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Zeus News Ospite
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GFP Dio minore

Registrato: 06/02/06 12:11 Messaggi: 959
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Inviato: 18 Apr 2007 09:17 Oggetto: Sviluppo tecnologico e Libero arbitrio |
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Come no..! Vivremo tutti come quelli del Grande Fratello.. (solo che non saremo pagati..).
In un mondo come quello prospettato dall'articolo, ovvero super-controllato, come potrebbero esistere individui che possono scrivere programmi-virus senza essere preventivamente scoperti ed individuati?
Qualcosa non torna no?
Forse si vuole ammettere che, per quanto rigoroso, Fritz, o chi per lui, qualche buco lo avrà, e da lì passerà una nuova tipologia di Hacker o Cracker che non sarà più visto come un terrorista informatico, ma come un combattente per la libertà (informatica).
Siamo poi certi che tutte le Nazioni accetteranno questo super-controllo? (sapendo che non saranno certo loro a trarne beneficio).
Da quanto ne so il Parlamento Europeo può decidere, ma sono poi i Governi Nazionali a decidere se adottare internamente tali decisioni.
Si potrebbe prefigurare una nuova immigrazione verso quelle nazioni che proteggeranno una sorta di libero arbitrio. (tanto esiste il tele-lavoro). |
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{Luigi} Ospite
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Inviato: 18 Apr 2007 09:56 Oggetto: verità vs falsità |
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Chissa se le pene saranno maggiori delle pene sui reati
al crack parmalat?
tristemente bisogna ammettere che di questi tempi viene piu perseguita la verità che la falsità... |
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Kalandra Dio minore


Registrato: 17/10/05 10:58 Messaggi: 777
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Inviato: 18 Apr 2007 15:06 Oggetto: Re: Sviluppo tecnologico e Libero arbitrio |
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GFP ha scritto: | Come no..! Vivremo tutti come quelli del Grande Fratello.. (solo che non saremo pagati..).
In un mondo come quello prospettato dall'articolo, ovvero super-controllato, come potrebbero esistere individui che possono scrivere programmi-virus senza essere preventivamente scoperti ed individuati?
Qualcosa non torna no?
Forse si vuole ammettere che, per quanto rigoroso, Fritz, o chi per lui, qualche buco lo avrà, e da lì passerà una nuova tipologia di Hacker o Cracker che non sarà più visto come un terrorista informatico, ma come un combattente per la libertà (informatica).
Siamo poi certi che tutte le Nazioni accetteranno questo super-controllo? (sapendo che non saranno certo loro a trarne beneficio).
Da quanto ne so il Parlamento Europeo può decidere, ma sono poi i Governi Nazionali a decidere se adottare internamente tali decisioni.
Si potrebbe prefigurare una nuova immigrazione verso quelle nazioni che proteggeranno una sorta di libero arbitrio. (tanto esiste il tele-lavoro). |
.."combattente per la libertà" sì ma libertà non solo informatica a questo punto.
perché tutto si sta avviando a farci rinchiudere nel pc sempre di più. e identificati, quindi manovrabili. vedi ad esempio i tentativi ultimi di wikipedia verso la "carta d'identità".
e non sperare troppo neanche nel libero arbitrio degli stati aderenti all' EU. perhé a ciò che l'EU decide gli aderenti devono adeguarsi.
e così come si sta avviando ad essere potrebbe diventare sempre più centralistica, un potere immenso, più di quanto è ora, in mano a una commissione di pochi.
se hai due minuti, link leggi.. anche fra le righe.
Citazione: | Se si deve dare credito ai risultati degli ultimi sondaggi di opinione la maggioranza dei cittadini europei condivide l'idea di dotare l'Unione europea di una costituzione che preveda un sostanziale trasferimento di sovranità dai livelli nazionali al livello continentale nei settori in cui gli Stati hanno perso la loro capacità di agire.
Anche nei due paesi dove il trattato firmato a Roma nell'ottobre 2004 non ha ottenuto il sostegno maggioritario dei cittadini [Francia e Paesi Bassi], la parola "costituzione" non sembra provocare reazioni evidenti di rigetto poiché gli intervistati pongono saggiamente l'accento su temi concreti come la sicurezza, l'occupazione, l'ambiente o manifestano [soprattutto in Francia] il loro scetticismo di fronte all'idea di rafforzare l'identità dell'Europa con un riferimento surrettizio alle radici giudaico-cristiane della storia del continente.
Quest'ultimo tema è del resto comprensibilmente assente nella campagna presidenziale francese dove - contrariamente a quel che è avvenuto in Italia nell'aprile-maggio 2006 dove l'Europa è stata concordemente ignorata dai leaders e dai media - i temi concreti della politica economica nazionale si intrecciano a quelli europei in una corsa talvolta irrazionale alla conquista delle aree più scettiche della popolazione come avviene sui temi della preferenza comunitaria o del ruolo della Banca centrale nella strategia di crescita e di occupazione.
Al di là della corsa dei due maggiori candidati e della folla di candidati minori alla conquista del voto euroscettico, è interessante notare che le elettrici e gli elettori francesi manifestano un diffuso interesse per la democrazia partecipativa segnalando alle forze politiche che essi prendono maledettamente sul serio il significato del voto del 22 aprile dove chi detiene la sovranità [il popolo] ne affida provvisoriamente la gestione a colei o a colui che otterrà l'investitura popolare.
Se si deve dare credito alle informazioni che provengono dalle capitali dei paesi membri, i governi nazionali sembrano invece orientati a seguire il passo del gambero sostituendo al metodo perfettibile della Convenzione quello immodificabile del negoziato intergovernativo.
Attenti alla sola ricerca di compromessi fra apparenti interessi nazionali, sembra dunque che i governi si apprestino a varare un'imponente operazione di maquillage istituzionale, sopprimendo insieme alla vituperata parola "costituzione" anche il riferimento alla bandiera giallo-blu con le dodici stelle ed all'Inno alla Gioia musicato da Beethoven e scritto da Schiller, evacuando dal testo finale l'intera carta dei diritti proclamata a Nizza nel 2000 [ed introducendo nel testo finale un articolo di rinvio] e tutti gli articoli dei trattati attuali che, essendo già in vigore, non richiederebbero nuove ratifiche nazionali.
Non si può escludere che, nell'operare questo maquillage istituzionale, i governi più europeisti siano costretti ad accettare di lasciar cadere questa o quell'innovazione introdotta con il trattato firmato nell'ottobre 2004, restringendo i casi in cui si è deciso di far votare il Consiglio a maggioranza, indebolendo i poteri della Commissione e rafforzando la dimensione intergovernativa dell'Unione europea.
Non si può escludere inoltre che, in vista delle discussioni che saranno aperte dalla Commissione europea nel 2008 sulla riforma del bilancio dell'Unione europea, i governi decidano di ridurre l'impatto innovativo delle norme finanziarie previste dalla costituzione europea.
Vi è chi avanza già l'idea che, cadendo il nome "costituzione", essa trascinerà con sé alcune innovazioni più audaci come la figura del ministro degli esteri dell'Unione europea [che travolgerebbe anche l'istituendo servizio diplomatico europeo].
Non sappiamo se i servizi di informazione e comunicazione dei governi nazionali hanno già verificato se la scomparsa della parola costituzione, dell'inno e della bandiera - nella quale avvolgere il povero ministro degli esteri come vittima sacrificale del negoziato diplomatico - avrà un'influenza positiva sul livello di fiducia che l'opinione pubblica europea nutre nei confronti delle istituzioni europee.
La concorde volontà dei governi di ottenere la ratifica del nuovo trattato prima delle elezioni europee del 14 giugno 2009 [nonostante le reticenze dei presidenti polacco e ceco] sembra indicare che i nostri leader nazionali siano fiduciosi nell'effetto miracoloso che un trattato così semplificato possa avere sul tasso di partecipazione al voto.
Ci permettiamo di esprimere qualche modesta perplessità e attendiamo con speranza che una sinergia virtuosa fra Parlamento europeo [o una maggioranza di esso], società civile organizzata ed alcuni parlamenti nazionali impedisca il passo del gambero dei governi nazionali. |
ps: ah, prova a indovinare "chi" ha fatto ogni mossa possibile per essere il futuro ministro degli esteri eu. l'aspirante è italiano.. e tutte le sue mosse lo portano lì, sbarco in Palestina compreso.
noi? ah, noi siamo solo nasturzi. e sdradicati, possibilmente.
da appoggiare qua e là dove un balcone chiama. |
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GFP Dio minore

Registrato: 06/02/06 12:11 Messaggi: 959
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Inviato: 18 Apr 2007 15:25 Oggetto: Sviluppo tecnologico e libero arbitrio |
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Kalandra dice:
e non sperare troppo neanche nel libero arbitrio degli stati aderenti all' EU. perhé a ciò che l'EU decide gli aderenti devono adeguarsi.
Proprio non mi pare.
Un esempio:
In Italia occorre indicare la percentuale di cacao sulle tavolette di cioccolato. L'EU ha detto che non si deve indicare. (su richiesta, mi pare, Olandese)
Per il momento la legge vigente è quella nazionale.
A pensarci bene sarà poi sufficiente solo un paio di produttori (che sò.. cinesi, indiane, o di qualche altra nazione emergente..) che non si adeguino per avere motherboard "pulite".
E' già difficile bloccare una Nazione.. figuriamoci il mondo intero !
ed il gioco sarà fatto. |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19507 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 18 Apr 2007 21:07 Oggetto: |
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GFP ha scritto: | Come no..! Vivremo tutti come quelli del Grande Fratello.. (solo che non saremo pagati..).
In un mondo come quello prospettato dall'articolo, ovvero super-controllato, come potrebbero esistere individui che possono scrivere programmi-virus senza essere preventivamente scoperti ed individuati?
Qualcosa non torna no? |
è quello che spero, anche se pavento (come penso si sia capito ) che la realtà sia un'altra.
a ben guardare, qualche anno fa eravamo tutti in grado di sopravvivere pur facendo a meno dei cellulari... |
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GFP Dio minore

Registrato: 06/02/06 12:11 Messaggi: 959
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Inviato: 19 Apr 2007 15:35 Oggetto: innovazione tecnologica ? |
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Giusto madvero..
Alcune innovazioni sono recepite come status symbol e metabolizzate come tali.
Queste vengono acquistate nelle sue nuove forme non tanto per ciò che fanno in più, ma per soddisfare la nostra appartenenza ad un certo strato sociale. (Maslov docet..).
Già oggi internet è controllata. Già oggi i providers hanno traccia delle navigazioni dei vari Utenti.
Internet, cellulari, telepass. carte di credito... tessere dei supermercati..
Si può sapere facilmente cosa preferiamo, dove andiamo, come spendiamo, e cosa mangiamo..
Per entrare in banca ci chiedono l'impronta digitale.. Anche quella hanno..!
Ma non ci preoccupiamo.. Non diciamo nulla.. Basta che ci lascino navigare, non ci facciano fare code ai caselli, ci diano la merce senza chiederci contanti, ci facciano gli sconti sul formaggio, e ci lascino entrare in banca .. .
Però ci preoccupiamo di Fritz..! Arriva Fritz..!!
Ma se Fritz già ce l'abbiamo..!! Seduto sulla spalla come un pappagallo..!
E' paradossale che per mantenere un minimo di libertà si debba sperare che qualche Nazione emergente si imponga.. Quella stessa nazione che vorremmo rendere democratica..
Mah.. |
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