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Sempre precario il lavoro in Atesia
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 22 Lug 2005 23:00    Oggetto: Sempre precario il lavoro in Atesia Rispondi citando

Commenti all'articolo Sempre precario il lavoro in Atesia
Nella più grande azienda italiana di telemarketing e call center, è in atto uno scontro tra i lavoratori e i sindacati ufficiali.
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mauro
Ospite





MessaggioInviato: 27 Lug 2005 15:33    Oggetto: Rispondi citando

così imparate a fidarvi dei sindacati. Io da sempre ho sempre sostenuto la totale incapacità, voluta, di risolvere qualcosa a favore dei lavoratori.
Mauro
Top
{ateinpace}
Ospite





MessaggioInviato: 03 Dic 2005 00:49    Oggetto: grazie tolardo Rispondi citando

Lavoro e Sindacati: panorama 2004
Quelle bugie sui precari

di Pier Luigi Tolardo
L'ultimo numero del settimanale Panorama dedica un
lungo servizio alle operatrici e agli operatori del
Call Center di Atesia che si trova a Cinecittà a Roma.
Atesia è una ex società del Gruppo Telecom Italia, ex
perché ora, tranne una quota di minoranza di proprietà
dell'ex monopolista, appartiene al Gruppo Cos di
Alberto Tripi, la società leader nel settore dei Call
Center. Continua a lavorare per Telecom Italia e le
sue campagne di commercializzazione ma anche per Tim,
Sky, Alitalia, Galbani.

Sono i ragazzi che subiscono le sfuriate degli utenti
alle prese con decoder non funzionanti, tariffe di
telefonia mobile cambiate, richieste di regali in
cambio di punti mai andate in porto, ma anche quelli
che devono prendersi decine di volte il telefono in
faccia quando devono offrire un'Adsl in una zona
magari nemmeno coperta. A loro Panorama dedica questo
servizio che si può definire di autentica,
incredibile, sfacciata disinformazione o
contrinformazione, contro la verità in questo caso.

Si dice chiaramente che il compenso a chiamata supera
di poco i 0,50 centesimi se va bene, ma spesso è
gratis, perché è gratis quando il contratto non porta
a nulla. Questa è l'unica Verità, tutto il resto è una
realtà umana e sociale clamorasamente mistificata. Dei
giovani di Atesia non si racconta la lunga battaglia
sindacale per la trasformazione dei CoCoCo in
contratti a tempo indeterminato, nè il fatto che
questi lavoratori stanno per aprire un'altra battaglia
per conquistare il diritto ad un contratto
integrativo, si cita solo qualche frase smozzicata
contro il Sindacato, di scetticismo e di rifiuto di
un'organizzazione collettiva dei propri interessi che
pure questi lavoratori atipici hanno già vissuto. Si
dice che nel Call Center la disciplina ed il controllo
sono quasi inesistenti, non ci sono rimproveri, i
Supervisor sono quasi assenti. Peccato che, in questi
anni, abbia avuto modo di ascoltare molte
testimonianze di supevisor e quadri di Telecom Italia,
prestati per mesi ad Atesia, alcuni famosi per essere
dei "sergenti di ferro" dire che non avevano nemmeno
immaginato che si potessero trattare le persone come
hanno visto fare in Atesia, cioè non come persone, ma
come numeri, cose, gente che non ha alternative e può
essere mandata via in qualunque momento.

Per Panorama le ragazze e i ragazzi di Atesia sono
solo ragazzi a cui va bene così: non avere legami,
orari fissi, guadagnare solo quello che serve per la
pizza mentre si studia, guadagnare quanto basta per
viaggiare, lavorare solo in attesa di diventare
veline, attori, scrittori. Un lavoro che serve alle
madri di famiglia per arrotondare, un'Atesia che dà
lavoro a chi comunque non può avere altre chance, una
scelta di libertà e di autonomia. Si censura l'altra
faccia di Atesia: le attese angosciose per sapere se
si è nella lista di chi verrà confermato e quelle per
sapere se un servizio Telecom Italia, che con tanta
fatica si è piazzato ad un cliente, è stato confermato
o meno, al termine del periodo di prova gratuito: se
non sarà confermato si perderà la provvigione. Si
dimentica che questi ragazzi sono stati trasformati in
venditori telefonici o "customer assistant" dopo
qualche ora di lezione, quasi sempre non retribuita.
Un articolo perfettamente funzionale al dire in fondo
: "Precario è bello, è solo un momento della vita, e
poi è così trendy vivere alla giornata, trendy come
l'ombelico di fuori ed i tatuaggi, no?"
Inviato da Carlo Formenti, 11:55 AM
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{ateinpace}
Ospite





MessaggioInviato: 03 Dic 2005 00:56    Oggetto: atesia sciopero 25/11/2005 Rispondi citando

COMUNICATO STAMPA

ATESIA LO SCIOPERO GENERALE DEI PRECARI INIZIA CON I PICCHETTI DI FRONTE AL PIU' GROSSO CALL CENTER D'ITALIA

Alle 7.00 di questa mattina 25 novembre, centinaia di precari e precarie di ATESIA, dei COBAS di TELECONTACT e di TELECOM, dell'Assemblea Coordinata e Continuativa contro la Precarietà, hanno iniziato la giornata dello sciopero generale con un picchetto di fronte alle entrate del più grosso call-center d'Italia, utilizzato tra l'altro per sostituire i lavoratori e le lavoratrici di Telecom in sciopero.


Legge finanziaria, politiche del Governo ma anche tanta precarietà che da più di un decennio ha caratterizzato la vita lavorativa di migliaia di persone.

I precari e le precarie di Atesia hanno voluto così caratterizzare la loro partecipazione allo sciopero generale di tutta la giornata proclamato dai COBAS, prendendo poi la testa della manifestazione partita da piazza Esedra alle ore 10.00.


Le lotte dei precari vanno oramai avanti da mesi e hanno prodotto anche 4 licenziamenti politici nel mese di Luglio. Gli scioperi di settembre con adesioni elevatissime hanno riproposto alla città di Roma e al mondo politico in generale la questione dei contratti precari della legge 30 e del pacchetto Treu.

A tutt'oggi oltre alle dichiarazioni di principio poco è stato fatto. I sindacati confederali di settore continuano nella loro intenzione di applicare attraverso gli accordi con il Gruppo COS la legge 30, le istituzioni politiche
chiamate a mediare in questo conflitto oltre alle dichiarazioni poco hanno fatto per costringere l'azienda a trattare direttamente con chi effettivamente rappresenta le istanze di più di 4.000 dipendenti del Call-Center.

Alla fine del corteo alcune decine di lavoratrici e di lavoratori di Atesia, sostenuti da altre delegazioni di lotta del corteo, hanno occupato il palazzo del Comune di Roma sulla piazza del Campidoglio per imporre la trasformazione degli impegni verbali delle Istituzioni in fatti concreti per l'obiettivo dei contratti a tempo indeterminato e della continuità del reddito, ottenendo per il 6 dicembre la convocazione di un tavolo con tutte le parti coinvolte.

Roma 25/11/05

COLLETTIVO PRECARIATESIA
COBAS TELECONTACT CENTER
ASSEMBLEA COORDINATA E CONTINUATIVA CONTRO LA PRECARIETA'
COBAS GRUPPO TELECOM
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theDRaKKaR
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 17/07/06 01:58
Messaggi: 2
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 17 Lug 2006 02:11    Oggetto: qualche info Rispondi

La mia ragazza lavora lì e posso dirvi che io, da Co. co. pro., sono un privilegiato in confronto a lei! Qualche esempio: è pagata a chiamata ricevuta , a seconda della durata della stessa, e comunque se la chiamata supera un tot di minuti il resto della conversazione non si monetizza.. Se sta male ovviamente non ha il minimo sussidio, nè quando chiede permessi o ferie.
Conosco anche il collettivo dei precari di Atesia e sono un gruppo di persone seriamente interessate al miglioramento delle condizioni di lavoro, ma legato a delle ideologie che non consentono l'aggregazione della maggior parte dei lavoratori precari Atesia al loro movimento. Si lamentano che i precari Atesia sono divisi, e non si accorgono che la caratterizzazione del loro movimento è il primo motivo di divisione.
I sindacati infine cercano di cambiare la situazione in un modo che oggettivamente è troppo blando per la maggior parte dei precari Atesia.
Alla fine nello scenario si muove un piccolo gruppo estremista, una azienda amorale, un sindacato debolissimo e una marea di lavoratori sfruttati. Aggiungiamo l'assenza delle istituzioni per completare il quadro.
Alla fine che in questi anni ne sta pagando le conseguenze è il gruppo di lavoratori precari, e chi ne trae grandissimo vantaggio è la proprieta della azienda.
Vorrei chiudere con un "siamo in Italia" senza essere tacciato di qualunquismo.

A presto.
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