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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 13 Giu 2008 13:43 Oggetto: |
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doctorzibo ha scritto: | L'uso del legale ha un "peso" diverso da quello che potrei fare io | Per la prima parte (la messa in mora, che negli altri paesi non serve/non esiste) il valore legale è uguale.
Chiaro che poi se la controparte non cede e si deve quindi andare a giudizio, un avvocato serve.
(Visto che è vietato difendersi da soli, anche questo in Italia, all'estero ad es. negli USA è diverso)
doctorzibo ha scritto: | (cosa che il fabbro non ha ancora fatto, anzi ha risposto che i 2000 ? che gli ho dato come 2° anticipo erano il saldo di un lavoro fatto effettivamente a maggio 2007, | Lavoro che aveva effettivamente fatto?
Del secondo anticipo hai una ricevuta?
doctorzibo ha scritto: | ma che gli avevo già saldato con apposito assegno, | Hai una ricevuta?
doctorzibo ha scritto: | Denunciarlo per truffa perchè non ha rispettato i tempi di consegna, perchè si è fatto dare il secondo anticipo a seguito dell'intesa di mettere colonnine e corrimano subito ( e in una seconda fase montare i "pannelli" di chiusura in ferro battuto, in modo che, avendo corrimano ecc. io potessi andare a stare nella casa nuova ), salvo poi dirmi la settimana dopo che quel lavoro non si poteva fare , perchè con la truffa diventa una causa penale che ha un iter diverso dalle cause civili, perchè così rischia 5-6 mesi con la condizionale, perchè così si dovrebbe "spaventare" di più... la giustizia non è matematica, come disse qualcuno, ma si basa, come in guerra, su quanti danni si possono infliggere all'avversario. | Vero che diventerebbe penale,
ma in Italia (e questo anche in vari altri stati) c'è questa complicazione della dirfferenza tra giustizia civile e giustizia penale,
cioè alcune cose -anche se contrarie alle leggi- non sono reato e quindi non sono da giustizia penale.
Non rispettare un contratto non è truffa,
per cui non puoi "farlo diventare" un processo penale.
A meno che ovviamente non si tratti effettivamente di una truffa. Devi provarlo però.
Ma tutte queste cose non te le ha spiegate il legale?! (Se riesco a falro io che legale non sono .... Lui cosa ha fatto a parte spedire una lettera che avresti potuto spedire anche tu?) |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 13 Giu 2008 13:49 Oggetto: |
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sibilla ha scritto: | Qualche anno fa si poteva spedire una raccomandata con avviso di ritorno senza utilizzare la busta, si piegava il foglio da spedire in tre parti si chiudevano i bordi laterali e si segnavano il destinatario e il mittente sul retro della "lettera", così il numero di raccomandata veniva stampigliato direttamente sulla lettera e il destinatario non avrebbe potuto negare di aver ricevuto "quella lettera" se non esibendo o una busta o un altro foglio con il timbro della raccomandata. Non so se questo tipo di procedura sia ancora accettata dalle poste ma puoi sempre informarti. | si chiama "piego raccomandato" e mi pare sia previsto dal codice postale.
sibilla ha scritto: | Per quanto riguarda la truffa si tratta di un delitto punibile a seguito di querela (tua ovviamente) | Già, è una vergogna!
Se uno scarica un file copiato da Internet è un reato perseguibile d'ufficio,
se uno truffa una vecchietta "guardi che i soldi che ha appena ritirato dalla pensione non sono più buoni, li dia a me che le li cambio" invece può essere perseguito solo se la vecchietta inq uestione fa denucnia e aggiunge la richiesta che il reto sia perseguito (querela).
Che è un asusrdo, se è un reato deve essere perseguito, è illegale. Se è perseguibile solo "a richiesta" che razza di reato è?!
sibilla ha scritto: | e il diritto di querela non può essere esercitato, decorsi tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato, mi pare che i tre mesi siano abbondantemente trascorsi. | ùBisogna capire se sono trascorsi
1) qual è "il fatto che costituisce reato"?
Non di certo l'aver preso i soldi (li ha presi come anticipo) e neppure non aver ancora fatto il lavoro (che è una "semplice" inadempienza contrattuale). Bisogna capire se c'è qualcosa che lo faccia diventare truffa. Quando e' successo
2) E quando se ne è avuto notizia? |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 13 Giu 2008 15:35 Oggetto: |
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Visto che giustamente ponete delle domande, vi mollo tra capo e collo il resoconto di quello che è successo:
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Sono stato indirizzato al sig. V. M. di Furnari da un collega, compaesano del fabbro; il 17 Gennaio 2007 gli commissiono la realizzazione delle ringhiere dei balconi per l'immobile di mia proprietà e gli verso l'acconto di 1500 euro richiesto dal fabbro con un assegno a lui intestato. Contestualmente gli consegno una autocertificazione con la quale richiedo l?applicazione dell?IVA al 10%, in quanto trattasi di un lavoro che ricade nell?ambito di una manutenzione straordinaria. Il 18 Maggio 2007 il lavoro viene completato e pagato con un assegno dell'importo di 2000 euro, a saldo di quanto dovuto, sempre con un assegno intestato al fabbro. Da notare che in entrambi i casi, il fabbro non emette nessuna fattura. A luglio del 2007, mia moglie ed io ci rechiamo diverse volte presso l'officina di V. M. per visionare i cataloghi con esempi di ringhiere per scale; quindi, in data 19-07-2007, firmiamo ( fabbro ed io ) la proposta di commissione per la fornitura di quanto sopra, purtroppo senza specificare per iscritto la data di consegna, stabilita verbalmente per Dicembre 2007 e verso contestualmente la cifra di 1500 euro a titolo di acconto, della quale ho ricevuta; anche l'importo totale dei lavori non è stato messo per iscritto da V.M., adducendo difficoltà nel quantificare esattamente l'ammontare, che comunque avrebbe oscillato tra i 5000 e i 7500 euro. Lo stesso discorso era stato fatto per le ringhiere dei balconi e il fabbro alla fine aveva chiesto la cifra più alta del campo preventivato. Mi predispongo mentalmente, quindi, per pagare 7500 euro. V.M. disse che avrebbe iniziato a lavorare alla ringhiera a Settembre, dato che aveva degli altri lavori da ultimare, confermando comunque la data di consegna pattuita, Dicembre 2007. Il questa occasione era presente anche mia moglie. A metà Settembre richiamo per sapere se aveva cominciato i lavori e il sig. V. M. mi risponde che in 3-4 giorni avrebbe iniziato; nella prospettiva di finire prima l'esterno della casa, lo pregai di dare la precedenza a due "pannelli" in ferro battuto da montare a completamento della ringhiera del terrazzo, che non erano stati considerati nella prima fornitura, quella delle ringhiere dei balconi, in quanto oggetto di variante progettuale. Alla mie successive chiamate la risposta non cambiò e i 3-4 giorni diventarono 3-4 mesi. Alla fine, stanco di aspettare, ho comunque dato inizio ai lavori di completamento, consistenti nell'intonacare la facciata e nella pitturazione degli esterni e degli interni; a metà gennaio circa, (ricordo con precisione il periodo, perchè coincidente con il mio compleanno, tanto che ho pensato ad un ?regalo? da parte di V.M.), il fabbro consegna i pannelli (importo dei medesimi: 450 euro). Montati questi pannelli, il fabbro chiede un'ulteriore acconto, cosa che gli viene negata, dato che non aveva iniziato ancora la ringhiera; gli faccio presente l'estrema urgenza di completare il lavoro, dato che non avrei potuto montare il pavimento, ultimo elemento che mi impediva di andare ad abitare nella casa nuova. Il 5 di febbraio mi reco all'officina del sig. V.M. per visionare la ringhiera: aveva realizzato circa un metro e mezzo di ringhiera rispetto ai 14 necessari, tra l'altro il pezzo più "facile", in quanto relativo al piano mansarda e non ad esempio, alla rampa della scala. Rendendomi conto che difficilmente sarebbe riuscito a consegnare la ringhiera per Febbraio o anche Marzo, gli propongo di preparare i corrimano e le colonnine, installare quelle e realizzare poi, con "calma", i pannelli con il lavoro in ferro battuto, in modo da poter essere montati senza saldature; nel frattempo avrei montato dei pannelli in legno per "chiudere" lo spazio tra le colonnine e così avrei potuto traslocare. Dopo un po' di discussione si convince che il lavoro è possibile e ci accordiamo che per la fine di febbraio avrebbe montato colonnine e corrimano di tutta la scala. In quella occasione mi chiede nuovamente un ulteriore acconto asserendo che è in difficoltà, che gli serve per acquistare il materiale ecc. Al momento non ho pensato che con i 1500 euro già versati avrebbe potuto comprare circa 1500 Kg di ferro (!) e gli ho proposto 1000 euro: lui ne ha chiesto 2000 e, ahimè, gli ho dato un assegno per quell'importo, sempre intestato a lui. La settimana successiva (il giorno 12 Febbraio) telefono in officina e mi sento rispondere dal sig. V.M. che non può finire la ringhiera e di andare a Furnari, perchè mi avrebbe restituito i soldi. Il pomeriggio del giorno dopo, il 13 Febbraio, mi reco a Furnari presso l'officina, e il sig. V.M. si dichiara disposto a restituirmi i 2000 euro, a completare il pezzo di ringhiera che aveva iniziato (e che era nello stesso stato in cui l'avevo visto l'ultima volta: la motivazione fornita dal V.M. era che non poteva bloccare l'officina solo per il mio lavoro), dopo di ché ero libero di trovarmi un altro fabbro che mi completasse la ringhiera della scala. I 1.500 euro del primo acconto venivano quindi impiegati per i panelli ( 450 euro, piuttosto cari, in proporzione al resto del lavoro fatto per le ringhiere dei balconi! ), e per la parte di ringhiera della mansarda ( 1050 euro ). Per dirla in breve , gli dico gli accordi erano per la ringhiera completa e non per un pezzo solo e che mi sarei rivolto ad un legale nel caso non mi volesse rendere i 1050 euro. A questa affermazione, il fabbro decide di non restituirmi neanche i 2000 euro, in attesa di avere un parere dal suo legale, parere che evidentemente tarda ad arrivare, dato che il V.M. non ha più restituito i 2000 euro); per cercare di risolvere "amichevolmente" la questione ho chiesto ad un conoscente comune, il sig. A.T., di fare da intermediario; il fabbro riferisce al signor A.T. che avrebbe dovuto, sì, consegnare la ringhiera per Dicembre-Gennaio ma che, essendo rimasto solo in officina, non aveva potuto ottemperare all'impegno per la data stabilita; era comunque disposto a completare la ringhiera ma aveva bisogno di altri 4-5 mesi; dopo diverse mediazioni del sig. A.T., le alternative proposte da V.M. sono le seguenti:
restituzione dei 2000 euro e lavori per 1050 euro
oppure
restituzione dei 2000 euro, pagamento del solo materiale utilizzato per il metro e mezzo circa di ringhiera già realizzata, pari a 350 euro e restituzione di 700 euro dai 1.500 euro del primo anticipo (detratti anche dei 450 euro dei pannelli ). Da precisare che V.M. non avrebbe comunque consegnato il pezzo di ringhiera realizzato, pur ricevendo per lo stesso 350 euro.
Da notare che la richiesta del pagamento del solo materiale non risponde a verità, dato che il pezzo della mansarda, di lunghezza di 4,5 metri circa sarebbe venuto a costare 1050 euro, come riportato sopra, e quindi il pezzo realizzato, circa un terzo del totale, viene appunto 350 euro, comprensivi quindi di mandopera; il peso del pezzo di ringhiera sarà intorno ai 50 ? 60 Kg, quindi il costo del materiale dovrebbe essere largamente inferiore ai 100 euro.
Comunque, nell'intento di non rimetterci 350 euro , pur non avendo bisogno di ulteriori lavori , ho accettato la seconda proposta, pensando di far girare la voce tra i miei conoscenti nella speranza che qualcuno avesse bisogno di lavori in ferro ma il fabbro a quel punto richiedeva la consegna della ricevuta della proposta di commissione originale, in modo da poterla annullare, la controfirma di una nuova proposta di commissione, riportante la stessa data del 19-07-2007 di quella originale, con l'importo di 1050 euro, altrimenti non avrebbe versato i 2000 euro. L'ennesimo ricatto e soprattutto l'arroganza con la quale il V.M. si è espresso (? io cause del genere me le compro? tanto per citare alcune sue parole ) mi hanno convinto a rivolgermi ad un legale.
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Il fabbro, dopo la prima lettera del mio avvocato ha emesso, così c'è scritto nella lettere di risposta del suo avvocato, una fattura per i pannellini ( 450 ? + IVA al 20% ) e una per 2000 ? come saldo dei lavori per le ringhiere dei balconi. Quest'ultima "copre" l'ultimo assegno per il 2° anticipo della ringhiera della scala.
Asserisce tra l'altro che i pannellini glieli devo ancora pagare, cosa che penso sia smentibile dal fatto che ho la seconda ricevuta (quella che doveva prendere il posto di quella originale del luglio 2007 ) con l'importo di 1050 ?, ovvero 1500 - 450, detratta quindi dell'importo dei pannellini.
Penso che il non restituire i soldi dopo non aver rispettato il contratto sia una truffa ( almeno così si è espresso il mio avvocato ). In entrambi i casi dovremo dimostrare al giudice come sono andati i fatti e FORSE ( scritto maiuscolo ) ho qualche piccola chance in più... chissà
Bye |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 13 Giu 2008 18:44 Oggetto: |
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Il tutto senza preventivi?
E lui ha qualche carta firmata da te in cui tu gli commissionavi il lavoro? |
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sibilla Dio maturo

Registrato: 01/03/08 18:37 Messaggi: 3289 Residenza: pianeta Terra
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Inviato: 13 Giu 2008 19:19 Oggetto: |
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Art.640 c.p. TRUFFA: chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sè o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni........ .
Nota:l'oggetto giuridico "tutelato" nella Truffa è l'interesse di ogni individuo alla libera formazione della propria volontà in relazione alle attività che riguardano direttamente o indirettamente il proprio patrimonio.
Art.515 c.p. Frode nell'esercizio del commercio:Chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito qualora il fatto non costituisca un più grave delitto con la reclusione fino a due anni......
Nota: l'oggetto giuridico tutelato, in questo caso, è l'interesse dell'economia generale, a che non sia ingannata in determinate persone e menomata nella generalità dei consociati (cittadini), la fiducia nel leale esercizio dell'industria e del commercio.
Non sono un avvocato, ma mi sembra che si sia realizzato più il reato di cui all'art.515 che la truffa.
Mi spiace di non poter essere più utile. Ciao |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 13 Giu 2008 20:55 Oggetto: |
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Però è un artigiano che produce un bene,
non commerciante che lo vende. |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 17 Giu 2008 09:49 Oggetto: |
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Io ho una carta firmata da lui in cui accetta 1500 ? di anticipo per realizzare la ringhiera della scala come da catalogo ecc. ecc. Purtroppo non c'è data di consegna lavori e neanche un preventivo di spesa ( non li ha voluti mettere perchè non era in grado di impegnarsi in modo certo, data la natura del lavoro: tutto ferro piegato e lavorato, non una serie di bacchette dritte, per intenderci). Io mi sono fidato, dato che aveva già fatto le ringhiere dei balconi rispettando i tempi e la cifra che aveva detto a voce. Non nego di essere stato un pi**la, ma neanche insistendo ha voluto metterlo per iscritto e, per dirla tutta, gli altri fabbri mi chiedevano il doppio per lo stesso lavoro
Grazie Sibilla per le precisazioni: lo farò presente al mio avvocato, anche se nutro sempre la speranza che si possa risolvere senza andare in tribunale... anche visto le recenti azioni del governo
Grazie a tutti per l'interessamento e i vostri interventi.
Buona giornata |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 17 Giu 2008 15:31 Oggetto: |
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Beh, allora non può dire che quei 1500 ? sono per altro.
p.s. alla camera di commercio, industria e artigianato non ci sono delle camere di conciliazione o cose simili? |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 18 Giu 2008 08:05 Oggetto: |
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Mi risulta di si, infatti l'ho detto al mio avvocato, il quale mi ha risposto che nel mio caso non è applicabile: devo ammettere che è stato un pò lacunoso, me lo devo far spiegare meglio.
ciao
Fulvio |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 18 Giu 2008 10:00 Oggetto: |
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Prova a farti spiegare dalal camera di concialiazione, piuttosto. |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 03 Lug 2008 13:34 Oggetto: |
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Salve a tutti, ultimi aggiornamenti:
sono stato alla camera di conciliazione di Messina, ho spiegato il tutto alla responsabile, la quale avvierà il tentativo di conciliazione ( dovrebbero chiamare la controparte e cercare di convincerlo ad addivenire ad un accordo); nel frattempo, per dovere di cronaca, ho pagato 30 euro per la pratica e ne pagheremo 100 a testa ( io e il fabbro ) nel caso la controparte decida di partecipare ad un incontro anche se fosse non risolutivo, ( ma la signora della Camera di conc. mi ha detto che normalmente, quando accettano di incontrarsi, è perchè le parti poi si accordano senza altri incontri e spese ). Mah, vedremo!
Nel frattempo il mio avvocato gli ha scritto che, nel caso continui a non restituire i soldi, farà un esposto alla guardia di finanza per le fatture non emesse e lo denuncierà per truffa e appropriazione indebita.
Siamo in attesa della replica della controparte.
Come al solito, vi terrò informati.
Nel frattempo, buone vacanze a tutti!
Fulvio |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 04 Lug 2008 14:51 Oggetto: |
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ok alla prossima  |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 29 Set 2008 08:05 Oggetto: |
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Buongiorno a tutti, eccomi qui dopo le vacanze ad illustrarvi gli sviluppi della situation. Dopo avergli scritto che gli avremmo mandato la Guardia di Finanza, nel caso che il fabbro non si fosse deciso ad ottemperare alle nostre richieste, sono passato dalle parole (scritte) ai fatti e ho presentato un esposto alla GdF. Loro mi hanno detto che provvederanno alle indagini del caso, con i loro tempi e senza essere tenuti ad informarmi degli sviluppi. Penso cmq. che quando partirà il procedimento (penale, tributario?) nei suoi confronti, il mio avvocato sia in grado di saperlo e così ci "agganceremo" a quel procedimento per portare avanti le mie richieste ( ho usato il termine "agganciare" perchè non mi ricordo esattamente il giro di parole usato dal mio avvocato ).
Penso che anche questa fase non sarà breve, almeno a quanto mi hanno fatto capire i finanzieri, quindi il reato cadrà tranquillamente in prescrizione!
Vi terrò informati, as usual!
Cordiali saluti
Fulvio |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 29 Set 2008 10:09 Oggetto: |
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Bentornato doctorzibo!
Eggià,
in Italia la giustizia è lenta,
e non si può nemmeno minacciarle di mandargli la Guardia di Finanza.
(altro che il reato per chi accosta la machcina vicino ad una prostituta in strada,
dovrebbero introdurre il reato di "giustizia lenta"!) |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 29 Set 2008 15:30 Oggetto: |
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Grazie Doctorzibo.  |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 10 Set 2009 08:19 Oggetto: Tempo perso... |
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Buongiorno, finalmente la GdF ha contestato la mancata fatturazione al fabbro malandrino ( dopo quasi un anno dalla presentazione dell'esposto! ) ma mi hanno confermato che a me non arriverà nulla che io possa impugnare contro il fabbro. Ho telefonato all'avvocato, riferendogli il discorso e lui:
"Ahhh... si è vero, perchè la parte lesa è l'agenzia delle entrate dato il mancato pagamento delle tasse..."
"Quindi dobbiamo comunque fare noi una denuncia penale contro il fabbro" replico io, già mezzo inc....to.
"Ehhh.... nooo, ormai sono scaduti i tempi per cui si possa fare una denuncia penale, dato che sono passati più di 90 giorni, dovremo fare una causa civile."
Brutto str...o incapace ecc. ecc. ( questo non gliel'ho detto! )
Insomma, penso di essere finito nelle mani di un avvocato delle cause perse. Bah! E dire che avevo espresso più volte la preoccupazione che scadessero dei termini per presentare un certo tipo di denucia, che a quanto mi risulta prevede un iter diverso e più celere rispetto alle cause civili. Ora ho fissato un incontro con l'azzeccagarbugli per lunedì, vediamo cosa si inventa.
Penso che sia meglio che inzi a fare pratica al poligono...
A risentirci. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 10 Set 2009 08:57 Oggetto: |
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Ma senti...
Auguri amico mio! |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 13 Ott 2009 09:52 Oggetto: |
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Ri-buongiorno a tutti. Proseguo l'aggiornamento della vicenda: sono stato dall'avvocato delle cause perse , il quale si è scusato per non aver scritto lui la denuncia alla Guardia di Finanza: avrebbe scritto di voler essere informato del risultato delle indagini così da poter far partire la denuncia penale. La prospettiva di andare in causa civile, gli ho detto, non mi piaceva: troppi anni di attesa ecc. ecc. Lui mi ha dato ragione e così abbiamo abbandonato la causa. Non mi ha fatto pagare per le lettere che ha scritto alla controparte ( ci mancava ancora! ).
Quello che questo avvocato non sa è che il giorno prima ero andato da un altro avvocato ( una signora dall'esperienza trentennale 8) ) che mi ha spiegato un po' di cose e dimostrato l'incompetenza del collega.
1) La causa penale è la più lunga perchè prevede i 3 gradi di giudizio, con appello e cassazione. Quindi non era quella la strada più veloce da intraprendere.
2) La denuncia alla GdiF avrebbe dovuto scriverla l'avvocato e non farla scrivere a me. E comunque è stata una perdita di tempo (circa un anno).
3) Viste le cifre in ballo ( circa 3000 ? ), è il giudice di pace che è pertinente e il tutto mediamente si risolve in un anno e mezzo, massimo due.
4) La moglie può testimoniare ( io pensavo di no, visto che è, appunto, moglie e quindi parte in causa! )
5) Può testimoniare anche chi ha ascoltato le telefonate: le ultime che ho fatto al fabbro, le ho fatte in vivavoce e un mio collega le ha ascoltate. Non ho fatto questo in previsione di una causa ma solo per metterlo in grado di darmi qualche consiglio, vista la sua esperienza di ristrutturazioni e artigiani/farabutti locali.
6) La cifra che mi ha chiesto la signora è di gran lunga più bassa di quella che mi aveva paventato l'avvocato delle cause perse ( ormai lo chiamo così! ).
7) L'amico che aveva fatto da mediatore si è rifiutato di fare da testimone perchè se è vero che io sono suo amico è anche vero che il fabbro è il suo vicino di casa (ho scoperto che il fabbro è da un sacco di tempo che gli chiede di fare da testimone.)
L'amico mi ha anche riferito che il fabbro gli ha detto che la GdiF è stata da lui ma non ha trovato niente da contestargli! Stento a crederlo! Vorrei chiedere alla GdiF se è vero, ma quelli non si sbottonano (chissà se l'avvocato riesce a farsi dire qualcosa... devo chiederglielo.)
Comunque, qui c'è il detto "amici e guardati (da loro)!" ed è vero, come buona parte dei detti popolari. Però non tutto il male viene per nuocere: se non fa da testimone, ve bene anche così. Se fa il testimone e testimonia "male", tiro fuori le ricevute di 20.000 ? per lavori che mi ha fatto, da lui firmate e per le quali non ha emesso fattura...
8 ) Abbiamo fatto un ultimo tentativo, visto che ho l'avvocato "nuovo", di comporre il contenzioso in via extra-giudiziale ma l'avvocato del fabbro ha risposto con la stessa identica lettera (inviata via fax, questa volta) con la quale chiedeva a me i danni (!).
9) Visto che il tentativo di cui sopra non è andato a buon fine, l'avvocato chiederà la convocazione in tribunale.
Vediamo come andrà a finire. Questo avvocato è sicuro della nostra vittoria (penso che anche l'altro sia dello stesso parere: campano sulle nostre cause, del resto.)
Non è detto comunque che alla fine riesca a prendere i soldi: magari il fabbro dimostra che è nullatenente...
Alla prossima puntata di questa telenovela.
Buona giornata a tutti |
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freemind Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28 Messaggi: 4643 Residenza: Internet
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Inviato: 13 Ott 2009 19:27 Oggetto: |
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Forza che siamo tutti con te! |
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doctorzibo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 13/12/07 16:40 Messaggi: 78 Residenza: Milazzo
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Inviato: 22 Gen 2010 13:28 Oggetto: Prima udienza |
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Buongiorno a tutti,
ennesima puntata della mia telenovela.
Stamane c'è stata la prima udienza dal giudice di pace. Si è svolta in una stanza piena di gente, per la maggior parte avvocati, tutti intorno alla scrivania del giudice, chi ride, chi parlotta, chi scherza. Come fanno a lavorare così? Mah! Comunque, la controparte ha sollevato l'eccezione di non competenza del giudice di pace di Milazzo; la controparte dice che il fabbro è una persona fisica e il giudice competente dovrebbe essere quello di Novara di Sicilia (evidentemente Furnari, paese di residenza del fabbro cade sotto Novara). Questo sarebbe vero, dice il mio avvocato, se io avessi contattato il fabbro considerandolo non come artigiano ma come privato cittadino, con la conseguenza che mi sarei dovuto andare a prendere le ringhiere a casa sua e me le sarei dovuto montare da solo, ad es. Questo ovviamente non è vero, si tratta solo di una manovra per ritardare il processo. L'avvocato della controparte ha prodotto anche due testimoni che sono disposti a giurare che io ho detto che non volevo più la ringhiera, testimonianze volte a suffragare la tesi della difesa che sono io che ho cambiato idea e ho tolto il lavoro al fabbro. Vedremo se saranno testimoni credibili.
Per il momento il giudice si è riservato di decidere se è lui competente oppure se deve passare il fascicolo a Novara. Il mio avvocato dice che passerà un mesetto prima che decida che è lui il competente.
Nel frattempo ho imparato una cosa nuova:
Non è vero che la GdF non è tenuta a informarmi: se nella segnalazione che ho fatto nei confronti del fabbro per le fatture non emesse avessi scritto che volevo essere informato degli sviluppi, loro sarebbero stati obbligati a informarmi; dato che io non l'ho scritto, non mi dicono nulla, manco se striscio per terra. Chiaramente loro (la GdF) si sono ben guardati dal dirmelo (meno lavoro per loro, non dovermi informare!). Questo in realtà avrebbe dovuto farlo l'avvocato (quello che avevo prima) e tra l'altro, come forse ho già scritto, non doveva essere una segnalazione ma una querela vera e propria. Inoltre l'avvocato di prima, non doveva, secondo me, minacciare la controparte che gli avremmo mandato la GdF a fare i controlli, perchè così si sono messi in regola con le fatture: sembra che abbia emesso fatture in data gennaio 2007 ma in realtà fatte a febbraio-marzo 2008, dato che non credo che lui abbia effettivamente emesso le fatture in quella data (altrimenti me le avrebbe date, no?). Non so se si possono fare fatture con data di un anno prima, penso siano numerate sequenzialmente, per cui se ad agosto lui fa una fattura, dopo non può fare una fattura con data di gennaio, giusto? A meno che lui per tutto il 2007 non abbia fatto neanche una fattura, per cui ha potuto aggiustarsi la cosa come più gli garbava. Oppure 'ste fatture sono state fatte dopo l'intervento della GdF? Boh!
Ci risentiamo tra un mesetto, circa.
Tante belle cose a tutti.
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