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Zeus News Ospite
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Inviato: 18 Nov 2007 14:31 Oggetto: Privacy senza anonimato negli Usa |
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Commenti all'articolo Privacy senza anonimato negli Usa
Una proposta americana prevede che i cittadini cedano spontaneamente le loro comunicazioni e le loro vite al governo, che ne garantirà la riservatezza. Il tutto in nome della sicurezza.
Foto via Fotolia
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ste_95 Dio maturo
Registrato: 03/08/07 13:41 Messaggi: 1920 Residenza: Italy
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Inviato: 18 Nov 2007 16:16 Oggetto: |
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cos'è le loro vite???
una forma di schiavitù? |
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 18 Nov 2007 17:56 Oggetto: Ma anche se uno si fidasse del governo |
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Quest'ultimo non farebbe tutto da solo ma si affiderebbe ad aziende esterne per cui uno si può anche fidare del governo ma dove sta scritto che deve farlo dell'azienda la quale è legata solo da un contratto che può rompersi per 1000 e 1 motivi diversi.
Non per dire, da noi da qualche anno c'è la legge che impone di "checkare" l'autorizzazione all'uso dei dati personali quando ci si iscrive a qualcosa.
Anche se questa definisce categoricamente che l'autorizzazione vale solo per quello che s'è richiesto, è pieno di posti dove riciclano quei dati e continuano a fare cose extra non solo non richieste ma espressamente vietate (come fanno i call center a chiamare a casa per pubblicizzare qualcosa se uno non gli ha mai dato alcuna autorizzazione per farlo - oltretutto sono più informati loro sui nostri abbonamenti telefonici che noi stessi) |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 18 Nov 2007 19:58 Oggetto: Il buon giorno si vede dal mattino |
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Citazione: | ... Kerr, in sostanza, vuol separare privacy, anonimato e sicurezza, quasi non fossero interdipendenti: che privacy posso avere quando il mio nome è sempre e palesemente legato a quanto ho scritto, detto, comunicato? |
Perché, nel vecchio continente godiamo di maggiore privacy o maggiore protezione dei dati personali?
Se il buon giorno si vede dal mattino, ci troviamo già tutti a mazzogiorno inoltrato !! |
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ioSOLOio Amministratore
Registrato: 12/09/03 18:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 18 Nov 2007 20:19 Oggetto: il principio non regge alla prova reale |
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il principio sostenuto in teoria potrebbe anche essere accettabile.
Ovvero differenziare anonimato e privacy..che effettivamente sono due cose differenti. Ad esempio se io in casa compio un gesto intimo e privato, utilizzo la mia privacy senza restare nell'anonimato (giusto per fare un esempio banale).
Il punto però è che dopo aver teorizzato un concetto occorre passarlo nel mondo reale, attuandolo.
E qua si sgretola, perchè il "custode" dei dati per quanto preposto, ricercato affidabile e sottoposto ad una giurisdizione di terzi, non sarà mai sicuro al 100%.
Anzi, casi quotidiani parlano in direzione esattamente opposta.
Per cui dare tutti i propri dati a un ente non può sicuramente garantire il rispetto della propria privacy. |
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Maurizio DelVecchio Mortale adepto
Registrato: 10/11/07 21:14 Messaggi: 38 Residenza: Toscana
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Inviato: 18 Nov 2007 22:05 Oggetto: sono piu' fortunati gli Americani di noi Italiani |
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Fatte le dovute considerazioni, sono piu' fortunati gli Americani di noi Italiani.
Da loro e' risaputo che le agenzie governative e para-militari raccolgono e classificano dati.
In alcuni procedimenti legali i querelanti (cittadini lesi sul fronte della privacy) hanno cosi' ottenuto informazioni riguardo ai dati raccolti.
Questo perche' sapevano come e a chi rivolgersi.
Da noi in compenso i dati vengono raccolti e incrociati senza che vi sia un pubblico dibattimento, e questo da anni.
Per farvi qualche esempio :
-Se avete fruito di servizi sanitari, i vostri dati sono stati raccolti e schedati (e risultano accessibili a organi politici, di polizia e militari)
-Se state utilizzando una linea telefonica/internet, i vostri dati vengono raccolti e schedati a tempo indeterminato (la legge contro il terrorismo prevede l'obbligo del mantenimento almeno per 5 anni, ma non ci sono obblighi di cancellazione.
-Se avete un conto in banca, i dati sono raccolti.
Di piu', recentemente le banche hanno istituito un database incrociato (ufficiale, quello informale era gia' presente da anni), circa i propri clienti.
Ad esempio quando qualcuno fa un versamento sul vostro conto corrente, la banca della persona che effettua il versamento riceve i vostri dati registrati dalla vostra banca (potete opporvi, ma chiaramente l'informazione non viene scritta a caratteri cubitali sulle vetrate della banca...)
-Assicurazione, idem come sopra : tutti i vostri dati assicurativi sono presenti in un database unico delle assicurazioni.
Questo, dicono, per evitare frodi... tant'e' che se date vostre info personali ad 1 assicurazione, tutte le altre avranno in via (credo informale, ma forse anche formale...) tali dati.
si potrebbe andare per ore... il punto e' che tutte queste info raccolte sono accessibili a polizia, servizi militari e politici (a vario titolo). |
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{pippolo} Ospite
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Inviato: 18 Nov 2007 22:20 Oggetto: beniamino franklin ... |
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... disse che quando in nome della sicurezza si e' disposti a rinunciare anche ad una piccola parte di liberta', non si merita ne l'una ne l'altra |
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ste_95 Dio maturo
Registrato: 03/08/07 13:41 Messaggi: 1920 Residenza: Italy
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Inviato: 19 Nov 2007 07:33 Oggetto: |
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Citazione: | Fatte le dovute considerazioni, sono piu' fortunati gli Americani di noi Italiani. ...... |
è questo il punto...
Secondo me, loro hanno sempre raccolto dati e poi fatto quello che ne volevano, solo che in questo modo sono autorizzato dalla persona....tutto questo IMHO |
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