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Un'automobile per spostarsi
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Autore Messaggio
Francesco Orsenigo
Ospite





MessaggioInviato: 19 Feb 2004 11:03    Oggetto: Ok, ci sto Rispondi citando

Va bene, cominciamo a tirar fuori quello che serve... mettere d'accordo 27000 persone non e' mica roba da poco.
Io sono per l'aria compressa.
Quanto all'elettronica, cosa servirebbe?
- Fari, luci di posizione etc (I fendinebbia!)
- radio
- tachimetro/contachilometri
- orologio
- antifurto?
- indice del serbatoio (oops, pressione)
Visto che sono oggetti piu' o meno indipendenti dovrebbero avere ogniuno la sua circuiteria, niente centraline.

Fatta utilizzando il piu' possibile materiali riciclati, riciclabili e/o non dannosi per l'ambiente.
Il ciclo produttivo dovrebbe avere un consumo energetico contenuto (almeno mi piacerebbe) e dovrebbe riversare in giro poche schifezze.

Domande:
La batteria viene ricaricata con l'energia delle bombole?
Il compressore e'a bordo della macchina o e' a parte? Cosa sarebbe meglio?
Se e'a parte potremmo farcelo produrre e vendere direttamente.
Un'analisi dei costi: quanti Kwatt (e quanti euro) costerebbe l'equivalente di un litro di benzina?
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granelli luciano
Ospite





MessaggioInviato: 19 Feb 2004 12:34    Oggetto: un'automobile per spostarsi Rispondi citando

Ma perchè deve essere di proprietà? Voglio dire, ci faccio non più di 9000 km L'anno, mi resta ferma quasi tutta la settimana, perche vado al lavoro in bicicletta o a piedi, allora perchè spendere migliaia di euro per una macchina, assicurazione, bollo che potrei semplicemente cogestire con altri utenti. Ci sono paesi dove questa esperienza funziona ed è economicamente valida, per chi non considera l'auto uno status simbol, ma solo un mezzo per spostarsi è la scelta ideale.
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digimagg
Ospite





MessaggioInviato: 24 Feb 2004 09:54    Oggetto: Ci sono problemi tecnici... Rispondi citando

... in quello che proponi. Non contesto il contenuto "politico" dell'articolo (sono perfettamente d'accordo). Il problema è che, al giorno d'oggi, costruire un' automobile "semplice, riparabile" (come quelle degli anni 70, più o meno) costerebbe molto di più che costruirne una elettronicizzata e non riparabile. Quindi, alla fine, la macchina semplice e riparabile ci costerebbe troppo...
Ho conservato la Giulia GT 1300 Junior della mia gioventù. E' un' automobile meravigliosa, anni luce distante (nel senso di più avanzata, nella sua perfetta semplicità) da queste assurde automobili che sono sul mercato adesso... ma hai idea di quanto costerebbe costruirla e venderla oggi ?
Un abbraccio
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boh
Ospite





MessaggioInviato: 24 Feb 2004 19:27    Oggetto: manca l'howto Rispondi citando

per costruirsela, con tanta elettronica, che rende le cose semplici, .... o forse mi sbaglio, ... nel senso che l'howto esiste di gia'
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boh
Ospite





MessaggioInviato: 24 Feb 2004 19:52    Oggetto: questa e' proprio bella Rispondi citando

http://www.ihpva.org/people/tstrike/trike.htm
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Michele Bottari
Ospite





MessaggioInviato: 25 Feb 2004 09:45    Oggetto: Per digimagg Rispondi citando

Quanto costerebbe produrre una Giulia GT 1300 nuova? Da zero, sono certo, parecchio. Ma da qualche parte ci sono i progetti ed i macchinari ammortizzati (magari non proprio della Giulia, occorrerà accontentarsi di un modello più recente). Del resto, la vecchia Panda era venduta a meno di 5000 euro, mentre l'orrendo catorcio di adesso ne costa molti di più.
Uno dei princìpi più devastanti di questo selvaggio consumismo è la continua necessità di riprogettare, buttando a mare i rodatissimi progetti vecchi...
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Sandro DEGIANI
Ospite





MessaggioInviato: 26 Feb 2004 12:16    Oggetto: La soluzione c'è Rispondi citando

La soluzione c'è... comperate auto vecchie, affidabili, senza elettronica e convertitele a metano.
Se hanno più di vent'anni potete pagare 28 Euro di bollo annuale e 93 Euro annui di assicurazione RCA (basta iscriversi ad un club di Auto Storiche e classificare ASI la vettura con due foto e 40 Euro).
Così punite anche l'esoso Erario che vi tassa la vettura e le Assicurazioni che si arricchiscono con i premi che superano spesso il valore del bene assicurato.
Con il metano inquinate meno e circolate anche nei giorni di blocco del traffico.
Le auto storiche non hanno l'obbligo di tenere accesi i fari di giorno e non devono fare il bollino blu semestrale.
Non hanno air bag che esplodono se il telefonino si mette a suonare, alzacrisalli elettrici che si bloccano giù in inverno quando pagate il pedaggio in autostrada, centraline elettroniche che decinono di piantarvi senza preavviso, idroguide che si iterpongono tra voi e le ruote, ABS che decidono loro quando e se frenare.
Non sono uno snob, sono un ingegnere meccanico che lavora da vent'anni nella progettazione automobilistica e so di cosa sto parlando... un ingranaggio non tradisce mai... un chip si!
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Michele Bottari
Ospite





MessaggioInviato: 27 Feb 2004 17:41    Oggetto: Re: la soluzione c'é Rispondi citando

OK, Sandro, sono perfettamente d'accordo.
Ma ho due problemi: primo, come la mettiamo coi ricambi, le riparazioni?
Secondo, la tua soluzione è valida per alcuni singoli (ed io credo che la seguirò, personalmente), ma abbiamo il dovere di pensare al resto dell'umanità: ci sono abbastanza auto vecchie per tutti? Non sarebbe il caso di farle anche un po' "evolvere", magari nella giusta direzione?
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Sandro Degiani
Ospite





MessaggioInviato: 28 Feb 2004 09:04    Oggetto: Re: Re: La soluzione c'è Rispondi citando

Allora.... per ordine... problema ricambi.
Vedi un po' cosa succede con la 500 (quella vecchia) aziende e aziendine producono tutt'ora ogni ben di Dio, parti di scocca pavimento e porte comprese,tappetini e sedili, tettuccci ecc.. i mercati sono pieni e rigurgitano di accessori e parti di ricambio, cavi elettrici e lampadine comprese.
I prezzi sono molto più bassi dei ricambi "moderni" per esempio un tetto in tela completo di telaio costa solo 60 Euro, un faro 45 Euro (per fare un paragone un faro della FIAT Stilo oggi costa oltre 300 Euro).
Il miglior acquirente di questi prodotti è il GIAPPONE (Arsenio Lupin III aveva una 500 ricordate?)un mercato esigente e ricco.
Nulla impedisce se il mercato dell'epoca dovesse tirare che l'industria si adegui. Tra l'altro vengono favorite in questo processo piccole aziende, attrezzature modeste, manualità ed esperienza di lavoro elevata... lavorano le officine dei meccanici, tutte cose positive per un mondo del lavoro che si inaridisce sempre più.
Reperibilità.. ad oggi, nel mondo e in Italia sono state prodotte e rottamate più vetture di quante ne circolino attualmente, non tutte meritavano questa fine... (la Trabant forse sì... se non altro perchè inquinava come 10 TIR)io però penso alle bellissime auto americane degli anni '50 che sopravvivono solo a Cuba e nei sogni di molti.
Non è che manchi l'usato è che il mercato non lo richiede drogato dalla pubblicità che ti dice che se hai una macchina NUOVA le donne si voltano per strada e si innamorano di te.
Evolvere si.. io sono un ingegnere e non posso che puntare sull'evoluzione... ma evolvere vuol dire migliorare, adeguarsi, fare auto a idrogeno (e trovare il modo di immaginazzinarlo e distribuirlo), fare auto piccole, durevoli, modulari, aggiornabili come un computer (oggi cambio i freni e li metto in carbonio, l'anno prossimo monto il nuovo motore ibrido a metano versione 3.2) innovare il trasporto pubblico (monorotaie, metropolitane, integrazione tra parcheggi e trasporti). Vorrei lavorare per questo... non per progettare l'ultimo schifo a motore ciclo Otto che
brucia benzene cancerogeno e che ti illude di essere sicuro perchè monta sei computer che pilotano loro freni, sterzo, airbag. Il navigatore costa un milione ed è meno razionale di Tuttocittà (chi guida guardando le indicazioni di uno schermo? E se una vecchietta attraversa? E' più pericoloso che parlare al telefonino ma non è proibito!!!).

p.s. Il 7 Marzo sono al Raduno Alfa Romeo Duetto a Piacenza... quest'anno 77 Euro di assicurazione annuale RCA più le tasse... se vuoi ti mando la scansione del contratto. Viva i catorci amorevolmente accuditi e giudiziosamente guidati .. abbasso le sardomobili in mano ai neopitecantropi.
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andrea
Ospite





MessaggioInviato: 15 Set 2004 23:47    Oggetto: bell'articolo Rispondi citando

Decisamente d'accordo. Talmente tanto che presento la mia auto: fiat uno, del 1993. ma cmq economica, leggera come poche (815Kg) paga poco di bollo ed assicurazione. Ma soprattutto tremendamente efficace nel fare quello che fanno tutte le altre auto attorno: muoversi nel caotico traffico di Milano, esattamente come le Audi, le Mercedes, le Alfa e le Bmw. Certo la linea è datata, ed è una utilitaria. Ma sono troppo stufo di seguire la massa: io la mia auto non la cambio, nn mi va di darla vinta ai produttori di auto. Io la compro quando mi serve, come la tv, come la moka e come la mobilia di casa.

Stupido? forse? povero? sicuramente. Pero' i miei soldi me li tengo x me, e non faccio inquinare l'ambiente per ordinare una nuovissima euro4 in alluminio.

Sorry per lo sfogo e un saluto
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RsX
Ospite





MessaggioInviato: 05 Lug 2005 18:41    Oggetto: W la old School!! Rispondi citando

Mi ritengo fortunato possessore di una delle auto più incredibili mai costruite: l'Honda CRX Vti EE8 del 91. Ai bassi giri consuma come un accendino. voglio correre? scalo una marcia, e rilascio tutti i suoi 151 cavalli (su un 1600 di cilindrata!)
da notare che sono il 3° o 4° proprietario, e in 14 anni di vita ha avuto bisogno di cambiare un solo pezzo (la pompa freni, che a dire il vero ho forse sollecitato un po' più del dovuto).
Scusate lo sfogo da appassionato di auto, ma la mia testimonianza vuole mostrare che è possibilissimo coniugare basso prezzo d' acquisto (l'ho pagata 1500 euro), prestazioni, (hai voglia!) e anche consumi (a patto di sapersi controllare).
Poi mi fanno le pubblicità "ogni volta che acquisti un'auto giapponese, i giapponesi ringraziano... mettici alla prova"... siamo a posto!
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Andale
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 01/10/05 15:38
Messaggi: 15

MessaggioInviato: 28 Dic 2006 10:28    Oggetto: L'open source contagia anche il mondo delle automobili... Rispondi citando

Oggi ho letto questo articolo:

Citazione:
E' POSSIBILE che tra qualche anno nasca la prima automobile "open source", una macchina cioè per la quale nessuno potrà rivendicare il benché minimo diritto di brevetto. L'"open source" in informatica indica un programma messo in internet con un tipo di licenza per la quale il codice sorgente (cioè il linguaggio di programmazione) è lasciato alla disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione libera e spontanea il prodotto finale possa raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. E questo modo di avvicinarsi all'informatica sta "contagiando" positivamente il mondo della tecnologia.

Un ex dipendente della BMW, Markus Merz, che ora è proprietario di una società di consulenza automobilistica in Germania, ha dato vita al progetto OSCAR, acronimo di "Open Source Car". L'idea di base del progetto è quella di permettere a chiunque lo voglia di copiare, modificare e redistribuire informazioni generalmente segrete sullo sviluppo tecnologico di un'automobile di elevato livello senza rivendicare alcun diritto sulle modifiche proposte al suo miglioramento. Il progetto sta portando a riunire un mondo di ingegneri, disegnatori e altri esperti in un forum online che sta ottimizzando giorno dopo giorno le caratteristiche dell'auto in oggetto, dal suo design alle sue caratteristiche tecniche.


In breve, parla dell'idea avuta da un ex dipendente della BMW, di inventare un'automobile interamente opensource.

Sarebbe interessante se effettivamente venisse portato a termine tale progetto.
Sarebbe secondo me un bel passo avanti. Voi che ne pensate? Sarà veramente fattibile? O rimarrà un utopia? Come risolveranno le questioni riguardanti i brevetti già presenti?

Ciao a tutti Smile

articolo
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MessaggioInviato: 28 Dic 2006 11:49    Oggetto: Rispondi citando

Era ora che qualcuno ci provasse davvero, anche se magari il passo e' piu' lungo della gamba.
Mi spiego: prima di partire con l'automobile , era meglio avere il motore, il telaio, il cambio etc gia' opensource, no?
O forse e' meglio cosi', un obbiettivo ambizioso puo' dare piu' "carica".
Il progetto e' fattibile, bisogna vedere come se la caveranno con le leggi e leggine europee che gia' ora bloccano l'accesso a nuovi produttori di automobili.
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dasio78
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MessaggioInviato: 28 Dic 2006 13:43    Oggetto: Rispondi

L'idea è bella e interessante, ma non so quanto potrà attecchire in una società dove si acquista una macchina solo per il marchio o per le prestazioni, ignorando totalmente requisiti come il consumo (basti pensare che il motore diesel, una volta esempio di lentezza e di bassi consumi, oggi viene spremuto come un limone, con il risultato di avere livelli prestazionali oramai pari, per prestazioni ma anche per consumo, ad un motore a benzina)o la sicurezza (il sistema di controllo della stabilità -ESP-solo oggi inizia ad essere di serie su alcune auto di fascia medio-bassa, e da pochissimo L'ABS è per legge montato su tutte le vettura prodotte in europa).

Oggi la macchina è uno status simbol: provate ad andare da un concessionario a chiedere, ad es. una Panda actual (modello base) bianca. Vi dirà che va ordinata, che bisogna aspettare tre mesi, pagare le spese di trasporto, ecc. ecc., e questo perchè quasi nessuno vuole un modello base, anonimo e di cui non possa vantarsene: fatto stà che oggi, per continuare l'esempio precedente, si spendono 15.000 ? per una panda, quando pochi anni fa con 30 milioni delle vecchie lire si acquistava una vettura di classe medio-alta.

Personalmente appoggio l'idea, ma ritengo chel'auto "open source" avrà vita difficile, soprattutto per mano delle Major, della moda, ma anche della stessa legislazione in materia, delle direttive anti-inquinamento e della pubblicità, che porta a far diventare tutto antiquato ed esalta l'inutile.
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