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Il falso scandalo delle dichiarazioni on line
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adelongo
Eroe
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Registrato: 11/09/06 23:29
Messaggi: 40
Residenza: Padova

MessaggioInviato: 05 Mag 2008 17:57    Oggetto: Rispondi citando

La pubblicazione dei redditi degli italiani sul web non è di per se così grave, lo è il sistema usato da Visco che ancora una volta ha dimostrato di essere il "vecchio sovietico" che non accetta di perdere e che si permette azioni da infermo di mente.
Ometto valutazioni su Prodi e co. lasciando ai lettori ogni giudizio.
Pensierino della notte:
Monnezza più monnezza meno, sempre monnezza è, ed è così che ci valutano all'estero. E già che ci siamo, ricordate com'è andata a finire quella notizia che circolava a Roma circa la quantità di cocaina che circolava (e circola ancora) in parlamento?
Alfio Beggio
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merlin
Dio maturo
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Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 05 Mag 2008 17:59    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Se non ridi rodi, come direbbe gateo.
... se uno ti fa una normalissima bolla di consegna deve dirti che trattera' i tuoi dati cosi' e cola' e tu a tua volta devi dirgli che tratterai i suoi dati cosi' e cola'.
Tutte informazioni completamente inutili per l'uno e per l'altro, e che servono solo allo Stato per aver la scusa per una multa nuova.
Poi salta fuori un tizio che pubblica i dati di tutti i cittadini italiani e pretende anche di aver ragione. ...

Posso sbagliare, ma diffondere dati già conosciuti o conoscibili non dovrebbe integrare nessun tipo di reato e neppure di illecito amministrativo.
Invece, a causa della perversità della nostra burocrazia, potrebbe diventare assi grave conservare i dati dopo aversi scaricati, perché non si è in possesso della liberatoria degli interessati o della comunicazione al Garante dell'esistenza e disponibilità di archivi (informatizzati o cartacei non importa), contenenti raccolte di dati riferibili a persone o aziende.
Mutatis mutandis un po' come il commercialista che detiene legittimamente i dati dei clienti ma deve comunicare al Garante l'esistenza degli archivi presso il suo studio professionale.
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guardianodelfaro
Dio minore
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Registrato: 20/02/08 06:42
Messaggi: 987
Residenza: Milano, con vista sul mare

MessaggioInviato: 05 Mag 2008 18:24    Oggetto: Rispondi citando

alpiliguri ha scritto:
guardianodelfaro ha scritto:
Presumo che tutti quelli che hanno sempre sostenuto di essere favorevoli alla pubblicazione di questi dati su Internet, ora per coerenza NON chiedano il rimborso, magari utilizzando il modulo messo on-line dal Codacons o da altre associazioni per la tutela dei cittadini e dei consumatori.


No, non chiederò il rimborso, perchè alle elementari ho imparato a contare, e oggi questo mi aiuta a non fare la figura dell'idiota.
Se ogni contribuente chiederà rinborso di 1 euro (o 10 o 100 non fa differenza) e lo otterrà dallo stato (questa entità cattiva) lo stato da dove prenderà i soldi ? (non mi interessa, lo stato è cattivo e lo devo punire....), che fa li stampa ? O magari dovrà recuperare questi soldi togliendoli da altre voci di bilancio (se deve scegliere tra scuola/sanità e finanziamento ai partiti secondo voi cosa sceglie ?), o inventando una tassa, che chi va a colpire ? I contribuenti, cioè quelli che hanno preso i soldi del rimborso, non c'è che dire, davvero un'idea geniale ! Queste sono le associazioni che difendono i consumatori ? ANDIAMO BENE....
In realtà il sistema funzionerà per una particolarità tutta italiana, I FURBI, l'unica cosa che si muove in questo paese.
Una piccola parte chiederà il rimborso (scommetto quelli che avevano qualcosa da nascondere), e il prezzo lo pagheranno come al solito gli onesti che le tasse le pagano, quelli che tengono in piedi il paese.
Andiamo avanti con la furbizia, continuiamo così.....

Oppure chiedendoli a chi, in veste di rappresentante dello Stato, cioè di tutti noi, ha causato tutto questo putiferio.
Altro che privilegi e pensioni d'oro.....
Tu cosa ne dici?
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Silent Runner
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Registrato: 16/05/05 09:17
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 19:33    Oggetto: Rispondi citando

Ribadisco il concetto: La gente ha paura dei propri dati personali! ROTFL
Altro che Gomorra! Qui si nasconde sodoma!
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{comunista}
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 19:41    Oggetto: invece di punire gli evasori ... Rispondi citando

... si vorrebbe punire, con pene anche piu' severe, chi invece denuncia gli evasori, infatti conoscendo quanto dichiara il vicino, e vedendo il tenore di vita, si potrebbe stabilire se quanto dichiara e' congruo. Se ognuno controllasse l'altro sparirebbe l'evasione.
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guardianodelfaro
Dio minore
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Registrato: 20/02/08 06:42
Messaggi: 987
Residenza: Milano, con vista sul mare

MessaggioInviato: 05 Mag 2008 20:17    Oggetto: Rispondi citando

merlin ha scritto:
Posso sbagliare, ma diffondere dati già conosciuti o conoscibili non dovrebbe integrare nessun tipo di reato e neppure di illecito amministrativo.
Invece, a causa della perversità della nostra burocrazia, potrebbe diventare assi grave conservare i dati dopo aversi scaricati, perché non si è in possesso della liberatoria degli interessati o della comunicazione al Garante dell'esistenza e disponibilità di archivi (informatizzati o cartacei non importa), contenenti raccolte di dati riferibili a persone o aziende.
Mutatis mutandis un po' come il commercialista che detiene legittimamente i dati dei clienti ma deve comunicare al Garante l'esistenza degli archivi presso il suo studio professionale.

Oramai penso che la frittata sia stata fatta, da qualsiasi parte la si voglia vedere.
I dati sono chissà dove, diffusi col peer-to-peer e con chissà quanti altri canali, non ultimo quello verbale.
Dovremmo giurare tutti di non diffondere nemmeno a voce quello di cui siamo venuti a conoscenza. Silenced
Senza contare che, oltreché arduo risalire a tutti quelli che hanno condiviso i dati, queste stesse persone con molta probabilità sono le stesse che scaricano film, musica, software, immagini e documenti protetti da diritti d'autore; se non sono state individuate prima, non vedo come possa avvenire ora.
Yuppi

Ricordiamoci che stiamo parlando di milioni di italiani, che tra l'altro si sono sentiti autorizzati a condividere i dati in quanto precedentemente lo aveva fatto l'Agenzia delle entrate.
Il Garante, intervenendo nel tentativo di bloccare qualsiasi tipo di condivisione via web, era consapevole per sua stessa ammissione di essere impotente e di non avere i mezzi (se non la diffida) sia di appurare il mancato rispetto del divieto che la cancellazione totale dei dati diffusi.

Come si dice, "passata la festa....gabbato lu santo" Incupito

Non ci resta che sperare nella individuazione (chissà....c'è sempre una prima volta) dei responsabili (se verranno ravvisate responsabilità) e nell'eventuale risarcimento, anche perché in caso contrario domani qualcun altro potrebbe svegliarsi male alla mattina e ripetere l'exploit.
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marcelloby
Eroe
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 21:54    Oggetto: insisto Rispondi citando

non esiste una cosa come "la libera consultazione di ciò che è pubblico". E' un bel concetto, che parla di libertà e pubblico interesse, ma così com'è descritto non si applica a tutti i dati "pubblici" (anzi direi quasi a nessuno - nemmeno la consultazione delle leggi è libera, nel senso che chiunque può accedervi, però a pagamento).

A chi dice che per accedere a dati "liberamente consultabili da tutti" basta fare un istanza ai sensi della 241/90: è vero in molti casi (non in tutti, a volte bisogna dimostrare di avervi interesse), tuttavia deve essere chiara la differenza tra il dover fare 20.000 istanze, magari cartacee e in bollo, per accedere a 20.000 dati o fare un paio di clic e scaricarsi un file di pochi mega contenente tutti e 20.000 i dati richiesti. Le difficoltà sono esattamente queste...
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 21:57    Oggetto: Per leggere le leggi bisogna pure pagare?! (Re: @marcelloby) Rispondi citando

marcelloby ha scritto:
E' un bel concetto, che parla di libertà e pubblico interesse, ma così com'è descritto non si applica a tutti i dati "pubblici" (anzi direi quasi a nessuno - nemmeno la consultazione delle leggi è libera, nel senso che chiunque può accedervi, però a pagamento).
Bella roba!?!?

Io per sapere a quali leggi devo ubbedire devo pagare?!

E non posso neppure dire "non conoscevo quella legge, non ho i soldi per pagare per leggerla" : la legge non ammette ignoranza.

Furibondo
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marcelloby
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 22:05    Oggetto: la legge è accessibile... Rispondi citando

Mi correggo parzialmente: se andate su www.gazzettaufficiale.it scoprirete che una parte delle informazioni ivi contenute è gratuita, e una parte è a pagamento.

In ogni caso tutte le raccolte giuridiche in Italia sono organizzate in banche dati a pagamento e anche piuttosto care, in quanto destinate a magistrati e avvocati.

Anche in questo caso: una cosa è poter accedere ad un singolo testo normativo appena approvato dal Parlamento, altra cosa è poter fare una ricerca per argomento, data etc. Un po' come la differenza tra comprare un quotidiano giorno per giorno e voler vedere gli arretrati.
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Zeus
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 22:06    Oggetto: Re: insisto Rispondi citando

marcelloby ha scritto:
A chi dice che per accedere a dati "liberamente consultabili da tutti" basta fare un istanza ai sensi della 241/90: è vero in molti casi (non in tutti, a volte bisogna dimostrare di avervi interesse), tuttavia deve essere chiara la differenza tra il dover fare 20.000 istanze, magari cartacee e in bollo, per accedere a 20.000 dati o fare un paio di clic e scaricarsi un file di pochi mega contenente tutti e 20.000 i dati richiesti. Le difficoltà sono esattamente queste...


Ben venga allora la pubblicazione su Internet, che elimina questa odiosa burocrazia...
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premio
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 22:10    Oggetto: Redditi online forli Rispondi citando

Tra i redditi online pubblicati da Visco facciamo un esempio. No, esempi non se ne fanno. Grazie.

edit by bdoriano: i dati personali sono stati rimossi.
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marcelloby
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 22:12    Oggetto: insisto Rispondi citando

Ben venga: va bene, mi arrendo, ma deve essere legale. Il pastrocchio è successo perché l'hanno pubblicata pensando che fosse legale e poi è saltato fuori che non lo era.

Continuo a pensare che non sia stata una buona idea comunque, ma mi acconterei di capire una volta per tutte se è stata violata la legge oppure no (a proposito di conoscere la legge).

Una dimostrazione di ciò che sto dicendo è in alcuni post precedenti, laddove qualcuno suggerisce che chi ha le liste deve distruggerle a prescindere dall'uso che intende farne (magari nessuno). A me ricorda l'idea del cd che si autodistrugge dopo n ascolti, e in effetti è esattamente la stessa cosa...
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whitesquall
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MessaggioInviato: 05 Mag 2008 22:21    Oggetto: Re: Redditi online forli Rispondi citando

premio ha scritto:
Tra i redditi online pubblicati da Visco facciamo un esempio.

ti sembra opportuno diffondere questi dati (soprattutto nome-cognome-indirizzo) via internet? Rolling Eyes

edit by bdoriano: dati eliminati
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{massimo}
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 13:09    Oggetto: La privacy va rispettata Rispondi citando

Non si abbatte l'evasione pubblicando i dati sensibili dei cittadini Italiani, così si fa solo cortile cercando di sapere i redditi dei prorpi condomini o altro masolo curiosità e cortile!
I dati sensibili devono rimanere tali e devono esserne a conoscenza solo le pubbliche amministrazione per i controlli fiscali e/o altro.
Inoltre nel 730 non c'é solo il reddito ma tante altre informazioni che possono essere utilizzate per truffe ai danni del cittadino onesto(perlo per esperienza personale). Sono contrario alla divulgazione di dati sensibili come il 730 e chiederò i danni in quanto ho trovato il mio 730 sul P2P. Saluti
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guardianodelfaro
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 14:28    Oggetto: Rispondi citando

Ormai la situazione sta sconfinando sempre più nel ridicolo.
Leggevo che il viceministro uscente Visco per giustificarsi avrebbe dichiarato che "basta guardare un telefilm americano per rendersi conto che le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche".
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No comment!
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Gateo
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 14:49    Oggetto: Rispondi citando

guardianodelfaro ha scritto:
Ormai la situazione sta sconfinando sempre più nel ridicolo.
Leggevo che il viceministro uscente Visco per giustificarsi avrebbe dichiarato che "basta guardare un telefilm americano per rendersi conto che le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche".
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No comment!
Visco diceva anche che bastava dar mano libera a qualche hacker per scoprire tutti gli evasori d'Italia, il che spiega molto la situazione attuale...
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 14:51    Oggetto: Rispondi citando

Evasori? Ma si riferiva anche a quelli scappati di prigione?
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guardianodelfaro
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 14:58    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
guardianodelfaro ha scritto:
Ormai la situazione sta sconfinando sempre più nel ridicolo.
Leggevo che il viceministro uscente Visco per giustificarsi avrebbe dichiarato che "basta guardare un telefilm americano per rendersi conto che le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche".
Shocked
No comment!
Visco diceva anche che bastava dar mano libera a qualche hacker per scoprire tutti gli evasori d'Italia, il che spiega molto la situazione attuale...

Penso che molti italiani, pur non essendo hacker, darebbero LORO mano libera a Visco, ma non credo che intendano la stessa cosa...
TapTap TapTap TapTap
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alpiliguri
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 15:14    Oggetto: Re: La privacy va rispettata Rispondi citando

{massimo} ha scritto:

Inoltre nel 730 non c'é solo il reddito ma tante altre informazioni che possono essere utilizzate per truffe ai danni del cittadino onesto(perlo per esperienza personale). Sono contrario alla divulgazione di dati sensibili come il 730 e chiederò i danni in quanto ho trovato il mio 730 sul P2P. Saluti


Caro Massimo, se hai trovato il tuo 730 sul P2P ce l'avrà messo tua moglie.
Altrimenti sono portato a pensare che sei uno dei tanti che parla per sentito dire, senza sapere minimamente di che si tratta.
Se tu avessi guardato uno solo dei file che si scaricavano dall'agenzia e ora sono in giro, sapresti che c'era solo il dato dell'imponibile, imposta, reddito da lav. autonomo e vol. d'affari. Nessuna dichiarazione online, nessun cod.fiscale o indirizzo, neanche ricavabile perche manca luogo di nascita.
Chiedi pure tutti i danni che voui, mai sarei curioso di vedere cos'è questa dichiarazione che hai trovato..... e come faranno a truffarti con quesi dati.
Ma per favore....
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alpiliguri
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 15:22    Oggetto: Il più grande e autorizzato furto di dati al mondo Rispondi

Commento all'articolo:
Il più grande e autorizzato furto di dati al mondo
L'associazione Cittadini di Internet: "Si sarebbe potuto rispettare la legge del 1973 senza esporre i dati personali a tutto il web".

"Pubblicando la lista dei contribuenti italiani nel portale della Agenzia delle Entrate, si è così messo a disposizione di tutti, anche dei criminali informatici, non solo la denuncia dei redditi, ma anche i dati personali (codice fiscale, indirizzo ecc.)".

Fantastico, questi si sono riuniti in associazione, vogliono fare riscorso, e NON SANNO DI COSA SI STIA PARLANDO !!!

cari cittadini di internet:
DOVE E' STATO PUBBLICATO IL CODICE FISCALE ?
DOVE L'INDIRIZZO ?
COS'E' ecc. ?

Ma possibile che la gente apra bocca senza neanche prendere la briga di informarsi un minimo.
Spero non facciate pagare caro l'iscrizione alla vostra associazione, viste le competenze....
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