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pornografia: può diventare una droga
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kevin
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MessaggioInviato: 25 Giu 2009 16:09    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:


Scusami ma credo che per una donna non sia facile fare una cosa simile...

E chi ha detto che è facile?
E pensi che per lui sia facile da far vedere il suo problemino?
Mah ... trovo la tua domanda un pò superficiale e che fa a pugni coi tuoi post precedenti ... ricordi da dove siamo partiti?


Citazione:
Mastrubare il mio uomo eccitato dalla visione di un'altra mi darebbe qualche problemino...

Bè .. allora lasciamolo marcire nel suo guaio perchè tu hai problemi a masturbarlo mentre guarda chissà chi alla televisione ... dai su ...


Citazione:
altra variante: io masturbo lui se lui masturba me davanti allo stesso monitor 8)

Questa potrebbe essere una buona idea!
Però ricordati che parliamo di una persona che deve essere aiutata, non sei tu ad avere problemi in questo caso nè!
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freemind
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MessaggioInviato: 25 Giu 2009 21:43    Oggetto: Rispondi citando

Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!
Uno così o non esce più di casa per stare attaccato ai filmetti oppure in giro che fa?
Rischia un esaurimento per non poter, in mezzo alla gente, masturbarsi!
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hyde
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MessaggioInviato: 26 Giu 2009 08:38    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!


pure se lo fa da casa non è normale e poi rischia di diventare cieco Laughing
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Proserpina
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MessaggioInviato: 26 Giu 2009 09:07    Oggetto: Rispondi citando

hyde ha scritto:
freemind ha scritto:
Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!


pure se lo fa da casa non è normale e poi rischia di diventare cieco Laughing


e sordo Wink
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Proserpina
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MessaggioInviato: 26 Giu 2009 09:48    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:
Proserpina ha scritto:


Scusami ma credo che per una donna non sia facile fare una cosa simile...

E chi ha detto che è facile?
E pensi che per lui sia facile da far vedere il suo problemino?
Mah ... trovo la tua domanda un pò superficiale e che fa a pugni coi tuoi post precedenti ... ricordi da dove siamo partiti?




No..non è superficiale..è emotiva...mi sono messa nei panni di quella donna e so che certe cose le viviamo come un tradimento...
Lo so..razionalmente non ha senso...ma ci sentiamo così...
E non parlo solo per me ma sulla base tante narrazioni sentite...

Ma hai ragione..se lo devo aiutare dovrei ultrepassare le mie paure e avvicinarmi a lui così com'è in quel momento...

Credo però che tutti abbiamo qualche problema emotivo e in particolare in queste dinamiche a volte c'è una donna magari un po' inbita sessualmente..dubito che si senta di fare una cosa simile quando solo il sapere quello che lui fa la sconvolge...
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Proserpina
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MessaggioInviato: 26 Giu 2009 09:51    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!
Uno così o non esce più di casa per stare attaccato ai filmetti oppure in giro che fa?
Rischia un esaurimento per non poter, in mezzo alla gente, masturbarsi!


ufffffffffffff Freeeeeeeeeeeeee ma dai...mi sembri mia nonna..che diceva: "to nono me ga trova come che me mama me ga fata" e mio fratello rispondeva: "nuda????" Shocked Shocked Shocked

Dai non essere così giudicante....intanto non penso cha facciano così come dici tu...e poi...che c'è di male a masturbarsi?
Sei sveglio e acuto...non farti ingabbiare da arcaici tabù!!!! Wink
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whitesquall
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MessaggioInviato: 26 Giu 2009 13:25    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
freemind ha scritto:
Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!
Uno così o non esce più di casa per stare attaccato ai filmetti oppure in giro che fa?
Rischia un esaurimento per non poter, in mezzo alla gente, masturbarsi!


ufffffffffffff Freeeeeeeeeeeeee ma dai...mi sembri mia nonna..che diceva: "to nono me ga trova come che me mama me ga fata" e mio fratello rispondeva: "nuda????" Shocked Shocked Shocked

Dai non essere così giudicante....intanto non penso cha facciano così come dici tu...e poi...che c'è di male a masturbarsi?
Sei sveglio e acuto...non farti ingabbiare da arcaici tabù!!!! Wink

Che c'è di male? Assolutamente nulla.
Ma qui si parla di dipendenza.

Anche prima hai citato l'esempio delle sigarette come una cosa normale.

Mi sembra quasi che tu stia negando il concetto stesso di "dipendenza" Prose! Smile
L'autore del topic ha detto "ho un problema", tutti ne hanno preso atto, ma la tua risposta è "non è un problema"? Razz

In pratica siamo tutti bacchettoni tranne te? Wink

ps: free "giudicante"? Proprio no...
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max1
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MessaggioInviato: 27 Giu 2009 10:59    Oggetto: Rispondi citando

Da quel che ho capito freemind ha solo detto che non è normale che uno abbia in mente solo di masturbarsi e pensi solo e continuamente a quello..
Qui si sta parlando dell'eccesso, di avere necessità di andare di mano ogni 2 minuti, al posto di fare la pausa caffè vado a farmi una sega, nella pausa pranzo mi masturbo allegramente, nel mio tempo libero passo il tempo a farmi seghe.. qui non si sta discutendo della masturbazione di coppia (che è senza dubbio più piacevole di quella "solitaria") ma di gente, nella maggioranza credo "sfigata" che sta lì attaccata a smanettare per sopperire a problemi, molto probabilmente di tipo comunicativo e personale! Very Happy
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freemind
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MessaggioInviato: 27 Giu 2009 11:03    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:

ps: free "giudicante"? Proprio no...

Devo quotare il quote di Squall che riguarda me!
Io non ho mica giudicato nessuno, se è sembrato così allora chiedo perdono perchè NON era nelle mie intenzioni e quindi c'è stato qualche malinteso.
Prose, possiamo filosofeggiare un anno sul concetto di normalità e alla fine non servirebbe a nulla perchè sarebbero giri di parole che non portano a niente, a nessuno spunto di riflessione e di miglioramento.
Possiamo limitarci a dire che la normalità di una cosa è quella che è accettata in maggioranza dalla società di appartenenza e comunque anche da come madre natura ha stabilito certe cose.
Non so se un porno dipendente vive masturbandosi oppure da fuori in strata perchè se se lo mena (o se la mena) allora viene arrestato ma sicuramente avere in testa sempre e solo il pensiero della masturbazione è un po' troppo.

E' normale che la gente usi video giochi ed è anche giusto incazzarsi durante una partita se si perde, se si sbaglia oppure se giocando in rete un tuo compagnio ti rovina la partita perchè sbaglia ma NON è normale, ad esempio, vivere attaccati giorno e notte ai server di WOW, non uscire più con la gente per stare attaccati a WOW oppure affermare: "Stasera vado a bere una birra" ma in realtà la persona in questione intendeva: "Stasera con il mio personaggio vado alla locanda nel tal posto del video gioco e bevo e gli faccio bere una birra". Purtroppo queste cose accadono sul serio; conosco persone ridotte così (conosco anche giocatori "pesanti" ma assolutamente normali, o quasi Wink ).

Non voglio passare per bacchettone visto che non lo sono, anzi, però se uno ha in testa solo il sesso a tal punto che gli compromette la sua normalità allora questo è un problema.
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vincenzop
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MessaggioInviato: 28 Giu 2009 15:03    Oggetto: cieco e sordo Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
hyde ha scritto:
freemind ha scritto:
Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!


pure se lo fa da casa non è normale e poi rischia di diventare cieco Laughing


e sordo Wink

Ebbene si, cara proserpina. Il drogato, il dipendente da una droga (sostanza o comportamento) diventa cieco e sordo alla realtà, esterna ed interna a lui. La cosa che più lo interessa è assumere la sua droga. E per fare questo rinunzia ad i valori più importanti nella vita di un individuo (amicizia, amore, soddisfazioni professionali, contatto con la realtà e, peggio di tutti, la stima di se stesso).
Credo sia importante considerare che nessuna sostanza, nessun comportamento sia una droga in se e per se. Tutti noi beviamo un po' di vino, giochiamo ogni tanto d'azzardo per sghignazzare con gli amici, guardiamo un po' di porno per divertirci. Anche l'eroina e simili può essere assunta con modalità non da drogato. Tutto questo diventa "droga" quando la quantità e la modalità sono tali da modificare in modo sostanziale la nostra dinamica psichica. Quando questa assunzione ci fa stare male.
Tu sei dottore, e queste cose non puoi non saperle e capirle.
Per altro, ormai gli studi sulla pornografia come droga cominciano ad essere numerosi.
Vincenzo Punzi

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freemind
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MessaggioInviato: 28 Giu 2009 16:54    Oggetto: Rispondi citando

Beh, vincenzo, un conto però è diventare dipendenti di una sostanza che crea dipendenza, un conto è diventarlo per un gioco, un film etc...
Cioè, a questo punto potremmo dire che è dipendente anche l'ultrà che a tutte le partite va a far casino. Questo non è giusto.
La domanda che dovreste porvi è: "perchè voglio cercare piacere in questo modo?"
Un conto è vedere un film porno e farci due risate, un conto è diventare ossessionati dalla cosa. Una cosa tra l'altro che può essere "fatta" nella realtà senza troppi problemi.
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vincenzop
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MessaggioInviato: 29 Giu 2009 13:19    Oggetto: droga non droga Rispondi citando

freemind ha scritto:
Beh, vincenzo, un conto però è diventare dipendenti di una sostanza che crea dipendenza, un conto è diventarlo per un gioco, un film etc...
Cioè, a questo punto potremmo dire che è dipendente anche l'ultrà che a tutte le partite va a far casino. Questo non è giusto.
La domanda che dovreste porvi è: "perchè voglio cercare piacere in questo modo?"
Un conto è vedere un film porno e farci due risate, un conto è diventare ossessionati dalla cosa. Una cosa tra l'altro che può essere "fatta" nella realtà senza troppi problemi.

Ma vedi, la droga è tale in quanto entra nel tuo cervello, se ne impossessa e, per mezzo del piacere, stravolge i valori che prima avevi; ti fa comportare in un modo che tu odi, di cui ti vergogni; ti fa dimenticare i valori fondanti della tua esistenza. Qualsiasi sostanza o comportamento che agisce così sulla mente umana è droga.
La domanda del perché i drogati trovano (non cercano) piacere nella droga è una domanda a cui, secondo me, non è ancora stata data una risposta realistica ed accettabile.
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 02 Lug 2009 08:24    Oggetto: Re: droga non droga Rispondi citando

vincenzop ha scritto:
la droga è tale in quanto entra nel tuo cervello, se ne impossessa e, per mezzo del piacere, stravolge i valori che prima avevi; ti fa comportare in un modo che tu odi, di cui ti vergogni; ti fa dimenticare i valori fondanti della tua esistenza. Qualsiasi sostanza o comportamento che agisce così sulla mente umana è droga.
La domanda del perché i drogati trovano (non cercano) piacere nella droga è una domanda a cui, secondo me, non è ancora stata data una risposta realistica ed accettabile.


Ma come??!! Vincenzo, dici così ma ti sei già risposto da solo. E la risposta è semplicissima, oltre che realistica e accettabile.

L'approccio a qualsiasi 'droga' avviene per 'filia', 'mania', dipendenza'.

Prima una cosa ti desta curiosità, ti è gradita e decidi di occupartene in piena libertà: quella è la '*filia'.

Poi quella cosa ti coinvolge, diventa non più un interesse cui tendere autonomamente ma una passione che ti condiziona, un modo di conformare la tua vita a qualcosa (dato che evidentemente una qualche tua mancanza di autonomia fa sì che tu abbia bisogno di conformarti a qualcosa per sentirti vivo). Siamo alla fase '*mania*.

Ovvia conseguenza di ciò è la dipendenza, ovvero non più il bisogno di conformarsi a un comportamento ricorrente per cercare piacere, ma il semplice trovarlo senza più cercarlo, ovvero per necessità, per dipendenza (e a questo punto il piacere non è più tale).

Attenzione, non sto affatto parlando nè di coca, nè di sesso, nè di pippe o volo a vela, videogames, seghe, collezione di francobolli, caccia e pesca, giochi di ruolo, religione, eroina, televisione, canne, vino, sigarette, sport. Non necessariamente, almeno. Le persone meno dotate di autodeterminazione e auostima (e anche, semplicemente, d'intelligenza, diciamolo) tendono ad accostarsi a qualsiasi attività e relazionarsi a qualsiasi cosa con un approccio da drogato, non importa quale sia.
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vincenzop
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MessaggioInviato: 05 Lug 2009 10:27    Oggetto: Re: droga non droga Rispondi citando

Emmett Brown ha scritto:
vincenzop ha scritto:
la droga è tale in quanto entra nel tuo cervello, se ne impossessa e, per mezzo del piacere, stravolge i valori che prima avevi; ti fa comportare in un modo che tu odi, di cui ti vergogni; ti fa dimenticare i valori fondanti della tua esistenza. Qualsiasi sostanza o comportamento che agisce così sulla mente umana è droga.
La domanda del perché i drogati trovano (non cercano) piacere nella droga è una domanda a cui, secondo me, non è ancora stata data una risposta realistica ed accettabile.


Ma come??!! Vincenzo, dici così ma ti sei già risposto da solo. E la risposta è semplicissima, oltre che realistica e accettabile.

L'approccio a qualsiasi 'droga' avviene per 'filia', 'mania', dipendenza'.

Prima una cosa ti desta curiosità, ti è gradita e decidi di occupartene in piena libertà: quella è la '*filia'.

Poi quella cosa ti coinvolge, diventa non più un interesse cui tendere autonomamente ma una passione che ti condiziona, un modo di conformare la tua vita a qualcosa (dato che evidentemente una qualche tua mancanza di autonomia fa sì che tu abbia bisogno di conformarti a qualcosa per sentirti vivo). Siamo alla fase '*mania*.

Ovvia conseguenza di ciò è la dipendenza, ovvero non più il bisogno di conformarsi a un comportamento ricorrente per cercare piacere, ma il semplice trovarlo senza più cercarlo, ovvero per necessità, per dipendenza (e a questo punto il piacere non è più tale).

Attenzione, non sto affatto parlando nè di coca, nè di sesso, nè di pippe o volo a vela, videogames, seghe, collezione di francobolli, caccia e pesca, giochi di ruolo, religione, eroina, televisione, canne, vino, sigarette, sport. Non necessariamente, almeno. Le persone meno dotate di autodeterminazione e auostima (e anche, semplicemente, d'intelligenza, diciamolo) tendono ad accostarsi a qualsiasi attività e relazionarsi a qualsiasi cosa con un approccio da drogato, non importa quale sia.

Caro Emmett,
ho letto e riletto parecchie volte la tua lettera: è una delle cose più essenziali ed importanti che siano state scritte sull'argomento "droga". E ti assicuro che io ho letto tante cose sull'argomento.
Ti chiedo alcune cose:
- perché io entro nella fase "mania" e tanti altri no?
- la fase "mania" si trasforma necessariamente in dipendenza?
- la mania dà piacere, la dipendenza no: che cosa è che spinge il mio cervello, il mio spirito, il mio tutto a continuare ad essere dipendente, pur sapendo che sto distruggendo la mia vita?
La tua frase che più mi ha colpito è "(e a questo punto il piacere non è più tale)"
Mi interesserebbe molto incontrarti per discutere di tutto.
In ogni caso, spero che tu voglia rispondere qui sul forum.
Grazie di cuore.
Vincenzo
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MessaggioInviato: 07 Lug 2009 10:20    Oggetto: Re: droga non droga Rispondi citando

vincenzop ha scritto:


La domanda del perché i drogati trovano (non cercano) piacere nella droga è una domanda a cui, secondo me, non è ancora stata data una risposta realistica ed accettabile.


e perchè non cerchiamo di rispondere a quella?
Io ne ho molte risposte...
Perchè scappate tutti dal nocciolo del problema in moralismi cha a mio avviso non lasciano spazio ad una riflessione che cerchi di comprendere prima ancora che di giudicare?
Parli di valori...di piacere....
Ma credi che si possa vivere solo con la forza di volontà? Che il piacere e la riceca di esso non faccia parte della natura umana?
A mio avviso la dipendenza è certo un problema ma prima di tutto lo è per la persona che la vive.

Io colgo nell'atteggiamento di quasi tutti quelli che hanno postato qui due stati d'animo:

la paura: di perdere il controllo, del diverso, dell'eccessivo
il giudizio: verso chi invece si lascia risucchiare da questo

Le droghe esistono in natura e gli sciamani ne usano alcune per raggiungere stati alterati di coscienza che servono a mettersi in contatto con livelli sottili della mente e del corpo altrui.
Le orge e il piacere di guardare altri fare l'amore non sono cosa di oggi e non l'ha scoperta internet..che ne ha solo fatto un bussness!
Mai sentito parlare di baccanali?...Di feste propiziatorie? Di riti di iniziazione?

Il sesso è piacere in molte forme: anche quella visiva...

So che la dipendenza esiste ma mi spaventa molto molto di più chi non ne conosce alcuna..chi crede di essere indenne da certi bisogni...chi disprezza la perdita del controllo...

Perdersi...a volte...serve a ritrovarsi.
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MessaggioInviato: 07 Lug 2009 12:58    Oggetto: Re: cieco e sordo Rispondi citando

vincenzop ha scritto:
Proserpina ha scritto:
hyde ha scritto:
freemind ha scritto:
Sicuramente non è normale che uno al lavoro ogni due minuti vada in rete per farsi un menarino!


pure se lo fa da casa non è normale e poi rischia di diventare cieco Laughing


e sordo Wink

Ebbene si, cara proserpina. Il drogato, il dipendente da una droga (sostanza o comportamento) diventa cieco e sordo alla realtà, esterna ed interna a lui.

Vincenzo Punzi

Link rimosso come da regolamento (edit By Solaria)


..si ma il comportamento ossessivo compulsivo resta ma cambia solo il suo orientamento.
Non ti accorgi che nonostante ti sia stato chiesto più volte di non inserire il link direttamente sul forum continui a farlo?
Questo perchè per te pubblicizzare la tua nuova dipendenza è più importante che relazionare in modo formalmente corretto.

Si dipende sempre da qualcosa Vincenzo...l'importante è esserne consapevoli.
Tu sembri ossessionato dal tuo servizio quando prima dal porno. E te lo dico con molto affetto: io per prima so di avere delle ossessioni...ho solo imparato ad volermi bene cosi.
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zeross
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MessaggioInviato: 07 Lug 2009 18:49    Oggetto: Rispondi citando

In fondo una dipendenza è un bisogno inappagato e non appagabile.

Chi cerca la soddisfazione di un bisogno primario con un surrogato ( la pornografia invece dell'amore) lo fà perchè non riesce ad ottenere il primo.

e questo insuccesso, dovuto alle più svariate situazioni, dipende comunque sempre da fragilità di personalità e impossibilita a comunicare.

Se si potesse comunicare anche le fragilità potrebbero essere oltrepassata, ma se si rimane soli non ci sono vie di fuga.
Una volta imboccato il tunnel mentale, non si è più in grado di vedere quello che ci si trova intorno, ma solo la fiebile luce in fondo al lontanissimo tunnel, e ci si affanna per raggiungere quella irragiungibile luce.

Chi ha la determinazione di esplorare ogni più recondito angolo della propria anima, allora ha anche i mezzi per affrontare le proprie paure, ma chi non ha questo coraggio, cerca rifugio nelle più rassicuranti vie date dai surrogati, come appunto le droghe.

La droga per sua natura altera lo stato psichico e sensoriale dell'individuo, permettendogli di esplorare nuove senzazioni, ma queste espolrzioni a chi titolo sono fatte, in base a quali scopi, pulsioni, desideri!

Come diceve Free, se qualcuno si chiude in camera isolandosi dal mondo per giocare a World of Warcraft, arrivando al punto di imbottigliare la propria urina, pur di non uscire per andare in bagno ed interrompere il gioco, allora abbiamo dei soggetti veramente patologici.

Ma questa patologia da cosa si origina e come possiamo affrontarla.
come diceva Kevin se invece di lasciare qualcuno dasolo ci poniamo al suo fianco anche i problemi che possono sembrare insormontabili, diventano in due affrontabili.

Certo ammetto che l'esempio portato da Kevin, agli occhi di una donna non è proprio dei più semplici da affrontare, ma risulta evidente che il lasciar fare e sempre il peggiore dei sistemi per rimediare ai problemi, ed il migliore per aggravarli.

La fragilità che impedisce all epersone di affrontare le proprie paure, aggravata dalla solitudine porta per ottenere soddisfazione e gratitudine quindi alla ricerca dei surrogoti, droga, pornografia, shopping compulsivo, e la facilità con cui si ottengono queste soddisfazioni fà entrare nel circolo cosi brillantemente esposto da Emmett.
*Filia, *mania, *dipendenza.

A questo punto visto che ognuno di noi è un soggetto, come tale va considerato con le sue debolezze, allora solo aiutando i soggetti più deboli a fortificarsi ( facile a parole, doloroso nella realtà) potremo dire che si può fare qualcosa.
E il primo passo consiste nel fare la cosa assolutament più difficile in assoluto.

Far ammettere che esiste la dipendenza.
Colui che rimane schiavo di una dipendenza lo fà per colmare le sue debolezze, e perchè non ha il coraggio di affrontarle, e nello sforzo di negarle, cerca conforto, visto la sua solitudine nelle dipendenze stesse, che non fanno domande, non danno giudizi, non generano obblighi apparenti.
Chi è dipendente cerhera con tutte le sue forze di sfuggire alla consapevolezza che essere schiavo di una mania vuol dire ammettere di essere debole ma e solo quando al suo interno troverà il coraggio di ammettere le sue debolezze che allora potrà iniziare il suo liberarsi dalla dipendenza, e questo lo si può fare solo con il dialogo ed il confronto con altre persone.


All'inizio non sono intervenuto in questo thread, visto che sembrava solamente la solita autopromozione spammatoria usa e getta (ed in parte e cosi) e non volevo alimentare pubblicità di Trojanhorse, ma ho visto che cmq i topic sono stati vibranti, intensi e partecipati, anche da parte di vincenzop, e sopratutto hanno messo in campo il meglio di molte persone e quindi sono contento che prose abbia voluto perseverare nell'alimentare questo thread perchè ne è valsa veramente la pena.
Grazie complimenti ok!
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vincenzop
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MessaggioInviato: 18 Lug 2009 14:50    Oggetto: Rispondi citando

zeross ha scritto:
In fondo una dipendenza è un bisogno inappagato e non appagabile.

Chi cerca la soddisfazione di un bisogno primario con un surrogato ( la pornografia invece dell'amore) lo fà perchè non riesce ad ottenere il primo.

e questo insuccesso, dovuto alle più svariate situazioni, dipende comunque sempre da fragilità di personalità e impossibilita a comunicare.

Se si potesse comunicare anche le fragilità potrebbero essere oltrepassata, ma se si rimane soli non ci sono vie di fuga.
Una volta imboccato il tunnel mentale, non si è più in grado di vedere quello che ci si trova intorno, ma solo la fiebile luce in fondo al lontanissimo tunnel, e ci si affanna per raggiungere quella irragiungibile luce.

Chi ha la determinazione di esplorare ogni più recondito angolo della propria anima, allora ha anche i mezzi per affrontare le proprie paure, ma chi non ha questo coraggio, cerca rifugio nelle più rassicuranti vie date dai surrogati, come appunto le droghe.

La droga per sua natura altera lo stato psichico e sensoriale dell'individuo, permettendogli di esplorare nuove senzazioni, ma queste espolrzioni a chi titolo sono fatte, in base a quali scopi, pulsioni, desideri!

Come diceve Free, se qualcuno si chiude in camera isolandosi dal mondo per giocare a World of Warcraft, arrivando al punto di imbottigliare la propria urina, pur di non uscire per andare in bagno ed interrompere il gioco, allora abbiamo dei soggetti veramente patologici.

Ma questa patologia da cosa si origina e come possiamo affrontarla.
come diceva Kevin se invece di lasciare qualcuno dasolo ci poniamo al suo fianco anche i problemi che possono sembrare insormontabili, diventano in due affrontabili.

Certo ammetto che l'esempio portato da Kevin, agli occhi di una donna non è proprio dei più semplici da affrontare, ma risulta evidente che il lasciar fare e sempre il peggiore dei sistemi per rimediare ai problemi, ed il migliore per aggravarli.

La fragilità che impedisce all epersone di affrontare le proprie paure, aggravata dalla solitudine porta per ottenere soddisfazione e gratitudine quindi alla ricerca dei surrogoti, droga, pornografia, shopping compulsivo, e la facilità con cui si ottengono queste soddisfazioni fà entrare nel circolo cosi brillantemente esposto da Emmett.
*Filia, *mania, *dipendenza.

A questo punto visto che ognuno di noi è un soggetto, come tale va considerato con le sue debolezze, allora solo aiutando i soggetti più deboli a fortificarsi ( facile a parole, doloroso nella realtà) potremo dire che si può fare qualcosa.
E il primo passo consiste nel fare la cosa assolutament più difficile in assoluto.

Far ammettere che esiste la dipendenza.
Colui che rimane schiavo di una dipendenza lo fà per colmare le sue debolezze, e perchè non ha il coraggio di affrontarle, e nello sforzo di negarle, cerca conforto, visto la sua solitudine nelle dipendenze stesse, che non fanno domande, non danno giudizi, non generano obblighi apparenti.
Chi è dipendente cerhera con tutte le sue forze di sfuggire alla consapevolezza che essere schiavo di una mania vuol dire ammettere di essere debole ma e solo quando al suo interno troverà il coraggio di ammettere le sue debolezze che allora potrà iniziare il suo liberarsi dalla dipendenza, e questo lo si può fare solo con il dialogo ed il confronto con altre persone.


All'inizio non sono intervenuto in questo thread, visto che sembrava solamente la solita autopromozione spammatoria usa e getta (ed in parte e cosi) e non volevo alimentare pubblicità di Trojanhorse, ma ho visto che cmq i topic sono stati vibranti, intensi e partecipati, anche da parte di vincenzop, e sopratutto hanno messo in campo il meglio di molte persone e quindi sono contento che prose abbia voluto perseverare nell'alimentare questo thread perchè ne è valsa veramente la pena.
Grazie complimenti ok!

Piccole considerazioni a questi due passaggi della tua bella lettera:
"Colui che rimane schiavo di una dipendenza lo fà per colmare le sue debolezze, e perchè non ha il coraggio di affrontarle, e nello sforzo di negarle, cerca conforto, visto la sua solitudine nelle dipendenze stesse, che non fanno domande, non danno giudizi, non generano obblighi apparenti.
"La fragilità che impedisce all epersone di affrontare le proprie paure, aggravata dalla solitudine porta per ottenere soddisfazione e gratitudine quindi alla ricerca dei surrogoti,"
Quando io ho cominciato a drogarmi stavo bene: non avevo una fidanzata fissa, ma ogni tanto una storia; il mio lavoro andava bene; avevo amici ed amiche con i quali ci divertivamo, scambiavamo le idee, giocavamo. Eppure, nel 1996 sono caduto nella trappola, stupidamente e tragicamente. Dopo 4 anni di follia, in un periodo di sobrietà, ho iniziato una storia bellissima, di amore, di passione, di sesso. Dopo 2 anni ho ricominciato a drogarmi di porno, mi sono lasciato con lei e stavo malissimo.
Desidero dirti che questa mia personale esperienza è simile a quella della maggior parte dei 3000 iscritti al nostro gruppo di auto aiuto. Voglio dirti, non c'era una particolare fragilità, solitudine, paura esistenziale. Eppure siamo tutti caduti in questo inferno.
La domanda che tutti noi ci poniamo ad un certo punto è: "perché?". Ed inizialmente a questa domanda tutti noi troviamo varie risposte. Poi, proseguendo nell'analisi della nostra vita, ci rendiamo conto che nessuna di quelle risposte, messe a confronto con la nostra reale realtà, è valida.
Ed allora abbiamo smesso di cercare in noi e fuori di noi le cause. Ed abbiamo cominciato a cercare le modalità per liberarci.
Vincenzo
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MessaggioInviato: 04 Ago 2009 13:45    Oggetto: Rispondi

Ho letto un bellissimo romanzo su questo tema...e lo consiglio qui...

"Piacere mortale" di M.J. Rose.
E' genere noir ma va secondo me molto a fondo sul problema.
E' inoltre avvincente e dal finale a sorpresa.
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