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Jatropa, la pianta del petrolio
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 07 Mag 2007 14:34    Oggetto: Jatropa, la pianta del petrolio Rispondi citando

Commenti all'articolo Jatropa, la pianta del petrolio
Un arbusto del deserto potrebbe integrare le fonti di energia a basso costo del futuro.



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{cheimporta}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Mag 2007 16:39    Oggetto: speriamo bene Rispondi citando

sperando non vada a finire come per l'olio di colza che molti giudicano più inquinante del petrolio.
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thefad
Semidio
Semidio


Registrato: 22/02/07 18:52
Messaggi: 454
Residenza: Sassari

MessaggioInviato: 08 Mag 2007 17:00    Oggetto: La speranza e l'ultima a morire Rispondi citando

Speriamo che questa pianta mantenga TUTTE le promesse...
Comunque è buono che continuino a cercare e studiare le alternative possibili...

Ciao
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 09 Mag 2007 00:21    Oggetto: Rispondi citando

Ironico :)
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{Giorgio}
Ospite





MessaggioInviato: 09 Mag 2007 04:05    Oggetto: Rispondi citando

Con 60 piantine si fa un pieno, si risolve in pratica il problema di una famiglia per una settimana o forse meno. A parte il fatto che ci sono 52 settimane in un anno e tante, ma tante famiglie in piu' al mondo, ma perche' si fa riferimento sempre al problema dell'autotrazione che, a confronto con l'energia bruciata da industrie, citta', riscaldamenti treni aerei etc.... e' semplicemente una goccia nell'oceano. Hai voglia ad aumentare la produttivita'. Facciano gli studi per migliorare e costruire le fonti di energia di massa: ne conosco solo due degne di tale portata: quella endotermica che gia' abbiamo e oltre ad inquinare, produrr eeffetto serra etc, non basta a coprire il fabbisogno e quella termonucleare che abbiamo miseramente e miserabilmente abbandonato tornando nella preistoria. un altra cartuccia fasulla nel fucile di quelli che per posizione o ignoranza credono e vogliono far credere che con l'energia prodotta da vento sole e piantine si possa alimentare il mondo.
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{Giampaolo}
Ospite





MessaggioInviato: 09 Mag 2007 13:18    Oggetto: Ne parlano in tanti...anche Rubbia Rispondi citando

Spero soltanto con serieta'... Carlo Rubbia, da un paginone dedicato sul Corsera preferisce nell'ordine: colza, sorgo, grano, canna da zucchero, erba frusta, miscanthus. Punta molto sul Miscanthus...
La italiana plantechno (interessante il loro sito http://www.plantechno.com/ ) studia invece il tabacco, anche lui molto meglio della colza. Penso che, per certe realta' locali, come la poverissima Africa subsahariana o l'India, anche la Jatropha possa funzionare per fornire ad agricoltori poverissimi il combustibile fatto da loro stessi per le loro macchine agricole. Cio' non mi impedisce di credere che solo col nucleare da fissione e poi da fusione riusciremo a superare il problema del troppo gas serra (producendo idrogeno ed elettricita').
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{MaXXXX}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Mag 2007 05:41    Oggetto: Rispondi citando

Sicuramente non salverà il mondo ma sarebbe utile.

L'energia nucleare? siamo tornati alla preistoria? vorrei farti presente che non bisogna pensare ad una catastrofe tipo chernobyl ma al semplice ed attuale utilizzo: seguimi i fusti (tonnellate) di scarti dove li mettiamo? attualmente l'unico modo di gestire i rifiuti radioattivi è sepellirli, non esiste un metodo che distrugga le scorie quindi vengono sigillate e seppelliti. e poi? non sappiamo + dove metterle o meglio le cementiamo sotto i marciapiedi come è successo o cosa ma cè li vorresti sotto casa tua dei fusti anche se cementati sotto 50 metri di cemento?, il cemento negli anni inizia a creparsi è sempre un incognita.

Vorrei fare presente che quando ci fu il referendum per la centrale nucleare Italiana, alcuni lavori furono fatti e poi dopo la disapprovazione le strutture smantellate, MA IL SITO E SEMPRA LA CEMENTATO sotto tutela delle autorità perchè una volta montato e provato anche un piccolo reattore rimane sempre un residuo non lo puoi + smantellare al 100% e quel punto sarà sotto tuttela giudiziaria e militare per sempre.

altre energie.
L'energia del vento e del solo funziona è un dato di fatto solo che nel caso dei pannelli solari che producono energia i costi sono ancora troppo alti, ma stanno studiando nuovi metodi fotovoltaici che soppianteranno gli altri oltre che a no essere più di vetro/silicio.L'energia del vento e del solo funziona è un dato di fatto solo che nel caso dei pannelli solari che producono energia i costi sono ancora troppo alti, ma stanno studiando nuovi metodi fotovoltaici che soppianteranno gli altri oltre che a no essere più di vetro/silicio.

speriamo bene.
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{Giampaolo}
Ospite





MessaggioInviato: 14 Mag 2007 21:56    Oggetto: bisogna andare avanti con la ricerca! Rispondi citando

Tutto dipenderà dagli sviluppi della ricerca scientifica ed è per questo che sarebbe bene farla piuttosto che investire ora, subito, nell'applicazione pratica per sostenere l'immatura industria di settore. Se il fotovoltaico ora non è economico... E ORA NON CONVIENE, piuttosto che addossarsene i costi di applicazione pratica gravando sulla intera società, troverei mille volte meglio finanziare, proprio con quegli stessi soldi tratti dalle tasse pagate da tutti, LA RICERCA SUL FOTOVOLTAICO. Le speranze di successo sono concrete... dunque perchè non accelerare i tempi investendo nella ricerca ( industriale
ossia per abbassare fortemente i costi di utilizzo).
Idem per qualsiasi altra forma di produzione di energia a meno che non sussistano altre ragioni... ad esempio...BRRR... militari. I nuovi reattori nucleari ad acqua pressurizzata (PWR2) della
classe ASTUTE installati nei sottomarini nucleari inglesi possono funzionare per VENTI ANNI consecutivi senza bisogno di ricambio del combustibile. Veramente sono facilmente gestibili
da operatori non competentissimi e indaffaratissimi magari a non beccarsi un siluro vagante (memento il Kursk). No alla guerra ma nel malaugurato caso, una nave che può fare venti
volte il giro del mondo senza rifornimento... ti aiuta molto ad aver credito e quindi disincentiva l'uso della forza. Per la ricerca nucleare ovvio andare avanti tanto nel confinamento magnetico ( con l' ITER ) che col confinamento inerziale. Per quanto concerne il nucleare da fissione... bisogna
superare i vecchi modelli di reattore ora diffusi nel mondo, tranne che in Italia. E anche questa ricerca è in atto. Personalmente spero molto nei sicurissimi reattori a piombo fuso ma le vie sono tante. Basta fare qualche ricerca in rete sui reattori di quarta generazione, ( preferiti,
rispetto ai classici, ho letto, anche da Ségolène Royal ). I reattori a piombo liquido, o sottocritici come suggerito da Rubbia ma anche critici, piacciono in effetti anche a chi,
essendo restato indietro, spera di recuperare il tempo perduto magari collaborando con i russi che li hanno addirittura già applicati in una classe di loro sottomarini nucleari prima di optare anche loro per i PWR. Sono inclusi nella "Generation IV reactor" e suggerirei a chi interessa indagare per scoprire il contributo italiano in ambito europeo, di usare le seguenti parole chiave "elsy vella lead"
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{Alberto Mengozzi}
Ospite





MessaggioInviato: 10 Lug 2007 16:43    Oggetto: Come la colza o il girasole, peggio della palma Rispondi citando

La noce della palma da olio ne fa parecchio di più! e tutte le piantagioni sono in mano a grosse multinazionali che speculano sulla pelle dei contadini malesi e delle loro foreste tropicali... un biocombustilie ha un senso solo se viene utilizzato nel raggio di 100/200 km dalla sua produzione e se è vero che un contadino italiano vuole ricavare almeno 7/800 euro a ettaro (altrimenti non coltiva, in quanto gli costa + di 600 ad ettaro) gli olii vegetali non sono convenienti, salvo incentivi o coltivarli dove la mano d'opera costa meno..in malesia appunto; ma poi si arricchiscono solo le multinazionali in quanto il prezzo si fa in Europa; l' olio di palma si usa oggi sui cogeneratori e in 4 anni è raddoppiato di prezzo, fino a ieri non lo voleva nessuno se non la ferrero per le merendine
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{conte max}
Ospite





MessaggioInviato: 15 Dic 2007 22:21    Oggetto: introdurla in sicilia Rispondi

presto anche in sicilia.dagli scarti si ottiene metano.
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