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Etimologia del tradimento
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dasio78
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MessaggioInviato: 02 Ago 2008 20:05    Oggetto: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Piuttosto che dolersi del fatti di aver tradito, o dell'essere stati traditi, più importante è domandarsi del perchè si tradisca.

Il tradimento va a ledere, a volte irreversibilmente, i valori della fedeltà e del rispetto verso l'altra persona. Non parlo di amore, perchè concetto troppo vaquo e indefinibile per divenire metro di paragone utile.

a parte casi di ninfomania, o di voglia di proibito, tradire indica il desiderio di cercare qualcvosa che in quel momento manca. E', insomma, sintomatico di un malessere, e si estrinseca in una scelta, che prendiamo.

La scelta. Lasciare o non lasciare l'attuale partner tradito. La scelta è fatta al momento in cui scegli altro, cerchi altrove quello che ti manca. Restare con una persona tradita è solo atto di vigliaccheria, mancanza di rispetto.

Non è sbagliato tradire. Tradire è umano. Sbagliato è mentire, non accettare una scelta già fatta.

P.s. Non è un 3d per moralizzare il tradimento, nè per giudicare, ma per disquisire sul perchè si tradisce, e della sua umana natura
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Danielix
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MessaggioInviato: 02 Ago 2008 22:53    Oggetto: Re: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Ciao Dasio. E' un bel pezzo che non ci si incrocia. Wink
E a me fa piacere.
Segnatamente con il tema che svisceri...
Dasio ha scritto:
Piuttosto che dolersi del fatto di aver tradito, o dell'essere stati traditi, più importante è domandarsi del perchè si tradisca.
Certo, concordo in pieno.
Come potrebbe essere altrimenti? Solo una mente limitata potrebbe limitarsi al solo, autocommiserante "dolersi". Senza autocritica e autoanalisi.

Ma, vedi, la risposta a questo annoso perchè è di una semplicità estrema: NON SI AMA PIU'.
Il partner, anche nel caso che la sua smisurata autostima lo faccia ritenere il migliore del mondo, non soddisfa più l'altro/altra.
E da un bel pezzo.

Non vi sono altre ragioni:
Citazione:
...A parte casi di ninfomania, o di voglia di proibito, tradire indica il desiderio di cercare qualcosa che in quel momento manca. E', insomma, sintomatico di un malessere, e si estrinseca in una scelta, che prendiamo.
Esatto.
A parte i casi citati... manca la "sintonia". L'Amore.
L'Amore.
La voglia intensa di invecchiare con l'altro, perchè si percepiscono indefinibili malesseri, che lasciano "avvertire" che l'altro ci fa mancare proprio ciò di cui abbiamo bisogno, anche se ancora allo stato inconscio...

Ma, mi accorgo che hai posto la domanda e ti sei fornito anche le risposte, ancor prima di me, e più esaurienti...
Citazione:
...La scelta. Lasciare o non lasciare l'attuale partner tradito. La scelta è fatta al momento in cui scegli altro, cerchi altrove quello che ti manca. Restare con una persona tradita è solo atto di vigliaccheria, mancanza di rispetto.
Ecco.
Solo una cosa: hai parlato di vigliaccheria, ed era sufficiente. La mancanza di rispetto non c'entra: occorrono mesi prima di riordinare le idee e "capire" esattamente come intendi "agire".
A volte anni, se il soggetto è "lento"...
E coraggio. Una montagna.

Citazione:
Il tradimento va a ledere, a volte irreversibilmente, i valori della fedeltà e del rispetto verso l'altra persona.
Si, certo. E anche ferocemente.
Ma purtroppo non tutti possiedono le "palle" e la capacità analitica di comprendere cosa stia avvenendo nel proprio rapporto, e lo trascinano, fino al giorno in cui... ci si imbatte per puro caso in un altro che sembra darti ciò di cui hai bisogno. E fai la frittata.
Sarei tentato di dire che il tradimento è figlio legittimo del troppo tempo lasciato scorrere da entrambi nella "posizione di struzzo".
Anzi: lo faccio.

Ed ecco perchè:
Citazione:
Non è sbagliato tradire. Tradire è umano. Sbagliato è mentire, non accettare una scelta già fatta.
sono una serie di affermazioni sulle quali non v'è nulla da eccepire, e mi trovano in inconsueto, armonioso accordo.
Certo: il tradire ha sempre legittime spiegazioni e congrue motivazioni.
Il mentire MAI!
Ma, ahimè, anche qui l'obiettività ci muove subdola verso il sospiro di rassegnazione: non tutti hanno le palle di rivelare una menzogna.
E nel caso delle donne occorre considerare anche la "paura" atavica delle "di lui" reazioni...


Stimato Dasio, non disquisisco... Wink
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GrayWolf
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 10:13    Oggetto: Rispondi citando

Sono un po' più possibilista e disquisisco io:

Premesso che:
"tradimento" è solo una figura culturale
[Mormoni e Islam ne sono una prova]

non si mente all'altro ma a se stessi
[la "vigliaccheria" citata non è solo la mancanza di autocritica, bensì mancanza di libertà da vincoli formali dipendenti dall'ambito sociale in cui si vive].

Il tradimento vero è quello perpetrato alla fiducia riposta in noi dall'altro.

Attenzione però:
se la fiducia è basata sul fatto che se per "conquistare" [neanche fossimo colonialisti] l'altro, soprattutto nei primi approcci, ci siamo mostrati diversi da quello che in realtà siamo, abbiamo evidenziato i nostri lati "migliori" [ma quando mai un umano è migliore di un altro?] nascondendo le nostre debolezze, i nostri vezzi [vizi???] le nostre deviazioni, ancora una volta abbiamo tradito noi stessi prima ancora di ingannare l'altro che, in buona o mala fede ha creduto o ha voluto credere alle nostre panzane
[parecchie persone mi hanno confidato: "sì adesso è così, ma poi io sarò in grado di cambiarlo/la].

Giustamente, Dan ha fatto riferimento all'amore e alla sua scomparsa con il tempo.
Questo fenomeno, a mio parere, è dovuto principalmente alla noia che deriva dall'abitudine [soltanto un cane è in grado di mangiare lo stesso cibo tutti i giorni senza mai lamentarsi, anzi ne è felice e reitera la gioia di essere con noi... ogni giorno!] unita allo smisurato egocentrismo della serie: "io merito di più!" [senza che ciò sia sancito da qualche regola universale (ah ah ah !!! ... sia per la regola che per la sua universalità)].

Dan ha evidenziato gli aspetti pratici della vita e delle persone, spiegando esaurientemente il perché di un tale atteggiamento e cosa lo innesca, quindi mi guardo bene dal contraddirlo [visto che sono perfettamente d'accordo] ma forse ha dimenticato una cosa:
la possibilità.
Al giorno d'oggi abbiamo molte più possibilità, di quante non ce ne fossero un tempo, di "spaziare" fra i diversi greggi umani e si sa: "l'occasione..."
dimenticandoci che comodo e intelligenza [o quanto meno buon senso] non vanno d'accordo.
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Danielix
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 10:31    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Lupaccio!

Il tuo appunto sul possibilismo mi ha fatto notare che, effettivamente, la mia frase finale diretta a Dasio si prestava al malinteso, o alla non comprensione.
Mancava qualcosa...
Intendevo: "Sai, Dasio, non sto solo disquisendo ma, ahimè, è vita vissuta..."

Ciao Lupastro, a presto! Wink
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 21:38    Oggetto: Re: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Danielix ha scritto:

La voglia intensa di invecchiare con l'altro, perchè si percepiscono indefinibili malesseri, che lasciano "avvertire" che l'altro ci fa mancare proprio ciò di cui abbiamo bisogno, anche se ancora allo stato inconscio...


..su questo sono in sintonia con te...su tutte le analisi fatte credo che siano..parole..non solo le tue Daniel ma tutte..ogni caso..ogni storia è a sè...e il giudizio a mio avviso è sempre assurdo..che ne so io di cosa vive quella persona? dei motivi che muovono determinate scelte o non scelte?...

Il rispetto, forse, manca a chi crede di avere una e unica verità in tasca....
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Danielix
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 22:53    Oggetto: Re: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
...Il rispetto, forse, manca a chi crede di avere una e unica verità in tasca....
Si, Prosy: hai espresso con parole che io non avrei voluto usare ciò che sentivo mentre scrivevo...

Ma quanto è vero!!!!

Grazie... Wink
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 22:59    Oggetto: Re: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Danielix ha scritto:
Proserpina ha scritto:
...Il rispetto, forse, manca a chi crede di avere una e unica verità in tasca....
Si, Prosy: hai espresso con parole che io non avrei voluto usare ciò che sentivo mentre scrivevo...

Ma quanto è vero!!!!


Grazie... Wink



Di che?..mi infiammo sempre su questi temi..mai sentito parlare di fenomenologia?..si è diffusa anche in psicologia e psichiatria...osservare il fenomeno per come appare..lasciarsi guidare dal profilo nascosto delle cose dentro le cose stesse...

In questo modo di entra nelle cose con passo leggero..si osserva la realtà con gli occhi di chi la vive..e si vive...molto meglio.
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 23:02    Oggetto: Rispondi citando

Non hai notato che sono spariti un paio di post interessanti? Sad

Adesso riscrivo il mio... forse c'è stato un problema tecnico.... Very Happy


edit by GrayWolf:

ehmm!! forse erano interessanti ma erano OT e "magicamente" sono spariti
[come spariranno tutti gli OT]

Non credo che Zeus si/no sia il forum preposto alla discarica...
Nel Caffè si possono fare quanti OT si vogliono
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MessaggioInviato: 03 Ago 2008 23:07    Oggetto: Rispondi citando

@ Lupo: Grazie.
Arginare... almeno...

Ci sentiamo. Very Happy
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MessaggioInviato: 04 Ago 2008 01:01    Oggetto: Re: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Bene, Prosy: assorbito stoicamente il tempo fattoci perdere da buontemponi "paglia-codati", in vena e velleità di "inquinare" anche l'ultimo angolo di scambio anima-anima serio, torniamo alle cose serie...
Proserpina ha scritto:
Di che?..mi infiammo sempre su questi temi...
Lo so.

E anch'io. Anche se da posizioni diametralmente opposte. Ma non significa nulla: esse ci toccano, ci sussurrano irrequiete che sono lì, a portata d'umano... basta allungare la mano...

Ecco perchè ti ascolto, ti "bevo". E mi trovi in sintonia. Dall' "altro lato".

Un mio handicap congenito mi fa leggere con piacere:
Citazione:
...osservare il fenomeno per come appare..lasciarsi guidare dal profilo nascosto delle cose dentro le cose stesse...

In questo modo di entra nelle cose con passo leggero..si osserva la realtà con gli occhi di chi la vive..e si vive...molto meglio.
Si chiama Obiettività.

E' l'handicap di cui parlavo. E non solo adesso...

Handicap smisuratamente limitante, se gradisci il paradosso insito...
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MessaggioInviato: 04 Ago 2008 19:28    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei aggiungere un'osservazione al primo post...

ho notato che non è tanto il tradire, lo scoglio, quanto la paura, la paura di affrontare le proprie scelte.

Si sceglie di tradire, e questo, per tanti motivi, può essere capito.

Ma non essere capaci di affrontarne le conseguenze no.

Se tradisci, scegli di cercare altrove quello che non trovi nella persona con cui stai, vuoi per perchè semplicemente annoiato, vuoi perchè l'intimità è morta, vuoi perchè per quella persona sei oramai come un fratello o una sorella, e si sta insieme per abitudine o per convenzione.

Allora, oramai il dado è tratto, la tua mente ha deciso e realizzato il prorio volere, concretizzandolo nel cercare un'altra persona.

La paura doveva essere prima, prima di fare il passo e di coinvolgersi in qualcosa.

Stare insieme per paura. Bel modo di fondare una storia.
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MessaggioInviato: 05 Ago 2008 23:23    Oggetto: Re: Etimologia del tradimento Rispondi citando

Danielix ha scritto:



Un mio handicap congenito mi fa leggere con piacere:
Citazione:
...osservare il fenomeno per come appare..lasciarsi guidare dal profilo nascosto delle cose dentro le cose stesse...

In questo modo di entra nelle cose con passo leggero..si osserva la realtà con gli occhi di chi la vive..e si vive...molto meglio.
Si chiama Obiettività.




..si chiama empatia...intuizione......obiettività dici?...me lo devi spiegare meglio Daniel...L'obiettività implica distacco..il contrario di quello di cui io parlo..
A volte "sentiamo" una persona e sospendiamo il giudizio..per un attimo...siamo quella persona...e avviene un miracolo: la comprendiamo. Profondamente..con le sue contraddizioni..le sue lacerazioni..ma anche con quella forza è insita in ogni essere mano.

Nello specifico del tema: Dasio, fatico a seguirti...non credo che un tema tanto "soggettivo" possa portarci ad un'unica risposta..
Ma..e lo dico sempre...e lo dirò finchè avrò respiro..possiamo confrontarci sulle personali esperienze...Quelle forse parlano di noi più dei concetti che tentiamo tutti (io in primis) maldestramente di esprimere.
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MessaggioInviato: 16 Set 2008 19:53    Oggetto: Rispondi citando

Ho capito che c'è di peggio che tradire.
Ovvero far finta di niente.
Accettare di non amare, rispettare, stimare più una persona, e nonostante tutto restare con lei per abitudine.
Se è brutto essere traditi, pensate stare con una persona che vi prende per il c**o, e che non ha le palle di lasciarvi liberi di fare le vostre scelte...
C'è di peggio del tradimento...
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MessaggioInviato: 16 Set 2008 20:46    Oggetto: Rispondi citando

dasio78 ha scritto:
Ho capito che c'è di peggio che tradire.
Ovvero far finta di niente.
Accettare di non amare, rispettare, stimare più una persona, e nonostante tutto restare con lei per abitudine.
Se è brutto essere traditi, pensate stare con una persona che vi prende per il c**o, e che non ha le palle di lasciarvi liberi di fare le vostre scelte...
C'è di peggio del tradimento...


Hai ragione Dasio..ma come puoi essere sicuro che sia davvero così? Che il movente sia solo l'abitudine?...In ogni relazione ciò che lega è conosciuto solo dai diretti interessati..e a volte nemmeno da loro...

Un abbraccio affettuoso e materno Squeeze
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MessaggioInviato: 18 Set 2008 11:12    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
dasio78 ha scritto:
Ho capito che c'è di peggio che tradire.
Ovvero far finta di niente.
Accettare di non amare, rispettare, stimare più una persona, e nonostante tutto restare con lei per abitudine.
Se è brutto essere traditi, pensate stare con una persona che vi prende per il c**o, e che non ha le palle di lasciarvi liberi di fare le vostre scelte...
C'è di peggio del tradimento...


Hai ragione Dasio..ma come puoi essere sicuro che sia davvero così? Che il movente sia solo l'abitudine?...In ogni relazione ciò che lega è conosciuto solo dai diretti interessati..e a volte nemmeno da loro...

Un abbraccio affettuoso e materno Squeeze


qualsiasi cosa li leghi, se c'è stato un tradimento ripetuto e reiterato evidentemente mancano rispetto e fiducia... e se manca questo, manca tutto.
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MessaggioInviato: 26 Set 2008 11:27    Oggetto: Rispondi

dasio78 ha scritto:
Ho capito che c'è di peggio che tradire.
Ovvero far finta di niente.
Accettare di non amare, rispettare, stimare più una persona, e nonostante tutto restare con lei per abitudine.
Se è brutto essere traditi, pensate stare con una persona che vi prende per il c**o, e che non ha le palle di lasciarvi liberi di fare le vostre scelte...
C'è di peggio del tradimento...

Ma che brutto approccio caro Dasio...

Sì, il cosiddetto tradimento è una sciagura che si abbatte sempre sulle persone sbagliate, sempre indifese di fronte all'altro. Ma se siamo così indifesi è segno che non siamo veramente pronti per una relazione vera e tutto quello che sappiamo fare è dare la colpa al traditore.
Restare con l'altro per abitudine è una cosa estremamente comoda, per persone pigre o timorose di rimanere da sole, se si escludono i casi "patologici" dove personalità compulsive tendono a scegliere partner sbagliati per ragioni che qui non sto ad elencare per motivi di spazio.
Il risultato è deludente e può essere davvero una brutta sorpresa per il povero partner coinvolto nella manipolazione.

Fatto sta che tutte le relazioni umane comportano una qualche manipolazione,
talvolta benigna altre volte crudele o malvagia.
L'indifferenza dell'altro ci può ferire ma ferisce soprattutto il nostro amor proprio e questo è un problema nostro. L'amor proprio dovrebbe rivolgersi ad altre cose evitando le ferite narcisistiche che sembrano proprio esser fatte per poter dire: "ecco, capitano tutte a me" oppure Lo sapevo che non era la persona giusta" o anche "Che ho fatto per meritarmelo?"
In effetti non esiste la "persona giusta", tutte le relazioni umane si fondano sulla reciproca soddisfazione e conforto. Esistono poi regole elementari che tutti seguiamo, costruendoci una facciata iniziale e seduttiva che poi col tempo si dissolve. Tutte le relazioni umane sono solidaristiche ed "egoistiche" al contempo. il sottile equilibrio può rompersi in ogni momento ma non possiamo gettare la croce sull'altro come se la colpa sia solo sua, salvo che la coppia non si sia fondata su di un progetto preciso di sfruttamento dell'altro e delle sue risorse.

La maggior parte delle unioni umane è di tipo sessuale. La sessualità non è solo una componente fondamentale senza la quale l'umanità si sarebbe estinta. La sessualità è un motore emotivo di enorme potenza, integrata com'è nell'affettività è in grado di sopperire a molte delle carenze e imperfezioni che la coppia presenta agli inizi della sua formazione.
La prima fu dunque la sessualità. Noi abbiamo poi aggiunto l'affettività e la collaborazione, il mutuo soccorso e l'alleanza. Ma la sessualità resta la base fondante della coppia. Anche in caso di coppie omosessuali la sessualità è il fondamento, l'origine della scelta. Poi viene prepotente l'affettività che, golosa e vorace, chiede all'altro di soddisfare tutti i nostri bisogni più profondi. L'interruzione di questa alleanza sconvolge il campo e le forze in gioco si dissipano.

La cosa curiosa è che la nostra autodistruttività esplode facendosi precipitare in un equivoco disastroso. Interpretiamo questa frattura, questa rottura della simmetria come un fallimento personalissimo e solo nostro, come un disvalore che ci viene rivelato dall'altro.
Ci sentiamo traditi come se l'altro avesse scoperto i nostri altarini mostrandoci nudi con la nostra fragilità e i nostri teneri o inconfessati bisogni d'affetto e di accoglimento.
E' davvero una brutta cosa da digerire.
E qui si torna all'assunto che ho espresso all'inizio. Se non siamo pronti ad avere una relazione dobbiamo accettare di cadere dalla bicicletta senza dare poi la colpa alla bicicletta o alla strada. Semplicemente si rimonta sulla bici e si riparte. Lo so che non è così semplice ma l'unico modo per riuscire a emergere dalla merda nella quale ci sentiamo e proprio questo. Rimontare in sella, cercando però di tenere bene a mente non tanto i presunti errori quanto le motivazioni che ci hanno spinto a scegliere quel tipo di partner.

Il problema siamo noi in cerca di partner sbagliati. Le ragioni per le quali scegliamo il tipo di partner sbagliato sono innumerabili ma non poi così difficili da scoprire.
E il fatto che il partner sia sbagliato non vuol dire che sia una persona più sbagliata di noi. Il partner non è un PC programmabile come pare a noi, il partner è una persona che cerca come noi di trovare alleanze sentimentali, ha il suo carico di problemi e difficoltà e fa quel che può, nel bene o nel male. Gli stronzi e le stronze sono persone infelici che cercano di trovare sollievo dalla loro sofferenza "succhiando" energie psichiche agli altri (vedi Mobbing e bullismo), si nutrono del nostro avvilirci per le loro angherie. Chi invece tradisce lo fa per ragioni diverse da quelle che potrebbero spingere noi a fare lo stesso. Per questo spesso non li comprendiamo.
Teniamolo a mente mentre li guardiamo andare via o mentre ci allontaniamo da loro. Poi guardiamo avanti. Il futuro è solo un po' più in là.
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