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Non sprechiamo nulla...se possibile!
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Autore Messaggio
PRENCEPAT
Semidio
Semidio


Registrato: 11/03/08 13:10
Messaggi: 344
Residenza: Sulle spiagge della SARDEGNA, con un piede amollo ed uno no

MessaggioInviato: 05 Apr 2008 15:35    Oggetto: Non sprechiamo nulla...se possibile! Rispondi citando

8)


Accendendo la televisione, o leggendo i giornali, non si sente altro che l'aumento dei poveri.
Si sente, da tutti, lo stesso ritornello: i generi di prima necessità son divenuti troppo costosi.
La casalinga. il Pensionato, il giovanotto che ha messo su casa per essere più libero, la ragazza che lavora e non vuole pesare più sulla famiglia!
Tutti, si lamentano del carovita.
Poi ci sono le notizie più tristi:
persone che frugano nei cassonetti della spazzatura, senza più dignità.....
perché davanti al bisogno primario, che è NUTRIRSI !..................... la dignità cede il passo alla fame.
Come tanti poveri del Brasile. (link )

Eppure non siamo nel terzo mondo.... siamo in Italia!

Si sa che i problemi dell'economia mondiale avanzano, e chi conosce un pochino di economia sa che, un'inflazione strisciante arriva la BOTTA grossa. Tutto precipita e riprendersi è difficoltoso.

Le aziende sono in crisi, il denaro dei grossi investitori si sa, è come gli uccelli: Vola dove vive meglio!
Insomma dobbiamo tutti, indistintamente dal reddito, fare i conti con la
spesa quotidiana!

Ma..... Quante cose gettiamo via perché non le conosciamo o non sappiamo che sono commestibili?
A mio parere tante, e dato che desidero akche il vostro parere,
ho pensato di aprire questo 3D, per scambiarci alcune ricette "povere" ma che possono talvolta essere gustose, e che non pesano sul bilancio familiare.
Per dare l'esempio, di cosa intendo per :"Non sprechiamo nulla....", comincio io.

BOCCONCINI POVERELLI

Tutti voi, almeno una volta, avete acquistato i ravanelli, (intendo quelli chiamati "quarantini") e naturalmente, prima di lavarli, avete tagliato le foglie e le avete gettate nella spazzatura.
Io vi consiglio di non gettare via queste fogli, ma di nobilitarle.
Mettetele da parte e, dopo aver lavato i dolcissimi ravanelli, che avete comprato per un'insalata i per contorno ad un arrosto, fate così.

Lavate bene le foglie dall'eventuale terriccio, poi riempite un recipiente con acqua e due cucchiai da minestra di bicarbonato.
Lasciatele a bagno in questa soluzione per almeno due ore, poi lavatele accuratamente sotto l'acqua corrente e riponetele ad asciugare.
Mentre le foglie asciugano, preparate la pastella per le fritture. Se qualcuno è intollerante alle uova, la pastella si può fare con latte e farina di ceci.
Asciugate bene le foglie col canovaccio, e sovrapponetene quattro in modo
da formare un insieme più corposo, legandole con un filo di erba cipollina,ma se non l'avete, usate tranquillamente i gambi delle foglie del ravanello.
Se avete in casa pane duro, affettatelo e bagnate leggermente le fettine nel latte, ma non fatele inzuppare troppo.
Controllate se vi è avanzata mozzarella o qualche sottiletta.
Nel frattempo mettete a scaldare l'olio nella padella, (è preferibile l'olio d'oliva, ma in mancanza va bene anche quello di semi).

Prendete le foglie preparate a mazzetto. aggiungete la mozzarella, o un pezzetto di sottiletta (ne basta 1/4 per ogni bocconcino) e mettetele tra due fettine del pane bagnato nel latte.
Immergete, Tenendo tra le dita, l'insieme nella pastella, (attenzione che non si siano formati grumi) e mettete con attenzione il tutto dentro l'olio che nel frattempo si è scaldato.
Fate attenzione a non scottarvi, (il segreto sta nel non lasciar cadere, ma depositare....)
Usate una forchetta per rigirare il bocconcino.
Lasciate dorare bene , ma non bruciare, poi scolatelo con la schiumarola e mettetelo a finire di scolare in un foglio di carta assorbente.
La busta del pane aperta e rivoltata è abbastanza idonea allo scopo.

Chiaramente non è che dovete aspettare che sia cotto uno prima di versa il successivo, ma state solo attenti di farlo quando avrete constatato che la pastella del precedente abbia cominciato ad assumere una tonalità più calda.
Oer regolarvi osservate il colore della frittura:
deve passare da un bianco scuro ad un giallino leggero.

Se non sapete fare la pastella, c'è un altro sistema:
in un piatto mettete pan grattato, ed in un altro sbattete tre uova ( le quantità di pangrattato ed uova dipendono da quanti sono i bocconcini che dovete preparare).
Il procedimento è semplicissimo:
Passare il bocconcino nell'uovo, poi nel pangrattato, indi ancora nell'uovo e poi in padella.
E' una variante alla pastella.

Questo piatto lo si può realizzare anche con le foglie della tanto detestata ortica.
L'unica differenza è che l'ortica dovete andare (muniti di guanti grossi, non tentate con i guanti di lattice usa e getta), in campagna, lontano dal ciglio della strada, raccoglietela con molta attenzione per non farvi male.
Scegliete le piante più tenere, quelle grosse son troppo difficili da preparare.
Tutti i rametti, dovete lasciarli a bagno, prima nell'acqua senza il bicarbonato, poi vanno ripresi con attenzione e messi per almeno due ore, in acqua e bicarbonato.
Quest'operazione è necessaria perché le foglie non vi possano più danneggiare l'epidermide.
Infatti, durante l'ammollo, le vescicole urticanti, perdono le loro sostanze.

Riassumo gli ingredienti...

Foglie di ravanello
acqua
bicarbonato
olio
pane duro affettato
pastella per frittura
sale (va messo nella pastella o nelle uova9 qb
latte (la quantità è variabile, ma di norma 1-2 bicchieri bastano)
rimanenza di mozzarella o sottilette ( anche questo si basa su quanti bocconcini si desidera preparano)
_______________________________________
aromi e spezie variano a seconda dei gusti
si possono aggiungere o meno
_______________________________________
per chi è intollerante alle uova:
farina di ceci
latte (quanto basta per ottenere la pastella)
_______________________________________
Per la variante senza pastella:
due o tre uova
pangrattato
_______________________________________
detto questo Buon lavoro e....
Avanti un altro/a!!!!!


8) Ray
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OrchidBlues
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MessaggioInviato: 08 Apr 2008 17:22    Oggetto: Rispondi citando

Sicuramente è un ingrediente insolito ma che sicuramente può essere apprezzato...

Io ho scoperto le foglie delle carote, comprate però dal contadino...si gustano crude in insalata e sono veramente buone...

Oppure i "fondi" dell'insalata; quando ne avanza un pò e non è sufficiente a per tutti la faccio appassire in padella aggiungendo delle uova sbattute e creo una frittata diversa dal solito.

Anche il pane riesco ad utilizzare in vari modi; per fare una zuppa con il pomodoro, per addensare il sugo, oppure con la verdura cotta e tritata si fanno delle polpettine gustose che riescono a mangiare anche i bambini.


Ciao
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PRENCEPAT
Semidio
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MessaggioInviato: 08 Apr 2008 23:08    Oggetto: Rispondi citando

Laughing
Grazie dea della grazia...!

Vedi, in fondo, molte cose sono anche gustose.
Non pensare che sia insolito usare certe parti che altri scartano.
Per esempio:
Se dalle tue parti ci sono i Ravanelli Bianchi, quelli lunghi
chiamati " Candele di ghiaccio", le foglie sono gustosissime ad insalata, mentre le radici (le vere e proprie Candele) sono ottime anche fatte ad insalata, insieme alle carote, tagliandole alla Francese (Julienne).
Invece tagliate a rondelline per contornare e guarnire un arrosto morto.
Tutto si può adoperare!

Grazie OrchidBlues di averci dato la tua ricetta, io provo sempre tutto.

Ciao Ray
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OrchidBlues
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MessaggioInviato: 09 Apr 2008 08:57    Oggetto: Rispondi citando

Grazie a te Prencepat perchè è un 3d utilissimo....

Sai, tante persone non sanno neanche che molte cose che si scartano si possono invece utilizzare! E sono oltretutto ottime!!!

Nessuno te lo dice, e a volte lo scopri da solo per caso.
Oppure c'è qualche persona che intelligentemente ti dà le dritte.
Di norma le ricette di cucina ti "insegnano" a cucinare le parti cosidette nobili, ma le altre?

Tante cose sono venuta a scoprirle tramite le mie due nonne che, memori della guerra sapevano cos'era veramente la fame e non sprecavano nulla....
E molte cose me le hanno insegnate loro. Very Happy
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PRENCEPAT
Semidio
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MessaggioInviato: 09 Apr 2008 14:12    Oggetto: Rispondi citando

OrchidBlues ha scritto:
Grazie a te Prencepat perchè è un 3d utilissimo....

Sai, tante persone non sanno neanche che molte cose che si scartano si possono invece utilizzare! E sono oltretutto ottime!!!

Nessuno te lo dice, e a volte lo scopri da solo per caso.
Oppure c'è qualche persona che intelligentemente ti dà le dritte.
Di norma le ricette di cucina ti "insegnano" a cucinare le parti cosidette nobili, ma le altre?

Tante cose sono venuta a scoprirle tramite le mie due nonne che, memori della guerra sapevano cos'era veramente la fame e non sprecavano nulla....
E molte cose me le hanno insegnate loro. Very Happy


Grazie a te!
Oggi i tempi sono difficili per tutti, ma anche se non lo fossero. perchè sprecare?
Hai detto bene, ci son cibi sconosciuti che sono di un sapore veramente meraviglioso.
Ad esempio: ora è il tempo dei piselli, quelli che si possono mangiare anche crudi, Sono di un verde chiarissimo, e sotto il bacello (la buccia)n s'intravvede la rotondità dei pisellini (la Findus li chiama Pisellini Primavera, ed io li uso per fare la frittata ) Se conoscete un contadino che usa solo sistemi biologici, o almeno lavora secondo le regole (smette di usare prodotti nocivi molto prima del raccolto) si può realizzare questa ricetta.
Dopo aver sbucciato i piselli, le bucce, si devono spuntare.
Cosa vuol dire spuntare?si devono levare, a mano tutte e due le punte,(si può usare anche un coltellino) e tirandone una delle due parti, va via anche il filino del bordo,
Non è un'operazione difficile, dopo poco ci si fa la mano.
Dopo finita quest'operazione si mettono tutte queste bucce a abgno in acqua fredda e un cucchiaio di bicarbonato, lasciandovele almeno un'oretta.
Risciacquare le bucce sotto acqua corrente, e metterle a scolare in uno scolapasta.

Mettete una pentolina colma d'acqua a riscaldare in un fornello a fuoco basso.
In una pentola (le dimensioni dipendono dalla quantitò delle bucce) più grande versate due o tre cucchiai d'olio extravergine d'oliva.
ora taglia 1 cipolla di medie dimensioni in due e tritatene solo la metà.
Se avete uno scalogno aggiungete anche quello.
Versate a crudo nell'olio, accendete il fornello a mezza fiamma, e fate dorare un pochetto il trito.
Prendete dal colapasta le bucce e pian piano (per non schizzarvi con l'olio caldo) mettetele nella penntola.
Rimastate con un mestolo di legno per far rosolare il tutto, abbassate la fiamma e mettete o il dado per brodo o il sale.
Io uso mettere spesso il Dialbrodo, ne basta un cucchiao o due (tutto dipende dalla quantità che state cucinando).
Se volete aggiungete aromi e prezzemolo fresco tritato, fatelo solo ora, che l'acqua, contenuta nelle bucce dei piselli, è cominciata a fuoriuscire..
Coprite con l' acqua tiepida che avete messo prima a riscaldare e lasciate bollire finché le bucce saranno diventate molli.
Ve nei accorgerete perché l'acqua, bollendo, si è ritirata.
A questo punto prendete un frullino ad immersione (oggi nbe esistono ottimi a prezzi bassissimi) e stando bene attenti, frullate tutto il contenuto della pentola finché tutto il contenuto diventi una crema.
Il fuoco a questo punto dev'essere nuovamente abassato, per evitare che la crema sul fondo possa attaccarsi o peggio bruciarsi.
.
Girate in continuazione, con un movimento a spirale (dal centro pentola alla periferia e viceversa) la crema con il mestolo di legno affinché non si attacchi, e fate cuocere ancora dai cinque ai dieci minuti.
Di tanto in tanto vagliate la corposità della crema prendendone un mestolo, e rilasciandolo cadere nella pentola stessa.
Quando vi accorgete che la crema si è addensata, spegnete il fornello.

Servite su crostini, fatti con pane raffermo, dorati sulla piastra. o nel tostapane.
Per essere più gustosi, i crostini andrebbero strusciati con uno spicchio dìaglio (senza esagerare) , spennellati con olio extravergine d'oliva (non bagnati, ma solo spennellati!) e quando stanno finendo di dorare spruzzati di origano e rosmarino.
Sul fondo e nel bordo del piatto mettete i crostini e sopra la crema che avrete preparato. Se vi piace potete aggiungere un cucchiaino di olio extravergine crudo ed un pochino di peperoncino in polvere.
E buon appetito.
Vi assicuro che è un piatto delizioso. Wink

Ray ...buongustaio
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MessaggioInviato: 08 Ago 2008 07:12    Oggetto: i limoni Rispondi

anche le bucce dei limoni si possono "riciclare", ma solo con funzione "contenitore" e non "cibo". Per esempio io, quando mi capita di doverne usare in quantità (se ne uso uno solo non lo faccio), cerco di spremerli con delicatezza (in genere comunque la buccia non si rovina mai) o meglio ancora, li taglio non a metà ma taglio una porzione piccola in cima al limone...e poi scavo con un coltellino per toglierci il succo. A quel punto avete delle bucce super che potete conservare in frigo per servirci ciò che volete...l'ideale è ovviamente il sorbetto al limone, ma spazio alla fantasia... 8)
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