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Vietato controllare il lavoratore quando naviga
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Zeus News
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 17:12    Oggetto: Vietato controllare il lavoratore quando naviga Rispondi citando

Commenti all'articolo Vietato controllare il lavoratore quando naviga
Il Garante della Privacy ha stabilito che è illecito per il datore di lavoro controllare quali siti visita il lavoratore.
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{Gt}
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2006 17:46    Oggetto: Ma siamo matti ? Rispondi citando

C'è scritto chiaramente ! Il dipendente non era autorizzato a navigare su internet !
Ora, che vada a leggersi la sua posta su virgilio, a visitare il sito politico o quello porno non fa alcuna differenza, in ogni caso non doveva andarci, l'ha fatto ed è giusto che sia stato licenziato !
Anzi dirò di più: visto che con tutta probabilità l'accesso ad internet era protetto con degli account sul proxy, il fatto che lui possedesse ed utilizzasse senza autorizzazione questi dati per accedere a zone a lui precluse indica una sottrazione di dati sensibili dell'azienda stessa o per dirla più chiaramente un accesso abusivo a sistema informatico ! (questo è vero non quelle cag_te della tre dove non si faceva altro che abilitare un codice nascosto ma cmq presente fin dal principio nel cell).
A questo punto mi domando una cosa: ipotizziamo che il dipendente fosse stato un pedofilo e che avesse utilizzato l'accesso ottenuto, ricordo, abusivamente per navigare su questi siti e scaricare questi materiali cosa sarebbe successo ?
Che l'azienda sarebbe finita nei guai in nome del diritto alla privacy del maniaco in specialmodo se proprio per preservare questo diritto i log venivano cancellati regolarmente senza essere controllati ?
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danielegr
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 18:26    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con quanto detto da {Gt} . Aggiungo che è cattiva abitudine di alcuni leggere la posta dal PC dell'ufficio, e rispondere da lì, anche inoltrando Catene di Sant'Antonio. Spesso le azienxe aggiungono in automatico alle e-mail che partono dalle loro postazioni la propria firma. Questo (basta vedere il sito di Attivissimo www.attivissimo.net) può portare a aggiungere firme prestigiose a stupide bufale e a dare quindi a queste una parvenza di credibilità.
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Pier Luigi Tolardo
Semidio
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 18:47    Oggetto: Privacy e corretteza..... Rispondi citando

Il fatto che il Garante della Privacy abbia considerato illecito il monitoraggio sui siti compiuto dal datore di lavoro non significa che sia entrato nel merito del provvedimento disciplinare e lo abbia giudicato illegittimo. Se il lavoratore ha perso tempo con il Pc e non ha rispettato i suoi doveri aziendali oppure accedendo abusivamente al sistema informatico ha tradito la fiducia del datore di lavoro è certo che ha commesso delle infrazioni disciplinari che possono portare anche al licenziamento ma questo non ha niente a che fare con il contenuto dei siti e con l'intrusione nella privacy.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 19:15    Oggetto: Rispondi citando

Già!

e' un po' come dire che se io (datore di lavoro) sorprendo te dipendente che nell'orario di lavoro stai scrivendo una lettera (magari con la penna e lacarta pagata dall'azienda per altri scopi) personale,

posso sgridarti e punirti per quello,
ma non posso costringerti a farmi leggere la lettera per scoprire a quale gentil donzella la stavi indirzzando (magari per riferire a tua moglie)
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fuffo
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 19:21    Oggetto: Vietato controllare il lavoratore ... Rispondi citando

eh si, sono cose ben diverse, controllare un utente autorizzato che naviga in Internet (magari distinguendo tra orario di lavoro e pausa) e chi naviga pur non essendo autorizzato. L'articolo non e' chiaro: utilizzava i codici e la pwd di altri? Poco male, forse. Utilizzava una connessione modem, fuori dalla LAN aziendale, con un PC su cui sono depositate informazioni di lavoro? Grave, forse. Pare di capire che l'avvocato fosse un volpone, che ha mescolato le carte, l'ha "buttata in caciara" come si dice in romanesco, ha messo in discussione un diritto (non facilmente riconosciuto, e questo è un merito) coprendo una probabile mancanza disciplinare. Qual'è la fonte della notizia ? Ma non credo che dica molto di più: di solito le motivazioni vengono rese pubbliche dopo mesi, e di solito, i giornalisti, quello che non sanno, lo inventano ... che si dice, dei messaggi con argomento non propriamente di lavoro (notizie politiche o -peggio- sindacali) trasmesse via posta interna ai colleghi ?
fuffo Roma
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{Gt}
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 20:15    Oggetto: Diciamo pure... Rispondi citando

Che l'avvocato dell'azienda non è stato chissà che genio. Tutte le aziende hanno dei dati sensibili ed è loro pieno e completo diritto organizzare ed attuare tutte le soluzioni possibili per proteggere i loro dati. L'azienda avrebbe dovuto specificare negli atti che non aveva controllato i siti visitati dal dipendente ma semplicemente verificato la coppia di dati nel log del proxy (Ip autorizzato-utente // account internet) e che non avendo trovato le corrispondenze previste temeva per l'integrità dei suoi dati riservati (si può dire segreto aziendale come per quello industriale?).
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madvero
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Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.

MessaggioInviato: 14 Feb 2006 23:20    Oggetto: Rispondi citando

è vero che sul lavoro non si deve navigare in internet ed usare la posta aziendale per mandare le barzellette ai colleghi, anche se tutti, prima o poi, ci cascano.
è anche vero che io passo molto spesso la mia pausa pranzo davanti al pc con un panino in mano, consultando alcuni siti o la mia casella di posta elettronica privata, e se la mia azienda dovesse controllare ciò che leggo e che scrivo la cosa mi darebbe molto fastidio !!!
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{Gt}
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MessaggioInviato: 14 Feb 2006 23:47    Oggetto: Ovvio, la privacy conta... Rispondi citando

...ma la tua azienda ti ha vietato di navigare dalla tua postazione sul lavoro ? Ha per caso inserito dei blocchi sul proxy con degli account che te non dovresti conoscere e che invece conosci ?
In tal caso avrebbe tutto il diritto di rivalersi su te ovviamente senza leggere le tue comunicazioni. Ma l'azienda ogni quanto dovrebbe pulire il proxy al fine di garantire la privacy senza però far sparire possibili prove di atti criminali utili a scaricare le responsabilità in caso di qualche indagine ?
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fuffo
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MessaggioInviato: 15 Feb 2006 19:11    Oggetto: Rispondi citando

E' consultabile il testo del Garante per la Protezione dei Dati Personali: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1229854 (veramente, e' "rubbato" da un articolo di Punto Informatico). Purtroppo e' scritto in un linguaggio che personalmente faccio una fatica cane a capire, gia' ho il mal di testa: es.: "Alla luce delle considerazioni sopra esposte e considerato l'art. 11, comma 2, del Codice secondo cui i dati trattati in violazione della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali non possono essere utilizzati, l'Autorità dispone quindi, ai sensi dell'art. 150, comma 2, del Codice, quale misura a tutela dei diritti dell'interessato, il divieto per la societa' resistente di trattare ulteriormente i dati personali raccolti nei modi contestati con il ricorso.
La presente decisione lascia impregiudicati i diritti delle parti in ordine alla liceità o meno dei comportamenti addebitati al ricorrente."
Cioè mi pare di capire che non è stato annullato il licenziamento, ma solo sanzionato l'uso illecito dei dati personali del "ricorrente".
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madvero
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Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.

MessaggioInviato: 15 Feb 2006 21:52    Oggetto: Re: Ovvio, la privacy conta... Rispondi citando

{Gt} ha scritto:
...ma la tua azienda ti ha vietato di navigare dalla tua postazione sul lavoro ? Ha per caso inserito dei blocchi sul proxy con degli account che te non dovresti conoscere e che invece conosci ?

assolutamente no.
inoltre abbiamo intranet ed internet connessi 24 ore su 24, quindi non faccio spendere un cent in più del dovuto alla mia azienda.
il punto è che secondo me non è molto etico consultare la propria casella di posta elettronica privata durante l'orario di lavoro, anche se ci si mette cinque minuti (ma ogni tanto lo faccio).
invece i miei responsabili sono assolutamente al corrente del fatto che durante la pausa pranzo mi faccio gli affaracci miei davanti al pc (ovvero sono autorizzata).
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{Gt}
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MessaggioInviato: 16 Feb 2006 00:07    Oggetto: direi... Rispondi citando

...tacitamente autorizzata e cmq deve esserci un fattore fiducia notevole (e se attraverso la tua navigata un virus penetrasse nella rete e facesse danni ?) he in molti ambienti non può esistere.
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liver
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MessaggioInviato: 16 Feb 2006 09:11    Oggetto: Re: direi... Rispondi citando

{Gt} ha scritto:
(e se attraverso la tua navigata un virus penetrasse nella rete e facesse danni ?)in molti ambienti non può esistere.

Soprattutto in ambiente Linux ROTFL
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Spiderwoman
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MessaggioInviato: 16 Feb 2006 12:32    Oggetto: Finalmente! Rispondi citando

Bene questa è una grande notizia!!! oramai il precedente è stato creato QUINDI ORA SIAMO LIBERI! Rolling Eyes
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{utente anonimo}
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MessaggioInviato: 17 Feb 2006 11:51    Oggetto: non credo proprio Rispondi citando

No, gente, non siamo liberi. La legge è legge. Le sentenze. La vita quotidiana... Un'altra cosa
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 17 Feb 2006 14:33    Oggetto: Re: Finalmente! Rispondi citando

Spiderwoman ha scritto:
oramai il precedente è stato creato

Peccato che in Italia i precedenti non abbiano valore legale.
(a differenza della giurispudenza "common law", di matrice anglosassone, reso nota anche al pubblco italiano da telefilm tipo "Perry Mason")
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GERONIMO
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Registrato: 04/02/06 19:25
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MessaggioInviato: 17 Feb 2006 21:51    Oggetto: Ed ora si approvi una legge contro il diffuso Mobbing !!!! Rispondi citando

Era ora che l'illecito diventasse lecito, seppur nei siti porno non credo proprio si debba entrare.
ORA CARE AZIENDE ALL'ATTO CHE LA LEGGE A PRESTO SI VEDRANNO UNA BELLA LEGGE CONTRO IL MOBBING SARANNO...NON SI DICE "DOLORI" Laughing Laughing Very Happy Laughing Very Happy .
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kaja
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MessaggioInviato: 19 Feb 2006 22:49    Oggetto: liberi si, approfittatori no. Rispondi citando

a parte il controllo specifico del lavoratore ( trovo giusto che non si tenga traccia dei siti visitati, come registrazione delle telefonate effettuate, come il tracciato dei gps delle macchine aziendali, ecc ecc) resta vero che nel nostro paese sono troppi quelli che se approfittano sempre e comunque.

anche tra i lavoratori dove c'è sempre il collega stakanovista e quello che non ha voglia di fare nulla.

l'unica cosa interessante che non sappiamo è quanto tempo il colpevole passava sul web a divertirsi mentre i suoi colleghi lavoravano.
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Spiderwoman
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Registrato: 16/01/06 10:50
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Residenza: Taormina

MessaggioInviato: 20 Feb 2006 15:05    Oggetto: Re: Finalmente! Rispondi

chemicalbit ha scritto:
Spiderwoman ha scritto:
oramai il precedente è stato creato

Peccato che in Italia i precedenti non abbiano valore legale.
(a differenza della giurispudenza "common law", di matrice anglosassone, reso nota anche al pubblco italiano da telefilm tipo "Perry Mason")


Bel commento grazie x l'info! eviterà alla sottoscritta di aggredire qualcuno e fare brutte figure!
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