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Seno nudo: tra naturismo e tabù
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madvero
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Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.

MessaggioInviato: 23 Mag 2008 21:21    Oggetto: Re: seno nudo Rispondi citando

alessandro.polo ha scritto:
Proserpina ha scritto:
E per gli uomini...un seno nudo in una spiaggia...che effetto fa?
si torna a casa sempre con la schiena ustionata!

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provapaolo
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MessaggioInviato: 07 Ott 2008 23:06    Oggetto: Re: seno nudo Rispondi citando

alessandro.polo ha scritto:
Proserpina ha scritto:
E per gli uomini...un seno nudo in una spiaggia...che effetto fa?
si torna a casa sempre con la schiena ustionata!

Sono daccordo con proserpina ....via tutto che male c'è....è fondamentale nella vita star bene con se stessi ed essere liberi, unirsi alla natura ed amare la vita. Pertanto credo che è solo una questione di tabù....
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hope
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MessaggioInviato: 11 Ott 2008 20:42    Oggetto: il mio punto di vista Rispondi citando

...io non mi sconvolgo se vedo donne con il seno nudo... Eh?
e se i miei figli mi fanno delle osservazioni (lo giudicano "strano" perchè se ne vedono pochi in giro) ... spiego che siamo tutti diversi nel mondo e c'è chi si sente meglio così. Old
Però io proprio non ce la farei...mi vergognerei nei confronti dei miei figli e di mio marito...non so perchè ma la vergogna predomina sulla voglia di essere libera... Light
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 13 Ott 2008 11:41    Oggetto: Rispondi citando

Il seno eh? Think
Una parte che per la sua natura polivalente (ha una doppia funzione che l'evoluzione ha contribuito a formare) può essere soggetto di separazione dal copro della persona per diventare oggetto a sé stante.
Oggetto di desiderio e/o di ripulsa.
In realtà il problema è nella formidabile rimozione dell'eros che la cultura occidentale ha assorbito e acquisito nel corso dei millenni a causa della fusione fra religioni e culture portatrici di modelli malinconicamente sessisti e puritani dove il puritanesimo aveva funzione di controllo delle coscienze e perciò strumento di potere invasivo e permeante tutta la società (almeno nei suoi strati più passivamente e ingenuamente consenzienti).

Comprendo perciò il pudore delle donne e delle ragazze che all'idea di mostrare una parte del proprio corpo preferiscono chiudersi dentro un proprio mondo di comportamenti coerenti con i modelli sociali assimilati dall'infanzia.
Ma invito tutte le donne e le ragazze che all'idea di esporre il proprio corpo hanno delle remore molto forti, di considerare quest'ultimo come un tutt'uno e non una sorta di puzzle con tessere da mostrare o nascondere.
So che questa è una faccenda assolutamente personale e non discuterò singoli casi. A tutte voglio però ricordare che la bellezza è sempre un valore che non deve mai diventare oggetto di scambio o di negazione.
Il seno umano è una delle forme più eleganti e sobrie che la natura abbia creato. Il suo aspetto è assolutamente e decisamente funzionale alla socializzazione, lo prova il fatto che, la maggior parte dei mammiferi, presentino mammelle assai piccole o comunque esteticamente insignificanti.
Sull'evoluzione fenotipica del copro umano dovrei scrivere un trattato e non è questo il contesto adatto, per cui mi limiterò a (magari) poche ragionevoli considerazioni.

Nel corso dell'evoluzione la specie Homo Sapiens ha sviluppato comportamenti regolati dall'istinto esattamente come tutte le altre specie sessuate e, conseguenzialmente ad alcune mutazioni naturali, la scelta del partner è stata condizionata da altre forme di "comunicazione".
La scelta del partner sessuale ha dunque approfittato di canali di comunicazione differenti, primi fra tutti la vista. Ne è una prova la scomparsa della visibilità dell'estro, caratteristica che tanto ha cambiato il comportamento sessuale della nostra specie.
Venendo a mancare "segnali esterni" olfattivi e visivi (estroflessione, inturgidimento o colorazione degli organi sessuali esterni) la vista è diventata lo strumento principe per la scelta del partner.
Inoltre, il passaggio alla stazione eretta ha comportato grandi cambiamenti della fisiologia dello scheletro con conseguente modificazione profonda della posizione degli organi sessuali femminili, adeguatasi alla diversa e mutata conformazione del bacino e dell'attacco delle teste del femore. Detto spostamento ha comportato la necessità dell'accoppiamento frontale e questo può aver favorito, in termini evolutivi, la preferenza del maschio verso femmine che presentassero caratteristiche sessuali riconoscibili anche a distanza. E' perciò evidente come un seno di dimensioni ragguardevoli (rispetto a quello degli altri primati) avrebbe favorito l'identificazione dell'individuo stesso.

Il dimorfismo sessuale umano, nel corso dell'evoluzione, si è sostanzialmente ridotto e in mancanza di caratteristiche evidenti, l'attenzione nella scelta dei partner si è concentrata sugli unici elementi particolarmente evidenti. Nelle donne, un seno evidente e fianchi ampi sono sempre stati una attrattiva fondamentale e consapevole molto più dei feromoni che comunque ci scambiamo solo a distanza ravvicinata (il nostro olfatto è molto scarso, i recettori si sono indeboliti e ridotti nel corso del tempo).
Devo perciò pensare che il corso più recente dell'evoluzione umana sia stato notevolmente condizionato dalle scelte estetiche più che da quelle funzionali (che erano comunque garantite dagli istinti di base presenti in tutti gli individui, anche i più repressi). Si può dunque affermare che, la forma del seno femminile sia stata una scelta estetica che andava al di là della sua funzione biologica.

Trovo questa considerazione meravigliosamente consolante. La bellezza ha prevalso e il lento cammino dell'uomo e della donna è stato scandito dalla bellezza delle singole persone che si sono succedute nelle generazioni che ci hanno condotto fin qui e di cui noi siamo gli ultimi progetti realizzati.
Se oggi discutiamo del seno e non del naso o delle orecchie è perché il seno è portatore di un valore assolutamente imprescindibile, valore che va al di là della sua funzione biologica e psicosociale. Il seno è sorgente di vita, ci permette di nutrirci mantenendo un contatto estremamente intimo con il corpo della madre che ci ha generato e alla quale siamo legati psicologicamente.
Quella che è l'origine del mondo e la nostra stessa origine. Il mistero che l'avvolge va al di là della ragazza che ci ha partorito. Il mistero comprende noi stessi e l'impossibilità di vederci nascere e con questo tracciare un confine fra noi e il mondo. Il legame affettivo è un legame all'apparenza palindromo ma il desiderio della madre è molto diverso per motivazioni e finalità rispetto a quello del figlio.
Il seno femminile, oggetto di desiderio e all'origine "hub" (dove la comunicazione è possibile anche in assenza di linguaggi condivisi) e lo scambio è sbilanciato a favore del figlio, diviene poi oggetto di incorporazione dell'essere, identificazione e strumento di penetrazione seduttiva nel mondo per le femmine e, per il maschio, oggetto di desiderio sessuale tout cour.
Ma il seno resta un "oggetto" sessuale che travalica la procreazione. Il seno femminile invade e penetra, più profondamente di un pene, nell'immaginario maschile e nella sua affettività.
Molto più di quanto credano i maschi in età fertile, il seno è soggetto e oggetto di affettività. La sua bellezza ci incanta e ci sgomenta, ci affascina e alle volte ci spaventa.
Diviene perciò rappresentazione e mitologia, condivisa solo in parte dalla donna che spesso percepisce se stessa in termini inferiori alle sue potenzialità. Nel gioco della seduzione si è entrambi danzatori coinvolti in un vortice che toglie ad entrambi una parte di libertà in cambio di un'armonia altrimenti impossibile.
Come i ballerini nel Tango sono soggetti a regole molto rigide pena ginocchiate, pestoni e cadute rovinose.
Ma non c'è forse danza più sensuale del Tango? Il suo fascino è fondamentalmente estetico, anche per chi lo pratica. Le regole rigide facilitano l'eleganza della danza e la soddisfazione di un desiderio strappato via con i denti. Perché il Tango è una danza aggressiva, così come lo è ogni seduzione, anche la più delicata.

Esporre il seno, vestito o meno, è sempre una "aggressione" visiva. Il seno, quale che sia la sua forma e dimensione, si impone, sfacciatamente, come qualcosa che non puoi evitare di guardare. Molto più del volto, del vestito e dell'acconciatura. In questo modo sei costretto a distogliere lo sguardo da qualsiasi altra cosa e questo permette alla donna di verificare, più o meno inconsciamente, un possibile partner. L'uomo catturato sarà totalmente "scoperto" nel suo "essere" e la donna potrà stabilire a colpo d'occhio chi diavolo ha davanti.
E' però ovvio che le donne, normalmente, non se ne vanno in giro a caccia di partner sessuali sparando il proprio seno in faccia ai maschi che passano di lì (anche se per molti maschi sarebbe cosa gradita), il meccanismo è più sottile e progettuale. ...O se lo fanno non ne hanno piena consapevolezza.
Questo, probabilmente e ripeto probabilmente, può essere un effetto collaterale della "scomparsa" dell'estro, "scomparsa" che ha modificato profondamente la relazione maschio-femmina, favorendo così la relazione affettiva più che in altre specie a noi vicine.
Tutto questo, nel bene e nel male ci ha portato fin qui. Le ragazze che hanno scritto di sé e del proprio seno sono portatrici oltre che della loro personale bellezza, anche della enorme memoria di specie che fa di noi quello che siamo.
Come maschio adulto e consapevole posso dire di essere infinitamente fortunato nell'essere nato in un'epoca e in una civiltà che consente alle donne di mostrarsi come sono, con tutto il loro corpo, quale che sia la sua forma. Vorrei ricordare a tutti che la donna non può essere rappresentata esclusivamente dalle ragazze stereotipate che vediamo in tivù, voglio ricordare che ogni donna ha un suo copro e questo corpo non può e non deve essere ammirato ed esaltato dimenticando la persona che quel corpo è nella sua complessa interezza.
Ogni volta che guardo il seno di una donna, quello è la seconda cosa che guardo. La prima cosa che osservo è il volto. Perché quello è il punto del suo corpo che più di ogni altro la rappresenta.
Io non dimentico mai di avere la fortuna di incontrare persone, donne o uomini che siano e la loro bellezza mi arricchisce e mi consola delle cose che gli uomini, soprattutto gli uomini fanno contro se stessi, contro le donne e contro l'umanità tutta.
Quando vedo una donna che espone con naturalezza il proprio corpo nudo non posso non provare un'emozione che va al di là dell'ammirazione e dell'apprezzamento. Non so se la bellezza ci salverà, non so se la bellezza salverà il mondo. So però che ogni seno che vedo mi ricorda che la bellezza è universale e chi l'avversa avversa se stesso fino alla distruzione.
Io non rinnego l'Eros di un copro nudo e di questo Eros che è un messaggio universale e progettuale di bellezza e piacere non posso non compiacermi profondamente.
Per questo va tutta la mia gratitudine alle donne che non si vergognano della loro bellezza e ci regalano quello che, come le nubi nel cielo, non nasconde il suo incomprensibile mistero e bellezza.
Alle altre, alle donne che preferiscono per pudore o tradizione nascondere ciò che hanno ricevuto in dono, Quel seno che le precede, che, prima parte del loro corpo tocca l'altro in un abbraccio, va invece la mia affettuosa tenerezza e comprensione.
Si sentano comunque sempre libere di scegliere senza adeguarsi alle mode o ai precetti.
E amino sempre il loro seno, in gioventù e in maturità.
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MessaggioInviato: 13 Ott 2008 21:06    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:






Quando vedo una donna che espone con naturalezza il proprio corpo nudo non posso non provare un'emozione che va al di là dell'ammirazione e dell'apprezzamento. Non so se la bellezza ci salverà, non so se la bellezza salverà il mondo. So però che ogni seno che vedo mi ricorda che la bellezza è universale e chi l'avversa avversa se stesso fino alla distruzione.
Io non rinnego l'Eros di un copro nudo e di questo Eros che è un messaggio universale e progettuale di bellezza e piacere non posso non compiacermi profondamente.
Per questo va tutta la mia gratitudine alle donne che non si vergognano della loro bellezza e ci regalano quello che, come le nubi nel cielo, non nasconde il suo incomprensibile mistero e bellezza.
Alle altre, alle donne che preferiscono per pudore o tradizione nascondere ciò che hanno ricevuto in dono, Quel seno che le precede, che, prima parte del loro corpo tocca l'altro in un abbraccio, va invece la mia affettuosa tenerezza e comprensione.
Si sentano comunque sempre libere di scegliere senza adeguarsi alle mode o ai precetti.
E amino sempre il loro seno, in gioventù e in maturità.


..quel seno che le precede, che, prima parte del loro corpo tocca l'altro in un abbraccio..
La poesia di quest'immagine e di questa sensazione mi ha accompagnata tutto il giorno..

Seno che si mette in contatto con l'altro "di cuore"..che accoglie.. consola..che sente..tanto..a volte troppo..
Seno esposto o nascosto..amato o rifiutato..ma sempre presente nel bene e nel male nella percezione fisica di una donna..

Seno che...
mi viene voglia di aprire un nuovo 3d! Wink
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MessaggioInviato: 13 Ott 2008 21:45    Oggetto: Rispondi citando

Cara Proserpina sai come me e meglio di me che noi uomini e donne, siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e al contempo siamo pelle e sensibilità, umori, solida materia e infiniti intrecci incomprensibili e perfetti nella loro innocenza.
L'uomo, tutti gli uomini e le donne sono in qualche modo uguali, perché siamo creature di desiderio e questo, paradossalmente, ci rende tutti incredibilmente e minuziosamente unici e distinti.

Quello che voi avete, voi donne intendo, è una mano in più, invisibile, una mano che sa indagare in profondità oltre la materia di cui siamo fatti, è una mano che ha la forma di tutto il vostro corpo e di tutta la vostra mente o se preferisci, di tutta la vostra anima. Ma vedi come le parole si mostrano limitate quando sai bene che quel che dico è profondamente più sottile e indicibile?
Siete schiuma del mare, non vi si può afferrare, voi stesse avete difficoltà ad afferrarvi perché una volta sfiorate divenite altro e poi altro ancora e quello di cui sto scrivendo, lo sai meglio di me, non è dialogo adatto per le parole.

Questo vale per tutte voi e non solo per una di voi in particolare.
Può darsi che per capirlo, perché tutte voi possiate capirlo e viverlo ci voglia del tempo e un po' di fatica, tuttavia.
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MessaggioInviato: 13 Ott 2008 21:57    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:


Siete schiuma del mare, non vi si può afferrare, voi stesse avete difficoltà ad afferrarvi perché una volta sfiorate divenite altro e poi altro ancora e quello di cui sto scrivendo, lo sai meglio di me, non è dialogo adatto per le parole.


..no..forse con le immagini...

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MessaggioInviato: 14 Ott 2008 09:17    Oggetto: Rispondi

Ci voleva giusto l'arte classica, il Bernini, con la sua rappresentazione lirica di Apollo e Dafne per ricordarci quanto sia bella la nudità dei corpi e come il seno, piccolo o grande che sia, trionfi sempre anche in castità d'immagine senza perdere il suo Eros elegante e inafferrabile.
E' bello immaginare che la mano possa raccoglierlo e contenerlo tutto come vorremmo fare con l'universo intero e nel gesto e nella curva dei corpi si intuisca una spirale, come un DNA in fase di svolgimento, come per esaltare l'avvio della vita, come una fiamma che turbina verso l'altro. Ma l'occhio cade lì, sul timido seno che l'artista, senza alcuna malizia ma con astuzia luciferina, ha posto all'altezza della bocca schiusa del dio, quasi a ricordarne l'accento di desiderio infantile e adulto che si incontrano nell'abbraccio in fase di completamento e cattura.
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