Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23528 Residenza: Pianeta Terra
Inviato: 18 Gen 2010 10:15 Oggetto:
freemind ha scritto:
Un attimo.
Io avevo scritto che se è una scenetta ok, ma se faceva sul serio no!
Un discorso che ironizza su un argomento è un conto; un discorso serio invece è un altro paio di maniche.
Guarda che va bene così, nessuno ti sfilerà le tibie per questo.
Se non sei abituato al genere, è possibile che tu possa equivocare. Nella enorme quantità di scempiaggini e minchiate che girano su You Tube si può anche equivocare e tu sicuramente non lo hai fatto. Hai solo esposto un distinguo che però hai fatto bene a ribadire perché, lo ammetto, un po' non lo avevo colto del tutto, per via della fretta con cui, (sob) alle volte sono costretto a leggere i commenti.
Comunque non credo che Maddalena te ne vorrà.
Il tema del teatro al femminile, della satira dell'autoironia e dei dialoghi delle donne su se stesse è un tema complesso ed estremamente ricco che dovrebbe a mio avviso essere esplorato soprattutto da noi maschiacci pelosi e cazzuti.
Dico sul serio, è un mondo che non conosciamo e che spesso conoscono poco anche le donne. Però non vorrei buttarla così sul femmi-qualunquista e sul facile-facile.
Aggiungo qui sotto un video di cui consiglio la visione a tutti, e se possibile, di seguirne gli altri che troverete sempre su You Tube.
Lascio perciò alle mie amiche moderatrici del forum se decidere di aprire un topic a parte, estraendo il video da questo post per farne una raccolta che sia esplicativa e meno dispersiva. Sempre che, per mio errore o distrazione, questa operazione non sia già stata fatta.
Mastroianni mi sembra dicesse che era sempre meglio che lavorare ...
Quello dell'attore e' un finto mestiere secondo me.
La ragazza - come mi sta questo vestito, - il boyfriend - favoloso, veramente bene ... (porca miseria se fa cag ...).
Le mille rappresentazioni quotidiane della vita dove si fa a finta. Dove ciascuno di noi fa a finta e con risultati eccellenti, dal politico, al venditore d'auto, al commerciale, al fidanzato, all'automobilista (le giuro signor vigile un minutino, l'ho lasciata solo un minutino, avevo la nonna in ospedale ...) e via dicendo.
Mi sono spesso interrogato sul mestiere attore pensando ai grandi. Per esempio Gasmann. E cosa si nota in lui? Che lui e' sempre lui qualunque ruolo faccia. La maestria forse non e' diventare un re per esempio annullando se stessi, non si puo', e' essere completamente se' stessi mentre si fa finta di essere un re. Si puo' dire che se si vedono i grandi recitano sempre un unico medesimo personaggio in situazioni diverse, certo accentuano questo o quel tratto di un carattere ma esiste l'assoluta impossibilita' ad essere un altro anche solo per finta.
Quindi e' uno pseudo mestiere. E con questo sono finito abbastanza OT. Chiedo perdono, vado a recitare un po' di padrenostri.
Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23528 Residenza: Pianeta Terra
Inviato: 18 Gen 2010 12:35 Oggetto:
Se non hai mai fatto l'attore come puoi dire che non è un vero mestiere?
Calcare le scene è faticoso quanto lavorare in una fabbrica con la differenza che hai più pause fra una prova e l'altra e anche qui ci sarebbe da dire parecchio sulla fatica logorante delle pause fra una prova e l'altra e ripassare la parte e tenere a bada la diarrea, le emicranie, la febbre alta che se sei dipendente stai a casa e torni quando sei guarito e quando fai l'attore perdi la scena? Alla stessa stregua, la danza non è divertimento, è fatica sudore e ancora fatica e sudore e lavoro. Non è che proviamo un po' di invidia nei confronti di questi sfortunati personaggi, condannati dalla loro scelta ad un continuo esame spietato da parte di un pubblico sempre più distratto dalla qualità?
Oltre a Mastroianni sono stati in molti, compresi i giornalisti, a definire come un non lavoro il mestiere che facevano, civetterie da primedonne, false umiltà o acute autoironie.
Gassman come Carmelo Bene e moltissimi altri erano auto-attori, recitavano se stessi e questo è forse un male? In fondo è quel che fanno i poeti, solo con meno sforzo di voce e di gesti.
E non è forse quel che facciamo noi qui, dando aria al nostro smisurato Ego?
E che male c'è in fondo? Se non fosse per noi che lo coccoliamo e gli concediamo tutto, che fine farebbe il nostro povero Ego?
Registrato: 08/02/07 09:52 Messaggi: 15785 Residenza: Qui se guardi da lì
Inviato: 18 Gen 2010 15:25 Oggetto:
Citazione:
Non è che proviamo un po' di invidia nei confronti di questi sfortunati personaggi, condannati dalla loro scelta ad un continuo esame spietato da parte di un pubblico sempre più distratto dalla qualità?
Assolutamente no! Nessuna invidia!
E manco possiamo chiamarli sfortunati dai .. ma sfortunati di che?
Ti sembra sfortunato un tipo come boldi, che fa cagare solo a pensarci, con quello che propone alla gente e ai soldi che incassa?
Semmai, gli sfortunati sono quelli che vanno a vedere i suoi film e ridono pure di gusto dai .. ma tanto sfortunati eh ..
Anche gli esami spietati da parte del pubblico a cui sono sottoposti, li trovo giusti .. hanno scelto quel tipo di lavoro ed è normale che lo siano .. o no?
Il lavoro di ognuno di noi è sottoposto ad esami da qualcuno e se sbagliamo, ci pigliano a calci nel culo e manco ci pagano
Io credo che sia un errore gravissimo pagare certe gente che non offre nulla a nessuno e di sicuro non la invidio e nemmeno la critico,
mi limito a ignorarla, il mondo è pieno di ben peggior ingiustizie va ...
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Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23528 Residenza: Pianeta Terra
Inviato: 18 Gen 2010 15:34 Oggetto:
No, dai non mettiamola giù così, non creiamo ghetti fra le professioni..
Se non ti piace il cinema e il teatro pazienza ma paragonare Boldi ad un attore...
Registrato: 08/02/07 09:52 Messaggi: 15785 Residenza: Qui se guardi da lì
Inviato: 18 Gen 2010 15:56 Oggetto:
Mah ... diciamo che il cinema non mi dispiace anche se ne vedo pochissimo e purtroppo, per quanto riguarda il teatro, ho visto solo tre cose e mi sono piaciute tutte e tre: uno è stato Bramieri, tanti anni fa a Genova, poi ho visto il Cyrano a Pisa (ero di servizio militare) e mi sono divertito un casino e l'ultimo è stata un opera, poco tempo fa a Verona: Notre Dame de Paris
Il casino è, credo, che non mi hanno abituato tanto ad andare a teatro e qui da me, manco ce ne sono, quindi viene davvero scomodo
Per quanto riguarda il boldi invece ... non lo dico io che è un attore, me ne guarderei bene ma, dando un occhiata alle varie locandine puoi osservare che ci scrivono:
Regista: neri parenti, Produttore: aurelio de laurentiis, Attori: boldi, de sica etc etc ...
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Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23528 Residenza: Pianeta Terra
Inviato: 18 Gen 2010 17:52 Oggetto:
Forse c'è dell'ironia in quelle locandine, dal momento che il film è grossolanamente comico, anzi, direi che è vomitevolmente sguaiato, ripetitivo, volgare nel senso peggiore (perché lo è in modo stupido) senza alcuna concessione alla fantasia. Ma è un prodotto di cassetta, in molti vanno a vederlo invece che stare a masturbarsi davanti ad una rivista porno rubata dal barbiere. Probabilmente il successo è un derivato della stanchezza e della noia.
Ma non credere che, malgrado certi film siano fatti con le scatole da imballaggio non siano faticosi come qualsiasi lavoro manuale.
Il lavoro è una cosa seria e andrebbe rispettato di più. Lo dico perché ho fatto moltissimi lavori e mestieri, sia come dipendente, come autonomo e come professionista. So che cosa è la fatica, la responsabilità e l'impegno.
I perpetratori delle scene filmate sudano anche loro. Guadagnano troppo? Questo è sicuro, ma la causa è la forma del mercato attuale.
E i calciatori? Tutti li adorano e loro vanno tranquillamente in culo a tutti facendosi una bella vita. Eppure faticano non poco ma la sproporzione è veramente assurda. Guadagno troppo. E magari a 45 anni schiattano perché li hanno riempiti di droghe per farli correre. Ma a 45 anni schiattano anche i minatori, gli elettricisti, i camionisti, gli infermieri, gli impiegati ecc. ecc.
Ecco perché cerco di essere meno assolutista e severo. Il film fa schifo? Lo dico. L'attore recita in modo disgustoso? Lo dico. Guadagna troppo? Lo dico.
Ma che quello non sia un lavoro no! Perché non è la verità.
Un'ultima cosa. Non so perché gli attori italiani che vediamo nelle telenovelas televisive italiche recitino così male. Proprio non lo capisco! E' una cosa terribile eppure nessuno se ne lamenta. Basta fare un paragone con i telefilm americani.. Ma se pensate che recitano meglio nei film di Bollywood (i film che ci arrivano dall'India).
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