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Vendere elenchi senza consenso degli interessati? Non si può
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Zeus News
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MessaggioInviato: 10 Ago 2008 21:04    Oggetto: Vendere elenchi senza consenso degli interessati? Non si può Rispondi citando

Commenti all'articolo Vendere elenchi senza consenso degli interessati? Non si può
Bloccato dal Garante Privacy un imprenditore che offriva sul proprio sito intere banche dati.
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Bauscia
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 00:05    Oggetto: E se la cava cosi'? Rispondi citando

... a mio modesto parere dovrebbe essere condannato ad un risarcimento; o ad una multa. Altrimenti la condanna non ha senso.
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merlin
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 09:08    Oggetto: Re: E se la cava cosi'? Rispondi citando

Bauscia ha scritto:
... a mio modesto parere dovrebbe essere condannato ad un risarcimento; o ad una multa. Altrimenti la condanna non ha senso.

Quando un dato è pubblico nel senso che è conoscibile da chiunque sia dotato di comune intelligenza e capacità, e senza spesa o rivalsa alcuna (per cui non viene violato nessun diritto patrimoniale), mi pare che la garanzia così come è congegnata vada a violare un precetto costituzionale che è quello della libera impresa essendo la nostra Repubblica basata sul lavoro; compreso quello di chi raccoglie e ordina dati.
In pratica. non me me importa nulla se qualcuno desume i miei dati ad es. da un elenco telefonico nazionale e poi si vende la raccolta; al massimo, par fatti miei, ne posso già in origine vietare la raccolta sugli elenchi telefonici ma IMHO non c'è problema di violazione se poi qualcuno li diffonde, con o senza vantaggio personale, dopo averli raccolti e ordinati (ovviamente da fonti lecite...)
Né occorrerebbe, a questo punto, il preventivo assenso, in quando evidentemente l'ho già concesso per la raccolta negli elenchi telefonici.
Qualcuno obietterà "e se poi volessi cancellare il mio nominativo non potrò più ottenerlo, non sapendo chi tiene questa famosa raccolta informatizzata.
Beh, è un falso problema; anche negli elenchi telefonici stampati e distribuiti, le correzioni potranno aver luogo solo con la nuova edizione; ma sulle vecchie, i dati se ben conservati resteranno fino alla consumazione dei secoli, comprese le raccolte analogiche.
In definitiva, è conservato persino il conto di quanto costava mantenere i i cavalli di Assurbanipal o gli schiavi adibiti alla costruzione delle piramidi.
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Bauscia
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 10:25    Oggetto: Rispondi citando

Assurbanipal non veniva contattato dalle ditte produttrici di biada, ne i suoi schiavi venivano rintracciati sul cellulare da ditte di lavoro interinale per essere assunti ad un call center.

Perche'?

Quello che rende pericolosa l'esistenza di liste "informatizzate" non controllate, e' la capacita' di poter essere aggregate - e di poter effettuare data mining. Il mio indirizzo vale ZERO, ma se ci metti accanto che lavoro faccio, quanto guadagno, che macchina guido e da quanto tempo ... il tutto acquista molto valore; valore di cui VOGLIO essere partecipe.

Si parla tanto di diritti di copyright: beh, la mia vita ha un solo copyright, ed e' il mio. Finche' sono io a raccontarne episodi in vari moduli e moduletti ... e' mio diritto, ma vuoi riassumerla in un database? perfetto - pagami i diritti.

Vuoi venderla? meraviglioso - io voglio un euro per tutte le volte che viene usato il mio nome, o che un simpatico algoritmo decide che io sono degno di essere selezionato: questo migliorerebbe di molto il mio umore mentre rispondo ai call center che cercano di vendermi l'ennesima adsl miracolosa dopo cena, anche dopo le 22.

Il mio nome e numero non e' mai stato sugli elenchi telefonici ... eppure mi chiamano lo stesso: come e' possibile? e come e' possibile che ogni volta che chiedo di sapere come hanno avito il mio numero, nessuno degli schiavi di Assurbanipal sa un razzo di niente? perche' e' uno schiavo? o perche' in realta' la privacy fa comodo ad Assurbanipal per farsi i beneamati razzi suoi, e bastonare solo chi non e' in qualche modo dipendente delle sue aziende?


p.s.: Merlino, il tuo concetto, espresso in quel modo, e' decisamente troppo vago, e puo' includere tutti, dalle prostitute al nano piu' alto del mondo.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 11:39    Oggetto: Rispondi citando

Intanto chiunque può vedere sugli elenchi elettorali se siamo sposati, dove abitiamo, che lavoro faciamo, la data di nascita, ecc. ecc. ...

tutto lì, in bella vista sui muri o nell'apposito ufficio.
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Bauscia
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 12:50    Oggetto: Rispondi citando

Le liste sono pubbliche per la mia e tua sicurezza - ma la loro pericolosita' e' molto bassa fino a che non vengono aggregate e correlate.

L'importante e' non permettere a nessuna macchina o algoritmo di fare delle ricerche! li e' il pericolo. Se un privato va a chiedere il mio reddito, non succede niente: se gli danno la lista di tutta italia ... allora non va bene.

Vi siete mai chiesti perche' molti forum/siti/etc prima di farti fare una ricerca ti fanno risolvere un captcha? cosa ci sara' mai di cosi' pericoloso in un forum, da proteggerlo con un captcha?
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 13:12    Oggetto: Ma quale sicurezza, Bauscia? Rispondi citando

Bauscia ha scritto:
Le liste sono pubbliche per la mia e tua sicurezza -
Ma quale sicurezza, Bauscia?

Ai fini elettorali cambia qualcosa se io sono capentiere o fruttivendolo?
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merlin
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 14:23    Oggetto: Rispondi citando

Bauscia ha scritto:
Assurbanipal non veniva contattato dalle ditte produttrici di biada, ne i suoi schiavi venivano rintracciati sul cellulare da ditte di lavoro interinale per essere assunti ad un call center.
...
Il mio nome e numero non e' mai stato sugli elenchi telefonici ... eppure mi chiamano lo stesso: come e' possibile? e come e' possibile che ogni volta che chiedo di sapere come hanno avito il mio numero, nessuno degli schiavi di Assurbanipal sa un razzo di niente? perche' e' uno schiavo? o perche' in realta' la privacy fa comodo ad Assurbanipal per farsi i beneamati razzi suoi, e bastonare solo chi non e' in qualche modo dipendente delle sue aziende?


Ogni sistema e risvolto tecnologico ha il suo pro e il suo contro.
Tanto per dirne una, l'obolo (vogliamo chiamarla tangente) versata ai magazzinieri e agli altri funzionari reali che apponevano il sigillo sulle tavolette è stata poi canonizzata come imposta dovuta al re (eh già, proprio l'imposta di bollo)
Il che vuol dire che tutto il mondo è -ed era- paese; diviso cioè tra quelli che possono e quelli che non possono.
Perciò invece di viaggiare col metro in mano, faresti prima a chiederti perché, se anche denunzi al Garante la mancata risposta a proposito dei tuoi dati personale e comunque della mancata cancellazione, nulla avviene di positivo.
Allora, se così com'è congegnata è la legge che non funzione ma sta bene a tutti così com'è, o ti adegui al sistema o vai ad abitare a Bali; ma mi dicono che persino lì le scimmie balivesi hanno cominciato a usare il metro. Col metodo delle banane, com'è ovvio Wink
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Bauscia
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MessaggioInviato: 11 Ago 2008 20:50    Oggetto: Rispondi citando

Ottimo - percui torniamo al mio primo post: cosi' posta la sentenza non ha senso!

Se non ha causato danni ... perche' vietargli l'uso dei dati?

Se ha causato dei danni a cose o persone, o violato un regolamento, deve in qualche modo ripagarli (fosse anche danno biologico da scassamento di maroni telefonico) o essere multato.

Altrimenti, cosa rischi?

La mia protesta e' per l'appunto verso il garante, che non garantisce proprio nessuno:se e' perche' non vuole o perche' non puo' fare nulla, non mi interessa, in tutti e due i casi e' un ente utile ma incapace di fare il servizio per cui e' pagato.


Le scimmie balinesi fortuna loro non hanno ancora la democrazia che abbiamo noi, ne il nostro sistema legislativo e giudiziario. Noi siamo piu' avanti, coi nani e le ballerine.
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 12 Ago 2008 10:13    Oggetto: Rispondi citando

Bauscia ha scritto:

Se ha causato dei danni a cose o persone, o violato un regolamento, deve in qualche modo ripagarli (fosse anche danno biologico da scassamento di maroni telefonico) o essere multato.

Altrimenti, cosa rischi?

niente, naturalmente.
Siamo in Italia dove assumere comportamenti illegali o sbagliati, paga.
Molto bene di solito.

Che so, sei Valentino Rossi e evadi decine di milioni di euro...dai, pagane una parte (e niente multe, sovrattasse...magari pure di meno alla stessa evasione..) e stiamo a posto (conviene decisamente evadere...se ti beccano paghi comunque poco, se non ti beccano hai stra-guadagnato)
Citazione:

Alla fine il buon Valentino Rossi è stato "generoso". Pagherà al Fisco circa 35 milioni di euro per chiudere il suo contenzioso e potersi fregiare del titolo di onesto cittadino italiano che rispetta le leggi e paga le tasse. Doveva più di 112 milioni, ma in Italia conta ben poco. Il meglio della vicenda però è stata la conferenza stampa. C'erano i signori del Fisco seduti al fianco di Valentino davanti ad una schiera di giornalisti che ad ogni battuta del centauro di Tavullia scoppiavano a ridere senza freni.
[...]
Il meglio però arriva alla fine. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, chiude con un colpo di genio: "Voglio ringraziare Rossi per la linearità e la correttezza delle sue scelte. E' importante instaurare un sistema collaborativo con i contribuenti". Fantastico. Uno evade e gli fanno uno sconto. Poi parla davanti alla stampa, ride, scherza e riceve i complimenti del Fisco.



Oppure..sei una panificatore romano che ha aumentato eccessivamente il costo del pane? Ok, dai paga 10 euro e sei a posto, parola dell'Antitrust
Massimo Gramellini ha scritto:
Dopo lunghe e minuziose indagini, la temibile Antitrust ha riconosciuto colpevoli i fornai romani, accusati nei mesi scorsi di aver formato un cartello per moltiplicare in modo prodigioso i prezzi, ma non i pezzi, del pane. Appurate le responsabilità dell?Unione panificatori (i fornai adesso si chiamano così, benché il nome più adatto sarebbe gioiellieri), l?Antitrust ha spedito ai reprobi una fattura di 4.430 euro. Una per ciascuno? No, una per tutti. E poiché i fornai di Roma e provincia risultano essere 415, persino uno studente bocciato in matematica (ma sicuramente promosso dopo regolare ricorso al Tar) potrebbe dirvi che ogni panificatore pagherà 10 euro e qualche cent di multa: l?equivalente scarso di 4 chili di rosette.
[...]
In attesa della class action, ennesimo annuncio destinato a nutrire le tarme delle promesse non mantenute, per sfamare l?ira di noi mangiatori di pane ma soprattutto di fegato non resta che rivolgere al governo la domanda delle cento pagnotte: chi dà le multe all?Antitrust?



Ecc.ecc.
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forexinvestor5637
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MessaggioInviato: 14 Ago 2008 17:31    Oggetto: Bella roba, viva l'Italia, punta dell'Africa Rispondi citando

Io non so se alcuni, tipo Bauscia, si rendono conto di quello che scrivono.

A parte che dalla privacy si passa, come se nulla fosse, a discutere su "chi controlla i controllori", o chi può fare rispettare le leggi a chi le fa (argomenti leciti, si intende), quello che avete messo nei post è la tipica rappresentazione di una mentalità tutta italiana.
Siccome io di "privacy" ci vivo (o ci vivevo, per meglio dire), mi sento di dire tre cose:

1. l'articolo contiene evidentemente un errore, o quanto meno si presta ad un errore di interpretazione: infatti l'azienda non è stata multata per aver cercato di vendere dati personali di privati cittadini detenuti illecitamente (anche se è vero che l'azienda stessa doveva avere, tranne che per i pubblici elenchi, il consenso esplicito dell'interessato - se manca il quale il Garante non mi risulta, salvo casi di dati sensibili, avere mai sospeso l'attività di una azienda), bensì per aver cercato di vendere tali dati IN INTERNET, senza il consenso dei destinatari dei messaggi SPAM di posta elettronica. Allora sì, non sarebbe nemmeno il primo caso e si spera non sia l'ultimo.

2. non è vero che le liste elettorali siano consultabili in elenchi affissi, era vero fino al 1997, anno in cui entrò in vigore la L 675. Provi ora ad andare a chiedere di visionare gli elenchi elettorali del suo comune, SE CI RIESCE. Non le possono visionare nemmeno i dipendenti comunali... e se viene fuori che uno le ha visionate di "straforo", sai che festa (per il Garante, che riceve un obolo e si sente utile, nonchè per l'interessato, che ha diritto al risarcimento del danno)?

3. Fatte queste puntualizzazioni, guardiamoci come eravamo fino a 15 anni fa, ad esempio. Il giovane che riceveva pubblicità a casa si sentiva "vivo" perchè "esisteva" in qualche banca dati. Se si andava a votare, gli elenchi elettorali erano affissi alle pareti del seggio.
Oggi, se riceviamo una pubblicità a casa dobbiamo per forza richiedere il risarcimento danni, se ci telefonano per abbonamenti ADSL dobbiamo chiedere il risarcimento per la bollitura dei cosiddetti, non possiamo limitarci a mandare a quel paese l'operatrice (normalmente extracomunitaria) e mettere giù, no. In compenso ci lasciamo imbottire la testa dalle pubblicità su giornali (grossa lobby), TV (non ne parliamo), cartelloni elettronici o meno (però fanno "bella" la città, moderna, futuristica, fino a quando non ci stancheremo ed inizieremo a lamentarci che ci cala la vista...).

Poter segmentare un mercato con dei database comportamentali è necessario per una marea di aziende, che operano in nicchie di mercati (quasi tutti i mercati) e che stanno morendo dal 2004, quando è entrato in vigore il T.U. attuale. Sapete quanti disoccupati ha creato il D.Lgs.196/03? Ben più di 30.000, stando a recenti statistiche.
Il tutto in nome del privato cittadino che non vuole ricevere posta indesiderata? Ma su, andiamo, provate a spiegarlo a quelle 30.000 famiglie (di cui una è la mia... anche se io ho anche altri lavori e tutto sommato campo lo stesso)!!!!

Facciamo ora un paragone con qualche paese con elevati tassi di sviluppo? Che normativa credete che abbiano la Cina o l'India sulla privacy, o sulla salute dei lavoratori in azienda, o sulla previdenza sociale, o sul numero di polli per metro quadro da tenere nei pollai?
Non certo analoga a quella italiana. Per questo stiamo velocemente uscendo dall'Europa e stiamo diventando una propaggine dell'Africa. C'è solo da sperare che, prima di diventare un paese bisognoso di aiuti alimentari, si riesca ad importare (perchè qui in Italia è difficile che nasca...) un politico che abolisca tutte le "briglie" alla nostra economia e ci faccia diventare un paese di serie A come eravamo e come saremmo ancora.

Saluti
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Zeus
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MessaggioInviato: 14 Ago 2008 18:34    Oggetto: Re: Bella roba, viva l'Italia, punta dell'Africa Rispondi citando

forexinvestor5637 ha scritto:
l'azienda non è stata multata per aver cercato di vendere dati personali di privati cittadini detenuti illecitamente (anche se è vero che l'azienda stessa doveva avere, tranne che per i pubblici elenchi, il consenso esplicito dell'interessato - se manca il quale il Garante non mi risulta, salvo casi di dati sensibili, avere mai sospeso l'attività di una azienda), bensì per aver cercato di vendere tali dati IN INTERNET, senza il consenso dei destinatari dei messaggi SPAM di posta elettronica. Allora sì, non sarebbe nemmeno il primo caso e si spera non sia l'ultimo.


Questa e' la tua opinione. Secondo il Garante Privacy, l'illecito e' stato vendere i dati senza autorizzazione degli utenti, non vendere tali dati su Internet. Tant'e' che all'imprenditore coinvolto e' stato vietato anche di continuare a utilizzare e conservare tali dati.
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MessaggioInviato: 14 Ago 2008 18:52    Oggetto: prezzi di indirizzi completi Rispondi citando

a me risulta, lo ricordo bene, che parecchi anni orsono, diciamo 10-15 un indirizzo completo di tutto: Nome Cognome, indirizzo, telefono e email valeva sul mercato solamente LIRE 200, che dovrebbero essere ora meno di 10 centesimi di euro. Io NON ritengo che oggigiorno un suddetto indirizzo valga di piu', ovviamente se si hanno dei database con milioni di indirizzi il discorso puo' cambiare, ma a me sta storia della "privacy" mi sembra proprio una buffonata, chi vuole nascondersi lo puo' fare ma credo sia veramente erduo, tutti sanno tutto di tutti, se vogliono...
Chi mi sa confermare quanto vale oggigiorno un indirizzo completo??? Grazie a chi mi risponde con certezza alla mia domanda.
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forexinvestor5637
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MessaggioInviato: 15 Ago 2008 18:41    Oggetto: Risposte a tutto campo Rispondi citando

Rispondo sia a lusti31 che a zeussino:

A zeussino:
Sicuramente è stato impedito all'azienda di conservare e vendere i dati, ma questo è dato dal fatto che non solo c'era il reato ai sensi dell'art.67 D.Lgs.196, ma c'era l'aggravante di spamming, che dal Garante e dalla legge è considerata comportamento lesivo dei diritti soggettivi degli interessati, non solo del legittimo interesse a non ricevere emails.
In casi analoghi ma senza SPAM, il Garante non ha MAI, ripeto, salvo casi di trattamento illegittimo di dati sensibili o super-sensibili, vietato la conservazione dei dati. Io e la mia ex-azienda ne siamo un esempio vivente.

A lusti31:
Un indirizzo completo di anagrafica e telefono (considerato comunque un indirizzo rilevato da elenchi di pubblica consultazione, perciò preso da una lista che gli operatori chiamano "orizzontale") oggi può costare dai 0,02 ai 0,07 euro circa, con minimi di fatturato di circa 300 euro, a seconda comunque della numerosità del database acquistato.
Lo stesso indirizzo, se estratto (normalmente con criteri statistici) da un database comportamentale, segmentato a seconda del sesso, della professione, titolo di studio, propensione di acquisto di certi prodotti piuttosto che altri, può venire a costare dai 0,05 ai 2 euro, a seconda della numerosità del database acquistato.
E badi bene, bisogna distinguere gli operatori del settore "garibaldini" da quelli corretti, che gestiscono e vendono database nel pieno rispetto del T.U., mentre dai primi ci si potrebbe trovare ad acquistare un database a minor costo ma non "consensato" ai fini della privacy.
Rimane di fatto che Le do pienamente ragione: l'idea di potersi avvalere di una legge malfatta come il D.Lgs. 196 per "nascondersi" è appunto una faccia del tipico comportamento da "italiano medio" o "furbetto del quartierino" che io denigravo nel mio post precedente. Intanto perchè è vero il luogo comune del Grande Fratello, e NESSUNO può pensare di nascondersi, perchè in ogni momento della nostra vita (o quasi) siamo "sorvegliati" da occhi elettronici (videocamere e PC - all'accensione del quale già entriamo in tanti database), elettromagnetici (v. cellulari o carte di credito, piuttosto che telepass o viacard, oppure abbonamenti allo stadio, a riviste, donazioni ad associazioni, spesa al supermercato con tessera fidelity, iscrizione a siti, partecipazione a forums - sic... - ecc.). Detto questo, il "non voler ricevere posta indesiderata" fa semplicemente scappar da ridere...

Cordialità e buon ferragosto a tutti
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MessaggioInviato: 15 Ago 2008 20:03    Oggetto: Vendere elenchi senza consenso degli interessati non si puo? Rispondi

Se si possono fare foto di persone senza il loro consenso, se si possono leggere i nomi sui campanelli dei portoni, se si puo' andare negli ospedali e leggere i nomi dei malati, se si puo' chiedere a un medico di vedere se ha conseguito la laurea, se si puo' leggere sui giornali i necrologi... ecc. ecc. la LEGGE DI CUI SOPRA E' UNA BUFFONATA O UNA... CAGATA PAZZESCA!
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