritto:

mda ha scritto:

Veramente quando finisce un pannello viene riciclato al 100%.

Siamo in Italia, un paese che usa l'inceneritore per i rifiuti urbani compostabili. Davvero credi che tra trent'anni quel tipo di rifiuto troverà qui adeguata collocazione?


Hanno già un riciclo:
La grande quantità è vetro, rame, alluminio e ferro...Dunque.. Il film fotovoltaico (pensavi kg?) si fonde recuperando gli elementi base.

Tanti produttori infatti si accollano il recupero dei pannelli ad fine vita, non solo per ecologia ma per il business futuro del riciclo!

liver ha scritto:

mda ha scritto:
liver ha scritto:

...la Provincia di Bolzano abbia deciso di vietare l’installazione in Alto Adige di moduli solari sulle aree libere e verdi.

Veramente queste decisioni sono solo per incentivare le coltivazioni dato che i terreni vengono abbandonati dagli agricoltori. Dunque un caso diversissimo con scopi diversissimi.

È proprio questo fenomeno che io voglio contrastare, anche a Rovigo.

Saluti, a mai più.


Come vedi, non sono "anti è basta", se dico una cosa tengo delle ragioni per farlo!
Consiglio di non contrastarlo in quanto favoriresti una serie d'iniziative che sono peggio di quanto pensi. Semmai proponi una serie di regole per fare dei campi fotovoltaici SERI e BEN FATTI, in quanto esiste in qualche caso molta anarchia e poca professionalità e la tendenza al minimo costo.

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Danielix
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MessaggioInviato: 28 Nov 2010 01:11    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:
Semmai proponi una serie di regole per fare dei campi fotovoltaici SERI e BEN FATTI, in quanto esiste in qualche caso molta anarchia e poca professionalità e la tendenza al minimo costo.

mda ha scritto:
Tanti produttori infatti si accollano il recupero dei pannelli ad fine vita, non solo per ecologia ma per il business futuro del riciclo!

Mda è un po' aggressivo, noi lo sappiamo bene, ma ogni tanto ascoltatelo...


Esempietto: la LIPU ha sostenuto la battaglia contro il fotovoltaico adducendo come motivazione che gli uccelli ci si scottano le zampe appoggiandovisi...
Che poi parte dei sostenitori fosse individualmente coinvolta in ENI e Gazprom è passato in secondo piano, naturalmente, poiché erano le zampette degli uccelli a star loro a cuore, mica altro...


Lo "squalismo" si divide in tre categorie: gli squali che arraffano e fanno danno; gli squali che arraffano senza fare quasi alcun danno, e gli squali che arraffano e per convenienza portano anche benefici non intenzionali ma-chi-se-ne-fotte-se-sono-intenzionali-o-no.

Le associazioni ambientaliste (piaccia o no, ferisca gli ideali o meno) appartengono alla prima categoria, e disgraziatamente hanno pure l'ovvio, enorme potere di manipolare l'informazione, quell'informazione a cui prestano attento ascolto coloro che vanno a gettare i due sacchetti di immondizia differenziata in SUV...

(Il sottoscritto si permette di blaterare giacché ha lavorato nel cuore di una delle più quotate - a livello mondiale - di dette associazioni: puro business senza neppure gli scrupoli di facciata di Coca Cola, SPAM e case farmaceutiche...)


E, per dirla tutta, la LIPU si è opposta anche all'eolico in quanto gli impianti "disturberebbero il volo degli uccelli"...


Sostanza? Fotovoltaico ed eolico, ad oltranza, costasse anche il triplo del nucleare (le tabelle di computo servono a 'sto gran cazzo: qui parliamo della sopravvivenza della razza umana e del pianeta), e per chi sostenga politicamente il nucleare auspicare il ritorno di gruppi terroristici, poiché tutto il resto è pura menzogna, calcolo e interesse...
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MessaggioInviato: 28 Nov 2010 17:54    Oggetto: Rispondi citando

Mi sono occupato parecchio di impianti fotovoltaici domestici negli ultimi due anni.
Che io sappia, l'impatto dipende molto dal tipo di pannello. Quelli "drogati" contengono sostanze pericolose e difficili da smaltire. Quelli in silicio cristallino, in fase di smaltimento sono equiparabili al vetro.
La produzione energetica e' circa del 30% in piu' per i drogati. Per quelli in silicio si attesta intorno ai 2800/3200 kwh all'anno per circa 20 mq di pannelli, con un bilancio di 4 a 1 tra costi energetici di realizzazione (manutenzione compresa) e la produzione di energia nell'intero ciclo di funzionamento.
Non sapevo invece delle problematiche connesse al trattamento chimico per la loro produzione. Approfondiro', grazie Smile

Mi lasciano perplesso le installazioni di grossi campi fotovoltaici, visti gli inconvenienti che sembrano avere. Ben piu' favorevole mi appare l'ipotesi di una rete di piccoli impianti, previo adattamento delle infrastrutture energetiche, che in Italia sono gravemente carenti soprattutto nella fase di accumulazione dei picchi produttivi.

Nucleare: e' un suicidio sotto l'aspetto strettamente economico, prima ancora che da qualunque altro punto di vista. E chi ce lo sta proponendo/imponendo in questo paese lo sa perfettamente, ma ha il proprio tornaconto.

Per quanto riguarda l'eco-fighettismo, e la presenza di associazioni umanitarie che sono carrozzoni inutili e perfino dannosi, tutto vero. Ma guai a fare di tutta l'erba un fascio, sarebbe assai semplicistico, e ancora piu' dannoso in termini assoluti. Non possiamo buttare fango gratis anche su quei pochi da anni stanno lavorando per difendere i beni comuni.
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MessaggioInviato: 29 Nov 2010 08:24    Oggetto: Rispondi citando

stilgar82 ha scritto:
In effetti sui costi ti dò ragione: una centrale nucleare è sugli 800 MW a 4 miliardi (per la costruzione) mentre una Solar Farm per produrre la stessa energia costerebbe 3,5 miliardi (mantenedo questi costi.. 300 milioni per 70MW, anche se aumentando la scala così tanto ci saranno di sicuro dei risparmi, ma penso siano compensati dal costo organizzativo maggiore), solo che occuperebbe uno spazio 9.500.000 Metri quadrati.. in quanto ai tempi di produzione.. beh non saprei quanto possano essere rapidi processi di costruzione per impianti di scala così ampia.. ma non penso ci allontaneremmo di molto da quelli di una centale nucleare (che sono 10 anni, non 20).


tutti i bei conticini visti qui non tengono conto che i 70 MW sono di picco, non effettivi, quindi (nella migliore delle ipotesi) queste cifre sono da moltiplicare per 6. Twisted Evil
la centrale solare equivalente alla nucleare da 800 MW (che produce anche quando non c'è il sole) costerebbe 21 miliardi e occuperebbe 57 km2 Very Happy
Comunque non c'è problema, tanto i 21 miliardi li pagheremmo noi con gli incentivi
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MessaggioInviato: 29 Nov 2010 19:13    Oggetto: Rispondi citando

aldorote ha scritto:
stilgar82 ha scritto:
In effetti sui costi ti dò ragione: una centrale nucleare è sugli 800 MW a 4 miliardi (per la costruzione) mentre una Solar Farm per produrre la stessa energia costerebbe 3,5 miliardi (mantenedo questi costi.. 300 milioni per 70MW, anche se aumentando la scala così tanto ci saranno di sicuro dei risparmi, ma penso siano compensati dal costo organizzativo maggiore), solo che occuperebbe uno spazio 9.500.000 Metri quadrati.. in quanto ai tempi di produzione.. beh non saprei quanto possano essere rapidi processi di costruzione per impianti di scala così ampia.. ma non penso ci allontaneremmo di molto da quelli di una centale nucleare (che sono 10 anni, non 20).


tutti i bei conticini visti qui non tengono conto che i 70 MW sono di picco, non effettivi, quindi (nella migliore delle ipotesi) queste cifre sono da moltiplicare per 6. Twisted Evil
la centrale solare equivalente alla nucleare da 800 MW (che produce anche quando non c'è il sole) costerebbe 21 miliardi e occuperebbe 57 km2 Very Happy
Comunque non c'è problema, tanto i 21 miliardi li pagheremmo noi con gli incentivi


Semmai essendo di "picco" bisognerebbe moltiplicarle e non dividerle... Infatti i calcoli bisogna farli giusti.

Pensate quanto spazio occupa 30milioni d'auto e vedrete che è solo propaganda dire che l'occupazione sarebbe enorme!!!
Il bello che per fare la stessa energia con il nucleare avremmo SEMPRE (anzi di più) 57kmq occupati ma in questo caso di scorie!

Ma tanto chi se ne frega, il nucleare, lo paghiamo con le nostre tasse e un piccola parte con le bollette e incentivi sulla bolletta.


Il fotovoltaico si sviluppa anche in Stati dove NON esistono incentivi e hanno meno Sole di noi. Gli incentivi (UNA MISERIA e spesso DERUBATI da ditte antiecologiche come i petrolieri) servino solo per il rapido sviluppo di questa tecnologia.
Infatti l'ENEL ci guadagna nel pagarlo meno di 0.40Euro/kWh, lo stesso prezzo del nucleare francese senza tasse!

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MessaggioInviato: 29 Nov 2010 19:22    Oggetto: Rispondi citando

kenshir ha scritto:
Mi sono occupato parecchio di impianti fotovoltaici domestici negli ultimi due anni.
Che io sappia, l'impatto dipende molto dal tipo di pannello. Quelli "drogati" contengono sostanze pericolose e difficili da smaltire. Quelli in silicio cristallino, in fase di smaltimento sono equiparabili al vetro.
La produzione energetica e' circa del 30% in piu' per i drogati. Per quelli in silicio si attesta intorno ai 2800/3200 kwh all'anno per circa 20 mq di pannelli, con un bilancio di 4 a 1 tra costi energetici di realizzazione (manutenzione compresa) e la produzione di energia nell'intero ciclo di funzionamento.
Non sapevo invece delle problematiche connesse al trattamento chimico per la loro produzione. Approfondirò, grazie Smile
(...)


Il fattore importate è che in un pannello fotovoltaico la stragrande maggioranza è il contenitore, mentre la parte fotovoltaica vera e propria è solo un foglio leggerissimo.

Per fare un paragone, una batteria al piombo (come quella dell'auto) inquina milioni di volte di più, anche perchè al suo interno (come contenitore) potrebbe contenere migliaia di film fotovoltaici.

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MessaggioInviato: 01 Dic 2010 13:56    Oggetto: Rispondi citando

Aggiungo un paio di precisazioni.

kenshir ha scritto:

La produzione energetica e' circa del 30% in piu' per i drogati. Per quelli in silicio si attesta intorno ai 2800/3200 kwh all'anno per circa 20 mq di pannelli, con un bilancio di 4 a 1 tra costi energetici di realizzazione (manutenzione compresa) e la produzione di energia nell'intero ciclo di funzionamento.


Intendevo dire ovviamente che l'energia prodotta dal pannello cristallino e' 4 volte superiore a quella che serve per produrlo, farne la manutenzione, e smaltirlo alla fine del suo ciclo di vita.


liver ha scritto:

Prima di tutto la produzione dei pannelli, che a tuo dire è fatta con sabbia e qualche composto chimico: leggi qui, e fatti una cultura. I pannelli della centrale di Rovigo sono in silicio cristallino, materiale che richiede per la produzione massicce dosi di acido cloridrico e triclorosilano.


Non sono ancora riuscito a confrontare quanto scritto in questa pagina segnalata da liver con altre fonti (cosa ovviamente indispensabile quando si discute di temi intorno a cui gravitano una marea di denaro e interessi vari).
Pero' la presenza di quest'altra pagina, nello stesso sito, mi fa fortemente dubitare sull'attendibilita' di energia360.org.
Citazione:
"Energia da rifiuti"
L'energia da rifiuti è quella che si produce sfruttando il potere calorifico (quantità di calore che si ricava dalla combustione completa di un kg o metro cubo di una determinata sostanza) dei rifiuti dopo processi di recupero e riciclo. Un tale impianto tenta, perciò, di risolvere contemporaneamente due dei problemi topici dei paesi industrializzati: approvvigionamento energetico, smaltimento dei rifiuti.

Ignorare l'estrema pericolosita' degli inceneritori per la salute umana (o "termovalorizzatori" come ci ostiniamo a chiamarli noi, multati gia' per questo dalla comunita' europea) non mi sembra un atteggiamento molto serio. Spero di non dire niente che non sia gia' noto a tutti, ma giusto per citare una delle tante fonti che riguardano studi avanzati sulla cancerogenita' dei loro fumi, qui c'e' un dossier redatto dall'ISDE, gruppo di studi indipendente di medici trentini.
Citazione:
INCENERIMENTO E SALUTE
La decisione della Giunta provinciale trentina di realizzare l’inceneritore di Ischia Podetti rappresenta una decisione che rischia di «trasformare un problema di igiene pubblica in un grave problema sanitario, specie per le giovani generazioni”.

Implicazioni di ordine sanitario. Ogni inceneritore emette un gran numero di sostanze pericolose per la salute, di cui molte non conosciute, che vengono prodotte dallo stesso processo di combustione che, notoriamente, trasforma sostanze inerti in sostanze pericolose ed altamente tossiche (classico esempio la sigaretta). Anche le scorie (ceneri pesanti e ceneri leggere) costituiscono un grande potenziale rischio ambientale-sanitario di cui va tenuto conto.
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{Osvaldo}
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MessaggioInviato: 17 Dic 2010 12:11    Oggetto: Rispondi

beh, speriamo che non facciano la fine dei soldi allo sviluppo per i paesi poveri...
noto alcune ditte molto grosse: ABB, PriceWaterHouse.. vediamo, se son rose, MWatteranno.. :-)
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