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Zeus News Ospite
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Inviato: 18 Giu 2006 12:39 Oggetto: Nuove regole e meno precari nei call center |
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Commenti all'articolo Nuove regole e meno precari nei call center
Il ministro del Lavoro emana una circolare che limita, almeno in parte, la flessibilità selvaggia nei call center.
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fuffo Eroe in grazia degli dei
Registrato: 02/09/05 18:28 Messaggi: 111 Residenza: Roma
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Inviato: 18 Giu 2006 16:59 Oggetto: CONVEGNO Call Centers! Roma sabato 24 giugno |
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Segnalo a tutti gli interessati (lavoratori/lavoratrici dei Call Centers, studiosi ecc.) che Sabato 24 i Cobas delle TLC hanno organizzato a Roma Porta San Paolo, un convegno in cui si discute le varie problematiche dei Call Centers: sanitarie, legali, organizzative, sindacali ... ospiti importanti e qualificati.
Per non appesantire troppo, il programma è leggibile qua sull'Olimpo Informatico nella discussione Il problema dei Call Center nel forum Telefonia. |
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{Ippiiò} Ospite
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Inviato: 19 Giu 2006 07:54 Oggetto: Le leggi non sono "neutre": provocano effetti |
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Che la situazione dei Call Center (e dei precari in genere) richieda interventi, va anche bene. Io però segnalo una questione che sulla questione precarietà venga sottovalutata.
Faccio un paio di brevi premesse. E' logico che non è giusto che i bambini del terzo mondo lavorino ore al giorno a cucire palloni. Tuttavia, se si interviene senza dare alternative, magari gli impediamo di fare quel lavoro, ma poi per campare sono costretti a piegarsi allo sfruttamento sessuale, che mi pare peggio. Altro esempio. Dalle cronache sappiamo che ad es. nel sud c'è chi lavora per 200-300 euro al mese. Facciamo l'ipotesi di un intervento "duro" nei confronti dei datori di lavoro: sarà mai possibile pretendere che passino alla legalità? Semplicemente quelle persone verranno mandate a casa.
Ora, va sempre bene promuovere diritti. Attenzione però a valutare se la precarietà di certi lavori non è il solo modo perché gli stessi possano comunque essere svolti: cioè, se le condizioni di contratto vengono eccessivamente appesantite, magari quei lavori se ne vanno altrove (vedi ad es. la contabilità delle aziende aeree, se non sbaglio la maggior parte li svolgono in India).
Faccio un ultimo esempio. Lavori stagionali, esempio bagnino al mare. E' logico che non possano che essere lavori "precari", vi pare possibile che si possa stabilire ad es. che ricevano stipendio tutto l'anno anche quando non lavorano? Andrebbero tutti a casa, cosa avrebbero guadagnato?
Il mondo del lavoro e della produzione è profondamente cambiato. Qui non ce ne rendiamo conto. In Italia si pretende ancora di mantenere i livelli occupazionali tradizionali dell'industria. E' un abbaglio: in tutti i paesi civili l'industria tradizionale arretra a favore di nuovi impieghi, nel terziario/servizi ecc. Avrei altro da scrivere, ma non è il caso, la pianto. Ciao |
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Oblomov Mortale devoto
Registrato: 05/02/06 20:39 Messaggi: 6
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Inviato: 19 Giu 2006 12:04 Oggetto: non si puo` prescindere dal contesto.. |
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se l'Italia fosse "matura" per questo tipo di forme contrattuali, forse..
Ma non dimentichiamoci che viviamo ancora in un paese dove se non hai un contratto a tempo indeterminato stipulare un mutuo e` un miraggio..
ma che dico, un muto!?!?
Nemmeno un finanziamento per una lavatrice, ti darebbero..
Quindi..
Non parliamo po della parte previdenziale... |
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