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Ragazzina 13enne inviava foto osé in cambio di ricariche
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Autore Messaggio
emilio.roda
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 03/05/05 09:49
Messaggi: 3028

MessaggioInviato: 15 Apr 2010 16:30    Oggetto: Rispondi citando

A proposito, siamo sicuri che tutti quanti abbiano pagato? Magari ad alcuni (come è già successo in casi analoghi) è stata la ragazzina a inviare le foto sua sponte, senza chiedere nulla in cambio...

In questo caso cosa fai? C'è ancora un reato? Da parte di chi?
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argaar
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 18/09/08 09:09
Messaggi: 91

MessaggioInviato: 15 Apr 2010 17:49    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
argaar ha scritto:

avrà anche avuto esempi, anche negativi, e la società in questo di sicuro non aiuta, ma il tutto non la dispensa dall'usare la testa.



ti rendi conto che, dall'alto dei tuoi 23 anni giudichi "stupido" qualcuno che proprio per la legge è ancora un "incapace"?


ti rendi conto però che allora la cosa non funziona?
mi spiego, se questa persona ha accesso a mezzi che consentono di commettere reati, ma è al contempo incapace di capirne la portata le cose sono tre a mio avviso:

a) gli impedisci (con tutte le eccezioni del caso) di avere tale mezzo
b) rivedi la legge in maniera migliore (e non sta a me suggerire quale sia, io faccio un altro mestiere e sono pagato per quello)
c) ignori il fatto che abbia 13 anni perchè per un motivo o per un altro si è resa rea colpevole.

ora...la 3 magari è eccessiva (soggettiva come cosa), la prima sarebbe forse la migliore ma ha parecchie eccezioni come il figlio che gli serve il telefono perchè magari deve prende i mezzi e nel caso di bisogno come avverte la mamma? ( anche se esistono ancora le cabine telefoniche) o ad esempio se la persona lo "ruba" o ne entra in possesso (con le pistole lo fanno eppure sarebbero vietate), la 2a non ho idea di come applicarla, resta il fatto che le due cose sono inconciliabili tra loro;

se hai un mezzo ne devi essere responsabile dell'uso che ne fai, se questo può comportare reati ne dovresti rispondere tu (e non i tuoi genitori).
è più o meno la stessa cosa di chi incapace di utilizzare un pc si prende virus e danneggia magari il sistema di una banca o di altro, può capitare, ma se non sai come si usa un pc, non ti ci devi avvicinare, vai a prendere la patente (vera, non l'ecdl) e poi torni.

qui o ti leggi la legge e al primo sbaglio ti mazzolo oppure non usi il cellulare
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Kalandra
Dio minore
Dio minore


Registrato: 17/10/05 09:58
Messaggi: 776

MessaggioInviato: 15 Apr 2010 21:58    Oggetto: Rispondi citando

argaar ha scritto:

qui o ti leggi la legge e al primo sbaglio ti mazzolo oppure non usi il cellulare



riservando l'applicazione della legge al giudice che avrà in carico il caso e che agirà secondo la sua esperienza e la sua bilancia interpretativa, quello che ci compete e ci è permesso è discutere l'evento in un'altra dimensione, dove bene e male non sono a carico di una legge ma onere di un pensiero umano e sociale.
in italia, purtroppo, in generale non esiste - o è raro - un pensiero preventivo ma la sua antitesi, ovvero un concetto curativo, o purgativo, o aggiustativo.. quando non repressivo.

quindi, a parer mio, quel che c'è da chiedersi è cosa abbia stimolato la ragazzina a questo gesto.
e quali fossero le sue aspettative e i suoi bisogni primari.
ovvio e banale, sembra siano stati i "soldi".
o gli oggetti acquistabili con questi soldi.
quindi "l'avere" era diventato una sorta di ossessione e uno stimolo di vita.

e questo non è forse la sintesi e l'apice di questa nostra civiltà?
civiltà basata sull'apparenza e sul potere dato dalle cose che si possiedono.
e non c'è alcuna morale a governare ciò, ché questa è la morale dominante.

poi, chi ne ha approfittato?
i suoi compagni di scuola che per una ricarica telefonica si potevano portar a spasso l'amica, con o senza mutande?
e anche in questa azione ritorna la "morale" in auge, perché dimostra proprio il concetto "con i soldi posso avere".

e proprio in questo sta il marciume sociale ché nessuno di loro - degli acquirenti coetanei - sembra essersi posto il problema se il tutto avesse un significato che andasse al di là dell'apparenza.
in fondo, se la ragazzina avesse chiesto la carità avrebbe forse avuto anche di più ma sarebbe stata doppiamente umiliata perché la globalizzazione ha solo due parametri, dare e avere.

e gli acquirenti maggiorenni lo avrebbero dovuto sapere. e anche tu che hai 23 anni, dovresti essere cosciente di ciò.
quindi avrebbero dovuto esser loro ancor prima di una ragazzina di tredici anni a porsi il problema sociale e ambientale della situazione, cercando di commutare l'opportunità ofefrta (cosa che in questo nostro tempo sembra sacrilegio calpestare) in un'azione alternativa propedeutica a una presa di coscienza della fanciulla (o della venditrice).
e anche tu questo l'hai omesso, preoccupandoti di non apparire coinvolto.

ora, per cortesia, non sentirti "giudicato" ché questo evento è patrimonio culturale di tutti noi attuali.
quello che non vorrei è che diventi genetico.
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Proserpina
Moderatore Sessualità
Moderatore Sessualità


Registrato: 08/10/07 14:22
Messaggi: 4599
Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)

MessaggioInviato: 18 Apr 2010 09:01    Oggetto: Rispondi

Kalandra ha scritto:
Proserpina ha scritto:

E allora?...
Corpo come merce di scambio...corpo usato...corpo barattato...è giù qualcosa...rispetto al corpo negato.
Che dici? Wink



che mi pare diventi la negazione totale di corpo e mente, ridotti a oggetto di scambio e divertimento altrui.
perché finché è vivo un corpo non è disgiunto dalla mente.


un corpo può essere disgiunto prima di tutto dalle emozioni..e questa è la cosa più triste.
Ma non avviene solo nel caso di un baratto così espicito.
Ci sono mille modi di accantonare il cuore e mercificare il corpo.

L'epressione comunemente usata in molte coppie :"me la dai" o "gliela do'.." esprime proprio questa parcellizzazione.

Ci scandalizziamo del macro ma ci sono sono moltissime sfumature di micro non meno grige.
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